Prologo

 

Scena unica

Nei dintorni di Norimberga; - vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; - la Pegnitz passa nel fondo; - un rustico ponte mette in comunicazione il mulino sulla opposta riva.
Presso al mulino alcune casupole di contadini; la più misera appartiene alla vecchia Lene Armuth, una mendicante, che vi abita in compagnia di un suo nipote, Jebbel.
L'interno del mulino consiste in un vasto cortile coperto: nel fondo, verso la Pegnitz, anguste scale conducono alle «macine» e al «battitoio» che serve a regolare le imposte della cateratta e dà libero accesso sul fiume. Altre scale conducono ai ballatoi di legno nell'alto del mulino.
Sacchi di grano dappertutto, ammonticchiati qua e là.
Da un'ampia apertura nel fondo, che dà luce alla «temperatoia», si scorge la gran ruota a pale in movimento.

 Q 

studenti, Crisogono, Worms, Ricke, Lene, Jebbel

 
Qui è nascosto G. F. Palm, direttore tipografo della Casa Stein di Norimberga, ricercato dalla Polizia per un libello anonimo «Dell'avvilimento della Germania» edito appunto coi tipi della Casa Stein, chiusa e soppressa. È Otto, plenipotenziario francese a Monaco, l'anima di questa caccia accanita fatta per placare l'ire di Napoleone I che, all'apice della gloria e della potenza, ha voluto scorgere in quel libello, non un pretesto d'ingiurie e offese a sé e suoi, ma un tentativo patriottico dei filosofi, poeti, studenti per scuotere la «gran patria germanica dal sonno della Neutralità».
Dove macine ingorde e piane, macine minori e a disco giravano obbedienti all'impulso della gran ruota, ora un'umile stamperia, torchi, caratteri, telai, mazze, rulli, rulletti, ecc., gemono sotto l'attivo lavorio di studenti volontari camuffati in mugnai, - in gergo universitario: Fringuelli, Merli, Volpi... a dire: matricolini, - diretti da Palm, nascosto nella casupola della vecchia Lene. Ma il vero? è Carlo Worms, «Quercia muscosa», studente anziano che fa la parte di padron mugnaio, morto l'autentico Franz Gottlieb; egli è aiutato dalla sua «Volpe di cuore», studente di spalla, Crisogono, la di cui faccia solcata dal rapier rivela l'«Università» anche sotto il candore della farina.
Parecchi Studenti, camuffati da mugnai, vanno e vengono nell'interno del mulino, portando opuscoli e vari stampati che nascondono in alcuni sacchi; altri Studenti sono affaccendati intorno ad un torchio tipografico collocato giù nel sottosuolo del mulino.
 

CRISOGONO

(fa lo spoglio della corrispondenza generale e particolare della «burschenschaft» seduto su di un sacco presso a Carlo Worms che sta sdraiato in posa di completo abbandono, indifferente a tutto quanto lo viene informando la sua «Volpe di cuore», mentre sul limitare della sua casupola la vecchia Lene insegna a Jebbel un «lieder» per richiamare la pietà di chi passa, quando andrà intorno elemosinando.)  

Kleist manda il «Credo». Ed ecco il «Catechismo» completo.

(fischia, guarda Worms, interpreta il silenzio un tacito consenso e consegna la lettera di Kleist al Fringuello di servizio)

Da comporre! Hoplà, Fringuello!...

(il Fringuello corre via. Crisogono apre altra lettera)

 

Moltrecht di Lipsia scrive che «rifiuta

di vendere l'opuscol!...»

(getta con sprezzo la lettera e ne apre un'altra)

Così Perthe

d'Amburgo!... Il vermocane a tutt'e due!

(snoda un rotolo, lo distende e l'osserva)

Una caricatura d'Haugwitz!...

(ride, e la mostra agli studenti)

Somigliante!...

(gli studenti si avvicinano curiosi, guardano e ridono tutti alla caricatura che rappresenta il ministro trasfigurato in porco che grufolando rimuove dalla terra tartufi che Napoleone raffigurato in Orco azzanna e divora. Ogni tartufo porta scritto il nome di uno stato, provincia o città tedesca. Crisogono legge i versi esplicativi)

 

Haugwitz da porco  

tartufi stana,

ma cosa strana

li pappa l'Orco!

(e la caricatura passa di mano in mano; poi gli studenti ritornano al loro torchio e Crisogono alla sua corrispondenza)

Il sarto!! Ah, il vil!... Fringuello!

(dà la lettera al matricolino che accorre)

Fanne fidibus!

(e il Fringuello straccia la lettera a strisce, mentre Crisogono passeggia irritato)

Il temerario!

(a Carlo Worms)

O mio senior, pagare

si scrive con due «g»?

WORMS
(seccato)

Una sola.

CRISOGONO

Grazie.

(siede, stacca un foglietto dal suo taccuino e vi scrive)

«Non pago. Devotissimo Crisogono.»

(piega il foglietto e lo consegna al Fringuello. Una lettera nuova ha uno strano profumo! La fiuta)

Sa di pfankucken!

(l'apre curioso)

Ah, Lilì!... Domanda

denaro e... manda un bacio... ardente!

(riflette commosso, poi con voce sospirosa ravviva co' la lettera la pipa accesa)

Fidibus!

Lilì, cuoca d'amore,  

così ti rendo un poco

di quel tuo lento foco

con che m'hai cotto il core!

(ma un'ultima lettera lo fa scattare)

Maledizioni, fulmini e massacri!!...

STUDENTI

(alla esclamazione di Crisogono)

Che c'è? Che avvien?

CRISOGONO

Che avvien? Hardenberg scrive:

(leggendo)

«Una nuova viltà!... Il protettorato!...

Germania serva ed ha per protettore

codesto ex-sanculotto imperatore!...»

(gli studenti gli tolgono la lettera dalle mani e leggendola escono essi pure in esclamazioni d'ira e di dolore)

STUDENTI

A Ratisbona?... - È la vergogna! - È dura!

Ah, invero, è la kermess della paura!

È Beyme! - No, Lombard! - Entrambi! - È Khoeckwitz!

Lui pure e tutti! - E in capo lista Haugwitz!...

WORMS

(sollevandosi appena dal sacco su cui è sdraiato, con accento ironico)

Che c'è, Querce Muscose, Volpi?... O che

vorreste mai destare le Germania?

A Giosafatte!... Forse! Finché dunque

non tuonino le trombe del giudizio

pazienza!...

(si alza ed addita agli studenti la Lene che accompagna fino al ponte Jebbel che se ne va a mendicare)

La miseria in rude affanno

sferza la vecchierella!... Essa che fa?...

Vedete! Il figlio manda a cantar lieder!...

Col pianger non raccatterebbe un chicco

o la inutil pietà!... Cantiam noi pure!...

(e intona con voce stridente: Gaudeamus igitur...)

Jebbel ->

STUDENTI

No, Worms!... - Non rider! - Troppa è la viltà!

CRISOGONO

(agli studenti volendo giustificare Worms)

Il mio senior nasconde il suo pensiero!

WORMS

Pensieri?... Io n'ebbi!... Io pur gridato ho intorno:

(imita l'accento e il fare allucinato dei «Mistici anglofili»)

Germania!...

(imita il grido olimpico dei«Classici»)

Germania!...

(imita l'urlo spasmodico dei «Patrioti democratici»)

O tu, Germania!

(agli studenti)

Ebben mutar gli eventi?... Dite!... Dite!...

(gli studenti chinano la fronte e non rispondono)
 

Io pure la visione  

m'ebbi del gran destino.

Nel sogno mio divino

sognai la redenzione.

Non più l'aspre ritorte

la gran visione avea

ma su turbe risorte

il puro fronte ergea.

D'armi fiero frastuono,

nitrir d'albee cavalle

e delle trombe il suono

destavan gli echi a valle.

«È la patria contrada

che insorge alfin!» pensai,

ond'io pure «Una spada

e il mio posto!» gridai!

E un antico guerrier dal rosso pelo

la sua gloriosa diemmi, e «Attendi qui!

-disse- Napoleon verrà! Tu allora

quest'arme abbassa e fagli il gran saluto!...

Tal la consegna!... Io son stanco da secoli!»

E nel Kiffhauser scese a ridormire!

Gittai la spada ed afferrai la penna...

Io come Lessing forte

un'arma ne farò,

io la novella sorte

di patria io scriverò.

Sia antenna e sia mia nave

di Guttemberg il torchio

(indica il bugigattolo delle macine)

e a gloria per rimorchio

vengan le patrie ignave!...

(si interrompe, afferra le mani a Glein ed a Holty che gli son vicini e additando alla casa della Lene dove sta nascosto Palm, esclama)

Là è Palm! Cela là sotto

la sua colpa natia

e un patrio poliziotto

gli dà caccia...

(accenna al mulino vigilato dalle Volpi a vedetta)

e ci spia.

Or dunque?... Birra e canto

finché nasca l'idea

che muti in sangue il pianto.

La farsa in epopea!

(torna a intonare il Gaudeamus igitur ed esce sdegnoso verso il fiume. In gran silenzio gli studenti sfiduciati ritornano al torchio. Crisogono distrugge le lettere)

Worms ->

 
(una mano leggera si posa sul braccio di Crisogono. È Ricke)

RICKE

Ha scritto mio fratello?  

CRISOGONO

Non ancora.

RICKE

E...

CRISOGONO

Federico Lœwe?...

RICKE

Sì.

CRISOGONO

Neppure.

(la fanciulla rimane immobile, poi a un tratto si porta la mano agli occhi lasciandosi sfuggire un gesto di profondo affanno)

 

Il viaggio è lungo e la Germania è a spie...

Un patriota è quasi un delinquente!...

(sospira, vuotando la pipa)

Ah, quel Napoleon!...

(fa un minaccioso mulinello co' la cannuccia lunga della sua pipa - poi, a un tratto, accennando al suo falso costume di mugnaio)

Io pur!... Bel gusto

camuffarsi in mugnai!... Tremar!... Tacere!...

Peggio, stampar!... Io ch'odio inchiostro e carta.

(riaccende la pipa e con grande rassegnazione balbetta)

È la «Neutralità!»

(vedendo il volto addolorato di Ricke, la rincuora bonariamente, dicendole)

Ritorneranno!

RICKE

(crolla ostinatamente il capo in atto di diffidenza e sospetto)

Han scritto!... E vi fu ingiunto di tacere!...

CRISOGONO

(sorpreso a quella inesplicabile ostinatezza)

O chi crudel con voi?...

RICKE

(interrompendolo agitatissima e volgendo paurosa gli occhi al ponte dove si è allontanato Worms)

Ah, so ben io!

CRISOGONO

No! Giuro!...

(e affettuosamente stringendole la mano)

Pace al cuor!...

RICKE

La pace a Ricke?...

(e crollando il capo, addolorata, disperata, rientra nella casa di Lene)

Ricke ->

 
(dalla casupola della vecchia Lene esce correndo una fanciulla con un libro fra le mani. È la sorella di Ricke, Jane, che viene in cerca di Worms: vedendolo apparire dal fondo, gli corre incontro e gli consegna il libro)

<- Jane, Worms

JANE

Palm vi rimanda il libro.  

WORMS

Letto?

JANE

Tutto!

Ne brama un altro...

WORMS

Qual?

JANE
(imbarazzata)

Più non ricordo!

WORMS

(aiutando la memoria della piccina)

I Masnadieri? - L'Emilia Galeotti? -

Nathan il saggio? - Laocoonte? - Agathon?

O l'Oberon?

JANE

(fa sempre segno di no; ad un tratto essa però esclama)

Udite! So una strofa...

(si raccoglie pensosa, poi declama)

«Io volli udir de' cieli l'armonia  

per dire un canto novo ed immortale

e dio de' cieli m'additò la via

e d'un arcangiol m'ha donato l'ale.

La fede fu mia musa...»

WORMS

È la Messiade!...

(Jane accenna di sì battendo infantilmente le mani di contentezza. Worms va a prendere giù, dov'è la piccola stamperia, il libro chiesto da Jane e glielo porta; ma allorché nel consegnarglielo egli fa per accarezzare la gota della piccina, Ricke, che è uscita dalla casupola, bruscamente sottrae a quella carezza la sorellina attaccandola a sé e con lei s'accompagna verso la casupola di Lene)

<- Ricke

 
(Worms guarda Ricke allontanarsi e un profondo abbattimento s'impossessa di lui)

Ricke ->

 
(accorrono le Volpi a vedetta nel bosco. Dalla parte opposta al fiume si avvicina una cantilena di mulattieri)

<- vedette

MULATTIERI

Lieve balza, avvicina,  

or s'accompagna lenta

or ascende leggera

la nenia mulattiera.

(un gran movimento succede nel mulino. Gli studenti sbucano da ogni lato e sotto gli ordini di Worms preparano e portano dei sacchi colmi di stampati)

WORMS

Son gli emissari?

STUDENTI

Sono.

CRISOGONO

Avrem novelle!

MULATTIERI

Vien la nenia vicina

al passo di giumenta

ma la cadenza vera

la fa la sonagliera.

WORMS

Via, presto! I falsi sacchi!

CRISOGONO

Olà, affrettate!

MULATTIERI

Ad ora mattutina

ed a giornata spenta,

all'alba bianca o a sera

canta la «mulattiera!»

WORMS

Vegliate attenti!...

CRISOGONO

Volpi a guardia! A guardia!...

(alcuni studenti corrono sull'alto del mulino e si pongono a vedetta: altri tornano ad internarsi nel bosco)

vedette ->

MULATTIERI

Ma all'ora vespertina

la nenia scema, allenta...

Tacer la «mulattiera»

fa una pupilla nera.

(alcuni dei falsi mulattieri appaiono in fondo e penetrano nel mulino. Il capo fa cenno a Crisogono di scucire la sella ch'egli porta, Crisogono scuce e ne trae una lettera. In un attimo i sacchi sono consegnati ai mulattieri, i quali subito ripartono)

<- mulattieri, Ricke

mulattieri ->

 

WORMS

Presto... Silenzio! Cauti!  

CRISOGONO

Una lettera!

WORMS

(legge rapidamente la lettera. Tutti lo attorniano.)

Di Federico!

CRISOGONO

Egli ritorna?...

WORMS

È in via!

(a un tratto si porta la lettera al cuore con una grande esclamazione di gioia)

Ah, finalmente!

(e con voce soffocata dalla emozione, soggiunge)

Il Tugendbund è un fatto!

D'ogni università un rappresentante

oggi qui avrem!...

(un grande entusiasmo anima gli studenti; Worms consegna loro la lettera che essi commentano vivacemente ritornando alla piccola stamperia)

CRISOGONO

(si avvicina a Ricke che all'arrivo dei mulattieri inquieta e curiosa è riapparsa sulla porta della casupola della Lene)

Buona novella!... Tornano!

(ma la fanciulla alla improvvisa novella si copre di un pallore quasi livido, come fosse sorpresa da paura improvvisa. Crisogono, a quell'inesplicabile contegno della fanciulla, crolla le spalle brontolando)

CRISOGONO

Per dio, le donne, quali controsensi!

(e borbottando, va a raggiungere gli studenti)

RICKE

(segue con gli occhi l'allontanarsi di Crisogono e risoluta si avvicina e affronta Worms)

Ritorna!...

(Worms si volge di scatto, china la testa e non risponde. E la fanciulla prorompe dolorosamente)

E io tremo?!... Io, sua fidanzata?!

(e fissandolo negli occhi insistentemente)

M'avete fatta vile, perduta e sciagurata!

(poi prorompe in uno schianto di spavento e di dolore)

Dio! Che farò?...

WORMS

Il pensiero or m'abbandona e fugge!

Io non lo so!... Coscienza così m'abbatte e strugge...

RICKE

Ah, che farò? Mentire? La maschera sul viso

di mia casta bellezza?... Sul labbro un vil sorriso?...

E vostra complice mi fo!

Morir piuttosto!... Non mentirò!

(con grande angoscia)

Che tutto pera al mondo!...  

Pera il sogno giocondo

d'amore! E sia finita

l'angoscia della vita!

WORMS

V'è, Ricke, una pietà...  

RICKE

Qual?...

WORMS

(implorando)

Perdonare!

RICKE

Se t'odio!...

WORMS

(agitatissimo)

Or che avverrà?... M'offenderà?

A nostre beghe dà una spada il Come!...

Fra noi?... Non poco sangue ma la morte!...

La morte?... Sia!...

(Ricke guarda impaurita Worms)

Ma, dimmi, chi morrà?...

(la voce di Worms non è più violenta; egli guarda Ricke con occhi pieni di suprema dolcezza ed umiltà)

 

Tu m'eri innanzi nel morente giorno!...  

Dal labbro tuo una canzone salia!...

L'ultimo sole sfolgorava intorno!...

Al tuo canto ogni pianta i rami apria!...

Salia la tua canzone acuta e snella,

veniam per gli occhi fiamme di desio,

vinto tremavo a tua persona bella

che avrebbe anco tentato, Ricke, iddio!

(e con passione quasi feroce)

«Vil» mi dicevi! «Mia!»

diceva il mio delitto!

Mia! Mia!! la mia follia

la tua gioventù...

In quella cieca ebbrezza

sfida audace feriami

più che la tua bellezza,

Ricke, la tua virtù.

Sfondo schermo () ()

 
(passa un momento di silenzio, poi Worms con voce tornata calma ma risoluta, esclama)

 

Il Come vuol morte! Or chi morrà?  

Non io!...

RICKE

L'ucciderai?

WORMS

Non io morrò!

Io sol qui son la mente necessaria...

RICKE

Egli morire?

WORMS
(aspro e violento)

E tu salvalo! Taci!

RICKE

Va'!... Sei senza pietà!... Tu non hai cuore!...

Sei vile! Vile!... Vile e maledetto!

WORMS

O Ricke, sei tu sola al sacrificio?...

Soffri tu sola?... Ed io?... Guardami dunque!

Tu non hai che dolori, ed io ho rimorsi!...

Tu pianger puoi!... Io m'odio ed ho paura!

(questo grido di disperazione è così vero, così forte, che la fanciulla ne è dominata. E Worms la soggioga implacabile)

Tacerai!... Mentirai!...

RICKE

(atterrita, balbetta)

...Obbedirò!...

E che dio vi perdoni!...

WORMS

Così sia!

(alla imboccatura alta del granaio appare lo studente a vedetta; dal bosco un grido di segnale si leva acuto, e subito, lontano, verso il fiume, un altro grido si fa sentire ben distinto)

FEDERICO

Germania!...

RICKE E WORMS

(riconoscendo la voce di Federico Lœwe)

Federico!

 
(al grido di Germania, gli studenti e Crisogono accorrono disordinatamente. Ricke ha appena il tempo di nascondersi dietro il sostegno della scala del granaio, che Federico, precedendo quelli che sono con lui, entra correndo: vede Worms, e i due amici corrono l'uno nelle braccia dell'altro)

<- Federico, compagni di Federico, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner

WORMS

Lœwe!  

FEDERICO

Worms!

(e sono accolti con fraterni abbracci nel mulino di Gottlieb i compagni di viaggio di Lœwe; dalla casupola di Lene esce, seguito dalla piccola Jane, Palm. Egli ha udito e riconosciuto la voce di Federico, rompe la consegna e accorre. Federico si scioglie dall'abbraccio di Worms e stringe al petto Palm, presentandolo così agli amici con lui venuti)

FEDERICO

È Palm!

PALM
(con ansietà, a Federico)

Mia moglie?... I figli?... A Norimberga

dunque non fosti?... Ah, m'hai dimenticato?

FEDERICO

No, guarda!...

(e Palm a un tratto si trova fra le braccia di sua moglie e sente sul suo petto le teste dei suoi due fanciulli. Allora egli vorrebbe parlare, ma i baci e le carezze dei suoi gli troncano le parole e il pover'uomo si mette a piangere dalla gioia)

WORMS

Palm, per oggi vi fo grazia,

ma al primo allarme...

PALM

Torno al nascondiglio!...

(e, in disparte, felice, siede sopra alcuni sacchi fra sua moglie e i suoi figli)

(Federico stringe la mano a Crisogono, agli amici, a tutti, ma i suoi occhi cercano intorno Ricke. Ricke è co' la piccola Jane; le due fanciulle guardano cercando il loro fratello Giorgio. Lœwe addita agli amici le due fanciulle e l'entusiasmo tronca bruscamente. Un profondo silenzio succede, una pena angosciosa. Federico si avvicina tremante a Ricke e nella sua voce vi sono più lacrime che parole)

FEDERICO

Ricke, solo ritorno!... Trista novella apporto,

novella sciagurata!... Tuo fratello è morto!

L'ultima sua parola, o Ricke, fu per te.

Del tuo destino, o cara, ei vide la poesia.

Per noi sua tomba è un'ara!... Egli t'ha fatta mia!

Ricke, non resti sola! Giorgio t'ha data a me!

(si inginocchia, si scopre il capo, imitato in questo da tutti gli studenti che stanno intorno commossi e silenziosi, e consegna alla fanciulla una lettera, l'ultimo addio, e la tracolla di studente. Un silenzio religioso è intorno! Quanti dolori nell'anima di quella fanciulla!... Ma il pianto benefico, ristoratore, sgorga finalmente. La moglie di Palm, la vecchia Lene affettuosamente la allontanano con Jane che, inconscia, guarda quell'inconsapevole dolore)

 

(si leva e si rivolge a tutti con accento solenne)

Studenti! Udite, o voi, antichi e novi amici!  

Tergete queste lacrime! Tergete il vostro pianto!

Eterni son gli eroi!... Erran l'anime ultrici!

Egli morì da eroe!... Morì gloriosamente.

Laggiù a Tubinga, grave si accese una contesa.

Ci disser: «genti ignave»! Ei rintuzzò l'offesa

e fu morte di gloria, fu morte di studente!

Per lui l'ire disparvero!... Non più diversa scola,

idee diverse, studi, dogmi e sofismi im guerra.

Una sola è Germania! Tutti una sola terra!

Un solo idioma e un'anima sola e una patria sola!

E quella mesta tomba che a un morto si schiudea

fatta gloriosa culla dava vita a un'idea!

Là la vittoria o il nulla! La patria là nascea!

Noi là giurammo il Tugendbund! Là è nata l'epopea!

(e il giovane presenta a Worms ad uno ad uno i rappresentanti delle Università, Massmann, Jhan, De Nozis, Schlegel ed altri)

L'università!... La corte!...

(presenta Gentz, Humbolt ed altri con lui accorsi da ogni parte della Germania, Fichte, Körner, Lützow ed ultimo Weber gli occhi illuminati dal fuoco della doppia febbre: quella del genio e quella dell'etisia)

D'ogni terra

ogni cuore ed ogni mente e tutte le anime!

Qui i filosofi e i poeti!... Fichte!... Körner!

Dal suo cuor l'inno è sgorgato della terra!

Vuoi la spada? Ecco, è Lützow! L'armonia

tu bramasti all'inno novo e ritmi eterni?

Ecco, è Weber! Egli diede inni superni

all'audace e giovanile rapsodia!

Brano musicale ()

(le mani si cercano e si stringono fraternamente! Le anime si espandono! E le voci si fondono insieme frementi nell'inno di Weber già divenuto popolare, la «Wilde Jagel»)
 
O meraviglioso spettacolo questo della germanica poesia che stringe in entusiastico abbraccio Massmann, l'atleta, e Holty il tenero, Jhan dalla lunga barba e il futuro mistico Schelling, Glein, il granatiere prussiano e l'oriundo latino Chamisso, Hasserodt che da pochi giorni indossa quella divisa di ufficiale che egli fra poco renderà tragicamente gloriosa con Joseph Gœrvais, il 4° alleato, de Wolkensdorff già colle audacie tutte dell'intrepido scorribanda scolpite nell'alta fronte e Schill, l'eroe, Scharnhorst dal grande occhio azzurro e pensoso e Bærsch, e Gentz e Arndt, Jacobi, Forster e Federico Lœwe e Carlo Worms che il destino di quell'abbraccio fa già una ferrea catena di dramma.
Palm oblia moglie e figli; prende per mano la piccola Jane perché invece d'una strofa della Messiade impari ora quel canto glorioso, onde ripeterlo insieme nella noia del nascondiglio. Già tutti intonano la seconda strofa.
 
(improvvisamente dall'alto del granaio la Volpe a vedetta manda un grido terribile; un altro grido pieno di terrore e di angoscia viene dal gruppo di piante ove sta l'altra Volpe. L'inno è interrotto. Crisogono, Worms, Lœwe, Glein, Holty, corrono esterrefatti fuori dal mulino e ne tornano atterriti)
 
(le Volpi di vedetta al bosco corrono entro al mulino)

<- vedette

VOLPI

Sono soldati!...  

VOLPE

(dall'abbaino)

Un ufficial francese!

(discende rapidamente dalla scala del granaio e dice con voce soffocata)

La polizia qui viene!

WORMS

Ah, siam traditi!

(agli studenti, a Glein, Holty e Crisogono)

Noi al mulino! Palm al nascondiglio!

(in un attimo Worms, Glein, Holty, Crisogono tornano a trasformarsi in mugnai)

Presto, voi, via!

(e Worms spinge gli ultimi intervenuti verso la piccola scala del battitoio che dà sulla Pegultz)

Qui sotto vi calate!

Giù c'è un barcozzo e via pe 'l fiume! Addio!

(Körner, Weber, Lützow e tutti si precipitano giù per la scala e vi scompaiono)

Federico, compagni di Federico, Jane, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner ->

 

WORMS

Crisogono, alla macina!  

(Crisogono accorre e finge di lavorare alla macina)

Cantiamo!...

 
(Worms intona una canzone da mugnaio; gli amici rispondono facendo coro. E il mulino riprende l'aspetto di un vero mulino in pieno lavoro)

TUTTI

Gira, gira, ruota a tondo!  

L'acqua viene passa e va.

Così gira il vecchio mondo

né giammai fermo ristà!

Ogni cosa in suo cammino

come turbin fugge via

tal dell'uom anco è il destino:

senza meta eterna via!

 
Il mulino è invaso da Soldati francesi e Guardie di polizia tedesca che cedono il passo ad un signore chiuso in un gran mantello: è Otto, il plenipotenziario di Napoleone a Monaco, il quale fa cenno imperioso al Capo di polizia di eseguire gli ordini ricevuti, rimanendo poi sempre sinistramente silenzioso ed immobile.

<- soldati francesi, ufficiale francese, guardie di polizia, Otto, Capo di polizia

 

CAPO DI POLIZIA
(a Worms)

Franz Gottlieb?  

WORMS

Morto, io sono il proprietario.

CAPO DI POLIZIA

Bene! Bene!...

(dà ordine di occupare a circondare il mulino)

Laggiù uomini a guardia!

(poi, tratto fuori un piccolo foglietto dal suo taccuino, lo esamina attentamente guardandosi intorno. Ad un tratto, disturbato dal canto degli studenti, impone di tacere gridando loro:)

Silenzio!

(il silenzio si fa profondo. Il Capo di Polizia continua a esaminare il foglio, poi rivolgendosi ancora a Worms)

 

Ov'è nascosto Gian Filippo Palm?...

WORMS

E chi è costui?... Ignoto!

CAPO DI POLIZIA

Bene! Bene!

(e in mezzo al terrore e alla sorpresa di tutti, con grande sicurezza, esaminato ancora il foglietto, si avvicina alla casupola della vecchia Lene)

Questa è la casa della Lene Armuth?...

(nessuno gli risponde. Worms livido guarda convulso. Il Capo di polizia si rivolge alla vecchia Lene che è seduta fuori a filare)

Voi siete Lene Armuth!...

(la Lene fa per rispondere, ma il Capo di polizia non la ascolta interrompendola col suo monotono)

Bene! Bene!

(e sempre seguendo le indicazioni del foglio dà ordini, ai poliziotti, rapidi e brevi)

Entrate! C'è una botola! Scendete!

Sta un uomo là!...

(i poliziotti entrano. Si sente un grido soffocato. È la moglie di Palm)

guardie di polizia ->

LENE

Dio di misericordia!...

(Federico fa un gesto violento per slanciarsi, ma Worms lo afferra e con forza terribile lo costringe a rimanere fermo)
 
(i poliziotti tornano trascinando Palm)

<- guardie di polizia, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Jane

CAPO DI POLIZIA
(ad un poliziotto)

Riconoscete Palm?...

POLIZIOTTO

Lo riconosco!

PALM

Ebbene sì son Palm! Sono tedesco,

e come tale libero...

CAPO DI POLIZIA

Finiamo!

(ordina ai poliziotti di ammanettare Palm)

WORMS

E dove vien condotto?

CAPO DI POLIZIA

Dove, dite?

Al Consiglio di guerra di Braunaw!

(Federico si copre costernato il viso co' le mani, balbettando atterrito: «La morte!»)
 
(la moglie e i figli si abbracciano disperatamente a Palm, ma alcuni poliziotti pongono termine a quei saluti e Palm è spinto fuori. Una fanciulla riesce a cacciarsi fra poliziotti e soldati e ad avvinghiarsi stretta a Palm. È Jane, la piccola compagna delle sue letture! Giovanni Filippo Palm l'abbraccia stretta stretta e, dissimulando, fra i baci riesce a mormorarle poche rapide parole...)

PALM

Puoi tu ridir allor ch'io partirò

quel canto che pur or udisti qui?...

Giocattoli al ritorno porterò...

(all'orecchio di Jane)

bambole belle... re... principi...

JANE

(dopo qualche esitanza)

Sì!...

CAPO DI POLIZIA

(ad un cenno di Otto)

Orsù, fate finire!

PALM

Sono pronto!...

CAPO DI POLIZIA

(leva di tasca una borsa di denaro e la porge ad un ufficiale, dicendogli)

Per Jebbel Armuth, questa...

(l'ufficiale immobile e sdegnoso rifiuta con un breve cenno di testa)

Bene! Bene!

(borbotta fra sé e rimette in tasca, con un certo sorriso scettico, la borsa che l'ufficiale francese sdegnoso, ha rifiutato)

 
(Otto, rimasto sempre immobile, fa un nuovo cenno al Capo di Polizia e parte accompagnato dall'ufficiale. Palm, ammanettato, in mezzo ai poliziotti e seguito dai soldati e dal Capo di Polizia, si avvia verso il bosco: giuntovi, a un tratto si sofferma e rivolge un ultimo sguardo al mulino. È l'ultimo suo saluto alla vita)

Otto, ufficiale francese, soldati francesi ->

 
(allora una vocina sottile in quel profondo silenzio si eleva e ripete la prima strofa della Wilde Jagd di Körner e di Weber. È Jane che saluta Giovanni Filippo Palm che va verso la morte. La moglie ed i figli di Palm che, quasi impietriti dal dolore, hanno assistito alla partenza del loro diletto, scoppiato in dirotto pianto, inginocchiandosi)

Capo di polizia, Palm, guardie di polizia ->

 

Fine (Prologo)

Prologo Quadro primo Quadro secondo Epilogo

Nei dintorni di Norimberga; vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; la Pegnitz passa nel fondo; un rustico ponte mette in comunicazione il mulino sulla opposta riva; presso al mulino alcune casupole di contadini; l'interno del mulino consiste in un vasto cortile coperto: nel fondo, verso la Pegnitz, anguste scale conducono alle macine e al battitoio che serve a regolare le imposte della cateratta e dà libero accesso sul fiume; altre scale conducono ai ballatoi di legno nell'alto del mulino; sacchi di grano dappertutto, ammonticchiati qua e là; da un'ampia apertura nel fondo, che dà luce alla temperatoia, si scorge la gran ruota a pale in movimento.

studenti, Crisogono, Worms, Ricke, Lene, Jebbel
 

Kleist manda il Credo.

Il sarto!! Ah, il vil!... Fringuello!

Maledizioni, fulmini e massacri!

studenti, Crisogono, Worms, Ricke, Lene
Jebbel ->

studenti, Crisogono, Ricke, Lene
Worms ->

Ha scritto mio fratello? / Non ancora

studenti, Crisogono, Lene
Ricke ->
studenti, Crisogono, Lene
<- Jane, Worms

Palm vi rimanda il libro / Letto? / Tutto!

studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms
<- Ricke
studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms
Ricke ->
studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms
<- vedette
studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms
vedette ->
 
studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms
<- mulattieri, Ricke
studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms, Ricke
mulattieri ->

Presto... Silenzio! Cauti! / Una lettera!

V'è, Ricke, una pietà / Qual? / Perdonare!

Il Come vuol morte! Or chi morrà?

studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms, Ricke
<- Federico, compagni di Federico, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner

Lœwe! / Worms!

(grido terribile; un altro grido pieno di terrore)

studenti, Crisogono, Lene, Jane, Worms, Ricke, Federico, compagni di Federico, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner
<- vedette

Sono soldati! Un ufficial francese!

studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette
Federico, compagni di Federico, Jane, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Körner ->

Crisogono, alla macina!

studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette
<- soldati francesi, ufficiale francese, guardie di polizia, Otto, Capo di polizia

Franz Gottlieb? / Morto, io sono il proprietario

studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette, soldati francesi, ufficiale francese, Otto, Capo di polizia
guardie di polizia ->

studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette, soldati francesi, ufficiale francese, Otto, Capo di polizia
<- guardie di polizia, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Jane

studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette, Capo di polizia, guardie di polizia, Palm, moglie di Palm, figli di Palm, Jane
Otto, ufficiale francese, soldati francesi ->
studenti, Crisogono, Lene, Worms, Ricke, vedette, moglie di Palm, figli di Palm, Jane
Capo di polizia, Palm, guardie di polizia ->
 
Scena unica
Nei dintorni di Norimberga; vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; la Pegnitz passa nel fondo; un rustico... In un angolo della Foresta nera Wurtemberghese, nella rozza casupola di un boscaiolo; è aprile, dalla aperta... A Kœnigsberg; nei sotterranei della società segreta «Lousie-bund»; rozza tavola, alcune panche e sgabelli di... È il terzo tramonto, l'ultimo, che avvolge la lugubre piana di Lipsia; la nebbia dell'ottobre come fitto... Nella piana di Lipsia, fra Rochlitz e Grimma; sul campo omai abbandonato giacciono solo i morti, i feriti; a...
Quadro primo Quadro secondo Epilogo

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