Scena di ugual lode d'artificiosa, e di vaga.
Sciolta da un molle sonno erami desta
Porto della città di Sciro, che a mano destra stendeva le sue lunghe, e fortissime mura lungo la riva d'un fiume, che camminando sotto diversi ponti venia a correre alla destra, dove stavano fra due torri, come in una darsena forti quantità di navigli sulla sboccatura del mare: l'inventore avea così al vivo imitato il ponte novo con l'isola di Nostra Dama, che parea essere a diporto sulla riva della Senna verso il Lovere; le navi erano fabbricate all'antica con somma diligenza, e gl'edifizii, e torrioni della città alzati di diverse architetture mostravano piuttosto una vera, che finta città.
(fra le navi ne usce una la quale venne ad abbassare il suo ponte sul lido)
(questa scena fu recitata senza musica)