Atto secondo

 

Scena unica

Il paesaggio: la piazza di Sölden.
Nel fondo la chiesa alla quale si accede per un'ampia gradinata.
Da una parte all'altra, traversalmente corrono striscie di tela colorata che ricoprono la piazza in parte (la parte riservata alle danze pubbliche). L'osteria dell'Aquila è a destra. Le finestre, la porta, le tavole, le panche, tutto vi è coperto ed ornato di rami frondosi e di fiori.
Anche dalle finestre e dai ballatoi pendono drappi a colori, fronde, ghirlande. È tutto un paese vestito di festa! È il Corpus Domini.
La piazza è gremita di Gente; chi va e chi viene; chi si dà al discorrere; chi saluta e passa; chi ride; chi si trattiene a crocchi.
Tutti i variopinti e pittoreschi costumi del Tirolo vivono e si muovono nella piccola piazza.
Ecco là, il Pedone di Schnals già seduto davanti ad una enorme tazza di birra, in mezzo a un crocchio di Giovanotti, che beve, ride, discute e qualche volta alla bell'Afra tutta in faccende (la Padrona dell'osteria dell'Aquila) mormora parole che eccitano la facile allegria dei suoi Ascoltatori! Là, in disparte, c'è anche Gellner, anch'egli vestito a festa, ma triste, sinistro, taciturno. Come egli è cambiato in un anno! (Poiché è passato già l'anno dalla sera che all'Hochstoff, fu respinto dalla Wally e costei del Padre messa alla porta.)

 Q 

gente, Pedone, giovinotti, Afra, Gellner, Hagenbach, Giuseppe, vecchie, fanciulle

 

ALCUNE FANCIULLE

(attraversando la piazza e sussurrano fra loro)

Entro la folla che intorno s'aggira,  

ne' dì di festa, è bello passeggiar.

ALTRE FANCIULLE

(si succedono gaiamente ridendo)

Là v'è garzon che per me sospira!

FANCIULLE

(additando)

Là ve n'è un altro che mi sta a guardar!

(al passare delle fanciulle avanti alla tavola dove siede, beve, sogghigna e fuma il pedone di Schnals)

GIOVANOTTI

(osservando)

Ah, inver, s'io mi dovessi ammogliar,

di queste mogli affé non ne vorrei!

Son volubili troppo nell'amar

e una fraschetta in casa non terrei!

VECCHIE

(attraversano la piazza e si avviano alla chiesa, sogguardano brontolando le belle ragazze)

Già le campane suonano ~

e le preghiere echeggiano...

esse dio non ascoltano ~

ma ridono e cinguettano...

e a nulla, a nulla pensano ~

che al sol piacer, le frivole...

ed alle vesti e ai bindoli ~

che intorno a lor svolazzano!

BORGHESI

(sorridendo malignamente)

O nonne sagge e venerate ~

perché con tanta furia

alla chiesa ne andate? ~

Tanti anni son passati,

che le colpe e i peccati ~

di vostra gioventù

perfin lo stesso iddio ~

già non ricorda più!

 

FANCIULLE

Suona la squilla mattutina!

È il dì di festa!

E i bei garzoni veston gai corsetti

e portano berretti ~ piumati sulla testa!

(le vecchie frettolose si avviano alla chiesa)

UOMINI

Suona la squilla mattutina!

È il dì di festa!

E le ragazze di nastri e d'orpelli

intrecciano i capelli ~ se ne ornano la testa!

PEDONE

(fumando in una lunga pipa di porcellana e rivolgendosi ai vicini)

Or, per la via, ne ho incontrate assai

brigate allegre e giovinette belle!

UOMINI

(alzandosi)

Giorno è per noi di festa e d'allegria!

Ed è nostro piacere, in compagnia,

ber del buon vin... le belle corteggiar...

cantar... danzar... e amar!

 

<- Walter

PEDONE

(a un tratto si leva, guarda per la piazza e addita Walter che tutto in fronzoli se ne viene occhieggiando, curioso e un po' spavaldo, le donne)

Vedetelo venir il piccol Walter  

tutto vestito a festa.

VECCHIE E FANCIULLE

(scontrandosi con Walter mentre s'avviano alla chiesa)

Oh! Il bel corsetto!

UOMINI
(beffardi)

Oh! Il piccol seduttore!

PEDONE
(ironico a Walter)

O che già fate l'occhietto

moribondo a maritate?

WALTER
(stizzito al Pedone)

Ognun fa quel che più gli piace! A voi

il ber? A me le belle donne e amar!

PEDONE

Or or la tua padrona io m'ho incontrata

che a Sölden se ne vien...

WALTER
(punto)

Non ho padrone!

PEDONE

(sogghignando)

Eh, via! Vo' dir, colei che così ricche

vesti ti diè!

WALTER
(furente)

La Wally è sol mia amica!

(s'allontana)

Walter ->

 
Intanto Hagenbach si è seduto ad una tavola avanti all'osteria dell'Aquila. Afra accorre sorridente, felice.
Tutti si fanno intorno all'Hagenbach; chi gli stringe la mano, chi lo saluta, chi beve con lui.
 

GIOVANOTTI

(continuando il discorso col Pedone)

Avrem la Wally?  

PEDONE

Sì;

(con mistero)

ora che il diavolo

ha via portato seco il vecchio Stromminger,

essa corre le feste e si diverte!

GELLNER

(lanciando un'occhiata sinistra all'Hagenbach)

(La sciagurata!... qui ne vien per lui!...)

(gli sfugge un gesto di minaccia, poi a tratto si leva e si perde nella folla)

Gellner ->

PEDONE

(continua, aizzando i giovanotti)

Avanti giovanotti!... È un bel partito?...

La mano della Wally è una cuccagna!

HAGENBACH

(con disprezzo)

No! Una moglie così non la vorrei!

Colei non per l'amor... per l'odio è fatta!

ALCUNI GIOVANOTTI

(scimiotteggiando Hagenbach)

No! Una moglie così non la vorrei!...

PEDONE

(malizioso, rimbeccandoli)

L'ho udita dire e ridir che nessun uomo

un bacio sapria torle...

GIOVANOTTI

L'orgogliosa!

HAGENBACH

(con fatuità)

Vuò rivederla e... vuò con lei danzar!

 
Intanto le Vecchie e le Fanciulle sono entrate in chiesa.

vecchie, fanciulle ->

Gli Uomini, tornati a sedersi alle tavole dell'osteria, bevono e giuocano.
 

AFRA

(facendo vicina all'Hagenbach con voce carezzevole)

No! Coll'amore tu non déi scherzar.  

Invan resiste al suo voler il cuor!

Il pianto a ogni pupilla sa strappar.

No, tu non déi scherzar coll'amor!

HAGENBACH

Ah! Rider mi fate! Io tremar?...

È troppo fermo entro il mio petto il cuor!

Colle orgogliose piacemi scherzar

ma il core ho chiuso alle malie d'amor!

WALTER

(che è ritornato, udendo parlare della Wally, esclama in atto di sfida:)

Nessuna saprà la Wally far piegar,

né al labbro un bacio sol torle d'amor!

Ma alle malie d'amor chiuso è il suo cuor!

Essa ha vaghezza solo di celiar!

<- Walter

PEDONE

(facendo della filosofia)

Ai giovanotti piace lo scherzar!

Badate, ohimè! che assai scaltro è amor!

Se alle donna la testa fa girar,

l'uomo che inebria impazza di furor!

 
(frattanto, dalle tavole ove ferve il giuoco, scoppiano lunghe e tumultuose risate, troncate bruscamente dalla esclamazione)

<- Wally

WALTER, AFRA E PEDONE

Eccola qua!  

(infatti è la Wally! A questo grido di sorpresa ne segue un altro di ammirazione)

GIOVANOTTI

(mormorando)

La bella creatura!

AFRA

(all'Hagenbach che studiatamente non si volge a guardare)

E che arie da regina... E che bel vezzo

di perle intorno al collo!

(la Wally è superbamente bella e superbamente vestita di una ricca veste di velluto, ed ha uno splendido vezzo di perle al collo. Alcune amiche l'accompagnano)

WALTER

(movendole incontro)

Alfin sei giunta!

WALLY
(a Walter)

Sei tu, mio Walter?

GIOVANOTTI

(alzandosi)

Benvenuta, Wally,

se per danzar tu vieni...

WALLY

(interrompendoli)

E perché no?

(ad un suo cenno, Afra si toglie dall'Hagenbach e rientra portando una tazza alla Wally, poi ritorna presso a Giuseppe. La Wally la segue coll'occhio, si avvede della presenza dell'Hagenbach e depone senza bere la tazza)

ALCUNI

Dì!... Danzerai con me?

ALTRI

Poi con me pure?

WALLY

Io danzerò con chi vorrà il capriccio

pe 'l piacer di danzar!

PEDONE

(intervenendo)

Anche la danza

del bacio?

WALLY
(provocante)

So che le fanciulle vostre

nascondon la voglia che han di baci

nell'uso di tal danza!... Io, no!... E poi...

PEDONE

E poi?

WALLY

Non facil cosa saria forse

strapparmi un solo bacio!

PEDONE
(insistente)

E se ciò fosse?

 

WALLY

Finor non m'han baciata  

che i rai del sol e il vento,

la rugiada imperlata,

le stelle in firmamento;

m'ebbi il bacio del fiore;

m'ebbi il bacio del prato;

della neve il candore

il bacio suo m'ha dato;

mi dier baci coll'ali

gli augelli del signor...

solo baci immortali

la Wally ebbe finor.

(accesa nel volto e negli occhi, rimane come assorta; poi, a un tratto, la sua fronte candida si abbuia. Il suo sguardo corre ad Afra e Giuseppe! Parlano... non si curano di lei. Un lampo vibra nella sua pupilla, ed è quasi in atto di sfida che ai Giovanotti lancia queste parole così piene di disprezzo)

WALLY

Così prezioso don qual uomo  

mai potria rubarsi?

PEDONE

E se alcuno il potesse?

WALLY

Quell'uom?... Sarebbe mio!

(prende il braccio di Walter e si allontana. Passando vicino all'Hagenbach, lo guarda prima con civetteria, poi con uno sguardo profondo così che egli è scosso)

PEDONE
(con ironia)

Su! giovanotti!

Coraggio dunque! Il bacio di Wally

val la cuccagna!

(dalle porte aperte della chiesa si ode la lenta armonia dell'organo)

ALCUNI

È l'ora della messa!

In chiesa andiam...

ALTRI

Andiam... poscia alla danza

ci rivedremo!

 
I Giovanotti s'avviano tutti lentamente alla chiesa. Afra rientra nell'osteria.

gente, Afra ->

 

HAGENBACH

(alzando tutto turbato, e avviandosi egli pure in chiesa)

(Ancora quel suo sguardo!)  

 
Walter e la Wally che si è attardata co' le sue Amiche per acconciarsi il velo, stanno pure per entrarvi, quando da una viuzza di destra sbuca fuori Gellner il quale impedisce loro il passo.

Hagenbach ->

<- Gellner

Walter ->

Wally si ferma, fa segno a Walter di voler rimaner sola.
 

WALLY
(freddamente rivolgendosi Gellner)

Sei tu?!  

GELLNER

Son io...

WALLY

Da che son la padrona

tu sol, dei miei, non sei venuto a me...

GELLNER

Io non l'osai...

WALLY

Non t'ho dimenticato!

Un dì tu fosti sordo a' preghi miei

ed a' miei pianti... fui per te cacciata...

orben, oggi io te caccio! Però... ingrata

esser non vuò...

(gli stende una borsa di denaro)

Prendi!... È denaro! E vanne!

GELLNER

Nulla voglio da te...

(con un gesto allontana la borsa che Wally gli porge, e poi risoluto)

Io t'amo ancora

e più di prima io t'amo! Deh!... mi guarda

come io per te mi struggo in desideri...

 

WALLY

(torturandolo femminilmente)

Cantava un dì mia nonna questa strana canzone:

 

«Fatto il mondo è così:  

non v'ha più fiera voluttà in amore

che odiare l'uom che v'ha dannato il cuore.

Piangi, garzone? E tu bel cavaliero,

perché si triste e cupo è il tuo pensiero?

(beffardamente)

Nerina si rifiuta alla tua brama

ti deride, se soffri, la tua dama?

Fatto il mondo è così:

amore al riso sempre il pianto unì!»

(ride, provocandolo)

 

GELLNER

(co' gli occhi pieni di lacrime e la voce piena di preghiere)

Non ridere!  

WALLY

(ride provocandolo)

Oggi sono allegra assai!

GELLNER

(fissandola in viso)

No... Non lo dir!

WALLY

(tornando seria e turbata)

Che ne sai tu?

GELLNER

Rispondi...

perché, così selvaggia un dì, ti adorni

ora di perle e per le fiere corri!

Dietro all'amor tu corri...

WALLY

(interrompendolo impetuosa)

Non è vero!

GELLNER

(implacabile, investendola)

Menti! Il tuo cor per me non ha segreti...

(le si avvicina, ed abbassando la voce sussurra:)

Sai tu perché ti ottenni da tuo padre?

Perché gli dissi che Giuseppe amavi!

WALLY

(con impeto selvaggio e feroce, come una imprecazione)

Ed è per me un'ebbrezza il tormentarti!

 

GELLNER

Mi fai pietà!

(la sua voce è grave eppur dolce)

Se tu, Wally, sapessi

dimenticare! Ah... vivere felici!

(interrompe il discorso, e con immenso slancio)

 

Schiavo de' tuoi begli occhi  

ai piedi ti starei

e, pregando a ginocchi,

come si prega iddio, t'adorerei!

(si inginocchia baciandole la veste, poscia, con immenso trasporto)

E una lunga carezza,

e un'ebbrezza infinita

eterna giovinezza

sarà la nostra vita!

Brano musicale ()

 

WALLY

Suvvia... Ti leva!... A che pregar?... Non t'amo.  

È ver.

(dopo un momento di silenzio e di riflessione)

Giuseppe io l'amo...

GELLNER

(levandosi con impeto; fuori di sé)

Maledetta!

Ma non l'avrai. Che già vicino è il

giorno della sue nozze!

(ride quasi in uno spasimo di ferocia)

WALLY

Ah, no! Gellner, tu menti!

Per torturarmi menti!...

GELLNER

Alla bella Afra

chiedilo dunque.

(Wally, colpita, impalladisce, le forze a un tratto le mancano e si appoggia barcollando ad una tavola)

 

Ed or?... Perché non ridi?...

WALLY

(angosciata, ripensando)

Eran poc'anzi là! Stretti a colloquio

sorridevan fra loro, e le lor teste

si toccavan così... che (vergin santa)

si saria detto...

(un singhiozzo le strozza la voce)

che scambiasser baci!...

GELLNER
(ironicamente)

Cantava un dì mia nonna

questa strana canzone...

«Fatto è il mondo così...  

(beffardamente)

Nerina si rifiuta alla tua brama?

Ti deride, se soffri, la tua dama?

Fatto il mondo è così!»

WALLY
(con forza)

(minacciando)

Ma ancor sue moglie Afra non è... Sì ed io  

l'amo! E nessun può legger nel destino.

(è fuori di sé: acciecata, pazza, batte sulla tavola dove sta ancora la tazza che Afra le aveva portata. Afra accorre. La Wally è così agitata che non si avvede che già dalla chiesa esce la gente e che la piazza ritorna piena di voce e di moto)

<- Afra, gente, Walter, Hagenbach, vecchie, fanciulle

 

AFRA

Che brami, Wally?  

WALLY

(afferrando la tazza la getta violentamente contro terra, così imbrattarle la vesta e grida:)

Invero che tal broda

solo i tuoi ganzi posson trangugiar!

AFRA

(prorompe in lagrime)

Ahimè!

WALTER E CORO

(circondando Afra e Wally)

Che avvenne, Wally? parla...

WALLY

Nulla...

(ad Afra)

Ed or perché tu piangi? Non temere!...

Come s'asciughin gli occhi alle fantesche

io so!

(leva dalla borsa una moneta, e la lascia cadere ai piedi di Afra, dicendole:)

Toh!... Ridi!

HAGENBACH

(che ha veduto, non visto, questa scena, si avanza lentamente, si avvicina ad Afra, si abbassa e raccoglie la moneta d'oro e la getta ai suonatori girovaghi)

È la ricca padrona

dell'Hochstoff che vi paga... or su!

Un ländler de' più gai!

TUTTI

Evviva l'Hagenbach!

WALLY

(Povera me... Vincenzo ha detto il vero!)

(ma, calma, altera, sorridente in viso, essa si avvicina a un crocchio dove sta Walter)

HAGENBACH
(ad Afra consolandola)

Non pianger, Afra... Ti vendicherò!

GIOVANOTTI
(all'Hagenbach)

Vieni a danzare...

HAGENBACH
(ai giovanotti)

Sì... Danziam... ma pria

facciamo una scommessa...

GIOVANOTTI

Qual? Sentiamo!

HAGENBACH

Dieci fiorini d'oro che alla Wally

un bacio strapperò!

GIOVANOTTI

(ridendo)

Scommessa strana!

HAGENBACH

Ebben?

GIOVANOTTI

Sia pur! Teniamo!

 
La piazza, in un batter d'occhi, si è mutata quasi in una immensa sala da ballo. Le tavole riunite servono da palco pei Suonatori. Sulle panche, disposte a collana, seggono i Vecchi, le Vecchie, i Borghesi. Le Fanciulle prendono il braccio del Giovanotto che le invita.
L'Hagenbach, levatosi il cappello, ne toglie la penna d'aquila e ve la rimette, ma al rovescio, il che significa nei costumi di Sölden che qualunque giuramento, qualunque promessa, qualunque parola, se la penna è al rovescio non ha valore. Nessuno se n'è accorto, eccettuato Gellner che, confuso nella folla, presso al palco dei Suonatori, non ha mai staccato lo sguardo dall'Hagenbach.
 

GELLNER

(vedendo l'Hagenbach attraversare la piazza alla volta della Wally, si avvicina a lei rapidamente, sussurrandole all'orecchio:)

Bada, Wally!  

(si allontana)

 

HAGENBACH
(con galanteria)

Danzar con te da tempo desiavo...

WALLY
(lusingata)

Se il vero dici!

HAGENBACH

(come se giurasse)

È il ver!

WALLY

(guardando dubbiosa)

Pure i tuoi occhi

mi guardano con foschi e strani sguardi!

(con tristezza)

L'ingannarmi crudel saria...

HAGENBACH

(trascinando dolcemente la Wally)

Danziamo!

 
Comincia il ländler. Altre coppie di danzatori irrompono. Walter pure vi si avventa con una bella valligiana. Al momento di lanciarsi si ferma; la Wally sorpresa lo guarda.
 

HAGENBACH

M'odi, Wally!  

WALLY

Che brami ancora?

HAGENBACH

Bramo

con te danzar la danza del bacio.

WALLY

Quale capriccio!

HAGENBACH

Agil tu sei e forte...

bramo con te lottare... ed esser vinto.

WALLY

Quale capriccio... qui!

HAGENBACH

Hai tu paura?

(sorridendo la trascina con sé danzando)

CORO

Già il canto fervido vola per l'aere;  

come di rondin, leggiero ha il vol,

e i trilli modula, dell'usignol.

Agili, rapide, le corde fremono...

i fiori olezzano fremon nell'aure,

inni d'amor.

 
La lotta del bacio ferve ancora accanita nel fondo. Ad un bacio colto, risa, applausi. Risate lunghe accolgono la vittoria di Walter. Ogni bacio dato è una coppia di Danzatori che scema. Ormai pochissime continuano. Ma l'attenzione del Pedone e dei Giovanotti che hanno udita la scommessa è per l'Hagenbach e la Wally, attenzione stuzzicata dai due pe 'l loro contegno. Si direbbe che danzino senza accorgersene e spesso cessano di danzare per parlarsi, qualsiché l'armonia che li conduce non sia già quella degli instrumenti, ma quelle che esce dalle loro labbra.
 

HAGENBACH

(ad un tratto eccitato da alcune parole della Wally, cessa di danzare, e turbato le dice:)

No!... Parla!... Parla!... Vuò saper!... Dicevi? ~  

WALLY

(continuando il discorso quasi suo malgrado)

Posar sovra il tuo petto... scordare il mondo e dio...

sempre al tuo cor vicina... questo era il sogno mio,

e la torva miseria de la mia breve vita

eternar de' tuoi baci coll'ebbrezza infinita.

HAGENBACH

(sorpreso e commosso)

Or chi detto m'avria che nel tuo cuor, fanciulla,

vi fosse un paradiso. Io vi ho creduto il nulla!

WALLY

(continuando)

M'hanno detto un giorno che odiata ero da te...

HAGENBACH

(turbato, con calore, interrompendola)

Non t'ho odiata mai... lo giuro... Credi a me!

(riprendono la danza)

PEDONE

Arte è malvagia, il bacio aescar colla parola.

GIOVANOTTI

Al dolce giuoco vincer dée la danza sola!

VECCHIE

No, non è ver! Diritto d'ognun è la favella!

È l'arma più cortese che fa la lotta bella!

 

HAGENBACH

(ad un tratto si arresta nuovamente; questa volta egli cerca di scioglersi dalle braccia della Wally; è pallidissimo, con stanchezza)

No! Non vuò più danzar!

WALLY

(trattenendolo e continuando a parlargli, scherzosa, eccitandolo:)

Al mio labbro di rosa

non giunge il labbro timido di bocca paurosa...

HAGENBACH

(ancora più turbato e tremante)

Cessiam! Da te son vinto!

WALLY

Perché allor, m'hai sfidata?

E la gloria hai bramato d'avermi tu baciata?

(il ländler si è fatto affannoso; nel fondo della scena si danza ancora)

HAGENBACH

(con impeto, stringendosi alla Wally)

Perché?... Perché domandi?... Perché Wally sei bella...

Perché hai profondi sguardi... Soave la favella...

Nei candidi tuoi denti v'è una malia ascosa...

v'è la vita e l'amor sul tuo labbro di rosa!

Ah Wally... In nodo ferreo l'anima allaccia

questa tua treccia morbida, che a te stretto m'abbraccia!

 
A questo punto il Pedone si stacca dal gruppo dei Giovanotti che si interessano alla lotta fra l'Hagenbach e la Wally, e portandosi nel fondo stuzzica anche la curiosità delle Donne narrando loro la scommessa. A poco a poco tutti si avvicinano ai due Amanti circondandoli.
 

WALLY

No!... Taci! Taci!... Udir più non voglio... Tu menti!...

HAGENBACH

(arrestandosi bruscamente, colle lagrime agli occhi)

Lo giuro!...

WALLY

(con impeto)

Non giurare!...

HAGENBACH

Lo giuro, è il vero senti!...

WALLY

(livida in viso)

Ad altra fanciulla il tuo amore hai giurato...

e giuri?... tutto io so, sei già il suo fidanzato.

HAGENBACH

Ah, tu, da un'ora, Wally, con tormenti d'inferno

mi torturi! M'uccidi!... Di me ti prendi scherno!

WALLY

(co' le lagrime agli occhi)

Scherno di te?... Non vedi che t'amo e in te rapita

tutta ne' tuoi accenti vivo una nuova vita...

HAGENBACH

(affascinato, tremante)

Ma allor... perché mi nieghi d'un bacio tuo l'ebbrezza?

(abbracciandola con violenza)

WALLY

(con un lamento)

Ohimè!... Tu mi fai male!...

HAGENBACH

(sussurrando con violenza)

Del tuo bacia m'inebria!...

Così! Così ti voglio! Mia Wally... sempre!...

WALLY

(con un sospiro si abbandona a lui)

Prendimi!

 
L'Hagenbach la bacia sulla bocca.
Un urlo confuso di applausi, di gride beffarde, di risa scoppiano come un uragano intorno.
 

PEDONE, DONNE, GIOVANOTTI E BORGHESI

La Wally fu baciata! Ed Afra è vendicata!

 
(i giovanotti circondano l'Hagenbach, che li guarda come trasognato, ricordando la scommessa)
 

WALLY

(scossa a quelle risa, guarda l'Hagenbach, non comprendendo)

Che dicon mai costoro? E perché ridono?

 
(i giovanotti trascinano l'Hagenbach verso l'osteria)
 

GELLNER

(avvicinandosi alla Wally)

Disgraziata! Perché non m'hai creduto?

WALLY

Ah fu crudel vendetta! Ei m'ingannò?

GIOVANOTTI

A bere!

PEDONE

A bere!

GIOVANOTTI

Afra, il miglior tuo vino!

 
La Wally, gli occhi vitrei, livida, senza lacrime, guarda avanti a sé. Gellner e Walter la circondano; ma ella non vede che uno.
Un Uomo che le volge le spalle. Quasi spera ancora! Ed ecco invece le Vecchie, le Fanciulle, tutte le Donne di Sölden che la attorniano, beffarde, sogghignando.
 

DONNE DI SÖLDEN

Se un marito torrai, tu pure a lui Wally

un bacio porterai, che dio non benedì!

(Gellner e Walter circondano la Wally)

GELLNER

Su! Vieni! Andiam!

(additandogli l'Hagenbach che cerca di stordirsi bevendo)

Guardalo là! Lo vedi?

 

PEDONE

(toccando la sua colla tazza dell'Hagenbach)

Non v'è maggior piacer

d'un ben colmo bicchier.

Ah sì! credete a me,

(vuotando la tazza)

altro non v'è!

Io bevo all'Hagenbach!

GIOVANOTTI

Evviva l'Hagenbach!

 

WALLY

(co' gli occhi fissi sull'Hagenbach, afferra Gellner e gli dice)

Mi vuoi tu ancora?

GELLNER

(con slancio)

Sì!

WALLY

(sempre co' gli occhi sull'Hagenbach e con voce ferma)

Lo voglio morto!

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

La piazza di Sölden; nel fondo la chiesa alla quale si accede per un'ampia gradinata; da una parte all'altra, traversalmente corrono striscie di tela colorata che ricoprono la piazza in parte; l'osteria dell'Aquila è a destra; le finestre, la porta, le tavole, le panche, tutto vi è coperto ed ornato di rami frondosi e di fiori; anche dalle finestre e dai ballatoi pendono drappi a colori, fronde, ghirlande.

gente, Pedone, giovinotti, Afra, Gellner, Hagenbach, Giuseppe, vecchie, fanciulle
 
gente, Pedone, giovinotti, Afra, Gellner, Hagenbach, Giuseppe, vecchie, fanciulle
<- Walter

Vedetelo venir il piccol Walter

gente, Pedone, giovinotti, Afra, Gellner, Hagenbach, Giuseppe, vecchie, fanciulle
Walter ->

Avrem la Wally? / Sì; ora che il diavolo

gente, Pedone, giovinotti, Afra, Hagenbach, Giuseppe, vecchie, fanciulle
Gellner ->

gente, Pedone, giovinotti, Afra, Hagenbach, Giuseppe
vecchie, fanciulle ->
Afra e Hagenbach, poi Walter e Padone
No! Coll'amore tu non déi scherzar
gente, Pedone, giovinotti, Afra, Hagenbach, Giuseppe
<- Walter
 
gente, Pedone, giovinotti, Afra, Hagenbach, Giuseppe, Walter
<- Wally

Eccola qua! / La bella creatura!

Così prezioso don qual uomo

(dalle porte aperte della chiesa si ode la lenta armonia dell'organo)

Pedone, giovinotti, Hagenbach, Giuseppe, Walter, Wally
gente, Afra ->

Ancora qual suo sguardo!

Pedone, giovinotti, Giuseppe, Walter, Wally
Hagenbach ->
Pedone, giovinotti, Giuseppe, Walter, Wally
<- Gellner
Pedone, giovinotti, Giuseppe, Wally, Gellner
Walter ->

Sei tu? / Son io / Da che son la padrona

Non rider! / Oggi sono allegra assai!

Su via. Ti leva! A che pregar? Non t'amo

Ma ancor sue moglie Afra non è

Pedone, giovinotti, Giuseppe, Wally, Gellner
<- Afra, gente, Walter, Hagenbach, vecchie, fanciulle

Che brami, Wally? / Invero che tal broda

(la piazza, in un batter d'occhi, si è mutata quasi in una immensa sala da ballo)

Bada, Wally!

(comincia il ländler)

M'odi, Wally! / Che brami ancora? / Bramo

No! Parla! Parla! Vuò saper! Dicevi?

 
Scena unica
Largo piazzale ingombro da tavole; a sinistra la casa dello Stromminger; a destra l'alpestre paesaggio... La piazza di Sölden; nel fondo la chiesa alla quale si accede per un'ampia gradinata; da una parte... L'Hochstoff; a destra la casa dello Stromminger; sul davanti l'interno della camera da letto della... Sul Murzoll; tumuli di neve, co' le fronde bizzaramente foggiate dal ghiaccio in croci, coi cespugli...
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