Scena prima Un trivio di stradicciuole in pendio. A mezzo del trivio, una cappelletta. Muricciolo praticabile. Al di là dei viottoli, un promontorio con case rustiche ed una chiesetta.
All'alzarsi della tela, si vedono attraversare la scena e disperdersi in varie direzioni drappelli di Fanciulle che, tornano dalla filanda e Contadini che vengono dai campi, cantando. Griso e Tiradritto si appostano in vicinanza della cappelletta. Più tardi, don Abbondio, che sale verso il paesello, col breviario alla mano. (*)
Scena seconda Cortile nella casa di Lucia. Una scaletta di legno che mette alle stanze superiori. A destra la porta grande d'ingresso. Una vite che si arrampica alla parete. Portichetto. Presso la porta un sedile di pietra.
All'alzarsi della tela, una comitiva di donne e di fanciulle si aduna nel mezzo della scena. Più tardi Agnese e Lucia.
Scena sesta Sale nel palazzo di don Rodrigo.
Due porte praticabili, l'una a destra, l'altra nel mezzo, più grande, che mette ad una galleria. (*)
Don Rodrigo, il conte Attilio, il dottore Azzeccagarbugli, seduti a tavola con altri Convitati. Domestici che vanno e vengono.
Scena settima Griso, indi il padre Cristoforo e detti.
Scena prima Cortile della casa di Lucia come nell'atto primo.
Agnese, Lucia, indi Renzo.
Scena seconda Renzo, Lucia, a suo tempo il Griso in abito da pellegrino.
Scena terza Agnese, Tonio, Gervaso, Lucia e Renzo.
Scena quarta Una piazzetta di villaggio. A sinistra, sul davanti, la casa di don Abbondio con porta e finestra praticabili. Più indietro, una parte della chiesa. A destra una contradella di rustiche case.
È vicina la notte.
Don Rodrigo, Griso, alcuni Bravi che si arrestano nel fondo della scena esplorando.
Scena sesta Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso che escono dalla casa di don Abbondio; poi Contadini armati di falci e di zappe. Don Abbondio alla finestra. Agnese e Perpetua.
Scena settima La riva dell'Adda sul luogo detto il Bione in vicinanza di Pescarenico. Si vede, in prossimità, il campanile triangolare del convento. Al di là dell'Adda promontori e montagne. - È notte.
Lucia, Agnese, un Barcaiolo.
Scena prima In un villaggio ai piedi della montagna; sul davanti a destra, la casa parrocchiale con porta ampia che mette ad un cortile. Balcone coperto di ricchi tappeti. Grande viale che conduce alla chiesa. Archi di trionfo, tende, sandaline, addobbi d'ogni genere.
Dietro il villaggio, un promontorio, a poca distanza, dove sorge un castello. (*)
Uomini e Donne che giungono da diverse vie; altri che escono dal cortile della casa parrocchiale.
Scena quarta Agnese che entra affaticata dalla corsa, indi Perpetua.
Scena quinta Don Abbondio che si avanza a cavallo, circondato dalla Folla. Lucia che esce dalla lettiga e si porta sul davanti della scena abbracciata ad Agnese. L'innominato, Perpetua, Bravi, Popolo; da ultimo il cardinale Federico Borromeo con séguito di Prelati.
Atto quarto
Scena prima Anticamera nel palazzo di don Rodrigo, a Milano. Porta di mezzo, altra porta a destra, poche sedie, un banco.
Il Griso sdraiato su un banco, indi don Rodrigo. (*)
Scena seconda La vasta spianata del lazzaretto di Milano.
A destra e nel fondo il porticato. Al lato sinistro, all'estremità della scena, una croce. (*)
Renzo.
Il canto dei monatti risuona in lontananza, e quindi cessa completamente.
Scena terza Renzo. Processione di donne che escono dal portico a sinistra e muovono verso la croce. Lucia da ultimo.