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Dramma lirico in quattro atti.
Atto secondo
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Scena unica |
Un'ampia sala nel Castello di Ekebù. A destra quasi vicino al proscenio un'arcata, chiusa da una tenda di velluto e una finestra a vetri colorati; nel fondo una gran porta d'entrata. |
Anna, fanciulle |
FOLLA |
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ANNA |
Quel vociar mi tedia. | |
FANCIULLE |
(sull'uscio -alla folla-) - Non siam pronte! Anna si adorna ancora per la commedia! - Non è l'ora! (intorno ad Anna -a quelle della cassapanca-) Il velo! (alla cassapanca -vuotando alla rinfusa-) - Un cappuccio di bigello! - Un rosario! - Una cuffietta! - Fruga, fruga; affretta, affretta... - Una tonaca, un mantello... (accorrendo verso Anna) - Ecco il velo... Tra là là... | |
FOLLA |
(di fuori) Ohè! Ohè! La notte è fredda. Aprite!... | |
FANCIULLE |
(sull'uscio, beffando) Ritornate più tardi. Orsù, obbedite!... | |
(le altre fanciulle, intanto avranno accomodato il velo intorno ad Anna ed ammirandola la condurranno a forza davanti allo specchio) | ||
FANCIULLE |
- Or sei pronta. - Apri le braccia come un candido rosaio. - Gira, gira... Allaccia, allaccia... - Gira come un arcolaio... - Tra là là - là là - là là... | |
FOLLA |
(di fuori, allontanandosi) Ohè!... | |
FANCIULLE |
(sull'uscio) Silenzio! Appena giungeranno i Cavalieri, vi apriremo... (ascoltando) Vanno... (unendosi alle compagne) Vanno, vanno, tra là là... | |
(ma Anna ad un tratto ha un gesto di paura, getta un piccolo strido, si curva come per ascoltare e indica il camino. Silenzio improvviso) | ||
ANNA |
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FANCIULLE |
Perché?... | |
ANNA |
(con ansia) Là... Nel camino... Là... | |
FANCIULLE |
(retrocedendo) No!... Ci spauri... | |
ANNA |
Odo dei tonfi cupi... | |
FANCIULLE |
I lupi! I lupi! - Fuggi! Fuggi! | |
VOCE |
Olà! | |
Scivolando lungo la catena, un uomo cade ritto sul focolare. Anna trasale. Le Fanciulle si addossano spaurite conro la finestra. | <- Sintram | |
FANCIULLE |
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SINTRAM |
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FANCIULLE |
- Una novella? - Quale? | |
SINTRAM |
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ANNA |
(con un piccolo grido soffocato) Giosta? | |
SINTRAM |
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Suoni e voci lontani. Le Fanciulle si volgono tutte verso la finestra gioiosamente, lasciando soli Sintram e Anna. Bagliori rossastri sulle vetrate. Le voci si avvicinano. Sintram muta volto ed aspetto, afferra Anna per un braccio e la trae verso la porticina del focolare. | ||
FANCIULLE |
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SINTRAM |
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CAVALIERI | ||
Le Fanciulle spalancano la porta, alla brigata, alle voci ed al chiaror di fiaccole che si avvicina; poi corrono festosamente addosso a Sintram, spingendolo verso la porticina, facendolo uscire e togliendogli di mano Anna. | ||
FANCIULLE |
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SINTRAM |
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FANCIULLE |
- Lasciala qui! - Vattene! - Bada! (spingendolo fuori allegramente) - Scendi! - Fa' presto! - Tornerai! - Che attendi? | |
(chiudono la porticina dietro lui; poi prendono per mano Anna e la trascinano dietro la tenda, festosamente) | Sintram -> | |
FANCIULLE |
- Tu, qui, orsacchiotta! - Corri! - Trotta! - Su! | |
Scompaiono. Allora irrompe festosamente la brigata dei Cavalieri e la Folla che li segue agitando le fiaccole e danzando grottescamente al suono della canzone. Lieta baraonda. Ma Cristiano si pianta subito in mezzo alla sala pomposamente e traccia un gran gesto di comando. | fanciulle, Anna -> <- cavalieri, folla, Cristiano | |
CRISTIANO |
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CAVALIERI |
(guardando intorno comicamente) Non c'è! | |
CRISTIANO |
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CRISTIANO |
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CAVALIERI |
- Tutti! - Presente! | |
CRISTIANO |
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CAVALIERI |
- Tutti! Presente! | |
I Cavalieri si adunano rapidamente davanti alla porta. Entra allora la Comandante, al braccio di Giosta pomposamente vestito da cavaliere. Acclamazioni vive e gioiose. | <- Comandante, Giosta | |
VOCI |
- Heissan! Heissan! A Giosta cavaliere! - Heissan! Heissan! A Margareta! - Heissan! Heissan! Heissan! - Gloria al poeta! | |
CRISTIANO |
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FOLLA Vecchia terra d'Ekebù, chi ti dona l'allegrezza e inghirlanda le ferriere dalla chioma affumicata? La canzon del cavaliere sempre gaia e disperata. Heissan! Heissan! | ||
Tutti sventolano i cappelli. Giosta e la Comandante passano lentamente e trionfalmente in mezzo alla Folla. | ||
COMANDANTE |
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CRISTIANO |
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COMANDANTE |
(sorridendo) E il ballo? | |
CRISTIANO |
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COMANDANTE |
E la commedia? | |
CAVALIERI |
Muoia. | |
CRISTIANO |
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La Comandante fa una spallata, siede sul tavolo, imboccando la pipa, e segue con rozza compiacenza il gioco dei suoi fanciulloni. La Folla si ritrae nel fondo. I Cavalieri si schierano dietro al tavolo. Cristiano mette Giosta nel mezzo della sala quasi davanti alla Comandante. | ||
CRISTIANO |
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GIOSTA |
Giuro! | |
CRISTIANO |
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COMANDANTE |
(intervenendo) ...e disprezzare l'oro? | |
GIOSTA |
Giuro! | |
CRISTIANO |
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COMANDANTE |
...e puro... | |
CRISTIANO |
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GIOSTA |
Giuro! | |
CRISTIANO |
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CAVALIERI |
(a gran voce) È degno! | |
CRISTIANO |
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(si pone da un lato e chiama; il chiamato esce di fila con i passi e il movimento caratteristici al proprio personaggio, s'inchina alla Comandante, abbraccia Giosta e si ritrae dal lato opposto; Cristiano è solenne ed eroico) | ||
(muove a gran passi verso la schiera che s'irrigidisce pomposamente, in atto di saluto. La Comandante balza dal tavolo, si leva la pipa di bocca ed agitando il frustino parla rude ed imperiosa) | ||
COMANDANTE |
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GIOSTA |
(stupito) Che donzello? | |
COMANDANTE |
(sulla porta, uscendo) Spicciatevi!... A fra poco! | |
GIOSTA |
Che donzello? | |
CRISTIANO |
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Le Fanciulle sbucano dalla tenda, trascinando Anna per le braccia e ridendo. | <- fanciulle, Anna | |
FANCIULLE |
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ANNA |
(schernendosi con voce di pianto) Lasciatemi! Lasciatemi! | |
Sfugge al cerchio delle Compagne e si rifugia in un angolo piangendo. I Cavalieri e la Folla rimangono stupiti. | ||
Giosta, immobile e pallido, fissa la Fanciulla. | ||
CAVALIERI |
Perché? | |
(Cristiano tace; ma, d'un tratto, fissa Giosta, poi la fanciulla; si dà una manata sulla fronte come se avesse capito, e si trae nel mezzo dei suoi ammiccando d'occhio) | ||
CRISTIANO |
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folla, cavalieri, Comandante, fanciulle -> | ||
CRISTIANO |
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Cristiano esce. Silenzio. I due giovani sono soli. Anna è scossa ancora da qualche singhiozzo represso. | Cristiano -> | |
Giosta le si avvicina. Parla triste e commosso. Ella non volgerà il capo. | ||
GIOSTA |
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(è vicinissimo a lei; triste, quasi timido) | ||
(Anna, allora, si volge; lo fissa, ostile; quindi parla d'impeto) | ||
ANNA |
Vattene! Se una lagrima soltanto dovesse rimaner dentro il tuo cuore, vorrei non aver pianto. Piango per me... | |
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nella casa, laggiù, buia e severa ascoltando tinnir lievi le nevi al sole allegro della primavera. Ogni mattino raccoglievo un fiore caduto sul guanciale forse dall'ale d'un sogno vagabondo e sconosciuto, ed ogni sera l'umili campane parevano un saluto d'erranti carovane che cantassero all'anima: «Verrà il tuo signore! Verrà l'amore! Attendi e spera!...» (ridendo amaramente, aspra) Ah! Ah! Ed è venuto. Lo sai tu chi sia? Guarda!... Un briaco lacero e tremante, sconsacrato da dio, folle d'orgoglio. E sa che l'amo! E sa che l'amo!... Via! Vattene via! Vattene via!... Non voglio! | |
GIOSTA |
(che ha seguito il racconto, palpitando) No! Così no! Ti cado ai piedi e aspetto, come aspetta il perdono uno che muore. Sì, sono un vile, sono un maledetto, ma redimermi può, Anna, l'amore... | |
ANNA |
(fredda, amara, indicando la tenda) La commedia è lassù, bel cavaliere. Recitar senza maschera che giova?... | |
GIOSTA |
(balzando in piedi) Recitar senza maschera?... Ed allora sia come vuoi. Continuerò lassù. Ma ti dirò parole vere, nuove... sincere... Risponderai? Risponderai? | |
ANNA |
Non so. | |
GIOSTA |
(appassionato) Risponderai? | |
ANNA |
(risoluta) Reciterò. | |
GIOSTA |
Alla prova! | |
Cristiano riapre adagio la porta, mette fuori il testone ed entra rassicurato. | <- Cristiano | |
CRISTIANO |
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Anna, Giosta -> | ||
CRISTIANO |
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La Folla ed i Cavalieri entrano rumorosamente nella sala occupando sedie, tavoli, scanni, focolare, pittorescamente. I Cavalieri si dispongono presso la tenda come un'orchestra, impugnando corni e violini. Anche Cristiano si fa dare un corno. La fiamma del focolare vien riattizzata. Tumulto allegro e breve. | <- folla, cavalieri | |
FOLLA |
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CRISTIANO |
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Siede presso l'orchestrina dei Cavalieri. Silenzio profondo. Si alza la tenda. Si vede la facciata d'un palazzetto con una finestra illuminata. È notte. Nel cielo color blu vivo, ride una luna tonda, con occhi, naso e bocca. Alla finestra si affaccia Anna -la sposa-: dopo un poco, ai piedi della finestra, compare Giosta, il frate. L'orchestrina dei Cavalieri attacca una musica gaia e grottesca. | <- Anna <- Giosta | |
ANNA |
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GIOSTA |
Una pena! | |
ANNA |
(sporgendosi) Chi è là?... | |
GIOSTA |
Un tormento. | |
ANNA |
Restate, allora, fino all'aurora. | |
(ritornello dell'orchestrina; Giosta siede sopra una panchina che è sotto alla finestra; Anna si sporge di più) | ||
GIOSTA |
Dormon le fate? | |
ANNA |
Sì, fraticello. | |
GIOSTA |
Voi chi aspettate? | |
ANNA |
Frate, un donzello... | |
GIOSTA |
Restate, allora, fino all'aurora. | |
Ritornello dell'orchestrina. Ma Giosta, invece di riprendere la commedia, riprende il dialogo d'amore dianzi interrotto. Lo inizia dapprima sullo stesso tono, ma poi continua con foga ognora crescente senza più badare agli astanti. L'orchestrina dei Cavalieri, disorientata, smette a poco a poco di suonare. Tutti guardano stupiti, e commentano. Sulla porta dopo un poco si affaccia la Comandante. | <- Comandante | |
GIOSTA Fino all'aurora. Ma mi toglierò, donzelletta, il mantel ch'ebbi da dio per apparirti, in umiltà, qual sono: io, che vivo di te, come non so, io, che invoco l'amor come un perdono, io, che tutto per te mi rinnovello. Fino all'aurora. E piangerò pian piano come un fanciullo che si desti solo in una notte piena d'uragano e ascolta, nel clamor buio e lontano, cinguettar smarrito un usignolo. | ||
ANNA |
(commossa, vedendolo inginocchiarsi) Giosta! No. No. Che fai?... | |
GIOSTA |
Guardami! Guarda! T'imploro come implora uno che muore, non sono più una maschera bugiarda. Sono l'aurora tua! Sono l'amore! | |
ANNA |
Com'è bello il tuo volto e come splende! Puro e ardente così l'anima mia, l'anima mia ti attende e ti sogna, struggendosi, ogni dì. | |
FOLLA |
- Fan dassenno veramente! | |
CRISTIANO |
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FOLLA |
- Com'è bello! - Com'è ardente! | |
CRISTIANO |
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GIOSTA |
(con impeto, improvvisando) ...Sì! Son l'aurora tua... Apro le braccia e spando rose meravigliose sovra i tuoi capelli. Dal cuore mi traboccano zampilli ilari, come un riso di fontane; salgono a te dall'anima gli squilli mattutini di tutte le campane: trilli d'augelli, voli e fulgori per l'azzurro immenso... | |
ANNA |
... Canta, poeta! Ancora! Ancora! Ancora! Di te, di te, ecco m'inebrio ed ardo. | |
GIOSTA |
(con più impeto) ...e per l'azzurro -grande onda d'incenso- un canto solo puro ed immenso come il sol di dio, e in questo canto il tuo bel nome, il tuo lontano pianto, il nome il pianto ed il delirio mio. | |
CRISTIANO |
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CAVALIERI |
Vero colpo da maestro! | |
FOLLA |
- È un poeta! - È un cavaliere! - Dentro in cuor gli canta l'estro! | |
ANNA |
(vinta, commossa) Una prova per te, una da dio e sarò la tua gioia ed il tuo pianto... | |
GIOSTA |
L'avrai, l'avrai, l'avrai. Giuro. Ma intanto posa il tuo capo sovra il petto mio. | |
ANNA |
(aprendo le braccia) Vieni fanciullo. Iddio ti ascolta e vede. | |
Sintram appare, non visto, dalla porticina e si ferma guardando in silenzio la scena del teatrino. | <- Sintram | |
CRISTIANO |
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GIOSTA |
Sii benedetta, o dolce anima mia! | |
CRISTIANO |
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ANNA |
(stendendo le braccia) Vieni fanciullo! | |
GIOSTA |
(salendo sulla panchetta per giungere fino a lei) Mia per sempre... | |
ANNA |
Amata! | |
Si baciano. Ma allora scoppia un urlo terribile. Sintram balza sopra un tavolo, livido, ed urla. La tenda del teatrino cala rapida. | Anna, Giosta -> | |
SINTRAM |
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FOLLA |
Sintram! | |
SINTRAM |
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FOLLA |
Sintram! | |
SINTRAM |
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FOLLA |
Sintram! | |
SINTRAM |
Sintram -> | |
FOLLA E CAVALIERI |
(inseguendolo) - Maledetto! - Uccidi! Prendilo! - Serra! Inseguilo! - Dai! Dai! | |
Tumulto rapidissimo. Tutti escono. L'urlo si spegne a poco a poco. La Comandante è rimasta sola e pensosa. Sul focolare la fiamma arde altissima. | cavalieri, folla, Cristiano -> | |
COMANDANTE |
(ascoltando l'urlo che si spegne) Pe 'l cielo e per i diavoli! Stanotte ci porterà sciagura. | |
Giosta e Anna escono dalla tenda. | <- Giosta, Anna | |
COMANDANTE |
(a Giosta imperiosa) Conducila tu stesso da suo padre! (commossa) Giura che l'ami e non la perderai! | |
GIOSTA |
S'io non l'amassi che per tristo gioco, questa mano codarda... ...Guarda!... - È la prova! - La divori il fuoco. | |
Si precipita verso la fiamma e vi stende sopra la mano. Ma Anna getta un grido. Trae Giosta a sé. Gli serra la mano ancora calda e con fanciullesca dolcezza se la stringe al cuore. | ||
ANNA |
Perché?... Perché?... Perché, Giosta?... (con un tremito di pianto) Sei mio! | |
(Giosta la guarda; la Comandante li fissa, cercando di vincere la commozione) | ||
Generazione pagina: 28/10/2018 - Tipo pagina: opera•a_02 (3.00.40)
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Progetti
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