Illustrissimo

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Illustrissimo, ed eccellentissimo signore,

le grand'azioni si consacrano a' gran personaggi. Tale è l'e. v. uno degl'astri più risplendenti dell'Inghilterra; il di cui raggio sfavilla per l'universo con tanta luce, che ormai tutti gli sguardi sono rapiti all'ammirazione. Contemplano il lume, che tramanda la nobiltà del sangue: quello, che esce dalla penna nell'esercizio delle dottrine; e quello, che riverbera dalla spada, tanto ne' finti, quanto ne' veri cimenti. In vostra eccellenza la natura ha depositate tutte le sue meraviglie. Fu ricompensa del merito, il quale vien riconosciuto fin dalle corone; mentre lo trattano con queste precise marche di stima. Molto confidente, e molto ben'amato cugino di sua maestà britannica. Altre prerogative rendono cospicua la persona di v. e. e per esser figlio di quel Ruberto, il più nobile, e più bel fregio, che mai avesse la camera regia, e per esser nipote di quell'Edoardo gran ciambellano d'Inghilterra, che generosamente contribuì e forza, e sapere per istabilire sul trono il suo Giove Carlo Secondo di felice memoria. Ad un patrocinio sì grande umilio dunque la mia Gierusalemme; implorando un benignissimo aggradimento, per poter dichiararmi sin alle ceneri

di v. e.

umilissimo, devotissimo et ossequientissimo servo

Giulio Cesare Corradi

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