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La maga fulminata

Favola rappresentata in musica.

Della signora S. C. all'autore

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Della signora S. C. all'autore

Chi diede a te quella melliflua cetra

dotto Ferrari, che mill'alme, e mille

soave infiamma d'amorose stille,

e alle rupi nel sen le selci spetra?

S'incanta l'aura, ed il ruscel s'impetra

al suon, ch'acquietar può l'orride scille;

da melodie sì tenere, e tranquille

l'armonia delle sfere oggi s'arretra.

Certo i dèi te 'l donar; che non si tolle

da mortale terren frutto beato,

né un umile virgulto al ciel s'estolle.

Ah non Apollo, od altro a te l'ha dato.

Teco il traesti allor, che (amico) volle

dar alla terra un Benedetto il fato.

Generazione pagina: 29/12/2015 - Tipo pagina: opera•allegato_07 (3.00.40)

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