La scena si rappresenta appresso le mura di Colonia Agrippina: vedesi da una parte un tempio con l'idolo di Marte, e dall'altra un bastione, che si sporge in fuora dal resto delle mura: nella lontananza apparisce la città di Colonia, il fiume Reno, e più oltre la campagna dove sono attendati gl'unni.
O della bella Italia, o del gran Tebro
Alle perfide squadre ella se n' riede
Compagni udite, e date lodi a dio
(cade un fulmine sopra il re, e la terra l'inghiotte, cade ancora fulminato il tempio di Marte, e l'idolo va in pezzi)
Libertà, libertà, misere genti
Fortissimi guerrier, s'in quella riva
Ite, voi che in Colonia albergo avete
(qui fu ballato da nobilissimi cavalieri della corte di Toscana, rappresentando parte di loro soldati romani, e parte nobili di Colonia)
Bellissimo paradiso, trionfo.