Del padre sig. don Alfonso Pucinelli

All'autore, poeta, musico, e sonator di tiorba eccellentissimo.

Non più fra' suoi confini il basso polo

provò di meraviglie un sforzo altero;

ch'entro salma mortal dall'emisfero

chiudesse un divin spirto sceso a volo.

Ceda omai ceda ogni lodato stuolo

de la prisca virtù; doni l'impero

di primato al miracolo più vero,

ch'il ciel ammira, e idolatra il suolo.

Scriva, o suoni la man; celesti lire,

paradisine frasi (ah ch'io no 'l celo)

benedetto quaggiù ne fa sentire.

O felice stagion in mortal velo!

Angel udir senza di vita uscire,

goder quaggiù quel, che si gode in cielo.

Illustrissimo signore, e padron colendissimo Lo stampatore a' lettori Del padre sig. don Alfonso Pucinelli Del sig. dottore Bartolomeo Angarani Del signor Gio. Francesco Busenello Sonetti del signor Benedetto Ferrari Per l'Andromeda Per l'Andromeda
Atto primo Atto secondo Atto terzo

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