Scena prima Si vedono le Donne protendersi dalla loggia e discendere giù per la scala, curiose accennando verso il Giullare che porta appesa sul fianco la sua viola e in mano una gonnella vecchia.
Scena seconda Entra Ostasio da Polenta, per la grande porta del cortile, in compagnia di ser Toldo Berardengo.
Scena terza Iroso e sospettoso il figlio di Guido trae il Notaro verso l'arca.
Scena quarta S'ode venire dalle stanze alte il canto delle Donne.
Atto secondo
Scena prima Si vede nell'andito il Torrigiano, occupato ad attizzare le legna sotto una caldaia fumante. Egli ha ordinato contro la muraglia le cerbottane, i sifoni, le aste delle rocche a fuoco e delle falariche e accumulato intorno ogni sorta di fuochi lavorati. Sulla torre, presso il mangano, un giovane Balestriere sta alle vedette.
Scena seconda Francesca entra dalla porta destra e s'avanza lungo la parete fino al pilastro che regge l'arco.
Scena terza Paolo sale i gradini rapidamente e si volge alla Cognata che s'è ritratta verso la muraglia. Il Balestriere torna alla vedetta.
Scena quarta Lo Sciancato è apparso per la botola, sulla scala della torre mastra, tutto in arme, con una verga sardesca nella mano. Egli sale i gradini zoppicando e, com'è sulla cima, leva in alto quel suo terribile spiedo, mentre l'aspra sua voce fende il clamore.
Scena quinta Francesca accorre verso la compagnia che discende per una delle scale laterali passando tra i balestrieri, i quali tralasciano l'opera e fanno ala silenziosi. Gianciotto e Paolo accorrono. Due arcieri portano di peso il giovinetto sanguinoso. Quattro arcieri dai lunghi turcassi l'accompagnano con le fiaccole.
Atto terzo
Scena prima Si vede Francesca davanti al libro, in atto di leggere. Le Donne sedute sulle predelle in fondo trapungono gli orli di un sopralletto, ascoltando l'istoria; e ciascuna porta appeso alla cintura un alberello di vetro pieno di perle minute e di stricche d'oro. Il sole del nascente marzo batte sullo zendado chermisino e ne trae un bagliore diffuso che accende i volti chinati all'opra dell'ago. La Schiava è presso al davanzale ed esplora attentamente il cielo.
Scena seconda Francesca si volge alla schiava che spia ancora il cielo per la finestra.
Scena terza Irrompono nella stanza le Donne, seguite dai Musici. Donella porta quattro ghirlandette di narcisi bianchi, sospese a un filo d'oro che insieme le lega.
Scena quarta I due Cognati si guardano, nel primo istante, senza trovar parola, entrambi scolorando. Ancora s'odono i suoni lontanare per il palagio. Dalla finestra la camera s'inaura del giorno che declina.
Atto quarto
Scena prima Si vede Francesca seduta nel vano del finestrone, e Malatestino dall'occhio in piedi davanti a lei.
Scena seconda Lo sciancato entra tutto in arme. Scorge la sua Donna, e va a lei.
Scena terza Gianciotto apre; ed appare sulla soglia angusta Malatestino tenendo nella sinistra mano la torcia accesa e reggendo, per il cappio di una legatura di corda, la testa di Montagna avviluppata in un drappo.
Scena prima Si vede Francesca, per mezzo alle cortine disgiunte, supina sul letto ove s'è distesa senza spogliarsi. Le Donne, biancovestite, avvolte il viso di leggere bende bianche, sono sedute sulle predelle basse; e parlano sommessamente per non destare la dama. Presso di loro, su uno scannello, sono posate quattro lampadette d'argento spente.
Scena seconda Francesca getta un grido di spavento, balza dal letto e fa atto di fuggire come inseguita selvaggiamente, agitando le mani sui fianchi come per liberarsi dalla presa.
Scena terza S'ode il rumore dell'uscio che si richiude. Francesca, rimasta sola, muove qualche passo verso la portiera: si sofferma in ascolto
Scena quarta Con l'anelito della sete ella si getta nelle braccia dell'amante.
Scena ultima Aperto l'uscio, Gianciotto tutto in arme e coperto di polvere, si precipita nella camera furibondo, cercando con gli occhi il fratello. Subito s'accorge che Paolo, stando fuori del pavimento con il capo e le spalle, si divincola ritenuto per la falda della sopravvesta a un ferro della cateratta. Francesca, a quella vista inattesa, getta un grido acutissimo, mentre lo Sciancato si fa sopra l'adultero e lo afferra per i capelli forzandolo a risalire. La Donna gli s'avventa al viso minacciosa.
Teatro
Cambi di scenografia
Tutte le scenografie (o quadri) descritte nel libretto.
Antonio Guarnieri, Orchestra della RAI di Roma1950, concerto radio con:
Francesca (Maria Caniglia)
Samaritana (Ornella Rovero)
Ostasio (Mario Tommasini)
Gianciotto (Carlo Tagliabue)
Paolo (Giacinto Prandelli)
Malatestino (Mario Carlin)
Biancofiore (Amalia Olivia)
Garsenda (Licia Rossini)
Altichiara (Anna Maria Canali)
Donella (Grazia Calaresu)
Smaragdi (N. D.)
Ser Toldo (Aldo Bertocci)
Il giullare (Enrico Campi)
Il balestriere (Enrico Campi)
Il torrigiano (Enrico Campi)
Nino Sanzogno, Orchestra della RAI di Roma1958, concerto radio con:
Francesca (Ilva Ligabue)
Samaritana (Nicoletta Panni)
Ostasio (Fernando Valentini)
Gianciotto (Aldo Protti)
Paolo (Mirto Picchi)
Malatestino (Piero De Palma)
Biancofiore (Alberta Valentini)
Garsenda (Renata Mattioli)
Altichiara (Bianca-Maria Casoni)
Donella (Palma Martini)
Smaragdi (Luisa Ribacchi)
Ser Toldo (Mario Carlin)
Il giullare (Paolo Pedani)
Balestriere (Mario Carlin)
Il torrigiano (Guido Pasella)
Franco Capuana, Orchestra del Teatro Comunale di Trieste1961, dal vivo con:
Francesca (Leyla Gencer)
Samaritana (Annamaria Gasparini)
Ostasio (Enzo Viaro)
Gianciotto (Anselmo Colzani)
Paolo (Renato Cioni)
Malatestino (Mario Ferrara)
Biancofiore (Silvana Alessio Martinelli)
Garsenda (Liliana Hussu)
Altichiara (Rita Comin)
Donella (Bruna Ronchini)
Smaragdi (Rosa Laghezza)
Ser Toldo (Raimondo Botteghelli)
Il giullare (Claudio Giombi)
Balestriere (Raimondo Botteghelli)
Il torregiano (Eno Mucchiutti)