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§

La forza del destino

Melodramma in quattro atti.

Sommario

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Indice del sommario

Testo

      Sfondi schermo

Immagini da utilizzare come sfondo per lo schermo del computer.

      Incipit brani

Elenco degli incipit dei brani ordinati alfabeticamente.

      Atti e scene

Lista degli atti e delle scene del libretto.

Atto primo

  • Scena prima
    Una sala tappezzata di damasco con ritratti di famiglia ed arme gentilizie, addobbata nello stile del secolo 18º, però in cattivo stato. Di fronte due finestre: quella a sinistra chiusa, l'altra a destra aperta e praticabile, dalla quale si vede un cielo purissimo, illuminato dalla luna, e cime di alberi. Tra le finestre è un grande armadio chiuso, contenente vesti, biancherie, ecc., ecc. Ognuna delle pareti laterali ha due porte. La prima a destra dello spettatore è la comune; la seconda mette alla stanza di Curra. A sinistra in fondo è l'appartamento del Marchese, più presso al proscenio quello di Leonora. A mezza scena, alquanto a sinistra, è un tavolino coperto da tappeto di damasco, e sopra il medesimo una chitarra, vasi di fiori, due candelabri d'argento accesi con paralumi, sola luce che schiarirà la sala. Un seggiolone presso il tavolino; un mobile con sopra un oriuolo fra le due porte a destra; altro mobile sopra il quale è il ritratto, tutta figura, del Marchese, appoggiato alla parete sinistra. La sala sarà parapettata. Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
  • Scena seconda
    Curra segue il Marchese, chiude la porta ond'è uscito, e riviene a Leonora, abbandonatasi sul seggiolone, piangente.
  • Scena terza
    Detti. Don Alvaro senza mantello, con giustacuore a maniche larghe, e sopra una giubbetta da Majo, rete sul capo, stivali, speroni, entra dal verone e si getta tra le braccia di Leonora.
  • Scena quarta
    Dopo vari colpi àpresi con istrepito la porta del fondo a sinistra, ed il Marchese di Calatrava entra infuriato, brandendo una spada, e seguìto da due Servi con lumi.

Atto secondo

  • Scena prima
    Grande cucina d'una osteria a pianterreno. A sinistra è la porta d'ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone con piatti, ecc., ecc. A destra in fondo un gran focolare ardente con varie pentole; più vicino alla bocca-scena breve scaletta che mette ad una stanza, la cui porta è praticabile. - Da un lato gran tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa. - L'Oste e l'Ostessa, che non parlano, sono affaccendati ad ammanir la cena. L'Alcade è seduto presso al foco; uno Studente presso la tavola. Alquanti Mulattieri, fra' quali mastro Trabuco, ch'è al dinanzi sopra un suo basto. Due Contadini, due Contadine, la Serva ed un Mulattiere ballano la seguidilla. Sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d'acquavite. L'Alcade, uno Studente, Mastro Trabuco, Mulattieri, Paesani, Famigli, Paesane, ecc. Tre coppie ballano la seguidilla. A tempo Leonora in veste virile.
  • Scena seconda
    Detti e Preziosilla ch'entra saltellando.
  • Scena terza
    Detti, e Pellegrini che passano da fuori.
  • Scena quarta
    I suddetti, meno mastro Trabuco.
  • Scena quinta
    Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli angeli; a sinistra la porta del convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato la corda del campanello. Sopra vi è una piccola tettoia sporgente. Al di là della chiesa alti monti col villaggio d'Hornachuelos. La porta della chiesa è chiusa, ma larga, sopra dessa una finestra semicircolare lascerà vedere la luce interna. A mezza scena, un po' a sinistra, sopra quattro gradini s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo. La scena sarà illuminata da luna chiarissima. Donna Leonora giunge ascendendo dalla destra, stanca, vestita da uomo, con pastrano a larghe maniche, largo cappello e stivali.
  • Scena sesta
    Si apre la finestrella della porta, e n'esce la luce d'una lanterna, che riverbera sul volto di donna Leonora, la quale si arretra spaventata. Fra' Melitone parla sempre dall'interno.
  • Scena settima
    Donna Leonora sola.
  • Scena ottava
    Donna Leonora, il padre Guardiano, fra' Melitone.
  • Scena nona
    Leonora e il padre Guardiano.
  • Scena decima
    La grande porta della chiesa si apre. Di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato. L'organo suona. Dai lati del coro procedono due lunghe file di Frati con ceri ardenti. Più tardi il padre Guardiano precede Leonora in abito da frate: egli la conduce fuor della chiesa; i Frati gli si schierano intorno. Leonora si prostra innanzi a lui, che stendendo solennemente le mani sopra il suo capo intuona:

Atto terzo

  • Scena prima
    Bosco. Notte oscurissima. Don Alvaro in uniforme di capitano spagnuolo de' granatieri del re si avanza lentamente dal fondo. Si sentono voci interne a destra.
  • Scena seconda
    Don Alvaro ritorna con don Carlo.
  • Scena terza
    È il mattino. Salotto nell'abitazione d'un ufficiale superiore dell'esercito spagnuolo in Italia non lungi da Velletri. Nel fondo sonvi due porte, quella a sinistra mette ad una stanza da letto, l'altra è la comune. A sinistra presso il proscenio è una finestra. Si sente il romore della vicina battaglia. Un Chirurgo militare ed alcuni Soldati ordinanze dalla comune corrono alla finestra.
  • Scena quarta
    Don Alvaro ferito e svenuto è portato in una lettiga da quattro granatieri. Da un lato è il Chirurgo, dall'altro Don Carlo coperto di polvere ed assai afflitto. Un soldato depone una valigia sopra un tavolino. La lettiga è collocata quasi nel mezzo della scena.
  • Scena quinta
    Don Carlo, poi il Chirurgo.
  • Scena sesta
    Accampamento militare presso Velletri. Sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra, ove si vendono cibi, bevande, frutta. All'ingiro tende militari, baracche di rivenduglioli, ecc., ecc. È notte - la scena è deserta. Una pattuglia entra cautamente in scena, esplorando il campo.
  • Scena settima
    Spunta l'alba lentamente. Entra don Alvaro pensoso.
  • Scena ottava
    Detto e don Carlo.
  • Scena nona
    Accorre la Pattuglia del campo a separarli.
  • Scena decima
    Spunta il sole. - Il rullo dei tamburi e lo squillo delle trombe danno il segnale della sveglia. La scena va animandosi a poco a poco. Soldati spagnuoli ed italiani di tutte le armi sortono dalle tende, ripulendo schioppi, spade, uniformi, ecc., ecc. Ragazzi, Militari giocano ai dadi sui tamburi. Vivandiere che vendono liquori, frutta, pane, ecc. Preziosilla dall'alto d'una baracca predice la buona ventura. - Scena animatissima.
  • Scena undicesima
    L'attenzione è attirata da Trabuco rivendugliolo che dalla bottega a sinistra viene con una cassetta al collo portante vari oggetti di meschino valore.
  • Scena dodicesima
    Detti, e Contadini questuanti con Ragazzi a mano.
  • Scena tredicesima
    Detti, ed alcune Reclute piangenti che giungono scortate.
  • Scena quattordicesima
    Detti, e fra' Melitone che, preso nel vortice della danza, è per un momento costretto a ballare co' le vivandiere; finalmente, riuscito a fermarsi, esclama:

Atto quarto

  • Scena prima
    Interno del convento della Madonna degli angeli. Meschino porticato circonda una corticella con aranci, oleandri, gelsomini. Alla sinistra dello spettatore è la porta che mette alla via; a destra altra porta sopra la quale si legge «Clausura». Padre Guardiano passeggia gravemente leggendo il breviario. - Dalla sinistra entrano molti Pezzenti d'ogni età e sesso con rozze scodelle alla mano, pignatte o piatti.
  • Scena seconda
    Detti e fra' Melitone, che viene dalla destra, coperto il ventre d'ampio grembiale bianco, ed aiutato da altro Laico, porta una grande caldaia a due manichi, che depongono nel centro; il Laico riparte.
  • Scena terza
    Padre Guardiano e fra' Melitone.
  • Scena quarta
    Fra' Melitone e don Carlo, che avviluppato in un grande mantello, entra francamente.
  • Scena quinta
    Don Carlo, poi don Alvaro in abito da frate.
  • Scena sesta
    Valle fra rupi inaccessibili, attraversata da un ruscello. Nella sinistra dello spettatore è una grotta con porta praticabile, e sopra una campana che si potrà suonare dall'interno. È il tramonto. La scena si oscura lentamente; la luna apparisce splendidissima. Donna Leonora pallida, sfigurata, esce dalla grotta agitatissima.
  • Scena settima
    Si ode dentro la scena un cozzar di spade.
  • Scena ottava
    Detto e Leonora che si presenta sulla porta.
  • Scena nona
    Leonora ferita entra sostenuta dal Guardiano, e detto.
  • (+) Prima versione del finale
    Atto IV, scene VII-IX, versione del 1862.

Teatro

      Cambi di scenografia

Tutte le scenografie (o quadri) descritte nel libretto.

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto

      Gli atti in sintesi

Per ogni atto la sintesi dei quadri, dei brani, dell'entrata e dell'uscita dei personaggi, dei momenti salienti.

      Bozzetti di scenografia

Pagine con bozzetti di scenografie dell'opera.

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto

      Bozzetti di costume

Pagine con bozzetti di costumi dell'opera.

Musica

      Numeri musicali

Numeri musicali della partitura e relativo incipit, con aggancio al libretto.

 

Atto primo

Atto secondo

  • Coro - Ballabile (Olà, olà, olà!, scena 1)
  • Recitativo e Canzone (Viva la guerra! / Preziosilla!... Brava!, scena 2)
  • Preghiera (Padre eterno signor / Pietà di noi, scena 3)
  • Scena (Viva la buona compagnia!, scena 3)
  • Ballata (Poich'è imberbe l'incognito, scena 4)
  • Aria (Son giunta!... grazie, o dio!, scena 5)
  • Scena (Chi siete? / Chiedo il superiore, scena 6)
  • Scena e Duetto (Chi mi cerca? / Son io, scena 8)
  • Finale II (Il santo nome di dio signore, scena 10)

Atto terzo

Atto quarto

      Brani significativi

Brani segnalati dalla critica e dai musicologi.

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto

      Esecuzioni dell'opera

Esecuzioni complete o antologie, in formato MP3.

  • Gino Marinuzzi, Orchestra EIAR di Torino 1941, in studio con:
    Marchese (Ernesto Dominici)
    Leonora (Maria Caniglia)
    Carlo (Carlo Tagliabue)
    Alvaro (Galliano Masini)
    Preziosilla (Ebe Stignani)
    Guardiano (Tancredi Pasero)
    Melitone (Saturno Meletti)
    Curra (Liana Avogadro)
    Alcade (Dario Caselli)
    Trabuco (Giuseppe Nessi)
    Chirurgo (N. D.)
  • Armando La Rosa Parodi, Orchestra del Teatro alla Scala di Milano 1952, in studio con:
    Marchese (Gino Calò)
    Leonora (Adriana Guerrini)
    Carlo (Anselmo Colzani)
    Alvaro (Giuseppe Campora)
    Preziosilla (Miriam Pirazzini)
    Guardiano (Giuseppe Modesti)
    Melitone (Fernando Corena)
    Curra (Maria Forcato)
    Alcade (Giovanni Cosimi)
    Trabuco (Gino Del Signore)
    Chirurgo (Mario Cappelli)
  • Walter Herbert, New Orleans Opera Orchestra 1953, dal vivo con:
    Marchese (Norman Treigle)
    Leonora (Zinka Milanov)
    Carlo (Leonard Warren)
    Alvaro (Mario Del Monaco)
    Preziosilla (Claramae Turner)
    Guardiano (William Wilderman)
    Melitone (Gerhard Pechner)
    Curra (Rosemary Rotolo)
    Alcade (N. D.)
    Trabuco (N. D.)
    Chirurgo (Donald Bernard)
  • Dimitri Mitropoulos, Orchestra del Teatro Comunale di Firenze 1953, dal vivo con:
    Marchese (Silvio Maionica)
    Leonora (Renata Tebaldi)
    Carlo (Aldo Protti)
    Alvaro (Mario Del Monaco)
    Preziosilla (Fedora Barbieri)
    Guardiano (Cesare Siepi)
    Melitone (Renato Capecchi)
    Curra (Angela Vercelli)
    Alcade (Giorgio Giorgetti)
    Trabuco (Piero De Palma)
    Chirurgo (Walter Finessi)
  • Antonino Votto, Orchestra del Teatro alla Scala di Milano 1957, dal vivo con:
    Marchese (Franco Calabrese)
    Leonora (Leyla Gencer)
    Carlo (Aldo Protti)
    Alvaro (Giuseppe Di Stefano)
    Preziosilla (Gabriella Carturan)
    Guardiano (Tancredi Pasero)
    Melitone (Enrico Campi)
    Curra (Stefania Malagù)
    Alcade (Alfredo Giacomotti)
    Trabuco (Angelo Mercuriali)
    Chirurgo (Franco Piva)

      Esecuzioni di singoli brani

Esecuzioni di brani di vari interpreti, in formato MP3.

  • Egli è salvo!... Gioia immensa (Carlo) interpretato da:
    Mattia Battistini (1921)
  • Giurarmi in quest'ora solenne dovete (Alvaro e Carlo) interpretato da:
    Enrico Caruso / Antonio Scotti (1906)
    Carlo Barrera / Giuseppe Maggi (1909)
    Lambert Murphy / Reinald Werrenrath (1913)
    Giovanni Martinelli / Giuseppe De Luca (1948)
    Carlo Cartica / Cesare Alessandroni (19??)
    Franco Corbetta / Gino Vanelli (19??)
    Manfred Lewandowski / Hans Heinz Bollmann (19??)
  • Il santo nome di dio signore (Guardiano) interpretato da:
    Ettore Brancaleoni (1903)
  • Invano Alvaro ti celasti al mondo (Carlo e Alvaro) interpretato da:
    Pasquale Amato / Enrico Caruso (1911)
  • La vergine degli angeli (Coro e Leonora) interpretato da:
    Giannina Arangi Lombardi (19??)
    Coro (19??)
    Helena Zboinska-Ruszkowska (19??)
    Rosa Ponselle (19??)
    Ermenegilda Dalla Rizza (19??)
  • La vita è inferno all'infelice... Invano (Alvaro) interpretato da:
    Filippo D'Ottavi (19??)
  • Le minacce, i fieri accenti (Alvaro e Carlo) interpretato da:
    Carlo Barrera / Giuseppe Maggi (1909)
    Enrico Caruso / Pasquale Amato (1911)
    Franco Corbetta / Gino Vanelli (19??)
  • Madre, pietosa vergine (Leonora) interpretato da:
    Celestina Boninsegna (1906)
    Eugenia Burzio (1910)
    Julia Heinrich (1916)
    Celestina Boninsegna (191?)
    Meta Seinemeyer (1928)
    Ermenegilda Dalla Rizza (19??)
  • Né gustare m'è dato (Alvaro e Carlo) interpretato da:
    Enrico Caruso / Giuseppe De Luca (1918)
  • Non imprecare; umìliati (Guardiano, Leonora e Alvaro) interpretato da:
    Cesare Preve / Ida Giacomelli / Gino Martinez Patti (1905)
  • O tu che in seno agli angeli (Alvaro) interpretato da:
    Carlo Albani (1911)
    Alfred Piccaver (1920)
  • Pace, pace, mio dio, cruda sventura (Leonora) interpretato da:
    Salomea Krusceniski (1902)
    Celestina Boninsegna (1906)
    Eugenia Burzio (1906)
    Celestina Boninsegna (1910)
    Valentina Bartolomasi (1919)
    Celestina Boninsegna (191?)
    Rosa Ponselle (1922)
    Claudia Muzio (1922)
    Rosa Ponselle (1924)
    Meta Seinemeyer (1926)
    Rosa Ponselle (192?)
    Elisabetta Barbato (1953)
    Maria Callas (1954)
    Maria Caniglia (19??)
  • Son Pereda, son ricco d'onore (Carlo) interpretato da:
    Renato Meroni (19??)
  • Toh, toh!... Poffare il mondo!... oh che tempone! (Melitone) interpretato da:
    Silvio Rambaldelli (19??)
  • Urna fatale del mio destino (Carlo) interpretato da:
    Mattia Battistini (1921)
    Mario Laurenti (19??)
    Domenico Caporello (19??)

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Generazione pagina: 26/12/2016 - Tipo pagina: opera•som (3.00.40)

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