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Macbeth

MACBETH

Melodramma in quattro atti.

Versione sintetica a cura di www.librettidopera.it.

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Libretto di Francesco Maria PIAVE.
Musica di Giuseppe VERDI.

Prima esecuzione: 14 marzo 1847, Firenze.


Personaggi:

DUNCANO re di Scozia

altro

MACBETH generale dell'esercito del re Duncano

baritono

BANCO generale dell'esercito del re Duncano

basso

LADY Macbeth, moglie di Macbeth

soprano

DAMA di Lady Macbeth

mezzosoprano

MACDUFF nobile scozzese, signore di Fiff

tenore

MALCOLM figlio di Duncano

tenore

FLEANZIO figlio di Banco

altro

MEDICO

basso

DOMESTICO di Macbeth

basso

SICARIO

basso

ARALDO

basso

ECATE dèa della notte

altro


Streghe, Messaggeri del re, Nobili e Profughi scozzesi, Sicari, Soldati inglesi, Bardi, Spiriti aerei, Apparizioni.

La scena è in Iscozia, e massimamente al castello di Macbeth.
Sul principio dell'atto quarto è tra il confine di Scozia e d'Inghilterra.


Atto primo

[Preludio]

Scena prima

Bosco.
Tre crocchi di Streghe appariscon l'un dopo l'altro fra lampi e tuoni.

[Introduzione e Coro di streghe]

STREGHE

Che faceste? dite su!

IIº

Ho sgozzato un verro.

E tu?

IIIº

M'è frullata nel pensier

la mogliera d'un nocchier;

al dimòn la mi cacciò...

ma lo sposo che salpò

col suo legno affogherò.

Un rovaio io ti darò...

IIº

I marosi io leverò...

IIIº

Per le secche io lo trarrò.

(odesi un tamburo)

TUTTE

Un tamburo! Che sarà?

Vien Macbetto. Ecco qua.

(si confondono insieme e intrecciano una ridda)

Le sorelle vagabonde

van per l'aria, van sull'onde,

sanno un circolo intrecciar

che comprende e terra e mar.

Scena seconda

Macbeth e Banco. Le precedenti.

[Scena e Duetto]

MACBETH

Giorno non vidi mai sì fiero e bello!

BANCO

Né tanto glorioso!

MACBETH

(s'avvede delle streghe)

Oh, chi saranno

costor?

BANCO

Chi siete voi? Di questo mondo,

o d'altra regione?

Dirvi donne vorrei, ma lo mi vieta

quella sordida barba.

MACBETH

Or via parlate!

STREGHE

Salve, o Macbetto, di Glamis sire!

IIº

Salve, o Macbetto, di Caudor sire!

IIIº

Salve, o Macbetto, di Scozia re!

BANCO

(a Macbeth)

Tremar vi fanno così lieti auguri?

(alle streghe)

Favellate a me pur, se non v'è scuro,

creature fantastiche, il futuro.

STREGHE

Salve!

IIº

Salve!

IIIº

Salve!

Men sarai di Macbetto e pur maggiore!

IIº

Non quanto lui, ma più di lui felice!

IIIº

Non re, ma di monarchi genitore!

TUTTE

Macbetto e Banco vivano!

Banco e Macbetto vivano!

(spariscono)

MACBETH

Vanir!... Saranno i figli tuoi sovrani.

BANCO

E tu re pria di loro!

MACBETH E BANCO

Accenti arcani!

Scena terza

Messaggeri del re. I precedenti.

MESSAGGERI

Pro' Macbetto! Il tuo signore

sir t'elesse di Caudore.

MACBETH

Ma quel sire ancor vi regge!

MESSAGGERI

No! Percosso dalla legge

sotto il ceppo egli spirò.

BANCO

(Ah l'inferno il ver parlò!)

MACBETH

(Due vaticinii compiuti or sono...

Mi si promette dal terzo un trono...

Ma perché sento rizzarsi il crine?

Pensier di sangue, donde sei nato?...

Alla corona che m'offre il fato

la man rapace non alzerò.)

BANCO

(Oh, come s'empie costui d'orgoglio

nella speranza d'un regio soglio!

Ma spesso l'empio spirto d'inferno

parla, e c'inganna, veraci detti,

e ne abbandona poi maledetti

su quell'abisso che ci scavò.)

MESSAGGERI

(Perché sì freddo n'udì Macbetto?

Perché l'aspetto ~ non serenò?)

(tutti partono)

Scena quarta

Le Streghe ritornano.

[Coro di streghe - Stretta dell'introduzione]

STREGHE

S'allontanarono. ~ N'accozzeremo

quando di fulmini ~ lo scroscio udremo.

S'allontanarono ~ fuggiam!... S'attenda

le sorti a compiere ~ nella tregenda.

Macbetto riedere ~ vedrem colà,

e il nostro oracolo ~ gli parlerà.

(partono)

Scena quinta

Atrio nel castello di Macbeth.
Lady Macbeth.

[Scena e Cavatina]

(leggendo una lettera)

«Nel dì della vittoria io le incontrai...

Stupito io n'era per le udite cose;

quando i nunzi del re mi salutaro

sir di Caudore vaticinio uscito

dalle veggenti stesse

che predissero un serto al capo mio.

Racchiudi in cor questo segreto. Addio.»

Ambizioso spirto

tu sei, Macbetto... Alla grandezza aneli,

ma sarai tu malvagio?

Pien di misfatti è il calle

della potenza, e mal per lui che il piede

dubitoso vi pone e retrocede.

Vieni! T'affretta! Accendere

vo' quel tuo freddo core!

L'audace impresa a compiere

io ti darò valore;

di Scozia, a te promettono

le profetesse il trono...

Che tardi? Accetta il dono,

ascendivi a regnar.

Scena sesta

Un Domestico, e la precedente.

DOMESTICO

Al cader della sera il re qui giunge.

LADY

Che di', Macbetto è seco?

DOMESTICO

Ei l'accompagna.

La nuova, o donna, è certa.

LADY

Trovi accoglienza quale un re si merta.

(il Domestico parte)

Scena settima

Lady Macbeth.

(sola)

Duncano sarà qui?... Qui? Qui la notte?...

Or tutti sorgete ~ ministri infernali,

che al sangue incorate, ~ spingete i mortali!

Tu, notte, ne avvolgi ~ di tenebra immota;

qual petto percota ~ non vegga il pugnal.

Scena ottava

Macbeth, e la precedente.

[Scena e Marcia]

MACBETH

Oh donna mia!

LADY

Caudore!

MACBETH

Fra poco il re vedrai!

LADY

E partirà?

MACBETH

Domani.

LADY

Mai non ci rechi il sole un tal domani.

MACBETH

Che parli?

LADY

E non intendi?

MACBETH

Intendo, intendo!

LADY

Or bene?...

MACBETH

E se fallisse il colpo?

LADY

Non fallirà... se tu non tremi.

(lieti suoni a poco a poco si accostano)

MACBETH

Il re!

LADY

Lieto or lo vieni ad incontrar con me.

Scena nona

Musica villereccia, la quale avanzandosi a poco a poco annuncia l'arrivo del Re. Egli trapassa accompagnato da Banco, Macduff, Malcolm, Macbeth, Lady Macbeth, e Séguito.

Scena decima

Notte.
Macbeth, e un servo.

[Gran scena e Duetto]

MACBETH

Sappia la sposa mia che, pronta appena

la mia tazza notturna,

vo' che un tocco di squilla a me lo avvisi.

(il servo parte)

Scena undicesima

Macbeth.

Mi si affaccia un pugnal? L'elsa a me volta?

Se larva non sei tu, ch'io ti brandisca...

Mi sfuggi... eppur ti veggo! A me precorri

sul confuso cammin che nella mente

di seguir disegnava!... Orrenda imago!

Solco sanguigno la tua lama irriga!...

Ma nulla esiste ancor... Solo il cruento

mio pensier le dà forma, e come vera

mi presenta allo sguardo una chimera.

Sulla metà del mondo

or morta è la natura: or l'assassino,

come fantasma per l'ombre si striscia,

or consuman le streghe i lor misteri.

Immobil terra! A' passi miei sta muta...

(un tocco di squilla)

È deciso... quel bronzo ecco m'invita!

Non udirlo, Duncano! È squillo eterno

che nel cielo ti chiama, o nell'inferno.

(entra nelle stanze del re)

Scena dodicesima

Lady Macbeth.

LADY

Regna il sonno su tutti... Oh qual lamento

risponde il gufo al suo lugubre addio!

MACBETH

(di dentro)

Chi v'ha?

LADY

Ch'ei fosse di letargo uscito

pria del colpo mortal?

Scena tredicesima

La precedente. Macbeth stravolto con un pugnale in mano.

MACBETH

Tutto è finito!

Fatal mia donna! Un murmure,

com'io, non intendesti?

LADY

Del gufo udii lo stridere...

Testé che mai dicesti?

MACBETH

Io!

LADY

Dianzi udirti parvemi.

MACBETH

Mentre io scendea?

LADY

Sì! Sì!

MACBETH

Di'! Nella stanza attigua

chi dorme?

LADY

Il regal figlio...

MACBETH

(guardandosi le mani)

O vista, o vista orribile!

LADY

Storna da questo il ciglio...

MACBETH

Nel sonno udii che oravano

i cortigiani, e dio

sempre ne assista, ei dissero;

«amen» dir volli anch'io,

ma la parola indocile

gelò su' labbri miei.

LADY

Follie!

MACBETH

Perché ripetere

quell'amen non potei?

LADY

Follie, follie che sperdono

i primi rai del dì.

MACBETH

Allor questa voce m'intesi nel petto:

avrai per guanciali sol vepri, o Macbetto!

Il sonno per sempre, Glamis, uccidesti!

Non v'è che vigilia, Caudore, per te!

LADY

Ma, dimmi, altra voce non parti d'udire?

Sei vano, o Macbetto, ma privo d'ardire;

Glamis, a mezz'opra vacilli, t'arresti,

fanciul vanitoso, Caudore, tu se'.

MACBETH

Vendetta! Tuonarmi, com'angeli d'ira,

udrò di Duncano le sante virtù.

LADY

(Quell'animo trema, combatte, delira...

Chi mai lo direbbe l'invitto che fu!)

Il pugnal là riportate...

Le sue guardie insanguinate...

che l'accusa in lor ricada.

MACBETH

Io colà?... Non posso entrar!

LADY

Dammi il ferro.

(strappa dalle mani di Macbeth il pugnale, ed entra nelle stanze del re)

Scena quattordicesima

Macbeth solo.

(bussano forte alla porta del castello)

Ogni rumore

mi spaventa!

(si guarda le mani)

Oh questa mano!

Non potrebbe l'oceano

queste mani a me lavar!

Scena quindicesima

Lady Macbeth, e il precedente.

LADY

Ve'! Le mani ho lorde anch'io;

poco spruzzo, e monde son.

L'opra anch'essa andrà in oblio...

(battono di nuovo)

MACBETH

Odi tu? Raddoppia il suon!

LADY

Vieni altrove! Ogni sospetto

rimoviam dall'uccisor;

torna in te! Fa' cor, Macbetto,

non ti vinca un vil timor.

MACBETH

Deh potessi il mio delitto

dalla mente cancellar!

Deh, sapessi, o re trafitto,

l'alto sonno a te spezzar!

(Macbeth è trascinato via da Lady)

Scena sedicesima

Macduff, e Banco.

[Scena e Sestetto - Finale I]

MACDUFF

Di svegliarlo per tempo il re m'impose;

e di già tarda è l'ora.

Qui m'attendete, o Banco.

(entra nelle stanze del re)

Scena diciassettesima

Banco solo.

Oh qual orrenda notte!

Per l'aer cieco lamentose voci,

voci s'udian di morte;

gemea cupo l'augel de' tristi auguri,

e si sentì della terra il tremore...

Scena diciottesima

Macduff, e Banco.

MACDUFF

Orrore! orrore! orrore!

BANCO

Che avvenne mai?

MACDUFF

Là dentro

contemplate voi stesso... io dir no 'l posso!...

(Banco entra nelle stanze del re)

Correte!... olà!... Tutti correte! Tutti!

O delitto! O delitto! O tradimento!

Scena diciannovesima

Macbeth, Lady Macbeth, Malcolm, Macduff, Banco, Dama di Lady, Servi.

LADY E MACBETH

Qual subito scompiglio!

BANCO

(esce spaventato)

Oh noi perduti!

TUTTI

Che fu? Parlate! Che seguì di strano?

BANCO

È morto assassinato il re Duncano!

(stupore universale)

TUTTI

Schiudi, inferno, la bocca, ed inghiotti

nel tuo grembo l'intero creato;

sull'ignoto assassino esecrato

le tue fiamme discendano, o ciel.

O gran dio, che ne' cuori penetri,

tu ne assisti, in te solo fidiamo;

da te lume, consiglio cerchiamo

a squarciar delle tenebre il vel!

L'ira tua formidabile e pronta

colga l'empio, o fatal punitor;

e vi stampa sul volto l'impronta

che stampasti sul primo uccisor.

Atto secondo
Scena prima

Stanza nel castello.
Macbeth pensoso, seguito da Lady Macbeth.

[Scena ed Aria]

LADY

Perché mi sfuggi, e fiso

ti veggo ognora in un pensier profondo?

Il fatto è irreparabile! Veraci

parlar le maliarde, e re tu sei.

Il figlio di Duncan, per l'improvvisa

sua fuga in Inghilterra,

parricida fu detto, e vuoto il soglio

a te lasciò.

MACBETH

Ma le spirtali donne?

Banco padre di regi han profetato...

Dunque i suoi figli regneran? Duncano

per costor sarà spento?

LADY

Egli e suo figlio

vivon è ver...

MACBETH

Ma vita

immortale non hanno...

LADY

Ah sì, non l'hanno!

MACBETH

Forz'è che scorra un altro sangue, o donna!

LADY

Dove? Quando?

MACBETH

Al venir di questa notte.

LADY

Immoto sarai tu nel tuo disegno?

MACBETH

Banco! l'eternità t'apre il suo regno.

(parte precipitoso)

Scena seconda

Lady sola.

La luce langue... spegnesi il faro

ch'eterno scorre per gli ampi cieli!

Notte desiata, provvida veli

la man colpevole che ferirà.

Nuovo delitto! Lo vuole il fato!...

Compier si debbe l'opra fatale.

Ai trapassati regnar non cale;

a loro un requiem, l'eternità!

O voluttà del soglio!

O scettro, alfin sei mio;

ogni mortal desìo

tace e s'acqueta in te.

Cadrà fra poco esanime

chi fu predetto re.

(parte)

Scena terza

Parco.
In lontananza il castello di Macbeth.
Coro di Sicari.

[Coro di sicari]

CORO DI SICARI

Chi v'impose unirvi a noi?

IIº

Fu Macbetto.

Ed a che far?

IIº

Deggiam Banco trucidar.

Quando?... Dove?...

IIº

Insiem con voi.

Con suo figlio qui verrà.

Rimanete... or bene sta.

TUTTI

Sparve il sol!... La notte or regni

scellerata ~ insanguinata.

Cieca notte, affretta e spegni

ogni lume in terra e ciel.

L'ora è presso!... Or ci occultiamo,

nel silenzio lo aspettiamo.

Trema, o Banco! ~ nel tuo fianco

sta la punta del coltel!

(s'allontanano guardinghi)

Scena quarta

Banco, e Fleanzio.

[Gran scena]

BANCO

Studia il passo, o mio figlio... usciam da queste

tenèbre... un senso ignoto

nascer mi sento in petto

pien di tristo presagio e di sospetto.

Come dal ciel precipita

l'ombra più sempre oscura!

In notte ugual trafissero

Duncano il mio signor.

Mille affannose immagini

m'annunciano sventura,

e il mio pensiero ingombrano

di larve e di terror.

(si perdono nel parco)

(entro la scena)

Ohimè!... Fuggi, mio figlio!... O tradimento!

(Fleanzio attraversa la scena inseguito da un Sicario)

Scena quinta

Magnifica sala. Mensa imbandita.
Macbeth, Lady Macbeth, Macduff, Dama di Lady Macbeth, Dame e Cavalieri.

[Finale II]

CORO

Salve, o re!

MACBETH

Voi pur salvète,

nobilissimi signori.

CORO

Salve o donna!

LADY

Ricevete

la mercé de' vostri onori.

MACBETH

Prenda ciascun l'orrevole

seggio al suo grado eletto.

Pago son io d'accogliere

tali ospiti a banchetto.

La mia consorte assidasi

nel trono a lei sortito,

ma pria le piaccia un brindisi

sciogliere a vostr'onor.

LADY

Al tuo reale invito

son pronta, o mio signor.

CORO

E tu n'udrai rispondere

come ci detta il cor.

LADY

Si colmi il calice

di vino eletto;

nasca il diletto,

muoia il dolor.

Da noi s'involino

gli odi e gli sdegni,

folleggi e regni

qui solo amor.

Gustiamo il balsamo

d'ogni ferita,

che nova vita

ridona al cor.

Cacciam le torbide

cure dal petto;

nasca il diletto,

muoia il dolor.

TUTTI

(ripetono)

Cacciam le torbide

cure dal petto;

nasca il diletto,

muoia il dolor.

Scena sesta

I precedenti.
Un Sicario si affaccia ad un uscio laterale. Macbeth gli si fa presso.

MACBETH

Tu di sangue hai brutto il volto.

SICARIO

È di Banco.

MACBETH

Il vero ascolto?

SICARIO

Sì.

MACBETH

Ma il figlio?

SICARIO

Ne sfuggì!

MACBETH

Cielo!... e Banco?

SICARIO

Egli morì.

(Macbeth fa cenno al Sicario, che parte)

Scena settima

I precedenti, meno il Sicario.

LADY

Che ti scosta, o re mio sposo,

dalla gioia del banchetto?...

MACBETH

Banco falla! Il valoroso

chiuderebbe il serto eletto

a quant'avvi di più degno

nell'intero nostro regno.

LADY

Venir disse e ci mancò.

MACBETH

In sua vece io sederò.

(Macbeth va per sedere. Lo spettro di Banco, veduto solo da lui, ne occupa il posto)

MACBETH

(atterrito)

Di voi chi ciò fece?

TUTTI

Che parli?

MACBETH

(allo spettro)

Non dirmi,

non dirmi ch'io fossi!... le ciocche cruente

non scuotermi incontro...

TUTTI

(sorgono)

Macbetto è soffrente!

Partiamo.

LADY

(piano a Macbeth)

Restate! Gli è morbo fugace...

E un uomo voi siete?

MACBETH

Lo sono, ed audace

s'io guardo tal cosa che al demone istesso

porrebbe spavento... là... là... no 'l ravvisi?

(allo spettro)

Oh poi che le chiome scrollar t'è concesso,

favella! Il sepolcro può render gli uccisi?

(l'ombra sparisce)

LADY

(piano a Macbeth)

Voi siete demente!

MACBETH

Quest'occhi l'han visto...

LADY

(forte)

Sedete o mio sposo! Ogni ospite è tristo.

Svegliate la gioia.

MACBETH

Ciascun mi perdoni:

il brindisi lieto di nuovo risuoni,

né Banco obliate, che lungi è tuttor.

LADY

Si colmi il calice

di vino eletto;

nasca il diletto,

muoia il dolor.

Da noi s'involino

gli odi e gli sdegni.

Folleggi e regni

qui solo amor.

Gustiamo il balsamo

d'ogni ferita,

che nova vita

ridona al cor.

TUTTI

Vuotiam per l'inclito

Banco i bicchieri?

Fior de' guerrieri,

di Scozia onor.

(riappare lo spettro)

MACBETH

(nel massimo terrore, allo spettro)

Va', spirto d'abisso!... Spalanca una fossa,

o terra, e l'ingoia... Fiammeggian quell'ossa!

Quel sangue fumante mi sbalza nel volto!

Quel guardo a me vólto ~ trafiggemi il cor!

TUTTI

Sventura! terrore!

MACBETH

Quant'altri io pur oso?...

Diventa pur tigre, lion minaccioso...

M'abbranca... Macbetto tremar non vedrai,

conoscer potrai ~ s'io provi timor...

Ma, fuggi!... Deh, fuggi, fantasma tremendo!

(l'ombra sparisce)

MACBETH

La vita riprendo!

LADY

(piano a Macbeth)

(Vergogna, signor!)

MACBETH

Sangue a me quell'ombra chiede,

e l'avrà, l'avrà, lo giuro!

Il velame del futuro

alle streghe squarcerò.

LADY

(piano a Macbeth)

Spirto imbelle! il tuo spavento

vane larve t'ha creato.

Il delitto è consumato;

chi morì tornar non può.

MACDUFF

(Biechi arcani... s'abbandoni

questa terra; or ch'ella è retta

da una mano maledetta,

viver solo il reo vi può.)

TUTTI

Biechi arcani! sgomentato

da fantasmi egli ha parlato!

Uno speco di ladroni

questa terra diventò.

Aria originale del 1847, scena II

Sostituita da «La luce langue... spegnesi il faro» nel 1865.

LADY

Trionfai! securi alfine

premerem di Scozia il trono;

or disfido il lampo, il tuono

le sue basi a rovesciar.

Tra misfatti ha l’opra il fine

se un misfatto le fu culla;

la regal corona è nulla

se può in capo vacillar!

Atto terzo
Scena prima

Un'oscura caverna.
Nel mezzo una caldaia che bolle. Tuoni e lampi.
Coro di Streghe.

[Coro d'introduzione - Incantesimo]

STREGHE

Tre volte miagola la gatta in fregola.

IIº

Tre volte l'upupa lamenta ed ulula.

IIIº

Tre volte l'istrice guaisce al vento.

Questo è il momento.

TUTTE

Su via! Sollecite giriam la pentola,

mesciamvi in circolo possenti intingoli;

sirocchie, all'opra! L'acqua già fuma,

crepita, e spuma.

STREGHE

Tu rospo venefico

che suggi l'aconito,

tu vepre, tu radica

sbarbata al crepuscolo,

va', cuoci e gorgoglia

nel vaso infernal.

IIº

Tu lingua di vipera,

tu pelo di nottola,

tu sangue di scimmia,

tu dente di bòttolo,

va', bolli e t'avvoltola

nel brodo infernal.

IIIº

Tu dito d'un pargolo

strozzato nel nascere,

tu labbro d'un tartaro,

tu cor d'un eretico,

va' dentro, e consolida

la polta infernal.

TUTTE

(danzando intorno)

E voi spirti

negri e candidi,

rossi e ceruli,

rimescete!

Voi che mescere

ben sapete

rimescete!

Rimescete!

Scena seconda

Le Streghe, Ecate, Spiriti, Demoni.

[Ballo]

Ballo.

La scena si riempie di Spiriti, Diavoli, Streghe, che danzano intorno alla caldaia.

Appare Ecate, la dèa della notte e dei sortilegi. Tutti stanno religiosamente atteggiati, e quasi tremanti contemplandola.

Ecate dice alle Streghe che conosce l'opra loro e per quale scopo fu evocata; esamina tutto attentamente, poi annunzia che re Macbetto verrà ad interrogarle sul suo destino, e dovranno soddisfarlo. Se le visioni abbattessero troppo i suoi sensi, evocheranno gli spiriti aerei per risvegliarlo e ridonargli vigore. Ma non deve più differirsi la

rovina che l'attende.

Poiché le Streghe hanno rispettosamente ricevuto i suoi ordini, Ecate scomparisce fra lampi e tuoni. Tutti allora danzano intorno alla caldaia una ridda infernale, né si arrestano che all'appressarsi di Macbeth.

Scena terza

Macbeth. Le precedenti.

[Gran scena delle apparizioni]

MACBETH

(sull'ingresso parlando ad alcuno de' suoi)

Finché appelli, silenti m'attendete.

(si avanza verso le streghe)

Che fate voi, misteriose donne?

STREGHE

Un'opra senza nome.

MACBETH

Per quest'opra infernale io vi scongiuro!

Ch'io sappia il mio destin, se cielo e terra

dovessero innovar l'antica guerra.

STREGHE

Dalle incognite posse udire lo vuoi,

cui ministre obbediamo, ovver da noi?

MACBETH

Evocatele pur, se del futuro

mi possono chiarir l'enigma scuro.

STREGHE

Dalle basse e dall'alte dimore

spiriti erranti, salite, scendete!

(scoppia un fulmine e sorge da terra un capo coperto d'elmo)

MACBETH

Dimmi o spirto...

STREGHE

T'ha letto nel core:

taci, e n'odi le voci segrete.

APPARIZIONE

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Da Macduffo ti guarda prudente.

MACBETH

Tu m'afforzi l'accolto sospetto!

Solo un motto...

(l'apparizione sparisce)

STREGHE

Richieste non vuole,

ecco un altro di lui più possente.

(tuono: apparisce un fanciullo insanguinato)

Taci, e n'odi le occulte parole.

APPARIZIONE

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Esser puoi sanguinario, feroce:

nessun nato di donna ti nuoce.

(sparisce)

MACBETH

La tua vita, Macduffo, perdono...

No!... Morrai... sul regale mio petto

doppio usbergo sarà la tua morte.

(tuoni e lampo: sorge un fanciullo coronato che porta un arboscello)

Ma che avvisa quel lampo, quel tuono?...

Un fanciullo col serto dei re!

STREGHE

Taci, ed odi.

APPARIZIONE

Sta d'animo forte:

glorioso, invincibil sarai

fin che il bosco di Birna vedrai

ravviarsi, e venir contro te.

(sparisce)

MACBETH

Lieto augurio! Per magica possa

selva alcuna finor non fu mossa.

Or mi dite: salire al mio soglio

la progenie di Banco dovrà?

STREGHE

Non cercarlo!

MACBETH

Lo voglio! Lo voglio!

O su voi la mia spada cadrà.

(la caldaia cala sotterra)

MACBETH

La caldaia è scomparsa? Perché?

(suono sotterraneo di cornamusa)

Qual concento! Parlate! Che v'è?

STREGHE

Apparite!

IIº

Apparite!

IIIº

Apparite!

TUTTE

Poi qual nebbia di nuovo sparite.

(otto re passano uno dopo l'altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano)

MACBETH

(al primo)

Fuggi, o regal fantasima,

che Banco a me rammenti!

La tua corona è folgore,

gli occhi mi fai roventi!

(al secondo)

Via, spaventosa immagine,

che il crin di bende hai cinto!

(agli altri)

Ed altri ancor ne sorgono?...

Un terzo?... Un quarto?... Un quinto?...

O mio terror!... dell'ultimo

splende uno speglio in mano,

e nuovi re s'attergano

dentro al cristallo arcano...

È Banco!... Ahi vista orribile!

Ridendo a me gli addita?

Muori, fatal progenie!...

(trae la spada, s'avventa agli spettri, poi si arretra)

Ah! Che non hai tu vita!

(alle streghe)

Vivran costoro?

STREGHE

Vivranno.

MACBETH

O me perduto.

(perde i sensi)

STREGHE

Ei svenne!... Aerei spirti,

ridonate la mente al re svenuto!

Scena quarta

Scendono gli Spiriti, e, mentre danzano intorno a Macbeth, le Streghe cantano il seguente

[Coro di streghe e Ballabile]

CORO

Ondine e silfidi

dall'ali candide,

su quella pallida

fronte spirate.

Tessete in vortice

carole armoniche,

e sensi ed anima

gli confortate.

(spiriti e streghe spariscono)

Scena quinta

Macbeth rinviene, poi Lady Macbeth, annunciata da un Araldo che parte.

[Scena e Duetto]

MACBETH

Ove son io?... Fuggiro!... O sia ne' secoli

maledetta quest'ora in sempiterno!

ARALDO

Qui giunge la regina.

MACBETH

(Che!)

LADY

Vi trovo

alfin; che fate?

MACBETH

Ancora

le streghe interrogai...

LADY

E disser?

MACBETH

Da Macduff ti guarda...

LADY

Segui...

MACBETH

Te non ucciderà nato di donna.

LADY

Segui...

MACBETH

Invitto sarai finché la selva

di Birna contro te non mova.

LADY

Segui...

MACBETH

Ma pur di Banco apparvemi la stirpe...

e regnerà!...

LADY

Menzogna!

Morte, sterminio sull'iniqua razza!...

MACBETH

Sì, morte! di Macduffo arda la rocca,

ne peran moglie, prole...

LADY

Di Banco il figlio si rinvenga, e muoia.

MACBETH

Tutto il sangue si sperda a noi nemico...

LADY

Or riconosco il tuo coraggio antico!...

LADY E MACBETH

Ora di morte ~ e di vendetta,

tuona, rimbomba ~ per l'orbe intero,

come assordante ~ l'atro pensiero

del cor le fibre ~ tutte intronò!

Ora di morte, ~ omai t'affretta!

Incancellabile ~ il fato ha scritto:

l'impresa compier deve il delitto

poiché col sangue ~ s'inaugurò.

Cabaletta originale del 1847, scene IV-V

Sostituita dal duetto di Macbeth e Lady nel 1865.

MACBETH

(rinviene)

Ove son io?... fuggiro!... Oh sia ne' secoli

maledetta quest'ora in sempiterno!

Vola il tempo, o Macbetto, e il tuo potere

dèi per opre affermar, non per chimere.

Vada in fiamme, e in polve cada

l'alta rocca di Macduffo;

figli, sposa a fil di spada:

scorra il sangue a me fatal.

L'ira mia, la mia vendetta

per la Scozia si diffonda,

come fiera in cor m'abbonda,

come l'anima mi assal.

Atto quarto
Scena prima

Luogo deserto ai confini della Scozia e dell'Inghilterra. In distanza la foresta di Birnam.
Profughi scozzesi, Uomini, Donne, Fanciulli. Macduff in disparte addolorato.

[Coro di profughi scozzesi]

CORO

Patria oppressa! Il dolce nome

no, di madre aver non puoi,

or che tutta a' figli tuoi

sei conversa in un avel!

D'orfanelli e di piangenti

chi lo sposo e chi la prole,

al venir del nuovo sole

s'alza un grido e fere il ciel.

A quel grido il ciel risponde

quasi voglia impietosito

propagar per l'infinito,

patria oppressa, il tuo dolor.

Suona a morto ognor la squilla,

ma nessuno audace è tanto

che pur doni un vano pianto

a chi soffre ed a chi muor.

[Scena ed Aria]

MACDUFF

O figli, o figli miei! Da quel tiranno

tutti uccisi voi foste, e insiem con voi

la madre sventurata!... E fra gli artigli

di quel tigre io lasciai la madre e i figli?

Ah, la paterna mano

non vi fu scudo, o cari,

dai perfidi sicari

che a morte vi ferir!

E me fuggiasco, occulto

voi chiamavate invano

coll'ultimo singulto,

coll'ultimo respir.

Trammi al tiranno in faccia,

signore! e s'ei mi sfugge,

possa a colui le braccia

del tuo perdono aprir.

Scena seconda

Al suono di tamburo entra Malcolm conducendo molti soldati inglesi.

[Scena e Coro]

MALCOLM

Dove siam? Che bosco è quello?

CORO

La foresta di Birnamo.

MALCOLM

Svelga ognuno, e porti un ramo,

che lo asconda, innanzi a sé.

(a Macduff)

Ti conforti la vendetta.

MACDUFF

Non l'avrò... di figli è privo!

MALCOLM

Chi non odia il suol nativo

prenda l'armi e segua me.

(Malcolm e Macduff impugnano le spade)

TUTTI

La patria tradita

piangendo ne invita!

Fratelli! Gli oppressi

corriamo a salvar.

Già l'ira divina

sull'empio ruina;

gli orribili eccessi

l'eterno stancar.

Scena terza

Scena nel castello di Macbeth, come nell'atto primo.
Notte.
Medico e Dama di Lady Macbeth.

[Gran scena del sonnambulismo e Aria]

MEDICO

Vegliammo invan due notti.

DAMA

In questa apparirà.

MEDICO

Di che parlava

nel sonno suo?

DAMA

Ridirlo

non debbo ad uom che viva... Eccola!

Scena quarta

Lady Macbeth, e precedenti.

MEDICO

Un lume

recasi in man?

DAMA

La lampada che sempre

si tiene a canto al letto.

MEDICO

Oh come gli occhi

spalanca!

DAMA

E pur non vede.

MEDICO

Perché terge la man?

DAMA

Lavarsi crede!

LADY

Una macchia è qui tuttora...

via, ti dico, o maledetta!...

Una... due... gli è questa l'ora!

Tremi tu!... Non osi entrar?

Un guerrier così codardo?

Oh vergogna!... Orsù t'affretta!...

Chi poteva in quel vegliardo

tanto sangue immaginar?

MEDICO

Che parlò?...

LADY

Di Fiffe il sire

sposo e padre or or non era?

Che n'avvenne?... E mai pulire

queste mani io non saprò?...

DAMA E MEDICO

Oh terror!...

LADY

Di sangue umano

sa qui sempre... Arabia intera

rimondar sì picciol mano

co' suoi balsami non può.

Ohimè!...

MEDICO

Geme?

LADY

I panni indossa

della notte... or via ti sbratta!...

Banco è spento, e dalla fossa

chi morì non surse ancor.

MEDICO

Questo a presso?...

LADY

A letto, a letto...

(s'avvia lentamente alle sue stanze)

Sfar non puoi la cosa fatta...

Batte alcuno!... Andiam, Macbetto,

non t'accusi il tuo pallor.

DAMA E MEDICO

Ah, di lei pietà, signor!

(seguono Lady Macbeth inorriditi)

Scena quinta

Macbeth.

[Scena ed Aria]

(esce agitatissimo)

Perfidi! All'anglo contro me v'unite!

Le potenze presaghe han profetato:

«Esser puoi sanguinario, feroce;

nessun nato di donna ti nuoce.»

No, non temo di voi, né del fanciullo

che vi conduce! Raffermar sul trono

questo assalto mi debbe,

o sbalzarmi per sempre... Eppur la vita

sento nelle mie fibre inaridita!

Pietà, rispetto, amore,

conforto ai dì cadenti,

non spargeran d'un fiore

la tua canuta età.

Né sul tuo regio sasso

sperar soavi accenti:

sol la bestemmia, ahi lasso!

la nenia tua sarà.

[Scena e Battaglia]

GRIDA

interne

Ella è morta!

MACBETH

Qual gemito?

Scena sesta

Dama della regina, e Macbeth.

DAMA

È morta

la regina!...

MACBETH

(pensoso)

La vita!... Che importa?...

È il racconto d'un povero idiota!

Vento e suono che nulla dinota!

(la Dama parte)

Scena settima

Coro di Guerrieri e Macbeth.

CORO

Sire! Ah sire!

MACBETH

Che fu?... Quali nuove?

CORO

La foresta di Birna si muove!

MACBETH

(attonito)

M'hai deluso, presagio infernale!...

Qui l'usbergo, la spada, il pugnale!

Prodi all'armi! La morte o la gloria.

CORO

Dunque all'armi! sì, morte o vittoria.

(escono tutti correndo)

Scena ottava

Pianura circondata da alture e boscaglie. Il fondo della scena è occupato dai Soldati inglesi, i quali lentamente si avanzano, portando ciascheduno una fronda innanzi a sé.
Malcolm, Macduff e Soldati.

MALCOLM

Via le fronde, e mano all'armi,

mi seguite!

(Malcolm, Macduff e soldati partono)

GRIDA

di dentro

All'armi! all'armi!

(di dentro odesi il fragore della battaglia)

Scena nona

Macbeth incalzato da Macduff.

[Morte di Macbeth]

MACDUFF

Carnefice de' figli miei, t'ho giunto.

MACBETH

Fuggi; nato di donna

uccidermi non può.

MACDUFF

Nato non sono:

strappato fui dal sen materno.

MACBETH

(spaventato)

Cielo!

(brandiscono le spade, e disperatamente battendosi, escono di vista)

Scena decima

Entrano Donne scozzesi. - La battaglia continua.

DONNE

Infausto giorno!... Ovunque sangue, morte!

Preghiam pei figli nostri!...

Cessa il fragor!

[Inno di vittoria - Finale IV]

VOCI

interne

Vittoria?...

DONNE

(con gioia)

Vittoria!...

Scena ultima

Malcolm seguìto da Soldati inglesi. Macduff con altri Soldati, Bardi e Popolo.

MALCOLM

Ove s'è fitto

l'usurpator?

MACDUFF

Colà da me trafitto.

TUTTI

(piegando un ginocchio a terra)

Salve, o re!

I Bardi s'avanzano ed intonano l'inno.

BARDI

Macbeth, Macbeth ov'è?...

dov'è l'usurpator?...

D'un soffio il fulminò

il dio della vittoria.

(poi vólti a Macduff)

L'eroe valente egli è

che spense il traditor.

La patria, il re salvò;

a lui onore e gloria!

SOLDATI

Ah sì, l'eroe egli è

che spense il traditor;

la patria e il re salvò;

a lui onore e gloria!

DONNE

Salgano grazie a te,

gran dio vendicator;

a chi ne liberò

inni cantiam di gloria.

MALCOLM

Confida, o Scozia, in me!

È spento l'oppressor;

la gioia eternerò

tra noi di tal vittoria!

MACDUFF

Ciascun si fidi al re,

che il ciel ne rende ancor!

L'aurora che spuntò

ne reca pace e gloria!

Finale originale del 1847, scena ultima

Sostituito nel 1865.

I precedenti. Malcolm seguito da Soldati inglesi, i quali si trascinano dietro Prigionieri quelli di Macbeth.

MALCOLM

Vittoria!... ove s’è fitto l'usurpator?

MACDUFF

(accennando Macbeth)

Trafitto!

MACBETH

(alzandosi a stento da terra)

Mal per me che m'affidai

ne' presagi dell'inferno!...

Tutto il sangue ch'io versai

grida in faccia dell'eterno!...

Sulla fronte... maledetta

sfolgorò... la sua vendetta!...

Muoio... al cielo... al mondo in ira,

vil corona!... e sol per te!

(muore)

MACDUFF

Scozia afflitta, ormai respira!

TUTTI

Or Malcolmo è il nostro re!

Fine del libretto.

Generazione pagina: 04/03/2018
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Locandina Atto primo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima Scena quindicesima Scena sedicesima Scena diciassettesima Scena diciottesima Scena diciannovesima Atto secondo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Aria originale del 1847, scena II Atto terzo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Cabaletta originale del 1847, scene IV-V Atto quarto Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena ultima Finale originale del 1847, scena ultima