Atto quarto

 

Scena prima

Folto giardino con due padiglioni praticabili, l'uno a dritta e l'altro a sinistra. Notte.
Barbarina sola.

 Q 

Barbarina

 
[N. 23 - Cavatina]

 N 

Andante
Archi soli.

 

(tenendo una lanterna di carta e cercando qualche cosa per terra)

L'ho perduta... me meschina!...  

Ah, chi sa dove sarà?

Non la trovo... e mia cugina...

e il padron, cosa dirà?

 

Scena seconda

Barbarina, Figaro e Marcellina.

<- Figaro, Marcellina

 
Entra Figaro con Marcellina.
Recitativo secco

FIGARO

Barbarina, cos'hai?  

BARBARINA

L'ho perduta, cugino.

FIGARO

Cosa?

MARCELLINA

Cosa?

BARBARINA

La spilla

che a me diede il padrone

per recar a Susanna.

FIGARO

A Susanna? La spilla?

(in collera)

E così la tenerella...

il mestiere già sai...

(tranquillo)

Di far tutto sì ben quel che tu fai?

BARBARINA

Cos'è? Vai meco in collera?

FIGARO

E non vedi ch'io scherzo? Osserva...

(cerca un momento per terra, dopo aver destramente cavato una spilla dall'abito o dalla cuffia di Marcellina, e la dà a Barbarina)

 

Questa

è la spilla che il Conte

da recare ti diede alla Susanna,

e servia di sigillo a un bigliettino.

Vedi s'io sono istrutto.

BARBARINA

E perché il chiedi a me, quando sai tutto?

FIGARO

Avea gusto d'udir come il padrone

ti diè la commissione.

BARBARINA

Che miracoli!

«Tieni, fanciulla, reca questa spilla

alla bella Susanna, e dille: Questo

è il sigillo de' pini

FIGARO

Ah, ah! de' pini!

BARBARINA

È ver ch'ei mi soggiunse:

«Guarda che alcun non veda»;

ma tu, già, tacerai.

FIGARO

Sicuramente.

BARBARINA

A te, già, niente preme.

FIGARO

Oh, niente, niente.

BARBARINA

Addio, mio bel cugino:

vo da Susanna e poi da Cherubino.

(parte saltando)

Barbarina ->

 

Scena terza

Figaro e Marcellina.

 

FIGARO
(quasi istupidito)

Madre.  

MARCELLINA

Figlio.

FIGARO

Son morto.

MARCELLINA

Càlmati, figlio mio.

FIGARO

Son morto, dico.

MARCELLINA

Flemma, flemma, e poi flemma: il fatto è serio,

e pensarci convien. Ma guarda un poco

che ancor non sai di chi si prenda gioco.

FIGARO

Ah! Quella spilla, o madre, è quella stessa

che poc'anzi ei raccolse.

MARCELLINA

È ver... ma questo

al più ti porge un dritto

di stare in guardia e vivere in sospetto:

ma non sai se in effetto...

FIGARO

All'erta, dunque: il loco del congresso

so dov'è stabilito.

(va per partire)

MARCELLINA

Dove vai, figlio mio?

FIGARO

A vendicar tutti i mariti. Addio.

(parte infuriato)

Figaro ->

 

Scena quarta

Marcellina sola.

 

 

Presto, avvertiam Susanna...  

io la credo innocente: quella faccia...

quell'aria di modestia... è caso ancora

ch'ella non fosse... Ah! quando il cor non ci arma

personale interesse,

ogni donna è portata alla difesa

del suo povero sesso,

da questi uomini ingrati a torto oppresso.

 
[N. 24 - Aria]

 N 

Tempo di Minuetto
Archi (Violoncelli e Bassi separati).

Il capro e la capretta  

son sempre in amistà;

l'agnello all'agnelletta

la guerra mai non fa;

le più feroci belve

per selve e per campagne

lascian le lor compagne

in pace e libertà.

Allegro

 

Sol noi, povere femmine,

che tanto amiam questi uomini,

trattate siam dai perfidi

ognor con crudeltà.

(parte)

Marcellina ->

 

Scena quinta

Barbarina sola.

<- Barbarina

 
Recitativo secco

 

(con in mano alcune frutta e ciambelle)

«Nel padiglione a manca», ei così disse.  

È questo, è questo... E poi, se non venisse?

Ah, ah, che brava gente! A stento darmi

un arancio, una pera e una ciambella.

«Per chi, madamigella?»

«Oh, per qualcun, signore!»

«Già lo sappiam.» Ebbene:

il padron l'odia, ed io gli voglio bene!

Però costommi un bacio... E cosa importa?

Forse qualcun me 'l renderà...

(sente arrivare qualcuno)

Son morta!

(fugge, ed entra nel padiglione a sinistra)

 

Scena sesta

Figaro; poi Bartolo, Basilio e Lavoratori.

<- Figaro

 

FIGARO

(solo con mantello e lanternino)

È Barbarina...  

(ode venir gente)

Chi va là?

 
Entra Basilio con Bartolo e truppa di Lavoratori.

<- Basilio, Bartolo, lavoratori

 

BASILIO

Son quelli

che invitasti a venir.

BARTOLO

Che brutto ceffo!

Sembri un cospirator. Che diamin sono

quegli infausti apparati?

FIGARO

Lo vedrete tra poco.

In questo stesso loco

celebrerem la festa

della mia sposa onesta

e del feudal signor...

BASILIO

Ah, buono, buono!

Capisco come egli è.

(Accordati si son senza di me.)

FIGARO

Voi da questi contorni

non vi scostate. Intanto

io vado a dar certi ordini

e torno in pochi istanti:

a un fischio mio correte tutti quanti.

(partono tutti, eccettuati Bartolo e Basilio)

Figaro, lavoratori ->

 

Scena settima

Bartolo e Basilio.

 

BASILIO

Ha i diavoli nel corpo.  

BARTOLO

Ma cosa nacque?

BASILIO

Nulla:

Susanna piace al Conte. Ella, d'accordo,

gli diè un appuntamento

ch'a Figaro non piace.

BARTOLO

E che dunque: dovria soffrirlo in pace?

BASILIO

Quel che soffrono tanti

ei soffrir non potrebbe? E poi, sentite:

che guadagno può far? Nel mondo, amico,

l'accozzarla co' grandi

fu pericolo ognora:

dan novanta per cento, e han vinto ancora.

 
[N. 25 - Aria]

 N 

Andante
Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.

In quegli anni in cui val poco  

la mal pratica ragion,

ebbi anch'io lo stesso fuoco:

fui quel pazzo ch'or non son.

Ma col tempo e coi perigli

donna flemma capitò;

e i capricci ed i puntigli

dalla testa mi cavò.

Presso un picciolo abituro

seco lei mi trasse un giorno:

e, togliendo giù dal muro

del pacifico soggiorno

una pelle di somaro:

«Prendi», disse, «o figlio caro!».

Poi disparve, e mi lasciò.

Tempo di Minuetto

Mentre ancor, tacito,

guardo quel dono,

il ciel s'annuvola,

rimbomba il tuono,

mista alla grandine

scroscia la piova:

ecco, le membra

coprir mi giova

col manto d'asino

che mi donò.

Finisce il turbine,

né fo due passi,

che fiera orribile

dianzi a me fassi:

già già mi tocca,

l'ingorda bocca;

già di difendermi

speme non ho.

Ma il fiuto ignobile

del mio vestito

tolse alla belva

sì l'appetito,

che, disprezzandomi,

si rinselvò.

Allegro

 

Così conoscere

mi fe' la sorte

ch'onte, pericoli,

vergogna e morte

col cuoio d'asino

fuggir si può.

(partono)

Basilio, Bartolo ->

 

Scena ottava

Figaro solo.

<- Figaro

 
[N. 26 - Recitativo e aria]

 N 

Andante
Archi soli.

 

Tutto è disposto: l'ora  

dovrebbe esser vicina; io sento gente...

È dessa... non è alcun... buia è la notte...

ed io comincio ormai

a fare il scimunito

mestiero di marito...

Ingrata! Nel momento

della mia cerimonia...

ei godeva leggendo: e nel vederlo

io rideva di me senza saperlo.

Oh, Susanna! Susanna!

Quanta pena mi costi!

Con quell'ingenua faccia,

con quegli occhi innocenti...

chi creduto l'avria!...

Ah, che il fidarsi a donna è ognor follia!

 
Aria
Moderato
Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.

Aprite un po' quegli occhi    

uomini incauti e sciocchi,

guardate queste femmine,

guardate cosa son.

Queste chiamate dèe

dagli ingannati sensi,

a cui tributa incensi

la debole ragion,

son streghe che incantano

per farci penar,

sirene che cantano

per farci affogar.

Civette che allettano

per trarci le piume,

comete che brillano

per toglierci il lume;

son rose spinose,

son volpi vezzose,

son orse benigne,

colombe maligne,

maestre d'inganni,

amiche d'affanni

che fingono, mentono,

amore non senton,

non senton pietà.

Il resto no 'l dico,

già ognuno lo sa.

(si ritira)

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

Scena nona

La Contessa, Susanna, Marcellina, e Figaro in disparte.

<- Contessa, Susanna, Marcellina

 
Entrano la Contessa e Susanna, ciascuna travestita con gli abiti dell'altra, e Marcellina.
 
Recitativo secco

SUSANNA

Signora, ella mi disse  

che Figaro verravvi.

MARCELLINA

Anzi, è venuto:

abbassa un po' la voce.

SUSANNA

Dunque, un ci ascolta, e l'altro

dée venir a cercarmi.

Incominciam.

MARCELLINA

Io voglio qui celarmi.

(entra dove entrò Barbarina)

 

Scena decima

La Contessa, Susanna, e Figaro.

 

SUSANNA

Madama, voi tremate: avreste freddo?  

CONTESSA

Parmi umida la notte... Io mi ritiro.

FIGARO

(Eccoci della crisi al grande istante.)

SUSANNA

Io sotto queste piante,

se madama il permette,

resto a prendere il fresco una mezz'ora.

FIGARO

(Il fresco, il fresco!)

CONTESSA

Restaci, in buonora.

(si nasconde)

SUSANNA

Il birbo è in sentinella  

divertiamoci anche noi:

diamogli la mercé de' dubbi suoi.

 
[N. 27 - Recitativo e aria]

 N 

Allegro vivace assai
Archi soli.

(ad alta voce)

Giunse alfin il momento  

che godrò senza affanno

in braccio all'idol mio! Timide cure,

uscite dal mio petto,

a turbar non venite il mio diletto!

Oh, come par che all'amoroso foco

l'amenità del loco,

la terra e il ciel risponda!

Come la notte i furti miei seconda!

Brano musicale ()

 
Aria
Andante
Archi, 1 Flauto, 1 Oboe, 1 Fagotto.

Deh, vieni, non tardar, o gioia bella,    

vieni ove amore per goder t'appella.

Finché non splende in ciel notturna face

finché l'aria è ancor bruna e il mondo tace.

Qui mormora il ruscel, qui scherza l'aura,

che dolce sussurro il cor ristaura;

qui ridono i fioretti, e l'erba è fresca:

ai piaceri d'amor qui tutto adesca.

Vieni, ben mio: tra queste piante ascose

ti vo' la fronte incoronar di rose.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

Scena undicesima

La Contessa, Susanna, Figaro e Cherubino; poi il Conte.

 
Recitativo secco

FIGARO

Perfida! E in quella forma  

meco mentia? Non so s'io vegli o dorma.

CHERUBINO

(entra cantarellando)

La la la, la la la, la lera.

<- Cherubino

CONTESSA

(Il picciol paggio!)

CHERUBINO

Io sento gente: entriamo

ove entrò Barbarina.

(scorgendo la Contessa)

Oh, vedo qui una donna!

CONTESSA

(Ahi, me meschina!)

CHERUBINO

M'inganno! A quel cappello

che nell'ombra vegg'io, parmi Susanna.

CONTESSA

E se il Conte ora vien? Sorte tiranna!

 
[N. 28 - Finale]

 N 

Andante
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in re.

CHERUBINO

(Pian pianin le andrò più presso:    

tempo perso non sarà.)

S

CONTESSA

(Ah, se il Conte arriva adesso,

qualche imbroglio accaderà!)

CHERUBINO
(alla Contessa)

Susannetta... non risponde:

colla mano il volto asconde...

or la burlo, in verità.

CONTESSA

(alterando la voce a tempo)

Arditello! sfacciatello!

Ite presto via di qua.

(la prende per la mano, l'accarezza; la Contessa cerca liberarsi)

CHERUBINO

Smorfiosa, maliziosa,

io già so perché sei qua.

CONTE

(da lontano, in atteggiamento d'uno che guarda)

Ecco qui la mia Susanna.

<- Conte

SUSANNA E FIGARO

(lontani l'uno dall'altro)

Ecco qui l'uccellatore.

CHERUBINO
(alla Contessa)

Non far meco la tiranna!

SUSANNA, CONTE E FIGARO

(Ah, nel sen mi batte il core!

Un altr'uom con lei si sta.)

CONTESSA

(sottovoce a Cherubino)

Via, partire, o chiamo gente.

CHERUBINO

(sempre tenendola per la mano)

Dammi un bacio, o non fai niente.

SUSANNA, CONTE E FIGARO

(Alla voce, è quegli il paggio.)

CONTESSA

(come sopra)

Anche un bacio! Che coraggio!

CHERUBINO

E perché far io non posso

quel che il Conte or or farà?

SUSANNA, CONTESSA, CONTE E FIGARO

(Temerario!)

CHERUBINO

Oh, ve' che smorfie!

Sai ch'io fui dietro il sofà.

SUSANNA, CONTESSA, CONTE E FIGARO

(Se il ribaldo ancor sta saldo,

la faccenda guasterà.)

CHERUBINO

Prendi intanto...

(il paggio vuol dare un bacio alla Contessa; il Conte si mette in mezzo e riceve il bacio egli stesso)

CONTESSA E CHERUBINO

Oh, ciel! Il Conte.  

(il paggio entra da Barbarina)

FIGARO

(Vo' veder cosa fan là.)  

CONTE

Perché voi no 'l ripetete,

ricevete questo qua.

(il Conte vuol dare uno schiaffo a Cherubino; Figaro in questo s'appressa e lo riceve egli stesso; Susanna, che ode lo schiaffo, ride)

FIGARO

(Ah! Ci ho fatto un bel guadagno,  

co' la mia curiosità!)

SUSANNA

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,

co' la sua curiosità!

Insieme

CONTESSA E CONTE

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,

co' la sua temerità!

(Figaro si ritira)
 
Con un poco più di moto

CONTE
(alla Contessa)

Partito è alfin l'audace:  

accostati, ben mio!

CONTESSA

Giacché così vi piace,

eccomi qui, signor.

FIGARO

(Che compiacente femmina!

Che sposa di buon cor!)

CONTE

Porgimi la manina.

CONTESSA

Io ve la do.

CONTE E FIGARO

Carina!

CONTE

Che dita tenerelle!

Che delicata pelle!

Mi pizzica, mi stuzzica,

m'empie di un nuovo ardor.

SUSANNA, CONTESSA E FIGARO

La cieca prevenzione

delude la ragione,

inganna i sensi ognor.

(poi a quattro, col Conte che ripete i suoi versi)

CONTE

Oltre la dote, o cara,

ricevi anche un brillante,

che a te porge un amante

in pegno del suo amor.

(le dà un anello)

CONTESSA

Tutto Susanna piglia

dal suo benefattor.

SUSANNA, CONTE E FIGARO

(Va tutto a meraviglia!

Ma il meglio manca ancor.)

CONTESSA
(al Conte)

Signor, d'accese fiaccole

io veggio il balenar.

CONTE

Entriam, mia bella Venere.

Andiamoci a celar.

SUSANNA E FIGARO

(Mariti scimuniti,

venite ad imparar.)

CONTESSA

Al buio, signor mio?

CONTE

È quello che vogl'io:

tu sai che là per leggere

io non desio d'entrar.

FIGARO

(La perfida lo séguita:

è vano il dubitar.)

Insieme

CONTESSA E SUSANNA

(I furbi sono in trappola,

cammina ben l'affar.)

 
Figaro passa.
 

CONTE
(con voce alterata)

Chi passa?

FIGARO
(con rabbia)

Passa gente!

CONTESSA

(sottovoce al Conte)

È Figaro: me n' vo.

CONTE

Andate: io poi verrò.

(il Conte si disperde nel folto, la Contessa entra nel padiglione a destra)
 
Larghetto
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in re.

FIGARO

Tutto è tranquillo e placido:  

entrò la bella Venere.

Col vago Marte prendere,

nuovo Vulcan del secolo...

Allegro molto

 

In rete la potrò.

SUSANNA

(con voce alterata)

Ehi, Figaro, tacete!

FIGARO

Oh, questa è la Contessa...

(a Susanna)

A tempo qui giungete...

vedrete là voi stessa...

il Conte e la mia sposa...

di propria man la cosa

toccar io vi farò.

SUSANNA

(si dimentica di alterar la voce)

Parlate un po' più basso.

Di qua non muovo passo,

ma vendicar mi vo'.

 

FIGARO

(Susanna!)

(a Susanna)

Vendicarsi?

SUSANNA

Sì.

FIGARO

Come potria farsi?

(La volpe vuol sorprendermi,

e secondar la vo'.)

SUSANNA

(L'iniquo io vo' sorprendere;

poi so quel che farò.)

FIGARO

(con comica affettazione)

Ah, se Madama il vuole!

SUSANNA

Su via, manco parole.

FIGARO

(come sopra)

Eccomi ai vostri piedi...

ho pieno il cor di fuoco.

Esaminate il loco...

pensate al traditor.

SUSANNA

(Come la man mi pizzica!

Che smania! Che furor!)

FIGARO

(Come il polmon mi si altera!

Che smania! Che calor!)

SUSANNA

(alterando la voce un poco)

E senza alcun affetto?...

FIGARO

Suppliscavi il dispetto.

Non perdiam tempo invano,

datemi un po' la mano...

SUSANNA

(gli dà uno schiaffo parlando in voce naturale)

Servitevi, signor!

FIGARO

Che schiaffo!

SUSANNA

E questo, e questo...

e ancora questo,

e questo, e poi quest'altro!

(lo schiaffeggia a tempo)

FIGARO

Non batter così presto.

SUSANNA

(sempre schiaffeggiandolo)

E questo, signor scaltro,

e questo, e poi quest'altro ancor!

FIGARO

Oh, schiaffi graziosissimi!

Oh, mio felice amor!

Insieme

SUSANNA

Impara, impara, o perfido,

a fare il seduttor.

 

FIGARO

(si mette in ginocchio)

Pace, pace, mio dolce tesoro:

io conobbi la voce che adoro,

e che impressa ognor serbo nel cor.

SUSANNA

(ridendo e con sorpresa)

La mia voce?

FIGARO

La voce che adoro.

SUSANNA E FIGARO

Pace, pace, mio dolce tesoro,

pace, pace, mio tenero amor.

 

CONTE

(ritornando)

Non la trovo, e girai tutto il bosco.  

SUSANNA E FIGARO

Questi è il Conte, alla voce il conosco.

CONTE

(verso il padiglione in cui è entrata la Contessa)

Ehi, Susanna... sei sorda... sei muta?

SUSANNA

(sottovoce a Figaro)

Bella, bella! Non l'ha conosciuta!

FIGARO

(sottovoce a Susanna)

Chi?

SUSANNA

(come sopra)

Madama.

FIGARO

(come sopra)

Madama?

SUSANNA

(come sopra)

Madama.

SUSANNA E FIGARO

(sottovoce)

La commedia, idol mio, terminiamo:

consoliamo il bizzarro amator.

 

SUSANNA E FIGARO

(ad alta voce mettendosi ai piedi di Susanna)

Sì, Madama, voi siete il ben mio.

CONTE

(La mia sposa! Ah, senz'arme son io!)

FIGARO

(sempre inginocchiato)

Un ristoro al mio cor concedete.

SUSANNA

(alterando la voce)

Io son qui, faccio quel che volete.

CONTE

(Ah, ribaldi!)

SUSANNA E FIGARO

Ah, corriamo, mio bene,

e le pene compensi il piacer.

(Figaro s'alza, e i due vanno verso il padiglione a sinistra)
 

Scena dodicesima

Il Conte, la Contessa, Susanna, Figaro, Marcellina, Bartolo, Cherubino,
Barbarina, Antonio, Basilio, Don Curzio e Servitori.

 
Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.

CONTE

(arresta Figaro)

Gente, gente! All'armi, all'armi!  

(Susanna entra nel padiglione)

FIGARO

(finge eccessiva paura)

Il padrone! Son perduto!

CONTE

Gente, gente, aiuto, aiuto!

 
Accorrono Antonio, Basilio, Bartolo, Don Curzio e Servitori con fiaccole accese.

<- Antonio, Basilio, Bartolo, Don Curzio, servitori

 

BASILIO, DON CURZIO, ANTONIO E BARTOLO

Cosa avvenne?

CONTE

Il scellerato!

M'ha tradito, m'ha infamato!

E con chi, state a veder.

BASILIO, DON CURZIO, ANTONIO E BARTOLO

(Son stordito, sbalordito.

Non mi par che ciò sia ver.)

Insieme

FIGARO

Son storditi, sbalorditi:

oh, che scena, che piacer!

 

CONTE

Invan resistete,

uscite, madama!

Il premio or avrete

di vostra onestà.

Il paggio!

 
Il Conte tira pe 'l braccio Cherubino, che fa forza per non uscire, né si vede che per metà; dopo il Paggio, escono Barbarina, Marcellina e Susanna, vestita cogli abiti della Contessa: si tiene il fazzoletto sulla faccia, e s'inginocchia ai piedi del Conte.
 

ANTONIO

Mia figlia!

FIGARO

Mia madre!

BASILIO, DON CURZIO, ANTONIO, BARTOLO E FIGARO

Madama!

CONTE

Scoperta è la trama,

la perfida è qua.

(s'inginocchiano tutti ad uno ad uno)

SUSANNA

Perdono, perdono!  

CONTE

No, no, non sperarlo!

FIGARO

Perdono, perdono!

CONTE

No, no, non vo' darlo!

TUTTI
(meno il Conte)

Perdono, perdono!

CONTE

(con più forza)

No no, no, no, no!

CONTESSA

(uscendo dall'altro padiglione)

Almeno io per loro

perdono otterrò.

(vuole inginocchiarsi; il Conte non lo permette)

CONTE, BASILIO, DON CURZIO, ANTONIO E BARTOLO

Oh cielo! Che veggio!

Delirio! Vaneggio!

Che creder non so.

Andante

CONTE

(in tono supplichevole)

Contessa, perdono.

CONTESSA

Più docile io sono,

e dico di sì.

TUTTI

Ah! Tutti contenti

saremo così.

 
Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in sol, 2 Trombe in re, Timpani in re la.

Questo giorno di tormenti,  

di capricci e di follia,

in contenti e in allegria

solo Amor può terminar.

Sposi, amici, al ballo! al gioco!

Alle mine date fuoco,

ed al suon di lieta marcia

corriam tutti a festeggiar.

 

Fine (Atto quarto)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Folto giardino con due padiglioni praticabili, l'uno a dritta e l'altro a sinistra. Notte.

Barbarina
 

[N. 23 - Cavatina]

Barbarina
<- Figaro, Marcellina

Barbarina, cos'hai?

Figaro, Marcellina
Barbarina ->

Madre / Figlio

Marcellina
Figaro ->

Presto, avvertiam Susanna

[N. 24 - Aria]

Marcellina ->
<- Barbarina

Nel padiglione a manca

(Barbarina entra nel padiglione a sinistra)

Barbarina
<- Figaro

È Barbarina

Barbarina, Figaro
<- Basilio, Bartolo, lavoratori

Barbarina, Basilio, Bartolo
Figaro, lavoratori ->

Ha i diavoli nel corpo

[N. 25 - Aria]

Barbarina
Basilio, Bartolo ->
Barbarina
<- Figaro

[N. 26 - Recitativo e aria]

Tutto è disposto

(Figaro in disparte)

Barbarina, Figaro
<- Contessa, Susanna, Marcellina

Signora, ella mi disse

(Marcellina entra dove entrò Barbarina)

Madama, voi tremate: avreste freddo?

(la Contessa si nasconde)

Il birbo è in sentinella

[N. 27 - Recitativo e aria]

Giunse alfin il momento

Perfida! E in quella forma

Barbarina, Figaro, Contessa, Susanna, Marcellina
<- Cherubino

(Cherubino scambia la Contessa per Susanna)

Oh, vedo qui una donna!

[N. 28 - Finale]

Barbarina, Figaro, Contessa, Susanna, Marcellina, Cherubino
<- Conte

(il Conte da lontano scorge la coppia)

Ecco qui la mia Susanna

(il paggio vuol dare un bacio alla Contessa; il Conte si mette in mezzo e riceve il bacio egli stesso)

Oh, ciel! Il Conte

(Cherubino entra da Barbarina)

Vo' veder cosa fan là

(il Conte vuol dare uno schiaffo a Cherubino; Figaro in questo s'appressa e lo riceve egli stesso)

Ah! Ci ho fatto un bel guadagno

(Figaro si ritira)

Conte, Contessa, Figaro e Susanna
Partito è alfin l'audace

(Figaro passa)

 

(il Conte si disperde nel folto, la Contessa entra nel padiglione a destra)

(ritorna il Conte)

(Susanna entra nel padiglione)

 
Barbarina, Figaro, Contessa, Susanna, Marcellina, Cherubino, Conte
<- Antonio, Basilio, Bartolo, Don Curzio, servitori
 

(il Conte s'avvicina al padiglione di sinistra e tira Cherubino; dopo il Paggio, escono Barbarina, Marcellina e Susanna, vestita cogli abiti della Contessa: si tiene il fazzoletto sulla faccia)

 

(la Contessa esce dall'altro padiglione)

 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima
Camera non mobiliata: un seggiolone in mezzo. Magnifica camera, con un'alcova, la porta d'entrata alla destra, un gabinetto alla sinistra, una porta... Sala ricca, con due troni, e preparata per la festa nuziale. Folto giardino con due padiglioni praticabili, l'uno a dritta e l'altro a sinistra. Notte.
[Ouverture] [N. 1 - Duettino] [N. 2 - Duettino] [N. 3 - Cavatina] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Duettino] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Terzetto] [N. 8 - Coro] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Cavatina] [N. 11 - Canzone] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Terzetto] [N. 14 - Duettino] [N. 15 - Finale] [N. 16 - Duetto] [N. 17 - Recitativo e aria] [N. 18 - Sestetto] [N. 19 - Recitativo e aria] [N. 20 - Duettino] [N. 21 - Coro] [N. 22 - Finale] [N. 23 - Cavatina] [N. 24 - Aria] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Recitativo e aria] [N. 27 - Recitativo e aria] [N. 28 - Finale]
Atto primo Atto secondo Atto terzo

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