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La maga fulminata

Favola rappresentata in musica.

Del signor Angelo De' Rossi all'autore

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Del signor Angelo De' Rossi all'autore

Non più la fama oggi fra noi rammenti

del trace Orfeo l'armoniosa lira;

lo dio non pensi, che splendori spira

instupidir con cetra d'or le menti.

Restan de' pregi loro i vanti spenti

dal tuo valor, che il mondo oggi rimira

ergersi al ciel; e 'l tuo saver più ammira

che i carmi suoi, che i suoi canori accenti.

L'un per Dafne opra invan note divine;

da implacabili baccanti estinto giace

l'altro, che gir fece le rupi alpine.

Ogni alma, o gran Ferrari, in te si sface;

puoi col canto addolcir alme ferine,

e di là dalla morte esser vivace.

Generazione pagina: 29/12/2015 - Tipo pagina: opera•allegato_08 (3.00.40)

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