Scena prima Montagne dell'Aragona.
Vedesi in lontananza il moresco castello di don Ruy Gomez de Silva. È presso il tramonto.
Coro di Ribelli montanari e Banditi. Mangiano e bevono: parte gioca, e parte assetta le armi.
Scena seconda Ernani che mesto si mostra da una vetta, e detti.
Scena terza Ricche stanze d'Elvira nel castello di Silva. È notte.
Elvira è sola.
Scena quarta Detta ed Ancelle, che entrano portando ricchi doni di nozze.
Scena ottava Detti ed Ernani che viene da un uscio segreto e va a porsi tra loro.
Scena nona Detti e Silva, seguìto poscia dai suoi Cavalieri e da Giovanna con le Ancelle. Carlo starà in modo da non essere facilmente riconosciuto da Silva. Elvira cerca di ricomporsi, e cela il pugnale.
Scena prima Magnifica sala nel palazzo di don Ruy Gomez de Silva.
Porte che mettono a vari appartamenti. Intorno alle pareti veggonsi disposti, entro ricche cornici, sormontate da corone ducali e stemmi dorati, i ritratti della famiglia dei Silva. Presso ciascun ritratto vedesi collocata una completa armatura equestre, corrispondente all'epoca in cui il dipinto personaggio viveva. Avvi pure una ricca tavola con presso un seggiolone ducale di quercia.
Cavalieri e Paggi di don Ruy, Dame e Damigelle di Elvira riccamente abbigliate.
Scena seconda Detti, Jago, e Silva, che pomposamente vestito da grande di Spagna, va a sedersi sul seggiolone ducale.
Scena terza S'apre la porta dell'appartamento di Elvira, ed ella entra in ricco abbigliamento nuziale, seguita dai giovani Paggi ed Ancelle.
Scena quarta Elvira, partito Silva, fa alcuni passi per seguire le Ancelle, indi si ferma e, uscite quelle, torna ansiosa ad Ernani, che sdegnosamente la respinge.
Scena quinta Detti e Silva, che vedendoli abbracciati si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano.
Scena prima Sotterranei sepolcrali che rinserrano la tomba di Carlo Magno in Aquisgrana. A destra dello spettatore avvi il detto monumento con portadi bronzo, sopra la quale leggesi in lettere cubitali l'iscrizione «KAROLO MAGNO»: in fondo scalea che mette alla maggior porta del sotterraneo, nel quale pur si vedranno altri minori sepolcri; sul piano della scena altre porte che conducono ad altre catacombe.
Due lampade pendenti dal mezzo spandono una fioca luce su quegli avelli. Don Carlo e don Riccardo avvolti in ampi mantelli oscuri entrano guardinghi dalla porta principale. Don Riccardo precede con una fiaccola.
Carlo, Riccardo.
Scena terza Schiudonsi le porte minori del sotterraneo, e vi entrano guardinghi ed avvolti in grandi mantelli i Personaggi della lega portando fiaccole.
Scena quarta Detti, Silva, Ernani e Jago vestiti come i primi.
Scena quinta Detti e don Carlo dalla porta del monumento.
Scena sesta S'apre la gran porta del sotterraneo, ed allo squillar delle trombe entrano sei Elettori vestiti di broccato d'oro seguiti da Paggi che portano sovra cuscini di velluto lo scettro, la corona e le altre insegne imperiali.
Ricco corteo di Gentiluomini e Dame alemanne e spagnole circonda l'imperatore. Fra le ultime vedesi Elvira seguita da Giovanna.
Nel fondo saranno spiegate le bandiere dell'impero, e molte fiaccole portate da' Soldati illumineranno la scena. Don Riccardo è alla testa del corteggio.
La maschera
Scena prima Terrazzo nel palazzo di don Giovanni d'Aragona in Saragozza.
A destra ed a manca sonvi porte che mettono a vari appartamenti; il fondo è chiuso da cancelli, attraverso i quali vedonsi i giardini del palazzo illuminati e parte di Saragozza. Nel fondo, a destra dello spettatore, avvi una grande scalea che va nei giardini. Da una sala a sinistra di chi guarda odesi la lieta musica delle danze.
Gentiluomini, Dame, Maschere, Paggi ed Ancelle vanno e vengono gaiamente tra loro discorrendo.
Scena seconda Comparisce una Maschera tutta chiusa in nero dominò, che guarda impaziente d'intorno, come chi cerca con premura alcuno.
Scena terza Sopraggiungono altre Maschere dalla sala da ballo.
Scena quarta Elvira ed Ernani vengono dalla sala da ballo, avviandosi alla destra dello spettatore, ov'è la stanza nuziale.
Fernando Previtali, Orchestra della Rai di Milano1951, in studio con:
Ernani (Gino Penno)
Carlo (Giuseppe Taddei)
Silva (Giacomo Vaghi)
Elvira (Caterina Mancini)
Giovanna (Licia Rossini)
Riccardo (Vittorio Pandano)
Jago (Ezio Achilli)
Dimitri Mitropoulos, Orchestra del Maggio musicale Fiorentino1957, dal vivo con:
Ernani (Mario Del Monaco)
Carlo (Ettore Bastianini)
Silva (Boris Christoff)
Elvira (Anita Cerquetti)
Giovanna (Luciana Boni)
Riccardo (Athos Cesarini)
Jago (Aurelian Neagu)
Esecuzioni di singoli brani
Esecuzioni di brani di vari interpreti, in formato MP3.
Ferma, crudele, estinguere (Elvira, Silva e Ernani) interpretato da:
Maria Bernacchi / Giuseppe Torres de Luna / Luigi Colazza (1905)
Infelice!... e tu credevi (Silva) interpretato da:
Luigi Lucenti (1905)
Alfredo Brondi (1906)
Aristodemo Sillich (1906)
Marcel Journet (1910)
Luigi Nicoletti Kormann (191?)
Ezio Pinza (1929)
Richard Watson (1930)
Feodor Chaliapin (19??)
Io son conte, duca sono (Ernani, Carlo, Elvira e Coro) interpretato da:
Giuseppe Taccani / Mattia Battistini / Jannina De Witt (1921)
Lo vedremo, veglio audace (Carlo) interpretato da:
Riccardo Stracciari (1910)
Titta Ruffo (1921)
Gaetano Viviani (19??)
Mercé, fratelli, amici (Ernani) interpretato da:
Gino Martinez Patti (1905)
Luigi Colazza (1906)
Giovanni Martinelli (1915)
Fernando De Lucia (1917)
Alfredo Cecchi (19??)
Renato Azzarri (19??)
O sommo Carlo, più del tuo nome (Carlo e Silva) interpretato da:
Remo Sangiorgi / Francesco Cigada (1906)
Luigi Colazza / Mattia Battistini (1906)
Mattia Battistini (1913)
Alfredo Gandolfi (1919)
Giuseppe Taccani / Mattia Battistini (1921)
Mattia Battistini (1921)
Oh, de' verd'anni miei (Carlo) interpretato da:
Vincenzo Reschigliani (1904)
Mattia Battistini (1906)
Giuseppe De Luca (1907)
Giovanni Baratto (1910)
Giovanni Baratto (1911)
Giuseppe De Luca (1916)
Titta Ruffo (1921)
Antenore Reali (19??)
Emilio Bioni (19??)
Uscite... / Ma signore... (Silva, Ernani, Carlo, Riccardo, Elvira e Coro) interpretato da:
Aristodemo Sillich / Luigi Colazza / Mattia Battistini / Giuseppe Tommasini / Emilia Corsi (1913)
Vedi come il buon vegliardo (Carlo, Riccardo, Silva, Ernani e Elvira) interpretato da:
Francesco Cigada / Remo Sangiorgi / Carlo Ottoboni / Remo Sangiorgi / Maria Grisi (1906)
Vieni meco, sol di rose (Carlo, Coro, Silva e Elvira) interpretato da:
Michele De Padova / Cesare Preve / Ines Maria Ferraris (19??)