Illustrissimo e reverendissimo sig., fra 'l numero de miei più riveriti patroni scelgo v. s. illustriss. per iscopo alla mia divozione, e per protettore ad Alcina. A ciò mi promove il desiderio di veder consolata questa infelice, la quale non avrà per l'avvenire a dolersi di rimanere abbandonata dall'amante, mentre venga benignamente accolta sotto il patrocinio di v. s. illustriss. in cui troverà qualità eroiche più che in Ruggiero. Inoltre s'aggiunge ad un mio divotissimo genio versola grandezza del suo merito il comando dell'illustriss. sig. Cornelio Malvasia, che me l'ha additata per cavaliere, di cui la protezione basti a render ragguardevoli, e rispettati, non solo gli errori della mia musica, ma anche le colpe d'una maga. Resta, che v. s. illustriss. non isdegni, come umilmente la supplico, d'aggradire quella riverenza, con la quale consacro ossequiosissimamente me stesso, e quanto mi sono alla sua padronanza: ch'io anderò poscia ambiziosamente gloriandomi di vivere
Di v. s. illustriss. e reverendiss. umiliss. ed divotiss. servitore
Francesco Sacrati