FAUST: ...Attimo fuggente! | ||
Arrestati, sei bello! | ||
La morte di Faust. |
Laboratorio di Faust, come nell'atto primo, ma qua e là diroccato dal tempo. |
Faust, Mefistofele |
MEFISTOFELE |
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FAUST |
(alzandosi, come assorto in una estatica visione) O amor! rimembranza! | |
MEFISTOFELE |
(O canti! o memorie d'incanti e di glorie, guidate a ruina quell'animo altier. Cammina, cammina, superbo pensier.) | |
FAUST |
(♦) | |
MEFISTOFELE |
Hai bramato, hai gioito e poi bramato novellamente, né ancor dicesti all'attimo fuggente: «Arrestati, sei bello!» (ironico) | |
FAUST |
Ogni mortale mister conobbi, il real, l'ideale, l'amore della vergine e l'amore della dèa... Sì... ma il real fu dolore e l'ideal fu sogno... | |
MEFISTOFELE |
(Spiar voglio il suo cuor. All'erta! tentator). | |
FAUST della più estrema età, in un sogno supremo si bea l'anima già. Re d'un placido mondo, d'una spiaggia infinita, a un popolo fecondo voglio donar la vita. Sotto una savia legge vo' che surgano a mille a mille e genti e gregge e case e campi e ville. Voglio che questo sogno sia la santa poesia, e l'ultimo bisogno dell'esistenza mia. |
(♦) | |
(nel fondo della scena apparirà confusamente una visione di popoli celestiali) | ||
FAUST |
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MEFISTOFELE |
(Ah! qual baglior conturba il cieco tenebror?! Ah! il ben gli si rivela! All'erta! tentator!) | |
FAUST |
Già mi bèo nell'augusto raggio di tanta aurora! Già nell'idea pregusto una ineffabil ora! | |
MEFISTOFELE |
(Pende la lotta incerta fra l'averno ed il ciel. O tentatore, all'erta!) | |
(a Faust, disciogliendo il mantello come nell'atto primo) | ||
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Vedi! pur ch'io distenda il mio mantel noi viaggerem sull'aria! Faust! Faust! Faust! | |
(la visione santa si fa più fulgida) | ||
FALANGI CELESTI |
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MEFISTOFELE |
Odi il canto d'amor! Vieni a inebbriar le vene sul sen delle sirene! | |
FALANGI CELESTI |
Dall'eterna armonia dell'universo nel glauco spazio immerso emana un verso ~ di supremo amor: e s'erge a te per l'aure azzurre e cave in suon soave. - Ave. | |
(la visione delle sirene s'oscura; quella del fondo si farà sempre più luminosa) | ||
MEFISTOFELE |
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FAUST |
(con un gesto possente va ad afferrare il vangelo) Temi il cielo! Baluardo m'è il Vangelo! (cadendo ginocchioni e appoggiandosi sulla bibbia) Padre nostro, m'allontana dal demonio mio beffardo. Dio d'amore e di perdon! Fuggi! Fuggi, o tu satana! | |
MEFISTOFELE |
Torci il guardo! Torci il guardo! | |
FAUST |
Non indurmi in tentazion! | |
MEFISTOFELE |
(Già strilla l'angelico stuolo. (sempre più agitato) Ghermiamo quell'anima al volo. Già l'opra del male distrugge l'eterno! la preda mi sfugge!) | |
FAUST |
Schiude alfin le sue porte (sempre più estatico) la sognata città! (rapito nell'estasi della visione) Vola il cantico ardente del celestial drappello! Vieni, Ideal! vien, Morte! Santo attimo fuggente, arrestati, sei bello! A me l'eternità! (cade morto) | |
(scende una pioggia di rose sulla salma di Faust) | ||
CHERUBINI | ||
(cade una pioggia di rose e di raggi su Mefistofele) | ||
Spargiamo un profluvio di rose, gittiamo un diluvio di fior sul mostro, e le gelide e irose sue labbra ei contorca furente, in mezzo alla pioggia rovente che vien dal seràfico ardor. | ||
- Siam nimbi volanti dai limbi. - Nei santi splendori vaganti. - Siam cori di bimbi, d'amori. | ||
MEFISTOFELE Diluvian le rose sull'arsa mia testa, le membra ho corrose dai raggi e dai fior. Fuggiam la tempesta dei chèrubi dôr. M'assale la mischia di mille angioletti, inneggian gli eletti, ma il reprobo fischia! (si sprofonda) | ||
FALANGI CELESTI Alleluiate, o trombe! o cetre! o cori! O diafani vapori! O stelle! o fiori ~ cui non vizza il gel! Qui eterna è l'ora; a misurar non vale ègro tempo mortale l'inno ideale ~ che si canta in ciel. | ||
Laboratorio di Faust, qua e là diroccato dal tempo; notte.
(voci magiche sparse nell'aria)
Corsi attraverso il mondo e i suoi miraggi!
(nel fondo della scena appare confusamente una visione di popoli celestiali)
(la visione delle sirene s'oscura; quella del fondo si fa sempre più luminosa)
Torci il guardo! / Temi il cielo!
(Faust cade morto)
(scende una pioggia di rose)