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La maga fulminata

Favola rappresentata in musica.

Del signor Francesco Sbarra all'autore

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Del signor Francesco Sbarra all'autore

Qualor prendi a toccar legno sonoro,

doni l'alma alle corde, e altrui la togli;

sì vario, e dolce è il suon, ch'entro v'accogli

delle sirene, e delle muse il coro.

Se poi le voci in FULMINE canoro

quest'empia Maga a debellar disciogli,

atterrando d'abisso i fieri orgogli

ne riporti non men palma, che alloro.

Ceda il tracio cantor, ceda di Delo

il nume a' pregi tuoi; che ben discerno

ch'un angelo tu sei sott'uman velo;

che se puote espugnar forze d'Averno

la tua bell'opra, è un'armonia del cielo,

non ad altri, che al ciel cede l'inferno.

Generazione pagina: 29/12/2015 - Tipo pagina: opera•allegato_05 (3.00.40)

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