Sonetti del signor Benedetto Ferrari

In lode de' signori musici più celebri, ch'intervennero nell'Andromeda.

Al sig, don Annibale Graselli da Città di Castello;

che rappresentò Mercurio, Perseo, ed Ascalà.

Se pronto ambasciator per l'aria a volo

ne givi a cenni, di alcun nume, o diva,

da dolce impeto tratti ti seguiva

d'anime, e cori innamorati un stuolo.

Se dall'alto scendevi eterno polo,

e 'l mostro reo la lancia tua feriva,

la tenzon sì mirabil riusciva,

che facevi gioir fra l'armi, e 'l duolo.

Se spiegavi il tuo dir, nunzio dolente,

fin da le selci ne traevi il pianto,

non che dagl'occhi dell'umana gente.

Di due grandi Annibal diasi pur vanto

la prisca etate, il secolo presente,

l'un nell'armi divin, l'altro nel canto.

Illustrissimo signore, e padron colendissimo Lo stampatore a' lettori Del padre sig. don Alfonso Pucinelli Del sig. dottore Bartolomeo Angarani Del signor Gio. Francesco Busenello Sonetti del signor Benedetto Ferrari Per l'Andromeda Per l'Andromeda
Atto primo Atto secondo Atto terzo

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