Scena prima Sala terrena nel palagio di Westminster, con grande apertura nel fondo, dalla quale si vede una serra di piante.
Le Dame della corte reale sono intente a diversi lavori donneschi: Sara, duchessa di Nottingham, siede in un canto sola, taciturna, cogli occhi immobili su di un libro, ed aspersi di lagrime.
Scena seconda Elisabetta preceduta da' suoi Paggi, e dette.
Scena terza Cecil, Gualtiero, altri Lord del parlamento e detti.
Scena settima Cecil, gli altri Lord del parlamento e detti.
Scena ottava Appartamenti della duchessa, nel palazzo Nottingham. In prospetto verone, che risponde sul giardino: da un canto tavola, su cui un doppiere acceso ed una ricca cesta.
Sara.
Scena nona Roberto, chiuso in lungo mantello, e detta.
Scena quarta Orrido carcere nella torre di Londra, destinata per ultima dimora ai colpevoli condannati alla morte.
Roberto.
Scena quinta Un drappello di Guardie coverte di bruna armatura, e detto.
Scena sesta Gabinetto della regina.
Elisabetta è abbandonata su d'un sofà col gomito appoggiato ad una tavola, ove risplende la sua corona: le Dame le stanno intorno meste e silenziose.
Scena ottava Sara, Gualtiero e detti. Sara, scinta le chiome, e pallida come un estinto, si precipita a' piè di Elisabetta: ella non può articolar parola, ma sporge verso la regina l'anello d'Essex.
Mario Rossi, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli1964, dal vivo con:
Elisabetta (Leyla Gencer)
Nottingham (Piero Cappuccilli)
Sara (Anna Maria Rota)
Roberto (Ruggero Bondino)
Cecil (Gabriele De Julis)
Gualtiero (Silvano Pagliuca)
Un paggio (Bruno Grella)
Un familiare (Bruno Grella)
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