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Vicinanze d'Hornachuelos; interno del convento della Madonna degli angeli; meschino porticato circonda una corticella con aranci, oleandri, gelsomini; alla sinistra è la porta che mette alla via; a destra altra porta sopra la quale si legge «Clausura».
(Melitone, aiutato da un laico, porta una grande caldaia)
Auf!... Pazienza non v'ha che basti!
(si suona con forza il campanello alla porta)
Invano Alvaro ti celasti al mondo (♦)
Valle fra rupi inaccessibili, attraversata da un ruscello; nella sinistra è una grotta con porta praticabile, e sopra una campana che si potrà suonare dall'interno; è il tramonto; la scena si oscura lentamente; la luna apparisce splendidissima.
Misero pane... a prolungarmi vieni
(si ode dentro la scena un cozzar di spade; Carlo e Leonora dall'interno)
Io muoio! Confession! L'alma salvate
Temerari, del ciel l'ira fuggite!
Destino avverso come a scherno mi prendi!
(Leonora ferita da Carlo)
(Leonora muore)
(Scena settima)
(Alvaro e Carlo scendono da un precipizio con le spade alla mano)
Chi preme questa terra è maledetto!
(Carlo resta ferito a morte)
(Scena ottava)
Temerari, del ciel l'ira fuggite
(Carlo ferisce Leonora)
(Carlo muore)
(Leonora muore)
(Scena nona)
(il tuono mugghia piucché mai, i lampi si fanno più spessi)
Gran dio!... sangue!... cadaveri!
(Alvaro si precipita in un burrone)
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