Azione quinta

 
La scena è in Feacia ora detta Corfù.
 
Personaggi della quinta azione:
Alcino re dei Feaci, Nausica figliuola del re, coro dei Feaci, Ulisse, Mantenitore del torneo, Avventuriere del torneo, Amore, Sonno, Venere, Giove, Mercurio, Minerva, coro di dèi, La Pace.
 

Scena prima

Reggia de' Feaci.
Alcino re. Coro de' Feaci.

 Q 

Alcino, Mantenitore, feaci

 

ALCINO

Oggi fornisce appunto  

sudditi miei feaci il quarto lustro

termine già prescritto

dall'oracolo irato di Nettuno,

alla vendetta, all'ira.

Voi popoli diletti allegri intanto

alle lodi del cielo alzate il canto.

CORO

Il castigo promette,

e poi perdona il ciel.

Più pietoso, che pronto alle vendette.

ALCINO

Nettuno si placò

la nave minacciata

in sasso ei non cangiò;

voi popoli diletti allegri intanto

alle lodi di lui movete il canto.

 

CORO

Il dio del mar  

prima sdegnato

dolce, e placato

oggi n'appar;

speriam contenti,

prosperi i venti

al navigar.

 

ALCINO

Dell'allegrezza in segno oggi tra voi  

siano giuochi guerrieri;

tu forte Laomedonte

Mantenitor sarai.

Mantenitore ->

 

Scena seconda

Nausica. Alcino. Ulisse.

<- Nausica, Ulisse

 

NAUSICA

Padre, e signor, tu cui natura diede  

inclinato a pietà regio potere,

perdona all'ardir mio;

alla spiaggia vicina,

ove donnesco affar pria mi condusse,

trovai fra morto, e vivo

da spirti abbandonato,

povero naufragato;

lo consolai, l'accolsi,

come pietà chiedea,

dolce padre, e signor tu lo ricrea.

ALCINO

Nausica figlia amata

ben sai quanto i Feaci

a favorir i passegger sien pronti,

accolto anch'ei sarà,

lodo la tua pietà.

ULISSE

Sotto le mura alla nemica Troia

due lustri affaticò l'itaco Ulisse,

ed altrettanti ancora

combattuto, e perduto

per non calcate vie

per incogniti mari

soffrì dolenti sorti, e casi amari;

or eccolo non lunge

dal fin del suo lunghissimo viaggio,

Alcino illustre rege,

sopra le navi tue chiede passaggio.

ALCINO

Grand'eroe, che tu sia

in Itaca portato a tuo piacere,

sarà nostro il pensiere,

intanto non ti sia

allegrezza molesta

in onor di Nettuno,

oggi veder la preparata festa.

ULISSE

Vostri regi favori

mi saran tutti onori,

ma peregrin bramoso

cosa non ha più lieta,

che la patria, e 'l riposo.

ALCINO

Dunque al riposo, e intanto

le destinate feste altri prepari,

altri forbita nave a' remi pronta

appresti alla partita;

lascia pensoso i guai,

perch'oggi Ulisse in Itaca sarai.

 

NAUSICA

Che dite, che dite di me  

ad un cavaliero ho dato la vita,

fanciulla più ardita,

più ardita non c'è.

Voi pur dell'opre mie

imparate, o fanciulle, ad esser pie

anco in tenera età

è pur bella pietà.

Alcino, feaci, Ulisse, Nausica ->

 
 

Scena terza

Grotte del Sonno.
Amor. Sonno.

 Q 

Amore, Sonno

 

AMORE

Non s'accinga a fiera lite  

chi non soffre, e chi non dura,

son gemelle, e vanno unite

la fatica, e la ventura;

dentro il mondo che non sta

l'ostinato vincerà.

Gran dio del Sonno alza gravoso il ciglio,

della bella Ciprigna ascolta il figlio.

SONNO

Dolci per te godei

di Pasitea gl'amori

lieto dio del piacer nume de' cori.

AMORE

Co' tua virtù più densa e più profonda

più simile alla morte

fa' ch'oggi Ulisse il forte

tratto dall'acque alla feacia sponda,

orbati i lumi, addormentati i sensi

alla sua patria ritornar non pensi

tanto cerco da te, tanto déi far,

Sonno non me 'l negar.

SONNO

Di mia sorella morte

ben sono i sogni eterni,

ma il mio fisso letargo alfin fornisce

il tuo rimedio è lieve

sarà l'aiuto breve.

AMORE

Rendimi pur contento

che ben saprò con novi inganni, e frodi

al vagabondo piè stringer i nodi.

SONNO

Del morbido mio letto

mal volentieri mi privo.

Cupido vezzosetto.

Potriano i miei ministri

far opera men forte

pur conviemmi lasciar l'amate piume,

per ben servir il supplicante nume.

AMORE

Vattene Sonno amato

all'eroe, ch'è già stanco

sarai ben caro, e grato.

SONNO

Io movo il tardo volo,

sonnacchiose delizie a voi m'involo.

Amor se qui m'attendi, e fermi il piè,

guarda deh guarda ohimè,

non iscoprir quei vasi

non esalar quei fumi,

ch'il sopor, ch'il letargo

faria dormir con cento luci un Argo.

Sonno ->

 

AMORE

Insolita dolcezza  

devono aver le delicate piume

se appena il pigro dio le può lasciar,

affé ch'io vuò provar.

(va sopra il letto, e discopre il vaso)

O dolce riposar.

(qui s'addormenta)

 

Scena quarta

Si serra la stanza del Sonno.
Giove sull'aquila. Mercurio.

<- Giove, Mercurio

 

GIOVE

Mercurio assai facesti, il tutto io vidi,  

già son l'ore vicine,

ch'abbia il Fato il suo fine.

Vola tosto e fa' noto

a Venere amorosa,

ch'il suo figlio riposa

nelle stanze del Sonno addormentato.

Né senza l'opra sua sarà destato.

Riserbo al suo ritorno

l'ammirabile cinto,

e le dirai, che Giove Amore ha vinto.

Intanto ch'io con efficace impulso

indurrò il rege Alcino,

a tosto rimandar in patria Ulisse

così in soglio di cielo il Fato scrisse.

MERCURIO

Ad eseguir quanto imponesti io volo.

Giove, Mercurio ->

 
 

Scena quinta

Anfiteatro per la barriera.
Alcino, Ulisse.

 Q 

Alcino, Ulisse

 

ALCINO

Alla bocca di rege  

poca promessa basta, oggi vedrai

o conturbato Ulisse,

il desiato regno

ti do la destra in pegno.

ULISSE

Così spero gran re, così confido,

ALCINO

Godiamo pria cavallereschi vanti

de' giostratori amanti.

 

Scena sesta

Il Mantenitore fa leggere il cartello.

<- Mantenitore

 

MANTENITORE

Chi ha petto, e cor per sofferir rivale  

non ha per ben'amar petto, né core,

d'alma gelosa è disperato il male,

né vuol nel suo goder compagno Amore.

Sensato amante a gran ragion si duole

che non è sol se non è solo il sole.

 

Il mondo mi oda,  

ch'io taccia, e goda

la dolce amica non credea no

il ben rifiuto

e risoluto

col forte braccio io proverò

ch'il lasciar di goder'è meglio assai,

che godendo soffrir gelosi guai.

 

ALCINO

Ulisse? Ulisse dorme.

 

Scena settima

L'Avventuriere fa leggere il cartello.

<- Avventuriere

 

AVVENTURIERE

La bellezza non è scarsa di gioia,  

ch'abbia tutto a serbar per un sol petto,

invido l'altrui ben, non mi dà noia,

né scema il mio piacer l'altrui diletto.

Ch'il mio ben si divida a me non duole,

ch'in raggi ancor si divide il sole.

 

Prima infedele  

ch'empia, e crudele,

la mia nemica mi placherà.

D'un vero amante

l'asta pesante

col forte braccio sostenterà:

che prima di servir chi ognun disprezza

meglio è goder universal bellezza.

Così sostenta armato

il sofferente cavalier stellato.

 

ALCINO

Un mio pensier mi dice

che si fermino i giochi, e si conduca

alla patria promessa

l'itacense addormito

su portatelo al lito.

Avventuriere, Mantenitore, Ulisse, Alcino ->

 

Scena ottava

Venere, Amore in carro.

<- Venere, Amore

 

VENERE

La facessi da bambino  

da fanciullo dormiglioso

nel contender col destino

ti sei dato qui al riposo.

T'acquistasti un bell'onor,

levati, destati, svegliati Amor.

Di te il cielo si trastulla,

chi ti scherne, e chi t'inganna,

se da pappe, sei da culla

bambozzetto fa' la nanna.

T'acquistasti un bell'onor,

levati, destati, svegliati Amor.

 

AMORE

Di quest'occhi le tenere pupille,  

al violento sonno

chiuder la via non ponno.

VENERE

Non son figlio per te l'imprese grandi,

scoccar dardi e saette,

non eseguir vendette.

Io perdei, vinse Ulisse, ei torna in regno

così Giove comanda;

tu per salvar l'onore

de' tuoi famosi acquisti,

potrai dir che dormisti.

 
 

Scena nona

La scena è tutta cielo.
Mercurio. Minerva. Venere. Amore. Giove. Coro di Deità.

 Q 

<- Mercurio, Minerva, Giove, dei

 

MERCURIO

Venite all'alto soglio eterni dèi  

udite i pregi miei;

ho vinto Amor

nume del ciel maggior.

Il suo strale

niente vale,

la sua face

spenta giace,

coronatemi il capo, o stelle, o dèi,

udite i pregi miei

ho vinto Amor

nume del ciel maggior.

 

MINERVA

Vincesti Amor? Non furon tue le prove

con il decreto suo lo vinse Giove.

VENERE

Rubasti il cinto è vero

questo fu sol trofeo della tua mano;

dio nei furti sovrano.

AMORE

Madre non ti sdegnar del troppo ardir,

io lo farò pentir.

MERCURIO

O che minacce; io rido

del guerriero Cupido.

AMORE

Tu ridi sì, tu ridi

riderò tosto anch'io de' tuoi sospir,

credilo a me, che ti farò pentir.

GIOVE

Cessi lo sdegno omai cessino l'ire

vi voglio o saggi dèi placidi, e cheti,

poté l'itaco Ulisse in patria gire,

al decreto di Giove, ognun s'acqueti.

Prendi o figlia il tuo cinto

prendilo, e lo riserba

a più grand'uopo, ad opere più illustri.

E tu saggia Minerva

contro i proci superbi

arma la destra al peregrino Ulisse.

Che vittoria, e vendetta

l'alto decreto aspetta.

E voi dell'alto ciel divine menti

lasciate l'ire omai lasciate i sdegni

più non s'odano risse in questi regni,

ma della pace sol s'odan gl'accenti.

 

Scena decima

La Pace fra gli dèi.

<- Pace

 

PACE

Oh che giubilo sente il core  

se il furore più forza non ha

pace pace si goderà.

Cantate

beate

godete

ben liete.

Eterno riso

di paradiso

qui s'averà.

Oh che giubilo sente il core

se il furore più forza non ha

pace pace si goderà.

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CORO

Pace pace si goderà.

 

Fine (Azione quinta)

Azione prima Azione seconda Azione terza Azione quarta Azione quinta

La scena è Feacia ora detta Corfù; reggia de' Feaci.

Alcino, Mantenitore, feaci
 

Oggi fornisce appunto

Dell'allegrezza in segno oggi tra voi

Alcino, feaci
Mantenitore ->
Alcino, feaci
<- Nausica, Ulisse

Padre, e signor, tu cui natura diede

Alcino, feaci, Ulisse, Nausica ->

Grotte del Sonno.

Amore, Sonno
 

Non s'accinga a fiera lite

Amore
Sonno ->

Insolita dolcezza

(Amore s'addormenta)

Amore
<- Giove, Mercurio

(Giove sull'aquila)

Mercurio assai facesti, il tutto io vidi

Amore
Giove, Mercurio ->

Anfiteatro per la barriera.

Alcino, Ulisse
 

Alla bocca di rege

(Ulisse dorme)

Alcino, Ulisse
<- Mantenitore

Chi ha petto, e cor per sofferir rivale

Mantenitore
Il mondo mi oda

Alcino, Ulisse, Mantenitore
<- Avventuriere

La bellezza non è scarsa di gioia

Avventuriere
Prima infedele

Avventuriere, Mantenitore, Ulisse, Alcino ->
<- Venere, Amore

(Amore in carro, addormentato)

(Amore si desta)

Di quest'occhi le tenere pupille

La scena è tutta cielo.

Venere, Amore
<- Mercurio, Minerva, Giove, dei

Venite all'alto soglio eterni dèi

Venere, Amore, Mercurio, Minerva, Giove, dei
<- Pace
Pace, Coro degli dei
Oh che giubilo sente il core
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima
Boschereccia nello scoglio de' Ciclopi. Antro de' Ciclopi con valle per dove passa il fiume Aci. Boschereccia nell'isola di Circe. Cortile di Circe con statue. Scena orrida. Paesaggio infernale coi campi elisi. Giardini di Calipso nell'isola Ogigia. La scena è Feacia ora detta Corfù; reggia de' Feaci. Grotte del Sonno. Anfiteatro per la barriera. La scena è tutta cielo.
Azione prima Azione seconda Azione terza Azione quarta

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