Che Troia eccelsa, e l'alte moli spente
giaccino a terra, e troppo acerbi, e rei
rimirar congiurati uomini, e dèi
la Regia stirpe funestar repente.
Che volga i dì canuti egra, e dolente
Ecuba schiava in fra mestier plebei,
e tra forzati Andromaca imenei;
sazi di Pirro la lussuria ardente.
Sì fiero aspetto de' coturni argivi,
e l'empio gioco di fortuna indegna
seco han dolor d'ogni conforto privi.
Ma ne' bei canti tuoi vittrice insegna
Orsola spiega, e come al ciel s'arrivi
per dio cadendo, e trionfar c'insegna.