Del sig. abate Agnolo Capponi all'autore

Di bella neve alato alzarsi a volo

ai forti omeri tuoi non è chi vieti,

varcar le sfere, trapassar pianeti,

l'orse stellate, e l'uno, e l'altro polo.

Non così quei, che van radendo il suolo,

cigni di Citerea, cigni di Teti;

tu, tu trasvoli, tu contempli i lieti

campi celesti, ove ogni pregio è solo.

Quindi l'alta armonia, che lece a pena

bramarsi in terra, e l'ammirabil canto

Urania ti dettò d'ambrosia piena.

Per te volse ella risonarsi il vanto

d'Orsola pia su la real scena,

onde sorgesse, e meraviglia, e pianto.

Al sereniss. ed invittiss. All'istesso sereniss. ed invittiss. principe Del sig. abate Agnolo Capponi all'autore Dell'istesso signor abate Del sig. Gabriello Chiabrera Argomento
Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

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