Signor mio

Il Girello rappresentato in questa città nello scorso Carnevale, meritò sì alti applausi da chi ebbe fortuna di udirlo; che non senza ragione io mi muovo a pubblicarlo con le stampe agl'encomi universali del mondo tutto. Mi fo per tanto lecito di fregiarlo col nome pregiatissimo di v. signoria per arrichir l'opera di patrocinio così autorevole, ed atto a rintuzzar l'orgoglio della maldicenza medesima, quando avesse ardire di porvi li suoi velenosi morsi: ed insieme per palesare il mio umilissimo ossequio verso la persona, e casa di v. signoria la quale devotamente supplico a non sdegnarne questa sincerissima espressione, ed a credere che io mi pregerò sempre d'esser

di v. s.

umilissimo servitore

Bartolomeo Lupardi

Signor mio Lo stampatore al lettore
Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

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