Atto terzo

 
In Italia presso Velletri.
 

Scena prima

Bosco. Notte oscurissima.
Don Alvaro in uniforme di capitano spagnuolo de' granatieri del re si avanza lentamente dal fondo.
Si sentono voci interne a destra.

Bozzetti

 Q 

<- Alvaro

 
[Scena e Romanza]

 N 

 

VOCI
I

Attenti, gioco... Un asso a destra.  

II

Ho vinto.

I

Un tre alla destra... Cinque a manca.

II

Perdo.

 

ALVARO

(che si sarà inoltrato)

La vita è inferno all'infelice... Invano  

morte desìo!... Siviglia!... Leonora!...

Oh rimembranze!... Oh notte

ch'ogni mio ben rapisti!...

Sarò infelice eternamente... è scritto.

Della natal sua terra il padre volle

spezzar l'estranio giogo, e coll'unirsi

all'ultima degli Incas la corona

cingerne confidò... Fallì l'impresa... ~

In un carcere nacqui; m'educava

il deserto; sol vivo perché ignota

è mia regale stirpe!... I miei parenti

sognàro un trono, e li destò la scure!...

Oh quando fine avran le mie sventure!

Brano musicale ()

 

O tu che in seno agli angeli,    

eternamente pura

salisti bella, incolume

dalla mortal iattura,

non iscordar di volgere

un guardo a me tapino,

che senza speme ed esule,

in onta del destino,

pugno anelando, ahi misero,

la morte d'incontrar...

Leonora, deh soccorrimi,

pietà del mio penar.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 
[Scena e Duettino]

 N 

 

VOCE
(dall'interno a destra)

Al tradimento...  

VOCI

Muoia...

ALVARO

Quali grida!

VOCE

Aita...

ALVARO

Si soccorra.

 
Accorre al luogo onde si udivano le grida: si sente un picchiare di spade; alcuni Ufficiali attraversano la scena fuggendo in disordine da destra a sinistra.

Alvaro ->

<- ufficiali

ufficiali ->

 

Scena seconda

Don Alvaro ritorna con don Carlo.

<- Alvaro, Carlo

 

ALVARO

Fuggir!... Ferito siete?  

CARLO

No, vi debbo

la vita.

ALVARO

Chi erano?

CARLO

Assassini.

ALVARO

Presso

al campo così?

CARLO

Franco

dirò; fu alterco al gioco...

ALVARO

Comprendo, colà, a destra?

CARLO

Sì.

ALVARO

Ma come

sì nobile d'aspetto, a quella bisca

scendeste?

CARLO

Nuovo sono.

Del general con ordini sol ieri

giunsi; senza voi morto

sarei. Or dite a chi miei giorni debbo?...

ALVARO

Al caso...

CARLO

Pria il mio nome

dirò (non sappia il vero);

don Felice de Bornos aiutante

del duce...

ALVARO

Io capitan de' granatieri

don Federico Herreros.

CARLO

La gloria dell'esercito!...

ALVARO

Signore...

CARLO

Io l'amistà ne ambia, la chiedo, e spero.

ALVARO

Io pure della vostra sarò fiero.

(si stringono le destre)

ALVARO E CARLO

Amici in vita e in morte  

il mondo ne vedrà.

Uniti in vita e in morte

entrambi troverà.

 
[Scena e Battaglia]

 N 

 
(squillo di trombe)

VOCI
(interne a sinistra)

All'armi!  

ALVARO E CARLO

Andiamo... all'armi!

CARLO

Ah più gradito questo suono or parmi!

 

CARLO

Con voi scendere al campo d'onore,  

emularne l'esempio potrò.

ALVARO

Testimone del vostro valore

ammirarne le prove saprò.

 
(corrono a sinistra)

Alvaro, Carlo ->

 
 

Scena terza

È il mattino. Salotto nell'abitazione d'un ufficiale superiore dell'esercito spagnuolo in Italia non lungi da Velletri. Nel fondo sonvi due porte, quella a sinistra mette ad una stanza da letto, l'altra è la comune. A sinistra presso il proscenio è una finestra. Si sente il romore della vicina battaglia.
Un Chirurgo militare ed alcuni Soldati ordinanze dalla comune corrono alla finestra.

Bozzetti

 Q 

<- Chirurgo, soldati

 

ORDINANZE

Arde la mischia!...  

CHIRURGO

(guardando con cannocchiale)

Prodi i granatieri!

ORDINANZE

Li guida Herreros...

CHIRURGO

(guardando con cannocchiale)

Ciel! ferito o spento

ei cadde!... Piegano i suoi!... l'aiutante

li raccozza... alla carica li guida!...

Già fuggono i tedeschi!... I nostri han vinto!

Portan qui il capitano.

ORDINANZE

Ferito!

VOCI
(fuori)

A Spagna gloria!

ALTRE

Viva l'Italia!...

TUTTI

È nostra la vittoria!...

 

Scena quarta

Don Alvaro ferito e svenuto è portato in una lettiga da quattro granatieri. Da un lato è il Chirurgo, dall'altro Don Carlo coperto di polvere ed assai afflitto. Un soldato depone una valigia sopra un tavolino. La lettiga è collocata quasi nel mezzo della scena.

<- Alvaro, quattro granatieri, Carlo

 
[Scena e Duettino]

 N 

 

CARLO

Piano... qui posi... approntisi il mio letto.  

CHIRURGO

Silenzio...

CARLO

V'ha periglio?

CHIRURGO

La palla che ha nel petto mi spaventa.

CARLO

Deh il salvate.

ALVARO

(rinviene)

Ove son?

CARLO

Presso l'amico.

ALVARO

Lasciatemi morire.

CARLO

Vi salveran le nostre cure... Premio

l'ordine vi sarà di Calatrava.

ALVARO

(trasalendo)

Di Calatrava!... No... mai...

CHIRURGO

Siate calmo.

CARLO

(Che! Inorridì di Calatrava al nome!)

ALVARO

Amico...

CHIRURGO

Se parlate...

ALVARO

Un detto sol...

CARLO
(al Chirurgo)

Ve n' prego, ne lasciate...

(il Chirurgo si ritrae al fondo)
 

ALVARO

(accenna a don Carlo di appressarsegli)

Giurarmi in quest'ora solenne dovete  

far pago un mio voto.

Brano musicale ()

CARLO
(commosso)

Lo giuro.

ALVARO

Sul core

cercate...

CARLO

(eseguisce e trova)

Una chiave!...

ALVARO

(indicando la valigia)

Con essa trarrete

un piego celato... l'affido all'onore...

Colà v'ha un mistero, che meco morrà.

S'abbruci me spento...

CARLO

Lo giuro, sarà.

ALVARO

Or muoio tranquillo... Vi stringo al cor mio.

CARLO

(lo abbraccia con grande emozione)

Amico, fidate nel cielo... Addio.

ALVARO

Addio.

 
(il Chirurgo e le ordinanze trasportano il ferito nella stanza da letto)

Chirurgo, soldati, Alvaro, quattro granatieri ->

 

Scena quinta

Don Carlo, poi il Chirurgo.

 
[Scena ed Aria]

 N 

 

CARLO

Morir!... tremenda cosa!...  

Sì intrepido, sì prode,

ei pur morrà!... Uom singolar costui!...

Tremò di Calatrava

al nome!... A lui palese

n'è forse il disonor?... Cielo!... Qual lampo!...

S'ei fosse il seduttore?...

Desso in mia mano... e vive!...

Se m'ingannassi?... Questa chiave il dica.

(apre convulso la valigia, e ne trae un plico suggellato; fa per aprirlo)

Ecco i fogli!... Che tento!

(s'arresta)

E la fé che giurai?... E questa vita

che debbo al suo valor?... Anch'io l'ho salvo!...

E s'ei fosse quell'Indo maledetto

che macchiò il sangue mio?...

(risoluto)

Il suggello si franga,

(sta per eseguire)

niun qui mi vede...

(s'arresta)

No?... Ben mi vegg'io.

(getta il plico, e se ne allontana con raccapriccio)

 

Urna fatale del mio destino,    

va', t'allontana, mi tenti invano;

l'onor a tergere qui venni, e insano

d'un'onta nuova no 'l brutterò.

Un giuro è sacro per l'uom d'onore;

que' fogli chiudano il lor mistero...

Disperso vada il mal pensiero

che all'atto indegno mi concitò.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

 

E s'altra prova rinvenire potessi?...

Vediam.

(torna a frugare nella valigia, e vi trova un astuccio)

Qui v'ha un ritratto...

(lo esamina)

Suggel non v'è... nulla ei ne disse...

nulla promisi... S'apra dunque...

(eseguisce)

Ciel! Leonora!... Don Alvaro è il ferito!...

(con esaltazione)

Ora egli viva... e di mia man poi muoia...

 

<- Chirurgo

CHIRURGO

(si presenta lieto sulla porta della stanza)

Lieta novella, è salvo.  

(rientra)

Chirurgo ->

CARLO

Oh gioia! oh gioia!

 

Egli è salvo!... Gioia immensa    

che m'inondi il cor, ti sento!

Potrò alfine il tradimento

sull'infame vendicar.

Leonora, ove t'ascondi?...

Di': seguisti tra le squadre

chi del sangue di tuo padre

ti fe' il volto rosseggiar?

Ah felice appien sarei

se potesse il brando mio

amendue d'Averno al dio

d'un sol colpo consacrar!

(parte rapidamente dalla destra)

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

Carlo ->

 
 

Scena sesta

Accampamento militare presso Velletri.
Sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra, ove si vendono cibi, bevande, frutta. All'ingiro tende militari, baracche di rivenduglioli, ecc., ecc. È notte - la scena è deserta.
Una pattuglia entra cautamente in scena, esplorando il campo.

Bozzetti

 Q 

<- pattuglia

 
[Ronda]

 N 

 

CORO

Compagni sostiamo,  

il campo esploriamo;

non s'ode rumore,

non brilla un chiarore;

in sonno profondo

sepolto ognun sta.

(allontanandosi poco a poco)

Compagni inoltriamo,

fra poco la sveglia

suonare s'udrà.

pattuglia ->

 

Scena settima

Spunta l'alba lentamente. Entra don Alvaro pensoso.

<- Alvaro

 

ALVARO

Né gustare m'è dato  

un'ora di quiete; affranta è l'alma

dalla lotta crudel.

Pace ed oblio indarno io chieggo al cielo.

Brano musicale ()

 

Scena ottava

Detto e don Carlo.

<- Carlo

 

CARLO

Capitan...  

ALVARO

Chi mi chiama?

(avvicinandosi e riconoscendo Carlo gli dice con affetto)

Voi che sì larghe cure

mi prodigaste?

CARLO

La ferita vostra

sanata è appieno?

ALVARO

Sì.

CARLO

Forte?

ALVARO

Qual prima.

CARLO

Sosterreste un duello?

ALVARO

E con chi mai?

CARLO

Nemici non avete?

ALVARO

Tutti ne abbiam... ma a stento

comprendo...

CARLO

No?... Messaggio non v'inviava

don Alvaro l'indiano?

ALVARO

Oh tradimento!

 

 

Sleale! Il segreto fu dunque violato?    

S

CARLO

Fu illeso quel piego, l'effigie ha parlato;

don Carlo di Vargas, tremate, io sono.

ALVARO

D'ardite minacce non m'agito al suono.

CARLO

Usciamo, all'istante un di noi dée morire...

ALVARO

La morte disprezzo, ma duolmi inveire

contr'uom che per primo amistade m'offrìa.

CARLO

No, no, profanato tal nome non sia.

ALVARO

Non io, fu il destino, che il padre v'ha ucciso;

non io che sedussi quell'angiol d'amore...

ne guardano entrambi, e dal paradiso

ch'io sono innocente vi dicono al core...

CARLO

Adunque colei?

ALVARO

La notte fatale

io caddi per doppia ferita mortale;

guaritone, un anno in traccia ne andai...

Ahimè, ch'era spenta Leonora trovai.

CARLO

Menzogna, menzogna!

La suora... ospitavala antica parente:

vi giunsi, ma tardi...

ALVARO
(con ansia)

Ed ella...

CARLO

È fuggente.

ALVARO

(trasalendo)

E vive!!! O amico, il fremito

ch'ogni mia fibra scuote

vi dica che quest'anima

infame esser non puote...

Vive!!! Gran dio, quell'angelo!...

CARLO

Ma in breve morirà.

 

ALVARO

No, d'un imene il vincolo

stringa fra noi la speme;

e s'ella vive, insieme

cerchiamo ove fuggì.

Giuro che illustre origine

eguale a voi mi rende,

e che il mio stemma splende

come rifulge il dì.

CARLO

Stolto! Fra noi dischiudesi

insanguinato avello;

come chiamar fratello

chi tutto mi rapì?

D'eccelsa o vile origine,

è d'uopo ch'io vi spegna,

e dopo voi l'indegna

che il sangue suo tradì.

 

ALVARO

Che dite?  

CARLO

Ella morrà.

ALVARO

Tacete.

CARLO

Il giuro

a dio; cadrà l'infame.

ALVARO

Voi pria cadrete nel fatal certame.

 

CARLO

Morte! Ov'io non cada esangue  

Leonora giungerò.

Tinto ancor del vostro sangue

questo acciar le immergerò.

ALVARO

Morte, sì!... col brando mio

un sicario ucciderò;

il pensier volgete a dio;

l'ora vostra alfin suonò.

 
(sguainano le spade, e si battono furiosamente)
 

Scena nona

Accorre la Pattuglia del campo a separarli.

<- pattuglia

 

CORO

Fermi, arrestate!  

CARLO
(furente)

No. La sua vita

o la mia... tosto.

CORO

Lunge di qua

si tragga.

ALVARO

(Forse... del ciel l'aita

a me soccorre.)

CARLO

Colui morrà!

CORO

(a Carlo che cerca svincolarsi)

Vieni.

CARLO
(a don Alvaro)

Carnefice del padre mio!

(viene trascinato altrove dalla pattuglia)

pattuglia, Carlo ->

 

ALVARO

Or che mi resta! Pietoso iddio  

tu ispira, illumina il mio pensier...

(gettando la spada)

Al chiostro, all'eremo, ai santi altari

l'oblio, la pace chiegga il guerrier.

(esce)

Alvaro ->

 

Scena decima

Spunta il sole. - Il rullo dei tamburi e lo squillo delle trombe danno il segnale della sveglia. La scena va animandosi a poco a poco. Soldati spagnuoli ed italiani di tutte le armi sortono dalle tende, ripulendo schioppi, spade, uniformi, ecc., ecc. Ragazzi, Militari giocano ai dadi sui tamburi. Vivandiere che vendono liquori, frutta, pane, ecc.
Preziosilla dall'alto d'una baracca predice la buona ventura. - Scena animatissima.

<- soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla

 

CORO

Lorché pifferi e tamburi  

par che assordino la terra

siam felici, ch'è la guerra

gioia e vita al militar.

Vita gaia, avventurosa,

cui non cal doman né ieri,

ch'ama tutti i suoi pensieri

sol nell'oggi concentrar.

 

PREZIOSILLA

(alle donne)

Venite all'indovina

ch'è giunta di lontano,

e puote a voi l'arcano

futuro decifrar.

(ai soldati)

Correte a lei d'intorno,

la mano le porgete,

le amanti apprenderete

se fide vi restar.

 

CORO

Corriamo all'indovina,

la mano le porgiamo,

le belle udir possiamo

se fide ci restar.

 

PREZIOSILLA

Chi vuole il paradiso

s'accenda di valore,

e il barbaro invasore

s'accinga a debellar.

Avanti, avanti, avanti,

predirvi sentirete

qual premio coglierete

dal vostro battagliar.

 

CORO

Avanti, avanti, avanti,

predirci sentiremo

qual premio coglieremo

dal nostro battagliar.

(molti la circondano)
 
[Scena ed Arietta - Sortita del rivendugliolo]

 N 

 

SOLDATI

Qua, vivandiere, un sorso.  

(le vivandiere versano loro)

UNO

Alla salute nostra!...

TUTTI

(bevendo)

Viva!

ALTRO

A Spagna!

ed all'Italia unite!

TUTTI

Evviva!

PREZIOSILLA

Al nostro eroe.

Don Federico Herreros.

TUTTI

Viva! Viva!

UNO

Ed al suo degno amico

don Felice de Bornos.

TUTTI

Viva! Viva!

 

Scena undicesima

L'attenzione è attirata da Trabuco rivendugliolo che dalla bottega a sinistra viene con una cassetta al collo portante vari oggetti di meschino valore.

<- Trabuco

 

TRABUCO

A buon mercato chi vuol comprare  

forbici, spille, sapon perfetto.

(lo attorniano)

TRABUCO

Io vendo e compero qualunque oggetto,

concludo a pronti qualunque affare.

SOLDATI
I

Ho qui un monile, quanto mi dai?

(lo mostra)

II

Ve' una collana? Se vuoi la vendo.

(la mostra)

III

Questi orecchini li pagherai?

(li mostra)

CORO

(mostrando orologi, anelli, ecc.)

Vogliamo vendere...

TRABUCO

Ma quanto vedo

tutto è robaccia, brutta robaccia.

CORO

Tale, o furfante, è la tua faccia.

TRABUCO

Pure aggiustiamoci... per ogni pezzo

do trenta soldi.

TUTTI

(tumultuando)

Da ladro è il prezzo.

TRABUCO

Ih quanta furia!... c'intenderemo,

qualch'altro soldo v'aggiungeremo...

Date qua, subito...

CORO

Purché all'istante

venga il danaro bello e sonante...

TRABUCO

Prima la merce... qua... co' le buone.

SOLDATI

(dandogli gli effetti)

A te.

ALTRI
I

(dandogli gli effetti)

A te.

II

(dandogli gli effetti)

A te.

TRABUCO

(ritira le robe e paga)

A voi, a voi, benone!

CORO

(cacciandolo)

Al diavol vattene...

TRABUCO
(contento)

(Che buon affare!)

A buon mercato chi vuol comprare...

(avviandosi ad altro lato del campo)

 

Scena dodicesima

Detti, e Contadini questuanti con Ragazzi a mano.

<- contadini, altri ragazzi

 

CONTADINI

Pane, pan per carità;  

tetti e campi devastati

n'ha la guerra, ed affamati

cerchiam pane per pietà.

 

Scena tredicesima

Detti, ed alcune Reclute piangenti che giungono scortate.

<- reclute, scorta

 

RECLUTE

Povere madri deserte nel pianto  

per dura forza dovemmo lasciar.

Della beltà n'han rapiti all'incanto,

a nostre case vogliamo tornar.

VIVANDIERE

(accostandosi gaiamente alle reclute e offerendo loro da bere)

Non piangete, giovanotti,

per le madri e per le belle;

v'ameremo quai sorelle,

vi sapremo confortar.

Certo il diavolo non siamo;

quelle lacrime tergete,

al passato, ben vedete,

ora è inutile pensar.

PREZIOSILLA

(entrando fra le reclute ne prende alcune pe 'l braccio, e dice loro burlescamente)

Che vergogna!... Su coraggio...

Bei figliuoli, siete pazzi?

Se piangete quai ragazzi

vi farete corbellar.

Un'occhiata a voi d'intorno,

e scommetto che indovino;

ci sarà più d'un visino

che sapravvi consolar.

 
[Coro - Tarantella]

 N 

TUTTI

Nella guerra è la follia  

che dée il campo rallegrar:

viva, viva la pazzia,

che qui sola ha da regnar!

 
(le vivandiere prendono francamente le reclute pe 'l braccio, e s'incomincia vivacissima danza generale. Ben presto la confusione e lo schiamazzo giungono al colmo)
 

Scena quattordicesima

Detti, e fra' Melitone che, preso nel vortice della danza, è per un momento costretto a ballare co' le vivandiere; finalmente, riuscito a fermarsi, esclama:

<- Melitone

 

MELITONE

Toh, toh!... Poffare il mondo!... oh che tempone!    

Corre ben l'avventura!... Anch'io ci sono!...

Venni di Spagna a medicar ferite,

ed alme a mendicar. Che vedo! È questo

un campo di cristiani, o siete turchi?

Dove s'è visto berteggiar la santa

domenica così?... Ben più faccenda

le bottiglie vi dan che le battaglie.

E invece di vestir cenere e sacco

qui si tresca con Venere, con Bacco?

Il mondo è fatto una casa di pianto;

ogni convento, oh qual profanazione!

Or è covo del vento! I santuari

spelonche diventar di sanguinari;

e fino i tabernacoli di Cristo

fatti son ricettacoli del tristo.

Tutto è a soqquadro... e la ragione?...

pe' vostri peccati.

S

Brano musicale ()

SOLDATI

Ah frate!... frate!...

MELITONE

Voi le feste

calpestate, rubate, bestemmiate...

SOLDATI ITALIANI

Togone infame!...

SOLDATI SPAGNUOLI

Segui pur, padruccio.

MELITONE

E membra e capi siete d'una stampa...

Tutti eretici...

ITALIANI

Or or l'aggiustiam noi...

MELITONE

Tutti tutti cloaca di peccati,

e finché il mondo puzzi di tal pece,

non isperi la terra alcuna pace.

ITALIANI

(intorno)

Dalli, dalli...

SPAGNUOLI

(difendendolo)

Scappa, scappa...

ITALIANI

Dalli, dalli sulla cappa...

(cercano picchiarlo, ma egli se la svigna, declamando sempre)

Melitone ->

 
[Rataplan]

 N 

 
(ai soldati che lo inseguono uscendo di scena)

soldati spagnuoli ed italiani ->

PREZIOSILLA

Lasciatelo ch'ei vada...  

Far guerra ad un cappuccio!... Bella impresa!...

Non m'odon?... Sia il tamburo sua difesa.

(prende a caso un tamburo e imitata da qualche tamburino lo suona. I soldati accorrono tosto a circondarla seguiti da tutta la turba)

<- soldati spagnuoli ed italiani

 

Rataplan, rataplan della gloria    

nel soldato ritempra l'amor;

rataplan, rataplan, di vittoria

questo suono è segnal precursor!

Rataplan, si raccolgon le schiere;

rataplan, son guidate a pugnar!

rataplan, rataplan, le bandiere

del nemico si veggon piegar!

Rataplan, pim, pum, pam, inseguite

chi le terga, fuggendo, voltò...

rataplan le gloriose ferite

col trionfo il destin coronò.

Rataplan, della patria la gloria

più rifulge de' figli al valor.

Rataplan rataplan, la vittoria

al guerriero conquista ogni cuor.

S

Sfondo schermo () ()

 
Sortono correndo.

soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta ->

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

In Italia presso Velletri; bosco; notte oscurissima.

<- Alvaro

(si sentono voci interne)

[Scena e Romanza]

Attenti, gioco... Un asso a destra

La vita è inferno all'infelice... Invano

[Scena e Duettino]

Al tradimento / Muoia / Quali grida!

Alvaro ->

(si sente un picchiare di spade)

<- ufficiali
ufficiali ->
<- Alvaro, Carlo

Fuggir! Ferito siete?

[Scena e Battaglia]

(squillo di trombe)

All'armi! / Andiamo... all'armi!

Alvaro, Carlo ->

È il mattino; salotto nell'abitazione d'un ufficiale superiore dell'esercito spagnuolo in Italia non lungi da Velletri; nel fondo sonvi due porte, quella a sinistra mette ad una stanza da letto, l'altra è la comune; a sinistra presso il proscenio è una finestra.

(si sente il romore della vicina battaglia)

<- Chirurgo, soldati

Arde la mischia! / Prodi i granatieri!

Chirurgo, soldati
<- Alvaro, quattro granatieri, Carlo

(Alvaro ferito e svenuto è portato in una lettiga)

[Scena e Duettino]

Piano... qui posi... approntisi il mio letto

Carlo
Chirurgo, soldati, Alvaro, quattro granatieri ->

[Scena ed Aria]

Morir!... tremenda cosa!

Carlo
<- Chirurgo

Lieta novella, è salvo

Carlo
Chirurgo ->

Carlo ->

Accampamento militare presso Velletri; sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra; all'ingiro tende militari, baracche di rivenduglioli, ecc.; è notte.

<- pattuglia

[Ronda]

pattuglia ->

(spunta l'alba lentamente)

<- Alvaro

Né gustare m'è dato

Alvaro
<- Carlo

Capitan / Chi mi chiama?

Che dite? / Ella morrà

(Alvaro e Carlo sguainano le spade, e si battono furiosamente)

Alvaro, Carlo
<- pattuglia

(accorre la pattuglia del campo a separare Alvaro e Carlo)

Fermi, arrestate! / No. La sua vita

Alvaro
pattuglia, Carlo ->
Alvaro ->

(il rullo dei tamburi e lo squillo delle trombe danno il segnale della sveglia)

<- soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla

(scena animatissima)

Coro e Preziosilla
Lorché pifferi e tamburi

[Scena ed Arietta - Sortita del rivendugliolo]

Qua, vivandiere, un sorso

soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla
<- Trabuco

(Trabuco rivendugliolo dalla bottega a sinistra viene con una cassetta al collo portante vari oggetti di meschino valore)

soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco
<- contadini, altri ragazzi
soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi
<- reclute, scorta
Reclute, Vivandiere, Preziosilla
Povere madri deserte nel pianto

[Coro - Tarantella]

(vivacissima danza generale)

soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta
<- Melitone

Toh, toh!... Poffare il mondo!... oh che tempone!

(i soldati italiani cercano di picchiare Melitone))

soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta
Melitone ->

[Rataplan]

ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta
soldati spagnuoli ed italiani ->

Lasciatelo ch'ei vada

ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta
<- soldati spagnuoli ed italiani
soldati spagnuoli ed italiani, ragazzi, vivandiere, Preziosilla, Trabuco, contadini, altri ragazzi, reclute, scorta ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima
Siviglia; sala tappezzata di damasco con ritratti di famiglia ed... Villaggio d'Hornachuelos e vicinanze; grande cucina d'una osteria a pianterreno; a sinistra è la porta... Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna; a destra precipizii e rupi; di fronte la... La grande porta della chiesa si apre; di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato. In Italia presso Velletri; bosco; notte oscurissima. È il mattino; salotto nell'abitazione d'un ufficiale superiore dell'esercito spagnuolo in Italia non lungi... Accampamento militare presso Velletri; sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra;... Vicinanze d'Hornachuelos; interno del convento della Madonna degli angeli; meschino porticato circonda una... Valle fra rupi inaccessibili, attraversata da un ruscello; nella sinistra è una grotta con porta...
[Sinfonia] [Introduzione - Scena] [Recitativo e Romanza] [Scena e Duetto] [Scena - Finale I] [Coro - Ballabile] [Recitativo e Canzone] [Preghiera] [Scena] [Ballata] [Aria] [Scena] [Scena e Duetto] [Finale II] [Scena e Romanza] [Scena e Duettino] [Scena e Battaglia] [Scena e Duettino] [Scena ed Aria] [Ronda] [Scena ed Arietta - Sortita del rivendugliolo] [Coro - Tarantella] [Rataplan] [Coro ed Aria buffa] [Scena e Duetto] [Scena] [Scena e duetto] [Melodia] [Scena e Terzetto finale] [Scena e Finale ultimo]
Atto primo Atto secondo Atto quarto

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