Non più la fama oggi fra noi rammenti
del trace Orfeo l'armoniosa lira;
lo dio non pensi, che splendori spira
instupidir con cetra d'or le menti.
Restan de' pregi loro i vanti spenti
dal tuo valor, che il mondo oggi rimira
ergersi al ciel; e 'l tuo saver più ammira
che i carmi suoi, che i suoi canori accenti.
L'un per Dafne opra invan note divine;
da implacabili baccanti estinto giace
l'altro, che gir fece le rupi alpine.
Ogni alma, o gran Ferrari, in te si sface;
puoi col canto addolcir alme ferine,
e di là dalla morte esser vivace.