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Villaggio d'Hornachuelos e vicinanze; grande cucina d'una osteria a pianterreno; a sinistra è la porta d'ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone; a destra in fondo un focolare ardente con pentole; più vicino alla bocca-scena breve scaletta che mette ad una stanza, la cui porta è praticabile; da un lato tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa; sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d'acquavite.
(Carlo è travestito da studente; due contadini, due contadine, la serva ed un mulattiere ballano la seguidilla)
La cena è pronta / A cena, a cena
Buono / Eccellente / Par che dica mangiami
Viva la guerra! / Preziosilla!... Brava!
(pellegrini che passano da fuori)
Figliuoli. È tardi; poiché abbiam cenato
Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna; a destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli angeli; a sinistra la porta del convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato la corda del campanello; sopra vi è una piccola tettoia sporgente; al di là della chiesa alti monti col villaggio d'Hornachuelos; la porta della chiesa è chiusa, ma larga, sopra dessa una finestra semicircolare lascierà vedere la luce interna.; a mezza scena, un po' a sinistra, sopra quattro gradini s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo; la scena sarà illuminata da luna chiarissima.
(Leonora vestita da uomo)
(si apre la finestrella della porta, e n'esce la luce d'una lanterna; Melitone dall'interno)
Chi siete? / Chiedo il superiore
(Melitone chiude la finestrella)
Or siam soli / Una donna son io
(Leonora si smaschera)
Una donna a quest'ora!... gran dio!
Tutti i fratelli con ardenti ceri
La grande porta della chiesa si apre; di fronte vedesi l'altar maggiore illuminato.
(l'organo suona; dai lati del coro procedono due lunghe file di frati con ceri ardenti)
(Leonora in abito da frate)
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