Per l'Andromeda

Del sig. Benedetto Ferrari; rappresentata in Venezia.

Parti fuor d'Etiopia, e fermi il piede,

ov'han liberi eroi su l'onde il regno

(peregrina infelice) e l'atto indegno

de le sventure tue teco ne riede.

Svelto il lido a seguirti esser ti crede,

e qual scena, di Giun serve a lo sdegno,

ch'in te, diva al poter, fera all'ingegno,

numi, e mostri eccitar pronta si vede.

Libra il fato i tuoi casi, e la tua sorte;

esposta al cielo, e condannata al mare

di là la vita, e di qui la morte.

Giudice l'occhio in quel momento appare,

che con Ferro celeste un guerrier forte

ti lascia in vita eternamente andare.

Don Donato Milcetti da Faenza.

Illustrissimo signore, e padron colendissimo Lo stampatore a' lettori Del padre sig. don Alfonso Pucinelli Del sig. dottore Bartolomeo Angarani Del signor Gio. Francesco Busenello Sonetti del signor Benedetto Ferrari Per l'Andromeda Per l'Andromeda
Atto primo Atto secondo Atto terzo

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