Argomento

Tito cesare, dopo la morte di Ottone acclamato dai capitani dell'Oriente il di lui padre Vespasiano all'imperio, e stabilito per opera di Antonio, e Licinio Mutiano con l'uccisione di Vitellio, nella monarchia del mondo, fu lasciato dal genitore con parte delle romane legioni all'espugnazione di Gerosolima, la quale presa dopo ostinato assedio per assalto, fu mandata a ferro e a fuoco dall'armi latine; accioché il vasto incendio di città sì grande servisse di rogo all'orrenda strage d'un milione di difensori. Infinito fu il numero de' prigionieri, tra quali capitò in potestà di cesare Polemone re di Licia, che tratto dall'amore della regina Berenice sorella di Agrippa tetrarca la rapì notturno amante fuori di cesarea, e la condusse in Gerusalemme, ma reso cattivo insieme con Berenice, riconosciuta questa dal fratello, che guerreggiava in favor de' romani, ne conseguisce la libertà; Tito se ne invaghisce, Domiziano ne resta acceso; tutto il campo poco meno, ch'innamorato. Formandosi con vari accidenti l'epitesi, e la catastrofe del melodramma, che segue.

Eccellentissimi principi L'autore a chi legge Argomento
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