Prologo

 

Scena unica

Apollo, Ciclopi.

 Q 

<- Apollo

 
Argomento.
Viene Apollo sopra una nuvola; espone, chi egli sia, e come tra Venere, e lui son nate gravissime cagioni d'odio, e si duole, ch'ella intanto si viva lieta dell'amore d'Adone. Però scende nel piano d'una scena, che rappresenta ombroso bosco, e determina d'andare all'antro di Vulcano marito di Venere, e di scoprirgli quest'amore, e far da lui fabbricare una catena di tempre divine, per imprigionare il garzone, e tenerlo lontano da Venere, e in tal guisa egli offender la dèa, e Vulcano vendicarsi d'Adone. S'apre la prospettiva, e si muta nella grotta di Vulcano, dove si scorgono i Ciclopi, che, battendo le saette a Giove, cantano allegra canzone. Apollo entra. La grotta si chiude, e ritorna la prospettiva con aspetto boschereccio.
 
[Aria recitativa di sei parti]

 N 

APOLLO

De' puri campi regnator lucente  

abbandono del ciel la via serena,

e scendo a l'altrui danno, a l'altrui pena

nume più d'odii, che di raggi ardente.

Già scopersi a Vulcan l'occulte frodi

de l'impura d'Amor madre fallace,

e con lei vidi entro prigion tenace

il dio del ferro avvinto in ferrei nodi.

Ond'io, che disvelai la colpa antica,

provo ogni or contro me folgori d'ira;

ed ella intanto per Adon sospira

ad ogni altro gioconda, a me nemica.

Or, che fugge il garzon gli altrui furori,

ver l'antro di Vulcan drizzo le piante,

e d'odii vago, e di vendette amante,

se baleno splendor, fulmino orrori.

Vuò, che con tempre sovr'umane, e nove

Vulcano in aurei nodi Adon ravvolga,

e da l'amor di Venere il ritolga

laccio famoso d'incantate prove.

Cessi per me con miserabil gioco

ogni cara tra lor gioia gradita;

poi che giusto mi par, che porga aita

il dio de lo splendore al dio del foco.

 
 

 Q 

<- Ciclopi

[Aria a 3]

 N 

CICLOPI

Le saette  

sovr'i rei

son vendette

degli dèi:

ma tra noi

più n'accende,

più n'offende

l'empio Amor co i dardi suoi.

Le facelle

son ardenti,

le fiammelle

son cocenti:

ma ne' cori

più sfavilla,

più scintilla

l'aspro Amor co i suoi furori.

 

Apollo, Ciclopi ->

Fine (Prologo)

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Ombroso bosco.

(Viene Apollo sopra una nuvola)

<- Apollo

[Aria recitativa di sei parti]

De' puri campi regnator lucente

Grotta di Vulcano.

Apollo
<- Ciclopi

[Aria a 3]

Apollo, Ciclopi ->

(la grotta si chiude)

 
Scena unica
Ombroso bosco. Grotta di Vulcano. Aspetto boschereccio. Nell'estremo della prospettiva si vede una fonte bellissima con spalliere d'alberi. Giardino. Giardino. Palazzo d'oro di Falsirena. Giardino. S'apre la prospettiva, e mostra la caverna dell'inferno.
[Aria recitativa di sei parti] [Aria a 3] [Aria di tre parti] [Aria] [Coro a 6] [Aria di 3, e a solo] [Aria] [Aria a 3] [A solo, per terzetti] [Aria a 3] [Canto, coro a 6] [Aria a 6] [Coro a 6] [Coro a 3] [Coro a 3] [Aria a 3] [Coro a 6] [Canto solo, recitativa per ottave] [Solo] [Aria 6 di cinque pari] [Canto solo, aria] [Aria a 2] [Aria a 3] [Aria a 3] [Canto solo, aria] [Aria a 3] [Coro a 8]
Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

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