Atto secondo

 

Scena prima

Piazza in Rems; sul davanti a sinistra s'innalza la cattedrale dedicata a S. Dionigi. La scena è ingombra di Popolo.

 Q 

popolo, Giacomo, soldati

 

CORO

Dal cielo a noi chi viene  

frangendo le catene?

Viva la mira vergine,

che l'Anglia debellò!

Pari al sublime evento

onde fu l'uom redento,

fia sacro il dì che un popolo

dal fango si levò.

 
Qui il Popolo viene diviso dai Soldati, che sostano in due ale.

<- suonatori

<- fanciulle, araldi, alabardieri, paggi, magistrati, marescialli, grandi, cavalieri, dame, deputati, altre fanciulle, Giovanna

<- Carlo, baroni, cortigiani, servitori, soldatesca

suonatori, fanciulle, araldi, alabardieri, paggi, magistrati, marescialli, grandi, cavalieri, dame, deputati, altre fanciulle, Giovanna, Carlo, baroni, cortigiani, servitori, soldatesca, popolo, soldati ->

Cessato il canto, aprono la mossa i Suonatori, interrotti di tratto in tratto dalle grida di viva e dagli applausi; dopo vengono Fanciulle vestite di bianco che portano rami, poi Araldi, indi gli Alabardieri. Dietro a questi i Paggi, poi Magistrati in toga, Marescialli col bastone del comando; Grandi co' la spada, co' lo scettro, col pomo reale, co' la corona, col manto e co' la verga dei giudizi; Cavalieri e Dame coll'abito dell'ordine; Deputati ed altre Fanciulle che spargono fiori per via: finalmente Giovanna co' la bandiera; ed, annunciato dal suono delle campane e dallo sparo delle artiglierie, il Re sotto un baldacchino portato dai Baroni. Cortigiani, Servitori e Soldatesca chiudono la processione. Entrati nel tempio, la musica cessa, e tutto è silenzio.
 

Scena seconda

Giacomo solo.

 

 

Ecco il luogo e il momento! ~  

Io qui di padre tutte

fibre detergo, e del signor crucciato

or fulmine divento.

Lode, lode a lui sia, che al dì segnato

di sua vendetta ultrice

il fedele serbo vecchio infelice!

 

Speme al vecchio era una figlia...  

dovea chiudermi le ciglia...

or costei ~ crudele affanno!

Vengo io stesso ad accusar.

Di vergogna e di dolore

olocausto offro al signore...

possa, oh possa a eterno danno

quella misera sottrar!

 
Squillo di trombe dal tempio, alle quali succede il seguente

INNO

Te, dio, lodiam, te confessar n'è vanto,  

signor possente dell'eteree squadre;

fin che l'alma ha pensiero, il labbro ha canto

con umil cor t'invocheremo, o padre!

Osanna a te, che vincitor di morte

schiudi ai redenti di Sion le porte!

 

GIACOMO

Compiuto è il rito! ~ Ai cantici divini  

quale assistea colei?... Né il loco santo

terror le infuse? ~ ma il corteo giulivo

esce, ed ella il precede... Alla turbata

anima oh come tutto

risponde il volto!

 

Scena terza

Giovanna esce agitata, quindi Carlo coronato, il Corteggio ed il Popolo. Giacomo si frammischia alla folla.

<- Giovanna, Carlo, corteggio, popolo

 

CARLO

Non fuggir, donzella!  

Invano cerchi al meritato omaggio

del tuo re, del tuo popolo sottrarti. ~

Meco plaudite, o genti,

a lei che n'ha redenti...

io primo a te mi prostro,

inviata del ciel.

TUTTI

Viva Giovanna!

Viva la nostra redentrice!...

CARLO

Omai

due patroni ha la Francia. ~ Al gran Dionigi

fean sorger monumento i padri nostri;

ne imiterem l'esempio...

diva donzella, avrai tu pure un tempio.

 

GIACOMO

(avanzandosi)

La bestemmia oh sperda iddio!...  

Di chi mai tu cadi al piè!

CARLO

Qual baldanza!...

GIOVANNA
(scossa)

Il padre mio!

CARLO

Ei suo padre!

GIACOMO

M'odi, o re!

Comparire il ciel m'ha stretto

qui del popolo al cospetto;

cor di padre e bianca testa

daran fede a' detti miei.

Ben conosci la foresta

ove apparve a te costei...

là, sua fede rinnegata,

questa figlia sciagurata,

a superbia aprendo il seno,

per iniquo amor terreno,

sé dannando a eterno scempio

coi demòni patteggiò.

 

GIACOMO

Re tradito, or leva un tempio...

CORO

Quale orror!

CARLO

Che mai narrò!

 
Tutti.

CARLO

(No! Forme d'angelo ~ non son la vesta  

d'una alma reproba ~ che dio detesta!

Qua! Sulla misera ~ grava periglio!

Il tuo consiglio ~ ne addita, o ciel.)

GIOVANNA

(L'amaro calice ~ sommessa io bevo,

né mando un gemito ~ né un detto elevo...

ch'ei sia dell'anima ~ vital lavacro!

Sia fatto il sacro ~ voler del ciel.)

Insieme

GIACOMO

(Vicino al termine ~ resisti, o core...

sensi quietatevi ~ del genitore...

sol può la misera ~ quaggiù punita

l'alma pentita ~ tornare al ciel.)

CORO

(Un gel trascorrere ~ sento per l'ossa...

parmi da folgore ~ l'alma percossa...

oh quale orribile ~ squarciò mistero!

S'ei disse il vero ~ ne addita, o ciel.)

 

CARLO
(a Giovanna)

Ti discolpa!  

CORO

Imbianca e tace!

CARLO

Le tue prove, o veglio audace?

GIACOMO

(prende per mano la figlia)

Dimmi, in nome del dio vindice,

non sacrilega sei tu?

 
(silenzio generale)
 

CORO

Né favella!... Il capo asconde!

CARLO
(a Giovanna)

Parla, e tutti avrai credenti.

GIACOMO

Di', per l'alme dei parenti,

non sacrilega sei tu?

 
(silenzio come sopra)
 

CORO
(con raccapriccio)

Non risponde!... Non risponde!...

CARLO
(con passione)

Solo un detto!... (Oh cieco padre!)

GIACOMO

Di' per l'alma di tua madre

non sacrilega sei tu?...

 
(tuono e lampi; terrore generale)
 

GIACOMO

Ecco! Il ciel per te lo attesta.

Sì!... La colpa è manifesta.

L'empia tace... non lo nega...

Via la strega! Via la strega!

CARLO

Ahi tacesti!... Ed han creduto!

Ma di Carlo avrai l'aiuto.

GIACOMO
(con severità al re)

Solo aiuto è nel signor...

Vieni, o figlia!

GIOVANNA

Oh genitor!

(prorompe in pianto e si getta fra le braccia del padre)

 
Tutti.

GIACOMO

Del sacrilego misfatto  

il terrore in tutti apprendi;

ma dell'anima il riscatto

t'offre, o indegna, il genitor.

Vieni meco a fatal luogo,

là ti aspetta ardente rogo...

vieni, impavida l'ascendi,

tornerai mia figlia allor.

CARLO

O mal ferma, o dura gente,

su te gravi la sua pena!

Sempre cara ed innocente

è la misera al mio cor.

Questa porpora regale,

questo serto che mai vale,

se mi vince, m'incatena

vil di popolo furor?

Insieme

GIOVANNA

Contro l'anima percossa

tuona, tuona, eterna voce;

ma la colpa sia rimossa,

fia purgata nel dolor!

Dell'accolto pentimento

ecco l'iride già sento...

bene venga la mia croce,

io l'attendo con amor.

CORO

Fuggi, o donna maledetta,

esci omai da queste mura,

pria che il cielo in sua vendetta

Francia invada di terror.

Che dirà di noi la storia?...

Or chi rende a noi la gloria?...

Donna infame, donna impura,

reca all'Anglia il tuo valor! ~

 

Fine (Atto secondo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Piazza in Rems; sul davanti a sinistra s'innalza la cattedrale dedicata a S. Dionigi.

popolo, Giacomo, soldati
 
popolo, Giacomo, soldati
<- suonatori

(musica interrotta da grida e applausi)

popolo, Giacomo, soldati, suonatori
<- fanciulle, araldi, alabardieri, paggi, magistrati, marescialli, grandi, cavalieri, dame, deputati, altre fanciulle, Giovanna

(suono delle campane, sparo delle artiglierie)

popolo, Giacomo, soldati, suonatori, fanciulle, araldi, alabardieri, paggi, magistrati, marescialli, grandi, cavalieri, dame, deputati, altre fanciulle, Giovanna
<- Carlo, baroni, cortigiani, servitori, soldatesca
Giacomo
suonatori, fanciulle, araldi, alabardieri, paggi, magistrati, marescialli, grandi, cavalieri, dame, deputati, altre fanciulle, Giovanna, Carlo, baroni, cortigiani, servitori, soldatesca, popolo, soldati ->

(la musica cessa, e tutto è silenzio)

Ecco il luogo e il momento!

(squillo di trombe dal tempio)

Compiuto è il rito!

Giacomo
<- Giovanna, Carlo, corteggio, popolo

Non fuggir, donzella!

Giacomo, Carlo e Giovanna, Tutti
La bestemmia oh sperda iddio!

(silenzio generale)

 

(silenzio come sopra)

 

(tuono e lampi; terrore generale)

 
Giacomo, Carlo, Giovanna e Coro
Del sacrilego misfatto
 
Scena prima Scena seconda Scena terza
Grande atrio in Dom-Remy, che mette agli appartamenti apprestati per la corte. Una foresta; a dritta sorge una cappelletta, fiocamente rischiarata nell'interno; a sinistra una... Luogo remoto, sparso di rupi; in lontananza scorgesi la città di Rems. Giardino nella corte di Rems. Piazza in Rems; sul davanti a sinistra s'innalza la cattedrale dedicata a S. Dionigi. Interno d'una rocca nel campo inglese; una scala conduce ad una torre; vicino s'innalza un rogo.
Prologo Atto primo Atto terzo

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