Scena unica La piazzetta di un piccolo paese del litorale toscano.
A destra, su tre gradini, un'antichissima facciata di chiesa con il campanile da un lato e dall'altro la casa del prevosto. A sinistra la casetta dello speziale, con il portoncino a due battenti e sul fianco una finestra munita di inferriata.
Nel mezzo della piazza una fontana con vasca adorna di mostri.
Notte: una pallida alba lunare illumina quel poco orizzonte che si vede; il resto è nel buio profondo.
Baldo sguscia guardingo da destra, ansando; nel passare davanti alla chiesa si segna; traversa a passi di lupo, s'acquatta presso alla finestra della casetta dello speziale. Dopo un momento apparirà dietro l'inferriata Candida.
Atto primo
Scena unica Una specie di strana sala un po' da pranzo e un po' da ricevere e che serve poi anche da cucina e da laboratorio farmaceutico nel lato destro, dove una arco largo e basso mostra l'interno della minuscola bottega dello speziale. Se ne vedono: la porta in fondo che dà sulla piazzetta; una controporta vetrata con la scritta Maestro Mirocleto Unguentario Emerito; il banco di vendita quasi sotto l'arco; e una finestra con inferriata (la stessa del prologo) a destra.
L'arco ha una tenda da tirarsi.
Atto secondo
Scena unica Sala ottagonale in una torre del castello del signor Ipsilonne.
Nel primo lato (a sinistra dello spettatore) una porta d'accesso alle stanze di Candida, poi un grande divano alla turca, un tavolinetto, due ampie poltrone profonde e un paravento ricchissimo.
Nel secondo lato, larga finestra che s'apre su un verone angolare: al verone si deve accedere anche dalla prima stanza dell'appartamento di Candida. Il verone è illuminato da torce; si intravvedono grandi chiome d'alberi e il mare lontano.
Il terzo lato è tutto a vetrate al di là grandi sale da ballo folgoranti di luce.
Nel quarto lato un magnifico camino con sopra una pendola d'oro, e dinnanzi al camino altro tavolinetto e altre comodissime poltrone; sul tavolino tre bottiglie, una delle quali già vuota, e un enorme pezzo di dolce.
Un ricchissimo lampadario acceso pende dal mezzo del soffitto: tutto nella sala è ricco, sfarzoso, sovraccarico d'oro, di ricami, di ornamenti barocchi.
Epilogo
Scena unica La piazzetta, come nel prologo.
Sulla gradinata della chiesa è sdraiato un Vagabondo dalla spessa barba grigia, ravvolto in un gran mantello e col cappuccio fin sugli occhi. Sopraggiungono Candida e Baldo seguiti da due giovani Compagni: Baldo picchia alla porta della casa del prevosto, fin che s'apre la finestra e s'affaccia, rabbuiata e sonnolenta, Menica.