Scena prima Taverna di Burbo.
Da un'asse confitta nel muro, pendono orci d'olio ed anfore di vino: altre anfore sparse per terra. Sopra una panca stanno gittati alla rinfusa i pallii dei giovani Patrizi, che intorno ad un'altra giuocano ai dadi; mentre, dal lato opposto, alcuni Gladiatori bevono e cianciano fra loro allegramente. È l'alba già inoltrata. Tre o quattro lampade disposte in giro sulla parete dipinta a vivaci colori, mandano un resto di luce.
Fra i giovani Patrizi, Glauco, Clodio e Sallustio: più tardi Burbo che va e viene recando vino od altro.
Scena quarta Stanza di Jone riccamente addobbata.
Le porte son chiuse da cortine di porpora e le pareti adorne di dipinti: una delle porte mette al giardino.
Jone sola.
Scena prima Porticato che dà accesso ai giardini della casa di Jone. Nel centro del giardino, un'elegante fontana, e qua e là bizzarramente disposte, alcune statue di marmo. È presso la sera. Da un lato gli appartamenti internamente illuminati.
Nidia, appoggiata ad una colonna, sta immersa in profonda tristezza, mentre s'ascolta il seguente:
Scena quarta Invitate, Schiave fra le quali Nidia, Dirce e detti, indi Arbace.
Atto terzo
Scena prima Piazza in Pompei; da un lato la casa d'Arbace dinanzi al cui maestoso vestibolo si levano due enormi sfingi: attiguo alla medesima, il tempio d'Iside.
È notte; il cielo sereno e stellato; il mercato è ancora popolato e vivace.
Sotto piccole tende stanno i Venditori di pesce e di frutta, le di cui voci si alternano a quelle delle Fioraie.
Scena seconda Arbace esce dalla propria casa. Un Sacerdote d'Iside che lo ha seguìto, si trattiene in disparte in attitudine rispettosa.
Scena quarta Magnifica sala nella casa d'Arbace. Alcune lampade di stupendo lavoro pendenti dal soffitto, mandano una luce pallida e misteriosa. Preziosi dipinti ne adornano le pareti, e greche sculture stanno disposte all'ingiro su piedestalli di granito. Nel fondo il simulacro d'Iside, dietro al quale si distende una cortina di porpora. Porte laterali.
Arbace solo, indi lo Schiavo etiope e Jone.
Scena quinta Glauco seguìto da Nidia e da alcuni suoi amici, fra' quali Sallustio, Dirce e Schiave di Jone, Sacerdoti, Schiavi di Arbace fra i quali l'Etiope, Burbo e detti.
Atto quarto
Scena prima Ampia strada di Pompei: da un lato l'esterno dell'anfiteatro: dall'altro, in qualche distanza, il mare. Cittadini riccamente vestiti, alcuni dei quali con séguito di Schiavi: popolani di Pompei e de' paesi vicini ingombrano la scena dirigendosi all'anfiteatro, le di cui porte sono aperte. Vari fra i Popolani trattengono Burbo, e si stringono con esso in colloquio.
Scena seconda Glauco, Littori, Soldati, ecc., altri Popolani e detti.