Atto secondo

 
L'oracolo.
 

Scena prima

Vestibolo nelle case degli Orazi.
Orazio ed i Fratelli, ognuno cinto d'armi.

 Q 

Orazio, fratelli di Orazio

 
(mettendosi coi fratelli in ginocchio sul limitare)

ORAZIO

Addio sacri penati! ~  

(sorgono)

 

Ov'io non rieda

vincitor della pugna,

l'ultima volta è questa

che la paterna soglia io varco...

 

Scena seconda

Curiazio, e detti.

<- Curiazio

 

CURIAZIO

Arresta.  

ORAZI

Curiazio!...

ORAZIO

Fra i miei lari!

CURIAZIO

Un sol momento...

(ad un cenno di Orazio, i fratelli si ritirano)

fratelli di Orazio ->

 

ORAZIO

Al campo

io ti credeva!

CURIAZIO

Irresistibil forza

respinse addietro i passi miei! Né seppi

domar l'ardente voglia

di stringerti al mio sen, pria di scontrarti

col brando in pugno...

(movendo in atto di abbracciarlo)

ORAZIO

No... t'arretra, e parti.

 

CURIAZIO

Se d'ogni affetto umano  

per te la possa è doma,

se chi nascerà in Roma

è crudo al par di te,

che non mi fean romano

rendo agli dèi mercé.

ORAZIO

Vanne: l'affetto antico

ricopra un vel d'oblio.

O te svenar degg'io,

o me svenar déi tu!

Di Roma sei nemico;

non ti conosco più!

CURIAZIO

In fera pugna stanco,

perdute l'armi, o frante,

le chiome, il petto, il fianco

del sangue mio grondante,

m'avea feroce stuolo

già rovesciato al suolo!...

Chi dal mio capo ignudo

svolse le ostili offese?

Chi sopra me lo scudo

proteggitor distese?

Per te la luce io miro!...

L'aura per te respiro!...

(prorompendo in lacrime di tenerezza)

D'Alba nemico sei,

ma ti conosco ancor!

(gettandosi al collo di Orazio, con dolce violenza)

ORAZIO

Curiazio!...

(mal resistendo)

CURIAZIO

Piangi!

ORAZIO

Oh dèi!...

(toccandosi la guancia solcata da una lacrima)

Hanno i Romani un cor!

VOCI POPOLARI
(dall'esterno)

Andiamo... andiamo... ~ Già prossima

è l'ora del cimento... ~

Divinità propizie

vegliate al gran momento!...

ORAZIO

Udisti?

CURIAZIO

Intesi...

ORAZIO

Muovono

le turbe spettatrici

al campo!

CURIAZIO

(come vergognando del ritardo)

E noi!...

ORAZIO

Si tronchino

gl'indugi.

CURIAZIO

Sì... ben dici!...

ORAZIO

Valor!

CURIAZIO

Costanza!

ORAZIO

Or tutto,

tutto roman son io!

CURIAZIO

Vedimi... a ciglio asciutto

da te mi sciolgo.

ORAZIO E CURIAZIO

Addio!...

Ardente amor di gloria

solo m'avvampa omai!...

Incerta è la vittoria,

certo l'onor sarà!

Se condannò la patria

il pianto che versai,

di sangue in olocausto

ammenda ne farà!

(partono)

Orazio, Curiazio ->

 
 

Scena terza

Vasta pianura fuori le porte di Roma, e limitrofa ai due accampamenti.
Fra il rimbombo di bellici strumenti schierasi da una parte l'Esercito di Roma, dall'altro quello d'Alba: e quinci e quindi s'inoltrano poscia i Duci, accompagnando i tre Orazi ed i tre Curiazi: il Vecchio Orazio segue i Figli.

Bozzetti

 Q 

<- esercito di Roma, esercito di Alba, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio

esercito di Roma, esercito di Alba ->

 

ROMANI

Pria di pugnar si sciolgano  

i giuramenti alterni.

ALBANI

E testimoni e vindici

tutti ne sian gli eterni.

ORAZI E CURIAZI

Giuriamo per la gloria

o vincere, o morir.

DUCI ROMANI E DUCI ALBANI

Se vinti noi sommetterci

giuriamo al vincitore.

TUTTI

Vergogna ed abbandono

ricopra il mancatore,

e la celeste folgore

lo possa incenerir!

 

VECCHIO ORAZIO

La veneranda schiera  

de' sacerdoti ad implorar s'avanza

fausti i numi a' pugnanti.

 

Scena quarta

Il Gran sacerdote, con séguito di Flamini, e detti.

<- Gran sacerdote, flamini

 

GRAN SACERDOTE

Sospendete  

la pugna.

GLI ALTRI

Che!

GRAN SACERDOTE

Lo impongo

a nome de' celesti.

ORAZI

E qual cagion?

CURIAZI

La svela...

GRAN SACERDOTE

Da funesti

presagi fui colpito! Arser gl'incensi

a stento sugli altari, e negri, e densi

surser globi di fuoco, che ritorse

in giù potenza ignota... De' congiunti

il sangue sparger denno

i congiunti!... Potria

destar sì fera pugna

l'ira divina.

ROMANI E ALBANI

Che favelli!...

(tocchi da religioso terrore)

GRAN SACERDOTE

Meco

nel fatidico speco

dell'Aventin traete: il re lo vuole.

Norma del ciel ne sia la voce.

ORAZI

Come!

CURIAZI

E l'onore?

ORAZI

La fede?...

CURIAZI

I giuramenti?...

VECCHIO ORAZIO

Cedete, o figli...

ROMANI E ALBANI

Sì...

ORAZI E CURIAZI

Non mai...

GRAN SACERDOTE

Por freno

è d'uopo a zel soverchiamente audace:

quando parlan gli dèi si adora e tace.

 

GRAN SACERDOTE, VECCHIO ORAZIO, DUCI ROMANI E DUCI ALBANI

Non di trombe, non di brandi  

il fragor s'intenda ancora:

ove il fato lo comandi

spargerete il sangue allora.

Ma sì barbara condanna,

scritta forse in ciel non fu.

ORAZI

(De' Quiriti in sen t'accampa

o di Roma santo affetto:

il tuo foco, ah! Non gli avvampa

quale avvampa nel mio petto!

Il maggior per me dei numi,

il destin per me sei tu!)

CURIAZI

(Dall'ambascia il core affranto,

si ridesta, e vive, e spera...

in te, amore, in te soltanto

mia fidanza io pongo intera:

tra gli eterni è grande il fato,

ma più grande amor sei tu!)

 
Il Gran sacerdote parte frettoloso, seguìto dagli Orazi e Curiazi, dai Flamini, e dai principali Duci romani e albani.

Gran sacerdote, flamini, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio ->

 
 

Scena quinta

Orrida caverna a piè dell'Aventino, a cui si discende per lunga serie di scalini incavati nel vivo masso: le dense tenebre che ci regnano son qualche tratto rischiarate appena da incerta luce, che penetra da un forame praticato nell'alto: in fondo una porta di bronzo chiusa.
Dopo lungo e terribile silenzio, vedesi Camilla scendere tutta sola nella misteriosa spelonca.

Bozzetti

 Q 

<- Camilla

 

CAMILLA

(accennando alla porta)  

Ecco il delubro! Innanzi

al sacro limitar della caverna

svenan l'offerta i sacerdoti... Osai

fra queste arcane ombre temute io sola,

divo Apollo, venirne... Amor mi mosse!

E prima giunger volli,

ad implorar la tua pietà. Gli eterni,

del par che onnipossenti,

giusti son, son clementi;

né tu nume vorrai

chieder lagrime eterne a questi rai.

 

La mia prece, il pianto accogli,  

abbian fine i miei spaventi:

regolar tu puoi gli eventi,

un tuo detto è l'avvenir.

L'empia pugna tu distogli...

in te fida il cor tremante...

non costringermi l'amante

o i fratelli a maledir!

 

Scena sesta

I Sacerdoti, gli Orazi ed i Curiazi accompagnati da molti Duci delle due armate. Sabina con séguito di Nobili romane, e detta.

<- sacerdoti, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Vecchio Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Sabina, nobili romane

 

TUTTI

O voce del fato, se vietan gli dèi  

la pugna prescritta, svelar tu ne déi:

il santo responso, fra mistici rombi,

in questo rimbombi ~ abisso d'orror.

(odesi un cupo muggito sotterraneo)

 

Dall'ime latèbre del pallido speco

s'innalza fremente un murmure, un'eco!

È l'aura del nume, che intorno già mosse,

e l'alme percosse ~ di sacro terror!

 
Il muggito fa sentirsi più vicino. Tutti si atterrano. Spalancasi la porta, e lascia vedere parte del febeo delubro, mentre una voce tonante pronunzia la fatidica parola:

 

Tremate, o genti! A voi de' numi il nume  

ne' miei tremendi oracoli favella!

Si pugni: tal sta scritto in quel volume

ove sillaba mai non si cancella!

(la porta si rinchiude: Camilla cade tramortita)

SACERDOTI
(agli Orazi ed ai Curiazi)

Obbedite.  

ORAZI

(muovendosi per uscire)

All'armi...

CURIAZIO

(osservando lo stato di Camilla)

Alcuno

fu di me più sventurato?...

ALTRI CURIAZI

Vieni, seguimi... opportuno

è l'istante!...

CURIAZIO

Avverso fato!...

 
Tutti escono, tranne Sabina, e le altre Donne rimaste intorno a Camilla.

sacerdoti, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Vecchio Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio ->

 

SABINA

Sposo?...  

(ritornando presso la svenuta)

Ahi misera!...

DONNE

L'aita...

SABINA

Quante vittime la sorte

oggi chiese!...

(Camilla si riscuote)

DONNE

Riede in vita!...  

SABINA

Al supplizio, a lunga morte

ella riede!

CAMILLA

Quale orrendo

vel mi cinge!...

SABINA

Deh!...

DONNE

Fa' cor.

CAMILLA

(riconoscendo gli oggetti a poco a poco)

L'antro!... Il tempio!... Ed essi?...

(con grido acutissimo)

Ah!... intendo

DONNE

Sventurata!...

SABINA

Oh mio terror!...

 

CAMILLA

(nella più viva disperazione)  

Arde già l'atroce guerra!...

Gronda il sangue, gronda omai!...

E non t'apri o dura terra?...

Cielo, un fulmine non hai?...

Se d'un cor che a morte anela

nume alcun pietà non sente,

sia de' numi più clemente,

e m'uccida il mio dolor.

Sfondo schermo () ()

 

SABINA

Sol t'ascondi, e l'empia cela...

sanguinosa, orrenda scena...

DONNE

Ahi! Che piange a tanta pena

ogni ciglio ed ogni cor!

 
Camilla esce qual dissennata; tutte la seguono.

Camilla, Sabina, nobili romane ->

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Vestibolo nelle case degli Orazi.

Orazio, fratelli di Orazio
 

Addio sacri penati!

Orazio, fratelli di Orazio
<- Curiazio

Arresta / Curiazio!

Orazio, Curiazio
fratelli di Orazio ->

Curiazio e Orazio, Voci esterne
Se d'ogni affetto umano
Orazio, Curiazio ->

Vasta pianura fuori le porte di Roma, e limitrofa ai due accampamenti.

(rimbombo di bellici strumenti)

<- esercito di Roma, esercito di Alba, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio
duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio
esercito di Roma, esercito di Alba ->

La veneranda schiera

duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio
<- Gran sacerdote, flamini

Sospendete la pugna

Gran sacerdote, flamini, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Vecchio Orazio ->

Orrida caverna a piè dell'Aventino, a cui si discende per lunga serie di scalini incavati nel vivo masso: le tenebre che ci regnano son rischiarate appena da incerta luce, che penetra da un forame praticato nell'alto: in fondo una porta di bronzo chiusa.

(lungo e terribile silenzio)

<- Camilla

Ecco il delubro!

Camilla
<- sacerdoti, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Vecchio Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio, Sabina, nobili romane

(odesi un cupo muggito sotterraneo)

 

(il muggito fa sentirsi più vicino; tutti si atterrano; spalancasi la porta, e lascia vedere parte del febeo delubro)

Tremate, o genti! A voi de' numi il nume

(la porta si rinchiude: Camilla cade tramortita)

Obbedite / All'armi

Camilla, Sabina, nobili romane
sacerdoti, duci, Orazio, fratelli di Orazio, Vecchio Orazio, Curiazio, fratelli di Curiazio ->

Sposo?... Ahi misera!

(Camilla si riscuote)

Riede in vita!

Camilla, poi Tutte
Arde già l'atroce guerra!
Camilla, Sabina, nobili romane ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta
Parte di Roma in vicinanza delle mura: nel prospetto il tempio di Giano aperto. Vestibolo nelle case degli Orazi. Intorno del tempio di Venere. Vestibolo nelle case degli Orazi. Vasta pianura fuori le porte di Roma, e limitrofa ai due accampamenti. Orrida caverna a piè dell'Aventino, a cui si discende per lunga serie di scalini incavati nel vivo masso: le... Luogo presso l'esterno delle mura di Roma; vedesi nel fondo parte dell'accampamento albano; la notte è... Vestibolo nelle case degli Orazi. Piazza contigua alla porta Capena.
Atto primo Atto terzo

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