Al benigno lettore

Ti presento, o cortese lettore, in questo dramma il famoso personaggio di Pompeo lavorato di nuovo a mosaico. Tu ben sai che in simili figure ritrovandosi diversità di pietre, e varietà di colori, pur vi si mira con meraviglia la maestria dell'artefice. Vedrai quivi incastramenti di arie trasportate da diversi luoghi del medemo autore, che non escono però dal disegno, ne sconcertano i lineamenti del contorno. Tutto è seguito per maggiormente dilettarti, così richiedendo la delicatezza del secolo desideroso dell'opere ripiene di armoniose canzonette; mal soddisfacendosi di quei gravi e necessari recitativi dei Pastor fidi, delle Filli di Sciro, delle Aminte, e delle Arsinde. Non si può far altro, bisogna secondar la corrente, e conformarsi al genio universale.

Compatisci tu l'uso introdotto la necessità dei troncamenti delle scene, de' personaggi, e di molte aggiunte; e loda il generoso pensiero di chi si affatica ne' giorni carnevaleschi di nobilmente divertirsi. Or se per far venerabile l'arenosa, e vil tomba di Pompeo nelle campagne dell'Egitto, Codro soldato scrisse sopra di un sasso, non ostante i poetici risentimenti di Lucano:

Hic situs est magnus.

Basterà a me per renderti ammirabile quest'opera il dirti esser componimento del sig. Nicolò Minato. Ingegno, che ha fatto in tanti drammi stupir l'Europa, e meravigliar la fama.

Mi persuado in tanto, che egli per sua gentilezza saprà scusare la confidenza di chi ha quasi lacerato questa sua bellissima statua; ma tu nulladimeno dalle rovine di essa conoscerai la grandezza del colosso, come dall'unghia si ravvisa il leone. Sta' sano.

Ecc.ma sig.ra Al benigno lettore Protesta Argomento di quello che si ha dall'istoria
Atto primo Atto secondo Atto terzo

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