www.librettidopera.it

§

Macbeth

Melodramma in quattro atti.

Atto terzo

?


Atto terzo

 

Scena prima

Un'oscura caverna.
Nel mezzo una caldaia che bolle. Tuoni e lampi.
Coro di Streghe.

Bozzetti

 Q 

streghe

 
[Coro d'introduzione - Incantesimo]

 N 

 

STREGHE

Tre volte miagola la gatta in fregola.  

IIº

Tre volte l'upupa lamenta ed ulula.

IIIº

Tre volte l'istrice guaisce al vento.

Questo è il momento.

 

TUTTE

Su via! Sollecite giriam la pentola,

mesciamvi in circolo possenti intingoli;

sirocchie, all'opra! L'acqua già fuma,

crepita, e spuma.

 

STREGHE

Tu rospo venefico

che suggi l'aconito,

tu vepre, tu radica

sbarbata al crepuscolo,

va', cuoci e gorgoglia

nel vaso infernal.

IIº

Tu lingua di vipera,

tu pelo di nottola,

tu sangue di scimmia,

tu dente di bòttolo,

va', bolli e t'avvoltola

nel brodo infernal.

IIIº

Tu dito d'un pargolo

strozzato nel nascere,

tu labbro d'un tartaro,

tu cor d'un eretico,

va' dentro, e consolida

la polta infernal.

 

TUTTE

(danzando intorno)

E voi spirti

negri e candidi,

rossi e ceruli,

rimescete!

Voi che mescere

ben sapete

rimescete!

Rimescete!

 

Scena seconda

Le Streghe, Ecate, Spiriti, Demoni.

<- spiriti, demoni

 
[Ballo]

 N 

 
Ballo.
La scena si riempie di Spiriti, Diavoli, Streghe, che danzano intorno alla caldaia.

<- Ecate

Ecate ->

spiriti, demoni ->

Appare Ecate, la dèa della notte e dei sortilegi. Tutti stanno religiosamente atteggiati, e quasi tremanti contemplandola.
Ecate dice alle Streghe che conosce l'opra loro e per quale scopo fu evocata; esamina tutto attentamente, poi annunzia che re Macbetto verrà ad interrogarle sul suo destino, e dovranno soddisfarlo. Se le visioni abbattessero troppo i suoi sensi, evocheranno gli spiriti aerei per risvegliarlo e ridonargli vigore. Ma non deve più differirsi la
rovina che l'attende.
Poiché le Streghe hanno rispettosamente ricevuto i suoi ordini, Ecate scomparisce fra lampi e tuoni. Tutti allora danzano intorno alla caldaia una ridda infernale, né si arrestano che all'appressarsi di Macbeth.
 

Scena terza

Macbeth. Le precedenti.

<- Macbeth

 
[Gran scena delle apparizioni]

 N 

 

MACBETH

(sull'ingresso parlando ad alcuno de' suoi)

Finché appelli, silenti m'attendete.  

(si avanza verso le streghe)

Che fate voi, misteriose donne?

STREGHE

Un'opra senza nome.

MACBETH

Per quest'opra infernale io vi scongiuro!

Ch'io sappia il mio destin, se cielo e terra

dovessero innovar l'antica guerra.

STREGHE

Dalle incognite posse udire lo vuoi,

cui ministre obbediamo, ovver da noi?

MACBETH

Evocatele pur, se del futuro

mi possono chiarir l'enigma scuro.

STREGHE

Dalle basse e dall'alte dimore

spiriti erranti, salite, scendete!

(scoppia un fulmine e sorge da terra un capo coperto d'elmo)

MACBETH

Dimmi o spirto...  

STREGHE

T'ha letto nel core:

taci, e n'odi le voci segrete.

APPARIZIONE

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Da Macduffo ti guarda prudente.

MACBETH

Tu m'afforzi l'accolto sospetto!

Solo un motto...

(l'apparizione sparisce)

STREGHE

Richieste non vuole,  

ecco un altro di lui più possente.

(tuono: apparisce un fanciullo insanguinato)

 

Taci, e n'odi le occulte parole.  

APPARIZIONE

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Esser puoi sanguinario, feroce:

nessun nato di donna ti nuoce.

(sparisce)

MACBETH

La tua vita, Macduffo, perdono...  

No!... Morrai... sul regale mio petto

doppio usbergo sarà la tua morte.

(tuoni e lampo: sorge un fanciullo coronato che porta un arboscello)

 

Ma che avvisa quel lampo, quel tuono?...  

Un fanciullo col serto dei re!

STREGHE

Taci, ed odi.

APPARIZIONE

Sta d'animo forte:

glorioso, invincibil sarai

fin che il bosco di Birna vedrai

ravviarsi, e venir contro te.

(sparisce)

MACBETH

Lieto augurio! Per magica possa  

selva alcuna finor non fu mossa.

Or mi dite: salire al mio soglio

la progenie di Banco dovrà?

STREGHE

Non cercarlo!

MACBETH

Lo voglio! Lo voglio!

O su voi la mia spada cadrà.

(la caldaia cala sotterra)

MACBETH

La caldaia è scomparsa? Perché?  

(suono sotterraneo di cornamusa)

 

Qual concento! Parlate! Che v'è?  

STREGHE

Apparite!

IIº

Apparite!

IIIº

Apparite!

TUTTE

Poi qual nebbia di nuovo sparite.

 
(otto re passano uno dopo l'altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano)

<- otto re

MACBETH

(al primo)

Fuggi, o regal fantasima,  

che Banco a me rammenti!

La tua corona è folgore,

gli occhi mi fai roventi!

(al secondo)

Via, spaventosa immagine,

che il crin di bende hai cinto!

(agli altri)

Ed altri ancor ne sorgono?...

Un terzo?... Un quarto?... Un quinto?...

O mio terror!... dell'ultimo

splende uno speglio in mano,

e nuovi re s'attergano

dentro al cristallo arcano...

 

<- Banco

 

È Banco!... Ahi vista orribile!

Ridendo a me gli addita?

Muori, fatal progenie!...

(trae la spada, s'avventa agli spettri, poi si arretra)

Ah! Che non hai tu vita!

(alle streghe)

Vivran costoro?

STREGHE

Vivranno.

MACBETH

O me perduto.

(perde i sensi)

STREGHE

Ei svenne!... Aerei spirti,

ridonate la mente al re svenuto!

otto re, Banco ->

 

Scena quarta

Scendono gli Spiriti, e, mentre danzano intorno a Macbeth, le Streghe cantano il seguente

<- spiriti

 
[Coro di streghe e Ballabile]

 N 

CORO

Ondine e silfidi  

dall'ali candide,

su quella pallida

fronte spirate.

Tessete in vortice

carole armoniche,

e sensi ed anima

gli confortate.

 
(spiriti e streghe spariscono)

spiriti, streghe ->

 

Scena quinta

Macbeth rinviene, poi Lady Macbeth, annunciata da un Araldo che parte.

 
[Scena e Duetto]

 N 

 

MACBETH

Ove son io?... Fuggiro!... O sia ne' secoli  

maledetta quest'ora in sempiterno!

 

<- Araldo

ARALDO

Qui giunge la regina.  

MACBETH

(Che!)

 

Araldo ->

<- Lady

LADY

Vi trovo  

alfin; che fate?

MACBETH

Ancora

le streghe interrogai...

LADY

E disser?

MACBETH

Da Macduff ti guarda...

LADY

Segui...

MACBETH

Te non ucciderà nato di donna.

LADY

Segui...

MACBETH

Invitto sarai finché la selva

di Birna contro te non mova.

LADY

Segui...

MACBETH

Ma pur di Banco apparvemi la stirpe...

e regnerà!...

LADY

Menzogna!

Morte, sterminio sull'iniqua razza!...

MACBETH

Sì, morte! di Macduffo arda la rocca,

ne peran moglie, prole...

LADY

Di Banco il figlio si rinvenga, e muoia.

MACBETH

Tutto il sangue si sperda a noi nemico...

LADY

Or riconosco il tuo coraggio antico!...

 

LADY E MACBETH

Ora di morte ~ e di vendetta,    

tuona, rimbomba ~ per l'orbe intero,

come assordante ~ l'atro pensiero

del cor le fibre ~ tutte intronò!

Ora di morte, ~ omai t'affretta!

Incancellabile ~ il fato ha scritto:

l'impresa compier deve il delitto

poiché col sangue ~ s'inaugurò.

S

Sfondo schermo () ()

 

Cabaletta originale del 1847, scene IV-V

Sostituita dal duetto di Macbeth e Lady nel 1865.

Macbeth

 

MACBETH

(rinviene)

Ove son io?... fuggiro!... Oh sia ne' secoli  

maledetta quest'ora in sempiterno!

Vola il tempo, o Macbetto, e il tuo potere

dèi per opre affermar, non per chimere.

 

Vada in fiamme, e in polve cada  

l'alta rocca di Macduffo;

figli, sposa a fil di spada:

scorra il sangue a me fatal.

L'ira mia, la mia vendetta

per la Scozia si diffonda,

come fiera in cor m'abbonda,

come l'anima mi assal.

 

Fine (Atto terzo)

Generazione pagina: 04/03/2018 - Tipo pagina: opera•a_03 (3.00.40)

Indici

@