Scena unica |
Nei dintorni di Norimberga; - vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; - la Pegnitz passa nel fondo; - un rustico ponte mette in comunicazione il mulino sulla opposta riva. |
studenti, Crisogono, Worms, Ricke, Lene, Jebbel |
Qui è nascosto G. F. Palm, direttore tipografo della Casa Stein di Norimberga, ricercato dalla Polizia per un libello anonimo «Dell'avvilimento della Germania» edito appunto coi tipi della Casa Stein, chiusa e soppressa. È Otto, plenipotenziario francese a Monaco, l'anima di questa caccia accanita fatta per placare l'ire di Napoleone I che, all'apice della gloria e della potenza, ha voluto scorgere in quel libello, non un pretesto d'ingiurie e offese a sé e suoi, ma un tentativo patriottico dei filosofi, poeti, studenti per scuotere la «gran patria germanica dal sonno della Neutralità». | ||
Dove macine ingorde e piane, macine minori e a disco giravano obbedienti all'impulso della gran ruota, ora un'umile stamperia, torchi, caratteri, telai, mazze, rulli, rulletti, ecc., gemono sotto l'attivo lavorio di studenti volontari camuffati in mugnai, - in gergo universitario: Fringuelli, Merli, Volpi... a dire: matricolini, - diretti da Palm, nascosto nella casupola della vecchia Lene. Ma il vero? è Carlo Worms, «Quercia muscosa», studente anziano che fa la parte di padron mugnaio, morto l'autentico Franz Gottlieb; egli è aiutato dalla sua «Volpe di cuore», studente di spalla, Crisogono, la di cui faccia solcata dal rapier rivela l'«Università» anche sotto il candore della farina. | ||
Parecchi Studenti, camuffati da mugnai, vanno e vengono nell'interno del mulino, portando opuscoli e vari stampati che nascondono in alcuni sacchi; altri Studenti sono affaccendati intorno ad un torchio tipografico collocato giù nel sottosuolo del mulino. | ||
CRISOGONO |
||
(il Fringuello corre via. Crisogono apre altra lettera) | ||
|
||
(gli studenti si avvicinano curiosi, guardano e ridono tutti alla caricatura che rappresenta il ministro trasfigurato in porco che grufolando rimuove dalla terra tartufi che Napoleone raffigurato in Orco azzanna e divora. Ogni tartufo porta scritto il nome di uno stato, provincia o città tedesca. Crisogono legge i versi esplicativi) | ||
|
||
WORMS |
||
CRISOGONO |
||
STUDENTI |
(alla esclamazione di Crisogono) Che c'è? Che avvien? | |
CRISOGONO |
||
(gli studenti gli tolgono la lettera dalle mani e leggendola escono essi pure in esclamazioni d'ira e di dolore) | ||
STUDENTI |
A Ratisbona?... - È la vergogna! - È dura! Ah, invero, è la kermess della paura! È Beyme! - No, Lombard! - Entrambi! - È Khoeckwitz! Lui pure e tutti! - E in capo lista Haugwitz!... | |
WORMS |
Jebbel -> | |
STUDENTI |
No, Worms!... - Non rider! - Troppa è la viltà! | |
CRISOGONO |
||
WORMS |
||
(gli studenti chinano la fronte e non rispondono) | ||
(torna a intonare il Gaudeamus igitur ed esce sdegnoso verso il fiume. In gran silenzio gli studenti sfiduciati ritornano al torchio. Crisogono distrugge le lettere) | Worms -> | |
(una mano leggera si posa sul braccio di Crisogono. È Ricke) | ||
RICKE |
||
CRISOGONO |
||
RICKE |
E... | |
CRISOGONO |
||
RICKE |
Sì. | |
CRISOGONO |
||
(la fanciulla rimane immobile, poi a un tratto si porta la mano agli occhi lasciandosi sfuggire un gesto di profondo affanno) | ||
|
||
RICKE |
(crolla ostinatamente il capo in atto di diffidenza e sospetto) Han scritto!... E vi fu ingiunto di tacere!... | |
CRISOGONO |
||
RICKE |
(interrompendolo agitatissima e volgendo paurosa gli occhi al ponte dove si è allontanato Worms) Ah, so ben io! | |
CRISOGONO |
||
RICKE |
La pace a Ricke?... (e crollando il capo, addolorata, disperata, rientra nella casa di Lene) | Ricke -> |
(dalla casupola della vecchia Lene esce correndo una fanciulla con un libro fra le mani. È la sorella di Ricke, Jane, che viene in cerca di Worms: vedendolo apparire dal fondo, gli corre incontro e gli consegna il libro) | <- Jane, Worms | |
JANE |
||
WORMS |
||
JANE |
Tutto! Ne brama un altro... | |
WORMS |
||
JANE |
Più non ricordo! | |
WORMS |
||
JANE |
||
WORMS |
||
(Jane accenna di sì battendo infantilmente le mani di contentezza. Worms va a prendere giù, dov'è la piccola stamperia, il libro chiesto da Jane e glielo porta; ma allorché nel consegnarglielo egli fa per accarezzare la gota della piccina, Ricke, che è uscita dalla casupola, bruscamente sottrae a quella carezza la sorellina attaccandola a sé e con lei s'accompagna verso la casupola di Lene) | <- Ricke | |
(Worms guarda Ricke allontanarsi e un profondo abbattimento s'impossessa di lui) | Ricke -> | |
(accorrono le Volpi a vedetta nel bosco. Dalla parte opposta al fiume si avvicina una cantilena di mulattieri) | <- vedette | |
MULATTIERI |
||
(un gran movimento succede nel mulino. Gli studenti sbucano da ogni lato e sotto gli ordini di Worms preparano e portano dei sacchi colmi di stampati) | ||
WORMS |
||
STUDENTI |
Sono. | |
CRISOGONO |
||
MULATTIERI |
Vien la nenia vicina al passo di giumenta ma la cadenza vera la fa la sonagliera. | |
WORMS |
||
CRISOGONO |
||
MULATTIERI |
Ad ora mattutina ed a giornata spenta, all'alba bianca o a sera canta la «mulattiera!» | |
WORMS |
||
CRISOGONO |
||
(alcuni studenti corrono sull'alto del mulino e si pongono a vedetta: altri tornano ad internarsi nel bosco) | vedette -> | |
MULATTIERI |
Ma all'ora vespertina la nenia scema, allenta... Tacer la «mulattiera» fa una pupilla nera. | |
(alcuni dei falsi mulattieri appaiono in fondo e penetrano nel mulino. Il capo fa cenno a Crisogono di scucire la sella ch'egli porta, Crisogono scuce e ne trae una lettera. In un attimo i sacchi sono consegnati ai mulattieri, i quali subito ripartono) | <- mulattieri, Ricke mulattieri -> | |
WORMS |
||
CRISOGONO |
||
WORMS |
||
CRISOGONO |
||
WORMS |
||
(un grande entusiasmo anima gli studenti; Worms consegna loro la lettera che essi commentano vivacemente ritornando alla piccola stamperia) | ||
CRISOGONO |
||
(ma la fanciulla alla improvvisa novella si copre di un pallore quasi livido, come fosse sorpresa da paura improvvisa. Crisogono, a quell'inesplicabile contegno della fanciulla, crolla le spalle brontolando) | ||
CRISOGONO |
||
RICKE |
(segue con gli occhi l'allontanarsi di Crisogono e risoluta si avvicina e affronta Worms) Ritorna!... (Worms si volge di scatto, china la testa e non risponde. E la fanciulla prorompe dolorosamente) E io tremo?!... Io, sua fidanzata?! (e fissandolo negli occhi insistentemente) M'avete fatta vile, perduta e sciagurata! (poi prorompe in uno schianto di spavento e di dolore) Dio! Che farò?... | |
WORMS |
||
RICKE |
||
WORMS |
||
RICKE |
Qual?... | |
WORMS |
||
RICKE |
Se t'odio!... | |
WORMS |
||
(passa un momento di silenzio, poi Worms con voce tornata calma ma risoluta, esclama) | ||
|
||
RICKE |
L'ucciderai? | |
WORMS |
||
RICKE |
Egli morire? | |
WORMS |
||
RICKE |
Va'!... Sei senza pietà!... Tu non hai cuore!... Sei vile! Vile!... Vile e maledetto! | |
WORMS |
||
RICKE |
(atterrita, balbetta) ...Obbedirò!... E che dio vi perdoni!... | |
WORMS |
||
(alla imboccatura alta del granaio appare lo studente a vedetta; dal bosco un grido di segnale si leva acuto, e subito, lontano, verso il fiume, un altro grido si fa sentire ben distinto) | ||
FEDERICO |
Germania!... | |
RICKE E WORMS |
(riconoscendo la voce di Federico Lœwe) Federico! | |
(al grido di Germania, gli studenti e Crisogono accorrono disordinatamente. Ricke ha appena il tempo di nascondersi dietro il sostegno della scala del granaio, che Federico, precedendo quelli che sono con lui, entra correndo: vede Worms, e i due amici corrono l'uno nelle braccia dell'altro) | <- Federico, compagni di Federico, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner | |
WORMS |
||
FEDERICO |
Worms! | |
(e sono accolti con fraterni abbracci nel mulino di Gottlieb i compagni di viaggio di Lœwe; dalla casupola di Lene esce, seguito dalla piccola Jane, Palm. Egli ha udito e riconosciuto la voce di Federico, rompe la consegna e accorre. Federico si scioglie dall'abbraccio di Worms e stringe al petto Palm, presentandolo così agli amici con lui venuti) | ||
FEDERICO |
È Palm! | |
PALM |
Mia moglie?... I figli?... A Norimberga dunque non fosti?... Ah, m'hai dimenticato? | |
FEDERICO |
No, guarda!... | |
(e Palm a un tratto si trova fra le braccia di sua moglie e sente sul suo petto le teste dei suoi due fanciulli. Allora egli vorrebbe parlare, ma i baci e le carezze dei suoi gli troncano le parole e il pover'uomo si mette a piangere dalla gioia) | ||
WORMS |
||
PALM |
Torno al nascondiglio!... (e, in disparte, felice, siede sopra alcuni sacchi fra sua moglie e i suoi figli) | |
(Federico stringe la mano a Crisogono, agli amici, a tutti, ma i suoi occhi cercano intorno Ricke. Ricke è co' la piccola Jane; le due fanciulle guardano cercando il loro fratello Giorgio. Lœwe addita agli amici le due fanciulle e l'entusiasmo tronca bruscamente. Un profondo silenzio succede, una pena angosciosa. Federico si avvicina tremante a Ricke e nella sua voce vi sono più lacrime che parole) | ||
FEDERICO |
Ricke, solo ritorno!... Trista novella apporto, novella sciagurata!... Tuo fratello è morto! L'ultima sua parola, o Ricke, fu per te. Del tuo destino, o cara, ei vide la poesia. Per noi sua tomba è un'ara!... Egli t'ha fatta mia! Ricke, non resti sola! Giorgio t'ha data a me! | |
(si inginocchia, si scopre il capo, imitato in questo da tutti gli studenti che stanno intorno commossi e silenziosi, e consegna alla fanciulla una lettera, l'ultimo addio, e la tracolla di studente. Un silenzio religioso è intorno! Quanti dolori nell'anima di quella fanciulla!... Ma il pianto benefico, ristoratore, sgorga finalmente. La moglie di Palm, la vecchia Lene affettuosamente la allontanano con Jane che, inconscia, guarda quell'inconsapevole dolore) | ||
|
(si leva e si rivolge a tutti con accento solenne) Studenti! Udite, o voi, antichi e novi amici! Tergete queste lacrime! Tergete il vostro pianto! Eterni son gli eroi!... Erran l'anime ultrici! Egli morì da eroe!... Morì gloriosamente. Laggiù a Tubinga, grave si accese una contesa. Ci disser: «genti ignave»! Ei rintuzzò l'offesa e fu morte di gloria, fu morte di studente! Per lui l'ire disparvero!... Non più diversa scola, idee diverse, studi, dogmi e sofismi im guerra. Una sola è Germania! Tutti una sola terra! Un solo idioma e un'anima sola e una patria sola! E quella mesta tomba che a un morto si schiudea fatta gloriosa culla dava vita a un'idea! Là la vittoria o il nulla! La patria là nascea! Noi là giurammo il Tugendbund! Là è nata l'epopea! (e il giovane presenta a Worms ad uno ad uno i rappresentanti delle Università, Massmann, Jhan, De Nozis, Schlegel ed altri) L'università!... La corte!... (presenta Gentz, Humbolt ed altri con lui accorsi da ogni parte della Germania, Fichte, Körner, Lützow ed ultimo Weber gli occhi illuminati dal fuoco della doppia febbre: quella del genio e quella dell'etisia) D'ogni terra ogni cuore ed ogni mente e tutte le anime! Qui i filosofi e i poeti!... Fichte!... Körner! Dal suo cuor l'inno è sgorgato della terra! Vuoi la spada? Ecco, è Lützow! L'armonia tu bramasti all'inno novo e ritmi eterni? Ecco, è Weber! Egli diede inni superni all'audace e giovanile rapsodia! | (♦) |
(le mani si cercano e si stringono fraternamente! Le anime si espandono! E le voci si fondono insieme frementi nell'inno di Weber già divenuto popolare, la «Wilde Jagel») | ||
O meraviglioso spettacolo questo della germanica poesia che stringe in entusiastico abbraccio Massmann, l'atleta, e Holty il tenero, Jhan dalla lunga barba e il futuro mistico Schelling, Glein, il granatiere prussiano e l'oriundo latino Chamisso, Hasserodt che da pochi giorni indossa quella divisa di ufficiale che egli fra poco renderà tragicamente gloriosa con Joseph Gœrvais, il 4° alleato, de Wolkensdorff già colle audacie tutte dell'intrepido scorribanda scolpite nell'alta fronte e Schill, l'eroe, Scharnhorst dal grande occhio azzurro e pensoso e Bærsch, e Gentz e Arndt, Jacobi, Forster e Federico Lœwe e Carlo Worms che il destino di quell'abbraccio fa già una ferrea catena di dramma. | ||
Palm oblia moglie e figli; prende per mano la piccola Jane perché invece d'una strofa della Messiade impari ora quel canto glorioso, onde ripeterlo insieme nella noia del nascondiglio. Già tutti intonano la seconda strofa. | ||
(improvvisamente dall'alto del granaio la Volpe a vedetta manda un grido terribile; un altro grido pieno di terrore e di angoscia viene dal gruppo di piante ove sta l'altra Volpe. L'inno è interrotto. Crisogono, Worms, Lœwe, Glein, Holty, corrono esterrefatti fuori dal mulino e ne tornano atterriti) | ||
(le Volpi di vedetta al bosco corrono entro al mulino) | <- vedette | |
VOLPI |
||
VOLPE |
(dall'abbaino) Un ufficial francese! (discende rapidamente dalla scala del granaio e dice con voce soffocata) La polizia qui viene! | |
WORMS |
||
(Körner, Weber, Lützow e tutti si precipitano giù per la scala e vi scompaiono) | Federico, compagni di Federico, Jane, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner -> | |
WORMS |
||
(Worms intona una canzone da mugnaio; gli amici rispondono facendo coro. E il mulino riprende l'aspetto di un vero mulino in pieno lavoro) | ||
TUTTI | ||
Il mulino è invaso da Soldati francesi e Guardie di polizia tedesca che cedono il passo ad un signore chiuso in un gran mantello: è Otto, il plenipotenziario di Napoleone a Monaco, il quale fa cenno imperioso al Capo di polizia di eseguire gli ordini ricevuti, rimanendo poi sempre sinistramente silenzioso ed immobile. | <- soldati francesi, ufficiale francese, guardie di polizia, Otto, Capo di polizia | |
CAPO DI POLIZIA |
||
WORMS |
||
CAPO DI POLIZIA |
Bene! Bene!... (dà ordine di occupare a circondare il mulino) Laggiù uomini a guardia! (poi, tratto fuori un piccolo foglietto dal suo taccuino, lo esamina attentamente guardandosi intorno. Ad un tratto, disturbato dal canto degli studenti, impone di tacere gridando loro:) Silenzio! | |
(il silenzio si fa profondo. Il Capo di Polizia continua a esaminare il foglio, poi rivolgendosi ancora a Worms) | ||
|
Ov'è nascosto Gian Filippo Palm?... | |
WORMS |
||
CAPO DI POLIZIA |
Bene! Bene! (e in mezzo al terrore e alla sorpresa di tutti, con grande sicurezza, esaminato ancora il foglietto, si avvicina alla casupola della vecchia Lene) Questa è la casa della Lene Armuth?... (nessuno gli risponde. Worms livido guarda convulso. Il Capo di polizia si rivolge alla vecchia Lene che è seduta fuori a filare) Voi siete Lene Armuth!... (la Lene fa per rispondere, ma il Capo di polizia non la ascolta interrompendola col suo monotono) Bene! Bene! (e sempre seguendo le indicazioni del foglio dà ordini, ai poliziotti, rapidi e brevi) Entrate! C'è una botola! Scendete! Sta un uomo là!... | |
(i poliziotti entrano. Si sente un grido soffocato. È la moglie di Palm) | guardie di polizia -> | |
LENE |
Dio di misericordia!... | |
(Federico fa un gesto violento per slanciarsi, ma Worms lo afferra e con forza terribile lo costringe a rimanere fermo) | ||
(i poliziotti tornano trascinando Palm) | <- guardie di polizia, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Jane | |
CAPO DI POLIZIA |
Riconoscete Palm?... | |
POLIZIOTTO |
Lo riconosco! | |
PALM |
Ebbene sì son Palm! Sono tedesco, e come tale libero... | |
CAPO DI POLIZIA |
Finiamo! (ordina ai poliziotti di ammanettare Palm) | |
WORMS |
||
CAPO DI POLIZIA |
Dove, dite? Al Consiglio di guerra di Braunaw! | |
(Federico si copre costernato il viso co' le mani, balbettando atterrito: «La morte!») | ||
(la moglie e i figli si abbracciano disperatamente a Palm, ma alcuni poliziotti pongono termine a quei saluti e Palm è spinto fuori. Una fanciulla riesce a cacciarsi fra poliziotti e soldati e ad avvinghiarsi stretta a Palm. È Jane, la piccola compagna delle sue letture! Giovanni Filippo Palm l'abbraccia stretta stretta e, dissimulando, fra i baci riesce a mormorarle poche rapide parole...) | ||
PALM |
Puoi tu ridir allor ch'io partirò quel canto che pur or udisti qui?... Giocattoli al ritorno porterò... (all'orecchio di Jane) bambole belle... re... principi... | |
JANE |
(dopo qualche esitanza) Sì!... | |
CAPO DI POLIZIA |
(ad un cenno di Otto) Orsù, fate finire! | |
PALM |
Sono pronto!... | |
CAPO DI POLIZIA |
(leva di tasca una borsa di denaro e la porge ad un ufficiale, dicendogli) Per Jebbel Armuth, questa... (l'ufficiale immobile e sdegnoso rifiuta con un breve cenno di testa) Bene! Bene! (borbotta fra sé e rimette in tasca, con un certo sorriso scettico, la borsa che l'ufficiale francese sdegnoso, ha rifiutato) | |
(Otto, rimasto sempre immobile, fa un nuovo cenno al Capo di Polizia e parte accompagnato dall'ufficiale. Palm, ammanettato, in mezzo ai poliziotti e seguito dai soldati e dal Capo di Polizia, si avvia verso il bosco: giuntovi, a un tratto si sofferma e rivolge un ultimo sguardo al mulino. È l'ultimo suo saluto alla vita) | Otto, ufficiale francese, soldati francesi -> | |
(allora una vocina sottile in quel profondo silenzio si eleva e ripete la prima strofa della Wilde Jagd di Körner e di Weber. È Jane che saluta Giovanni Filippo Palm che va verso la morte. La moglie ed i figli di Palm che, quasi impietriti dal dolore, hanno assistito alla partenza del loro diletto, scoppiato in dirotto pianto, inginocchiandosi) | Capo di polizia, Palm, guardie di polizia -> | |
Nei dintorni di Norimberga; vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; la Pegnitz passa nel fondo; un rustico ponte mette in comunicazione il mulino sulla opposta riva; presso al mulino alcune casupole di contadini; l'interno del mulino consiste in un vasto cortile coperto: nel fondo, verso la Pegnitz, anguste scale conducono alle macine e al battitoio che serve a regolare le imposte della cateratta e dà libero accesso sul fiume; altre scale conducono ai ballatoi di legno nell'alto del mulino; sacchi di grano dappertutto, ammonticchiati qua e là; da un'ampia apertura nel fondo, che dà luce alla temperatoia, si scorge la gran ruota a pale in movimento.
Il sarto!! Ah, il vil!... Fringuello!
Maledizioni, fulmini e massacri!
Ha scritto mio fratello? / Non ancora
Palm vi rimanda il libro / Letto? / Tutto!
Presto... Silenzio! Cauti! / Una lettera!
V'è, Ricke, una pietà / Qual? / Perdonare!
Il Come vuol morte! Or chi morrà?
(grido terribile; un altro grido pieno di terrore)
Sono soldati! Un ufficial francese!
Franz Gottlieb? / Morto, io sono il proprietario