Atto terzo

 

Scena unica

Amore, e Endimione.
Amore, dopo d'aver data virtù all'acque di far ardere Diana di vile amore, dispone trovare Endimione, da lei teneramente amato, e ingelosirlo: il quale se n' viene cantando in lode della sua luna, avendo da essa ricevuto un occhialone dorato per poterla rimirare da lungi nel cielo. Ma Amore perturba le sue allegrezze col narrarle che la sua dèa sia fatta di Pan e che in quell'antro doveva indi a poco con lui ritrovarsi e l'esorta (se vuole accertarsi del vero) a pigliar la forma d'Atreone cacciatore. Esso desideroso se n' va con Amore per fare quanto egli vuole.

 Q 

Amore

 

AMORE

Or che virtù di risvegliar gl'amori  

nel più selvaggio cor diedi a quest'acque,

vorrei veder, per queste opache selve

e taciturni orrori,

di ritrovar omai Endimion,

di lei sì caro amante,

e ingelosirlo sì della sua dèa

che quest'alme foreste

vedran di lei ben oscurati i rai.

Ma veggio che di qua move le piante.

Voglio prima ascoltarlo

furtivamente or sotto questo faggio

e poi con mio vantaggio,

improvviso assaltarlo

ch'uom colto all'improvviso

è tutto vinto nonché mezzo ucciso.

 

<- Endimione

ENDIMIONE

Gran pianeta del ciel, occhio del giorno,  

specchio del mio bel sol, Febo lucente,

se d'argento al tuo raggio indora il corno

nelle più oscure notti il nume algente,

fa' nel meriggio pur lungo soggiorno,

né inchinar il tuo carro all'occidente

ond'io possa di lei, che te rassembra,

goder l'intatte e luminose membra.

Sfondo schermo () ()

 

 

Endimion felice,  

fortunato pastore,

poi che goder ti lice

della candida dèa il più bel fiore.

A te l'anima e 'l core

discopre il giorno amoreggiando in queste

dolcissime foreste

ed acciò che la notte

tu possi vagheggiare il puro argento

del volto immacolato

ecco già t'ha donato,

composto di sua man questo strumento,

(per la gioia ch'io sento

son quasi di me fuore ed a me stesso

parlo lungi e d'appresso),

questo cannone aurato

fatto in forma di piva,

ch'a pena al cinto arriva,

da capo a piè di doi cristalli ornato.

Da queste basse valli,

mentre l'aer s'imbruna,

per mirar la mia luna

scorciar potrò lunghissimi intervalli.

Ma tu, deh, ferma il corso,

Febo, della mia dèa

(per cui detta è Febea),

biondissimo germano

né tuffar il tuo carro in oceàno,

poi ch'oggi meco in amoroso laccio

dentro questo boschetto,

essendo ella soletta ed io soletto,

vuol donarmisi in braccio.

Sfondo schermo ()

AMORE

Endimion, quant'erra

la mente tua. Tu cerchi

a ragione ch'il sole

tardo si corchi all'oceano in seno

per non veder di macchie il bel sereno

volto di lei bruttato

dai baci di colui ch'è amante amato.

ENDIMIONE

Ohimè! Chi sei, che narri?

Ed io che ascolto?

Dunque di Cinzia al volto

altri ch'Endimione affissa i baci?

AMORE

Io son dio, narro il vero;

ascolta e taci.

La tua dèa, seppur tua

può chiamarsi colei che d'altri è fatta,

vidi io tra fratta e fratta

più d'una volta in quella

romita grotticella,

lasciata la feretra, il dardo e il cane,

trastullarsi con Pane.

 

ENDIMIONE

Pe 'l semicapro dio,  

dunque, me lascia?

E fia ch'il creda?

Ohimè che 'l core

a questa ambascia

or mi si esamina

e fugge l'anima

lungi da me.

 

AMORE

Se tu stesso te n' vuoi

con gl'occhi propri

accertare, io farò

ch'altro volto ricopri,

onde comprendere possi

ch'è Venere, Cinzia no no.

 

ENDIMIONE

E chi vuoi tu ch'io finga  

ed in qual modo potrò

veder colei che mi tradisce?

AMORE

Tu sei molto simìle

ad Atteone, il cacciator gentile.

Vorrò che di lui prenda

la giubba, il crine e l'arco,

poi fingendo ch'al varco

perdesti il can Licisca,

qui te ne venghi ad espiar del cane,

ché vedrai alla fontana

quanto Diana il satiro gradisca,

quanto gradisca il satiro Diana.

ENDIMIONE

Io farò quanto vuoi.

AMORE

Dunque vien meco,

ch'avrai per guida un cieco.

Amore, Endimione ->

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo (prologo) Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria; luna in cielo.

Amore
 

Or che virtù di risvegliar gl'amori

Amore
<- Endimione

Endimion felice

Endimione, Amore
Pe 'l semicapro dio

E chi vuoi tu ch'io finga

Amore, Endimione ->
 
Scena unica
Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria. Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria. Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria; luna in cielo. Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria; luna in cielo. Paesaggio con monte e boschi; antro d'Egeria; luna in cielo.
Atto primo (prologo) Atto secondo Atto quarto Atto quinto

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