All'autore, poeta, musico, e sonator di tiorba eccellentissimo.
Non più fra' suoi confini il basso polo
provò di meraviglie un sforzo altero;
ch'entro salma mortal dall'emisfero
chiudesse un divin spirto sceso a volo.
Ceda omai ceda ogni lodato stuolo
de la prisca virtù; doni l'impero
di primato al miracolo più vero,
ch'il ciel ammira, e idolatra il suolo.
Scriva, o suoni la man; celesti lire,
paradisine frasi (ah ch'io no 'l celo)
benedetto quaggiù ne fa sentire.
O felice stagion in mortal velo!
Angel udir senza di vita uscire,
goder quaggiù quel, che si gode in cielo.