Atto secondo

 
Villaggio d'Hornachuelos e vicinanze.
 

Scena prima

Grande cucina d'una osteria a pianterreno. A sinistra è la porta d'ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone con piatti, ecc., ecc. A destra in fondo un gran focolare ardente con varie pentole; più vicino alla bocca-scena breve scaletta che mette ad una stanza, la cui porta è praticabile. - Da un lato gran tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa. - L'Oste e l'Ostessa, che non parlano, sono affaccendati ad ammanir la cena. L'Alcade è seduto presso al foco; uno Studente presso la tavola. Alquanti Mulattieri, fra' quali mastro Trabuco, ch'è al dinanzi sopra un suo basto. Due Contadini, due Contadine, la Serva ed un Mulattiere ballano la seguidilla. Sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d'acquavite.
L'Alcade, uno Studente, Mastro Trabuco, Mulattieri, Paesani, Famigli, Paesane, ecc.
Tre coppie ballano la seguidilla.
A tempo Leonora in veste virile.

Bozzetti

 Q 

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva

 
[Coro - Ballabile]

 N 

CORO

Olà, olà, olà!  

Ben giungi, o mulattier,

la notte a riposar.

Olà, olà, olà!

Qui devi col bicchier

le forze ritemprar!

 
(l'ostessa mette sulla tavola una grande zuppiera)

ALCADE

(sedendosi alla mensa)

La cena è pronta...  

TUTTI

(prendendo posto presso la tavola)

A cena, a cena.

CARLO
da studente

(frattanto sul davanti dice)

(Ricerco invan la suora e il seduttore...

Perfidi!)

CORO
(all'Alcade)

Voi la mensa benedite.

ALCADE

Può farlo il licenziato.

CARLO
da studente

Di buon grado.

In nomine patris, et filii, et spiritus sancti.

TUTTI

(sedendo)

Amen.

LEONORA

(presentandosi alla porta della stanza a destra, che terrà socchiusa)

(Che vedo!... mio fratello!...)

(si ritira)

<- Leonora

Leonora ->

(l'ostessa avrà già distribuito il riso e siede co' gli altri. In séguito è servito altro piatto. Trabuco è in disparte, sempre appoggiato al suo basto)

ALCADE

(assaggiando)

Buono.  

CARLO
da studente

(mangiando)

Eccellente.

MULATTIERI

Par che dica mangiami.

CARLO
da studente (all'ostessa)

Tu das epulis accumbere divum.

ALCADE

Non sa il latino, ma cucina bene.

CARLO
da studente

Viva l'ostessa!

TUTTI

Evviva!

CARLO
da studente

Non vien mastro

Trabuco?

TRABUCO

È venerdì.

CARLO
da studente

Digiuna?

TRABUCO

Appunto.

CARLO
da studente

E quella personcina con lei giunta?...

 

Scena seconda

Detti e Preziosilla ch'entra saltellando.

<- Preziosilla

 
[Recitativo e Canzone]

 N 

 

PREZIOSILLA

Viva la guerra!  

TUTTI

Preziosilla!... Brava!

Brava!

CARLO
da studente

Qui, presso a me...

TUTTI

Tu la ventura

dirne potrai.

PREZIOSILLA

Chi brama far fortuna?

TUTTI

Tutti il vogliam.

PREZIOSILLA

Correte allor soldati

in Italia, dov'è rotta la guerra

contro al tedesco.

TUTTI

Morte

ai tedeschi.

PREZIOSILLA

Flagel d'Italia eterno

e de' figliuoli suoi.

TUTTI

Tutti v'andremo.

PREZIOSILLA

Ed io sarò con voi.

 

Al suon del tamburo,    

al brio del corsiero,

al nugolo azzurro

del bronzo guerriero;

dei campi al sussurro

s'esalta il pensiero!

È bella la guerra,

è bella la guerra!

S

Sfondo schermo () ()

 

TUTTI

È bella la guerra,

è bella la guerra!

 

PREZIOSILLA

È solo obliato

da vile chi muore;

al bravo soldato,

al vero valore

è premio serbato

di gloria, d'onore!

È bella la guerra,

è bella la guerra!

 

TUTTI

È bella la guerra,

è bella la guerra!

 

PREZIOSILLA

Se vieni, fratello,

sarai caporale;

e tu colonnello,

e tu generale...

Il dio furfantello

dall'arco immortale

farà di cappello

al bravo uffiziale.

 

TUTTI

È bella la guerra,

è bella la guerra!

 

CARLO
da studente

(le presenta la mano)

E che riserbasi

allo studente?

PREZIOSILLA

(osservandolo)

O tu miserrime

vicende avrai...

CARLO
da studente

Che di'?

PREZIOSILLA

(fissandolo)

Non mente

il labbro mai...

ma a te... carissimo,

non presto fé...

(poi sottovoce)

Non sei studente...

Non dirò niente,

ma, gnaffe, a me,

non se la fa,

no per mia fé,

tra la la là!

 

Scena terza

Detti, e Pellegrini che passano da fuori.

 
[Preghiera]

 N 

 

VOCI
I (lontane)

Padre eterno signor...  

II

Pietà di noi.

I

Divin figlio signor...

II

Pietà di noi.

I

Santo spirito signor...

II

Pietà di noi.

I

Uno e trino signor...

II

Pietà di noi.

 

TUTTI

(alzandosi e scoprendosi)

Chi sono?...  

ALCADE

Pellegrini

che vanno al giubileo.

LEONORA

(ricomparendo agitatissima sulla stessa porta)

(Fuggir potessi!)

<- Leonora

CORO

Che passino attendiamo.

ALCADE

Ebben, preghiam noi pure...

CORO

Sì, preghiamo.

 

TUTTI

(lasciando la mensa s'inginocchiano)

Su noi concordi e supplici  

stendi la man, signore;

dall'infernal malore

ne salvi tua pietà.

LEONORA

(Ah da un fratello salvami

che anela il sangue mio;

se tu no 'l vuoi, gran dio,

nessun mi salverà!)

(rientra nella stanza chiudendone la porta)

Leonora ->

 
[Scena]

 N 

(tutti riprendono i loro posti. Si passano un fiasco)

CARLO
da studente

Viva la buona compagnia!  

TUTTI

Viva!

CARLO
da studente

(alzando il bicchiere)

Salute qui, l'eterna gloria poi...

TUTTI

(fanno altrettanto)

Così sia.

CARLO
da studente

Già co' gli angioli, Trabuco?

TRABUCO

E che?... Con questo inferno!

CARLO
da studente

E quella personcina con lei giunta,

venne pe 'l giubileo?

TRABUCO

No 'l so.

CARLO
da studente

Per altro

è gallo, oppur gallina?

TRABUCO

De' forestier non bado che al danaro.

CARLO
da studente

Molto prudente!

(poi all'Alcade)

Ed ella

che giungere la vide... perché a cena

non vien?

ALCADE

L'ignoro.

CARLO
da studente

Dissero chiedesse

acqua ed aceto... Ah! ah!... per rinfrescarsi.

ALCADE

Sarà.

CARLO
da studente

È ver ch'è gentile, e senza barba?

ALCADE

Non so nulla.

CARLO
da studente

(Parlar non vuol!)

(a Trabuco)

Ancora

a lei; stava sul mulo

seduta o a cavalcioni?

TRABUCO

(impazientato)

Che noia!

CARLO
da studente

Onde veniva?

TRABUCO

So che andrò presto o tardi in paradiso.

CARLO
da studente

Perché?

TRABUCO

(alzandosi)

Ella il purgatorio

mi fa soffrir...

CARLO
da studente

Or dove va?...

TRABUCO

In stalla

a dormir co' le mie mule,

che non sanno di latino,

a dormir co' le mie mule,

che non sono baccellieri.

(prende il suo basto e parte)

Trabuco ->

 

Scena quarta

I suddetti, meno mastro Trabuco.

 

TUTTI

Ah! ah! è fuggito!  

 
[Ballata]

 N 

 

CARLO
da studente

Poich'è imberbe l'incognito facciamgli  

col nero due baffetti,

doman ne rideremo.

ALCUNI

Bravo! Bravo!

ALCADE

Protegger debbo il viaggiator, m'oppongo,

meglio farebbe dirne

donde venga, ove vada, e chi ella sia?

CARLO
da studente

Lo vuol saper?... Ecco l'istoria mia.

 

Son Pereda, son ricco d'onore,    

baccelliere mi fe' Salamanca;

sarò presto in utroque dottore,

ché di studio ancor poco mi manca...

Di là Vargas mi tolse da un anno,

e a Siviglia con sé mi guidò.

Non astenne Pereda alcun danno,

per l'amico il suo core parlò.

Della suora un amante straniero

colà il padre gli avea trucidato,

onde il figlio, da pro' cavaliero,

la vendetta ne aveva giurato...

gl'inseguimmo di Cadice in riva,

né la coppia fatal si trovò.

Per l'amico Pereda soffriva,

che il suo core per esso parlò.

Là e dovunque narrar che del pari

la sedotta col vecchio peria,

ché a una zuffa di servi e sicari

solo il vil seduttore sfuggìa.

Io da Vargas allor mi staccava;

ei seguir l'assassino giurò.

Verso America il mare solcava,

e Pereda a' suoi studi tornò.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

CORO

Truce storia Pereda narrava!

Generoso il suo cor si mostrò.

ALCADE

Sta bene.

PREZIOSILLA
(con finezza)

Ucciso ~ fu quel marchese?

CARLO
da studente

Ebbene?

PREZIOSILLA

L'amante ~ rapia sua figlia?

CARLO
da studente

Sì.

PREZIOSILLA

E voi l'amico ~ fido, cortese,

andaste a Cadice ~ dopo Siviglia?...

A gnaffe, a me ~ non se la fa...

No, per mia fé ~ tra la la la.

 

ALCADE

(s'alza, e guardato l'oriuolo dice)

Figliuoli. È tardi; poiché abbiam cenato  

si rendan grazie a dio, e partiam...

TUTTI

Partiamo.

ALCADE

Or buona notte.

CORO

Buona notte.

TUTTI

Andiamo.

(partono)

Alcade, Carlo, Preziosilla, mulattieri, contadini ->

 
 

Scena quinta

Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli angeli; a sinistra la porta del convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato la corda del campanello. Sopra vi è una piccola tettoia sporgente. Al di là della chiesa alti monti col villaggio d'Hornachuelos. La porta della chiesa è chiusa, ma larga, sopra dessa una finestra semicircolare lascerà vedere la luce interna. A mezza scena, un po' a sinistra, sopra quattro gradini s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo. La scena sarà illuminata da luna chiarissima.
Donna Leonora giunge ascendendo dalla destra, stanca, vestita da uomo, con pastrano a larghe maniche, largo cappello e stivali.

Bozzetti

 Q 

(nessuno)

<- Leonora

 
[Aria]

 N 

 

LEONORA

Son giunta!... grazie, o dio!  

Estremo asil quest'è per me!... Son giunta!...

Io tremo!... La mia orrenda storia è nota

in quell'albergo... e mio fratel narrolla!...

Se scoperta m'avesse!... Cielo!... Ei disse

naviga verso occaso don Alvaro!

Né morto cadde quella notte in cui

io, io del sangue di mio padre intrisa,

l'ho seguìto, e il perdei!... ed or mi lascia,

mi fugge!... ohimè, non reggo a tanta ambascia!...

(cade in ginocchio)

 

Madre, pietosa vergine,    

perdona al mio peccato,

m'aita quell'ingrato

dal core a cancellar.

In queste solitudini

espierò l'errore...

Pietà di me, signore...

Dio, non m'abbandonar.

(l'organo accompagna il canto mattutino dei frati)

Ah que' sublimi cantici...

(alzandosi)

Dell'organo i concenti,

che come incenso ascendono

a dio sui firmamenti,

inspirano a quest'alma

fede, conforto e calma!...

Al santo asilo accorrasi...

(s'avvia)

E l'oserò a quest'ora?...

(arrestandosi)

Ma si potrìa sorprendermi!...

Oh misera Leonora

tremi?... Il pio frate accoglierti

no, non ricuserà.

Non mi lasciar, soccorrimi,

pietà, signor, pietà.

(va a suonare il campanello del convento)

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

Scena sesta

Si apre la finestrella della porta, e n'esce la luce d'una lanterna, che riverbera sul volto di donna Leonora, la quale si arretra spaventata. Fra' Melitone parla sempre dall'interno.

 
[Scena]

 N 

 

MELITONE

Chi siete?  

LEONORA

Chiedo il superiore.

MELITONE

S'apre

alle cinque la chiesa,

se al giubileo venite.

LEONORA

Il superiore,

per carità.

MELITONE

Che carità a quest'ora!

LEONORA

Mi manda il padre Cleto.

MELITONE

Quel sant'uomo?... Il motivo?

LEONORA

Urgente.

MELITONE

Perché mai?...

LEONORA

Un infelice...

MELITONE

Brutta solfa, però v'apro ond'entriate.

LEONORA

No 'l posso.

MELITONE

No?... Scomunicato siete?...

Che strano fia aspettar a ciel sereno.

V'annuncio... e se non torno

buonanotte...

(chiude la finestrella)

 

Scena settima

Donna Leonora sola.

 

 

Ma s'ei mi respingesse!...  

Fama pietoso il dice...

Ei mi proteggerà... Vergin, m'assisti.

 

Scena ottava

Donna Leonora, il padre Guardiano, fra' Melitone.

<- Guardiano, Melitone

 
[Scena e Duetto]

 N 

 

GUARDIANO

Chi mi cerca?  

LEONORA

Son io.

GUARDIANO

Dite.

LEONORA

Un segreto...

GUARDIANO

Andate, Meliton.

MELITONE

(partendo)

(Sempre segreti!

E questi santi soli han da saperli!

Noi siamo tanti cavoli...)

GUARDIANO

Fratello,

mormorate?

MELITONE

Oibò, dico ch'è pesante

la porta, e fa romore...

GUARDIANO

Obbedite...

MELITONE

(Che tuon da superiore!)

(rientra in convento socchiudendone la porta)

Melitone ->

 

Scena nona

Leonora e il padre Guardiano.

 

GUARDIANO

Or siam soli...  

LEONORA

Una donna son io.

GUARDIANO

Una donna a quest'ora!... gran dio!  

 

LEONORA

Infelice, delusa, reietta,  

dalla terra e dal ciel maledetta,

che nel pianto prostratavi al piede,

di sottrarla all'inferno vi chiede.

GUARDIANO

Come un povero frate lo può?

LEONORA

Padre Cleto un suo foglio v'inviò?

GUARDIANO

Ei vi manda?

LEONORA

Sì.

GUARDIANO
(sorpreso)

Dunque voi siete

Leonora di Vargas!

LEONORA

Fremete!...

GUARDIANO

No... venite fidente alla croce,

là del cielo v'inspiri la voce.

LEONORA

(s'inginocchia presso la croce, la bacia, quindi torna meno agitata al padre Guardiano)

Ah tranquilla l'alma sento

dacché premo questa terra;

de' fantasmi lo spavento

più non provo farmi guerra...

Più non sorge sanguinante

di mio padre l'ombra innante;

né terribile l'ascolto

la sua figlia maledir.

GUARDIANO

Sempre indarno qui rivolto

fu di Satana l'ardir.

LEONORA

Perciò tomba qui desìo,

fra le rupi ov'altra visse.

GUARDIANO

Che!... Sapete?...

LEONORA

Cleto il disse...

GUARDIANO

E volete?

LEONORA

Darmi a dio.

GUARDIANO

Guai per chi si lascia illudere

dal delirio d'un momento!

Più fatal per voi sì giovane

sorgerebbe il pentimento...

Nel futuro chi può leggere,

chi immutabil farvi il cor?

E l'amante?

LEONORA

Involontario

di mio padre è l'uccisor.

GUARDIANO

Il fratello?

LEONORA

La mia morte

di sua mano egli giurò.

GUARDIANO

Meglio a voi le sante porte

schiuda un chiostro.

LEONORA

Un chiostro?... No.

Se voi scacciate questa pentita,

andrò per balze gridando aita,

ricovro ai monti, cibo alle selve,

e fin le belve ~ ne avran pietà.

Qui, qui del cielo udii la voce;

sàlvati all'ombra di questa croce...

voi mi scacciate?...

(corre ad abbracciare la croce)

È questo il porto;

chi tal conforto ~ mi toglierà?

GUARDIANO

(A te sia gloria, o dio clemente,

padre dei miseri onnipossente,

a cui sgabello sono le sfere!...

il tuo volere ~ si compirà!)

 

 

È fermo il voto?...  

LEONORA

È fermo.

GUARDIANO

V'accolga dunque iddio...

LEONORA

Bontà divina!

GUARDIANO

Sol io saprò chi siate...

Tra le rupi è uno speco; ivi starete.

Presso una fonte al settimo dì, scarso

cibo porrovvi io stesso.

LEONORA

V'andiamo...

GUARDIANO

(verso la porta)

Melitone?...

(a Melitone che comparisce)

Tutti i fratelli con ardenti ceri,

dov'è l'ara maggiore,

nel tempio si raccolgan del signore...

<- Melitone

(Melitone rientra)

Melitone ->

 

 

Sull'alba il piede all'eremo  

solinga volgerete;

ma pria dal pane angelico

conforto all'alma avrete.

Le sante lane a cingere

ite, e sia forte il cor.

Sul nuovo calle a reggervi

v'assisterà il signor.

(entra nel convento, e ne ritorna subito portando un abito da francescano che presenta a Leonora)

Guardiano ->

<- Guardiano

LEONORA
(racconsolata)

Eterno iddio, tua grazia

sorride alla reietta!

Me 'l dice un gaudio insolito,

io son ribenedetta!

Già sento in me rinascere

a nuova vita il cor...

Plaudite, o cori angelici,

mi perdonò il signor.

 
(entrano nella stanza del portinaio)

Leonora, Guardiano ->

 
 

Scena decima

La grande porta della chiesa si apre. Di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato. L'organo suona. Dai lati del coro procedono due lunghe file di Frati con ceri ardenti.
Più tardi il padre Guardiano precede Leonora in abito da frate: egli la conduce fuor della chiesa; i Frati gli si schierano intorno. Leonora si prostra innanzi a lui, che stendendo solennemente le mani sopra il suo capo intuona:

Bozzetti

 Q 

frati

<- Guardiano, Leonora

 
[Finale II]

 N 

 

GUARDIANO

Il santo nome ~ di dio signore    

sia benedetto. ~

S

Brano musicale ()

TUTTI

Sia benedetto.

GUARDIANO

Un'alma a piangere ~ viene l'errore,

in queste balze ~ chiede ricetto...

Il santo speco ~ noi le schiudiamo.

V'è noto il loco? ~

TUTTI

Lo conosciamo.

GUARDIANO

A quell'asilo ~ sacro inviolato

nessun s'appressi. ~

TUTTI

Obbediremo.

GUARDIANO

Il cinto umile ~ non sia varcato

che nel divide. ~

TUTTI

No 'l varcheremo.

GUARDIANO

A chi il divieto ~ franger osasse,

o di quest'anima ~ scoprir tentasse

nome o mistero, ~ maledizione!

TUTTI

Maledizione. ~ Maledizione.

Il cielo fulmini ~ incenerisca

l'empio mortale ~ se tanto ardisca;

su lui scatenisi ~ ogni elemento...

l'immonda cenere ~ ne sperda il vento.

GUARDIANO
(a Leonora)

Alzatevi, e partite. Alcun vivente

più non vedrete. Dello speco il bronzo

ne avverta se periglio vi sovrasti,

o per voi giunto sia l'estremo giorno...

A confortarvi l'alma

volerem, pria ch'a dio faccia ritorno.

 

LEONORA

La vergine degli angeli  

vi copra del suo manto,

e voi protegga vigile

di dio l'angelo santo.

Brano musicale ()

 

TUTTI

La vergine degli angeli

vi copra del suo manto,

e voi protegga vigile

di dio l'angelo santo.

 
Leonora, baciata la mano al padre Guardiano, s'avvia all'eremo sola. Il Guardiano, stendendo le braccia verso di lei, la benedice.

Leonora ->

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Villaggio d'Hornachuelos e vicinanze; grande cucina d'una osteria a pianterreno; a sinistra è la porta d'ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone; a destra in fondo un focolare ardente con pentole; più vicino alla bocca-scena breve scaletta che mette ad una stanza, la cui porta è praticabile; da un lato tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa; sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d'acquavite.

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva
 

(Carlo è travestito da studente; due contadini, due contadine, la serva ed un mulattiere ballano la seguidilla)

[Coro - Ballabile]

La cena è pronta / A cena, a cena

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva
<- Leonora

Che vedo!... mio fratello!

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva
Leonora ->

Buono / Eccellente / Par che dica mangiami

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva
<- Preziosilla

[Recitativo e Canzone]

Viva la guerra! / Preziosilla!... Brava!

Preziosilla, Coro, poi Carlo
Al suon del tamburo

(pellegrini che passano da fuori)

[Preghiera]

Chi sono? / Pellegrini

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva, Preziosilla
<- Leonora

Fuggir potessi!

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, Trabuco, contadini, serva, Preziosilla
Leonora ->

[Scena]

Viva la buona compagnia!

oste, ostessa, Alcade, Carlo, mulattieri, contadini, serva, Preziosilla
Trabuco ->

Ah! ah! è fuggito!

[Ballata]

Poich'è imberbe l'incognito

Carlo (da studente), Tutti
Son Pereda, son ricco d'onore

Figliuoli. È tardi; poiché abbiam cenato

oste, ostessa, serva
Alcade, Carlo, Preziosilla, mulattieri, contadini ->

Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna; a destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli angeli; a sinistra la porta del convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato la corda del campanello; sopra vi è una piccola tettoia sporgente; al di là della chiesa alti monti col villaggio d'Hornachuelos; la porta della chiesa è chiusa, ma larga, sopra dessa una finestra semicircolare lascierà vedere la luce interna.; a mezza scena, un po' a sinistra, sopra quattro gradini s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo; la scena sarà illuminata da luna chiarissima.

 
<- Leonora

(Leonora vestita da uomo)

[Aria]

Son giunta!... grazie, o dio!

(si apre la finestrella della porta, e n'esce la luce d'una lanterna; Melitone dall'interno)

[Scena]

Chi siete? / Chiedo il superiore

(Melitone chiude la finestrella)

Ma s'ei mi respingesse!

Leonora
<- Guardiano, Melitone

[Scena e Duetto]

Chi mi cerca? / Son io

Leonora, Guardiano
Melitone ->

Or siam soli / Una donna son io

(Leonora si smaschera)

Una donna a quest'ora!... gran dio!

Leonora e Guardiano
Infelice, delusa, reietta

È fermo il voto? / È fermo

Leonora, Guardiano
<- Melitone

Tutti i fratelli con ardenti ceri

Leonora, Guardiano
Melitone ->
Leonora
Guardiano ->
Leonora
<- Guardiano
 
Leonora, Guardiano ->

La grande porta della chiesa si apre; di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato.

frati
 

(l'organo suona; dai lati del coro procedono due lunghe file di frati con ceri ardenti)

frati
<- Guardiano, Leonora

(Leonora in abito da frate)

[Finale II]

frati, Guardiano
Leonora ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima
Siviglia; sala tappezzata di damasco con ritratti di famiglia ed... Villaggio d'Hornachuelos e vicinanze; grande cucina d'una osteria a pianterreno; a sinistra è la porta... Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna; a destra precipizii e rupi; di fronte la... La grande porta della chiesa si apre; di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato. In Italia presso Velletri; bosco; notte oscurissima. È il mattino; salotto nell'abitazione d'un ufficiale superiore dell'esercito spagnuolo in Italia non lungi... Accampamento militare presso Velletri; sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra;... Vicinanze d'Hornachuelos; interno del convento della Madonna degli angeli; meschino porticato circonda una... Valle fra rupi inaccessibili, attraversata da un ruscello; nella sinistra è una grotta con porta...
[Sinfonia] [Introduzione - Scena] [Recitativo e Romanza] [Scena e Duetto] [Scena - Finale I] [Coro - Ballabile] [Recitativo e Canzone] [Preghiera] [Scena] [Ballata] [Aria] [Scena] [Scena e Duetto] [Finale II] [Scena e Romanza] [Scena e Duettino] [Scena e Battaglia] [Scena e Duettino] [Scena ed Aria] [Ronda] [Scena ed Arietta - Sortita del rivendugliolo] [Coro - Tarantella] [Rataplan] [Coro ed Aria buffa] [Scena e Duetto] [Scena] [Scena e duetto] [Melodia] [Scena e Terzetto finale] [Scena e Finale ultimo]
Atto primo Atto terzo Atto quarto

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