Scena prima Palazzo d'Elaìsa, a sinistra, con scalinata. L'atrio, e i superiori appartamenti si scorgono disposti a festa notturna. Viali alla destra. L'avanti della scena presenta un padiglione. Nel fondo spiaggia del mare.
Musica di danza dal palazzo. Barche alla spiaggia. Gentiluomini che s'aggirano; poi Viscardo, indi Manfredo e Brunoro.
Scena seconda Elaìsa con Damigelle dai viali. Nell'istesso momento Viscardo.
Scena terza Viali ombrosi, illuminati a pallide luci.
Viscardo e Brunoro.
Scena quarta Brunoro, indi Elaìsa dall'opposta parte donde partì Viscardo.
Scena quinta Stanza di Bianca nel palazzo di Manfredo.
Tavoli con doppieri a lumi accesi. Un'arpa. Sofà e sedie. Un verone che offre vista sul mare. Porte laterali. Grande porta nel prospetto.
Dame in conversazione. Alcune sedute giocando, altre discorrendo, due con Isaura, che addita Bianca seduta sul verone.
Scena decima Elaìsa dalla porta a sinistra, con lampada in mano. Scorge il lume appena spento, indi s'avvede di Bianca sul sofà.
Scena undicesima Dalla porta a destra s'avanza Viscardo staccandosi da Isaura, che tenta trattenerlo, Elaìsa e Bianca.
Scena dodicesima S'apre repente la gran porta di mezzo, e si presenta Manfredo; dopo lui due Scudieri e sei Guardie, che restano fuori della porta, da cui si vede una sala d'armi.
Scena tredicesima Coro di Gentiluomini, Dignitari, e Guardie che si dispongono nella sala.
Atto secondo
Scena prima A sinistra il palazzo di Manfredo. Guardie alla porta e altre Sentinelle all'intorno. A destra tempio, botteghe varie, e tende nel fondo, che servono a vendita di vino.
Corpi di Soldati che tornano a' propri quartieri. Cittadini con daga e spada, Artieri con arme, Popolani, Pescatori. Soldati, che a vari gruppi fra loro discorrono, s'avanzano e s'uniscono in un
Scena terza Dal palazzo s'odono voci lamentevoli: escono poi Dame e Damigelle desolate, piangenti, avviandosi verso il tempio.
Scena quarta Ricinto remoto attiguo al palazzo di Manfredo, sparso di cipressi e salici, chiuso da alto muro con merli, coperto in parte da edere. Si vedono elevate varie tombe dei conti di Siracusa. Alla sinistra una parte esterna di tempio. Un monumento alla destra appoggiato al muro, con porta di bronzo e gradinata. Due piedestalli con urne. Presso al monumento porta, per cui dal palazzo s'entra nel ricinto. La scena è rischiarata da tramonto.
Manfredo esce dalla porta del monumento a destra. La chiude con chiave che ripone. Si arresta ed osserva all'intorno.
Scena quinta Voci al di fuori. Manfredo si scuote, e schiude la porta. Entrano Gentiluomini, Dignitari, Cavalieri armati.
Scena sesta Dopo qualche momento Elaìsa dalla gran porta che rinserra.
Scena settima Bianca, in candida veste, si presenta sulla soglia: osserva, poi scende ansiosa di sorpresa e di gioia. Elaìsa in disparte.
Scena prima Stanza nel palazzo abitato da Elaìsa.
Un'alcova in prospetto chiusa da coltrinaggio. Due porte laterali. Una grande finestra, sedie, tavolino.
Elaìsa con capelli disciolti, seduta presso un tavolino sul quale un candelabro, con lumi accesi, due borse e uno scrignetto. Il di lei Maggiordomo all'altra parte del tavolino.
Scena seconda S'apre la porta a sinistra: entra Viscardo in aria smarrita, minacciosa, e chiude.