Atto terzo

 

Scena prima

Interno d'una rocca nel campo inglese. Una scala conduce ad una torre, dalla quale si dominano i campi.
Giovanna, cinta di grosse catene, è abbandonata sopra un sedile; vicino a lei s'innalza un rogo. Tranne l'elmo e la spada, ella è vestita come precedentemente.

 Q 

Giovanna

 

CORO
I

I franchi!  

 
II

I franchi!

 
III

I franchi!

(alle grida succede il rimbombo del cannone)

GIOVANNA

(rinvenendo)

Oh qual mi scuote  

rumor di guerra? ~ Di catene cinta

nell'aborrito io sto campo nemico! ~

E che mi attende?... Un rogo! ~

Cresce il rumor... Chi dell'orrendo luogo

mi dischiude le porte?

Deh ch'io voli sui campi! ~ Ahi dura sorte!

 

Scena seconda

Giovanna, trovatasi rinchiusa, si arresta immobile; a poco a poco animasi all'ispirazione. Giacomo entra, e fermasi non visto a contemplarla.

<- Giacomo

 

GIOVANNA

Ecco!... Ardite ed ululando  

già si avanzan le legioni. ~

Si scontrar ~ brando con brando ~

su!... coraggio, o miei campioni!

GIACOMO

Sciagurata!... E ancor delira!

GIOVANNA

Come turbo il re si aggira.

Là che avvenne?... Ahimè! L'ardito

dagl'inglesi è circuito!

GIACOMO

A lui pensa!

GIOVANNA

O dio clemente

m'abbandoni or tu così?...

GIACOMO

Ciel!... Che intendo?...

GIOVANNA

A te fidente

apro il cor siccome un dì!

 

 

Amai, ma un solo istante,    

ma pura ancor son io;

ancor nel tuo sembiante

acqueto ogni desio!

Pensier non ho, non palpito

che non sia volto a te.

S

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GIACOMO

Ella innocente e pura!

Ella plorante a dio!...

Ahi da qual notte oscura

si leva il guardo mio!...

In quale istante, ahi misera,

schiarì la mente a me!

 

GIOVANNA

(alzandosi infiammata dalla fede)

Tu che all'eletto Saulo  

hai le catene infranto,

spezza or le mie...

GIACOMO

(accorrendo a lei e sciogliendola)

Sei libera!

Perdona a un padre in pianto.

GIOVANNA

(gettandosi nelle sue braccia)

Fia ver?... Sei tu?... Dimentico

già d'ogni duolo è il cor.

O padre benedicimi!

GIACOMO

(imponendo le mani sul di lei capo)

T'arrida il cielo ognor.

GIOVANNA

Or dal padre benedetta,

appurata dai dolori,

sono ancor d'iddio l'eletta.

Torno ai bellici sentier.

Niuno, ah! niun degli invasori

rivedrà la sua contrada!...

la tua spada!... La tua spada!

Ch'io rivoli a' miei guerrier.

GIACOMO

Va'! L'ardire omai ripiglia;

ti ricingi di tua gloria;

alla patria che periglia

va', ritorna il suo guerrier!

Sovra l'ale di vittoria

riconduci il tuo stendardo...

deh non fia che invano e tardo

a' miei sguardi ardesse il ver!

 
(Giovanna sguainata la spada del padre, esce precipitosamente, Giacomo, salito alla torre getta gli sguardi meravigliando sui campi)

Giovanna ->

 

Scena terza

Giacomo solo.

 

 

Ecco! ~ Ella vola. ~ Qual ventura!... Un bianco  

salì destriero. ~ Oh meraviglia!... In cento

lochi ad un tempo appar. ~ Già dalla mischia

ha tratto il re ~ Le turbe de' nemici

s'arretrano sconvolte. ~ Ahi! Tutto involve

un nuvolo di polve.

(egli scende dalla ringhiera)

 

Scena quarta

Soldati ed Ufficiali francesi, Carlo e detto.

<- soldati ed ufficiali francesi, Carlo

 

CORO

Presa è la rocca.  

CARLO

Di novel prodigio

il ciel ne arrise. ~ La seconda volta

salvo per lei son io, per lei che a cieco

di popolo furore

abbandonai!...

GIACOMO

(presentandosi)

Me, me punisci!

CARLO

(ravvisandolo)

O vecchio,

io ti perdono. ~ in mia salute accorsa,

«Va'», mi gridò la diva,

entra la rocca, e il padre mio difendi.

 

Scena quinta

Delil e detti.

<- Delil

 

CARLO

Ebben? ~ Che rechi?... Ancora  

l'anglo pugnar sì attenta?...

DELIL

Rotto è il nemico, ma Giovanna è spenta!

 
(silenzio generale. Giacomo ha nascosto il canuto capo fra le mani. Il re guarda mestamente i suoi, si avanza lentamente e dice col più profondo dolore)

CARLO

Quale più fido amico    

me col pugnal ferisce?...

Supplice a voi lo dico...

il trono a chi l'ardisce!

Crudeli, orribil vita

dunque lasciate al re?...

Oh fosse inaridita

nell'anima la fé!

S

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CORO

Un suon funereo ~ d'intorno spandesi.  

CARLO
(verso la scena)

Ahi vista!

GIACOMO

Oh figlia!

 

Scena ultima

Soldati francesi co' gli stendardi che precedono Giovanna, adagiata sulla bara. Popolo uomini e donne. Detti.

<- soldati, Giovanna, popolo

 

CORO

Non sembra un angelo ~ che a sonno placido  

chini le ciglia?

Lucente un'aura ~ sul viso candido

dal cielo piove;

dal fral virgineo ~ di puro effluvio

un'onda move!

GIACOMO

Gran dio!... Silenzio. ~ Represso gemito

mandò l'estinta.

CARLO

Le luci s'aprono! ~ Sorge!... Oh miracolo!

Morte fu vinta.

 
(Giovanna levasi dritta, e si muove come investita da forza soprannaturale)
 

GIOVANNA

Che mai fu? ~ Dove son?  

CARLO

Fra' tuoi guerrieri.

GIACOMO

E presso il vecchio padre...

GIOVANNA

Oh! Non son io

un'empia incantatrice!

CARLO

Un angelo tu sei!

GIACOMO

Ma in nebbia folta

chiusi eran gli occhi.

GIOVANNA

Oh padre!... Oh re!... Miei prodi!...

Ben vi ravviso! ~ Ecco le franche insegne...

la mia dov'è?... Ch'io la riporti al cielo,

fidata messaggera.

CARLO

Prendi... ma non lasciarne!

(le presenta l'insegna)

GIOVANNA

(rapita in estasi)

Oh la mia bandiera!

 

 

S'apre il cielo... Discende la pia  

che parlar mi solea dalla balza...

mi sorride... mi addita una via...

pare accenni che seco mi vuol.

Ecco!... Nube dorata m'innalza...

Oh!... L'usbergo tramutasi in ale!...

Addio, terra!... Addio, gloria mortale...

alto io volo... già brillo nel sol! ~

CARLO

Non lasciarne!... Deh vivi, deh vivi

alla Francia, al tuo padre, al tuo re!

Non lasciarne, o fra i cori giulivi

fa' ch'io possa volare con te.

GIACOMO

La tua mano sul crine mio bianco

posa, o figlia, e ne lava il fallir...

io non piango... nell'animo stanco

è la speme di tosto morir.

CORO

Oh prodigio!... D'insolito raggio.

Si diffonde improvviso chiaror...

Vale, o diva!... Qual patrio retaggio

tu vivrai d'ogni Franco nel cor.

 

CORO DI SPIRITI MALVAGI

Torna, torna, esulante sorella,  

sopra i vanni dell'angelo al ciel!

È il signore, il signor che ti appella,

e ti cinge inconsutile vel.

Più del fuoco che n'arde e ne scuoia,

più che il buio di notte crudel,

n'è tormento d'un'alma la gioia,

n'è supplizio il trionfo del ciel.

 
Giovanna cade; una siderea luce spandesi improvvisamente pe' l cielo. I Soldati abbassano gli stendardi, tutti si prostrano innanzi al glorioso cadavere.
 

Fine (Atto terzo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Interno d'una rocca nel campo inglese; una scala conduce ad una torre; vicino s'innalza un rogo.

Giovanna
 

I franchi! I franchi!

(rimbombo di cannone)

Oh qual mi scuote

Giovanna
<- Giacomo
Giovanna e Giacomo
Ecco! Ardite ed ululando
Giovanna e Giacomo
Amai, ma un solo istante
Giovanna e Giacomo
Tu che all'eletto Saulo
Giacomo
Giovanna ->

Ecco! Ella vola. Qual ventura!

Giacomo
<- soldati ed ufficiali francesi, Carlo

Presa è la rocca / Di novel prodigio

Giacomo, soldati ed ufficiali francesi, Carlo
<- Delil

Ebben? Che rechi?

(notizia della morte di Giovanna; silenzio generale)

Giacomo, soldati ed ufficiali francesi, Carlo, Delil
<- soldati, Giovanna, popolo

(Giovanna adagiata sulla bara)

(Giovanna levasi dritta, e si muove come investita da forza soprannaturale)

Che mai fu? Dove son?

Giovanna, Carlo, Giacomo, Coro
S'apre il cielo... Discende la pia

(Giovanna cade; una siderea luce spandesi improvvisamente pel cielo; tutti si prostrano innanzi al glorioso cadavere)

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena ultima
Grande atrio in Dom-Remy, che mette agli appartamenti apprestati per la corte. Una foresta; a dritta sorge una cappelletta, fiocamente rischiarata nell'interno; a sinistra una... Luogo remoto, sparso di rupi; in lontananza scorgesi la città di Rems. Giardino nella corte di Rems. Piazza in Rems; sul davanti a sinistra s'innalza la cattedrale dedicata a S. Dionigi. Interno d'una rocca nel campo inglese; una scala conduce ad una torre; vicino s'innalza un rogo.
Prologo Atto primo Atto secondo

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