Signori

Persuaso dalla cognizione di me stesso, io era risolutissimo di non voler stampar alcuno più de' miei scherzi poetici: e stampandogli per avventura, di più non dedicargli.

Il cimento della stampa è negozio molto pericoloso ne' vecchi professori, e 'l dedicare oggidì è un mezzo affrontar i padroni.

Ma poiché mi conviene di rompere il primo proponimento scusatemi, se rompo il secondo ancora.

La sera sposa del Sole deve per retaggio di famiglia esser appadrinata dalle signorie vostre: e dev'io procurarle protettori affezionati alla poesia, ed alla musica insieme, per oggetto della quale opera è stata primieramente composta.

E chi non sa il diletto, che l'illustrissimo vostro padre ha dimostrato sempre di queste due nobilissime professioni? E se le signorie vostre sono e nella prudenza, e 'n tante altre eroiche virtù il vero ritratto di lui, chi potrà dubitare, ch'in questo ancora non imitino l'operazioni paterne.

So ben io per prova il piacere, ch'ambedue ne ricevono.

Mando dunque all'ombra del lor patrocinio la mia sera, e soddisfo in parte a molte mie obbligazioni.

Non pretendo d'obbligarle a grazie maggiori; ma facendo lor riverenza, bacio alle sig. vostre affettuosamente le mani.

Di Venezia li 20 gennaio 1639

Signori Lettori Argomento Allegoria
Prologo Azione prima Azione seconda Azione terza

• • •

Testo PDF Ridotto