Lettore

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Torno ad infastidirti con la mia debolezza: e quando credevo arrecarti men noia con un altro Eliogabalo parto di sollevato ingegno già estinto, ornato di varie gemme di veneta penna erudita, aggiustato da me in qualche parte all'uso del genio corrente, ed in fine nobilitato dalla musica singolare del signor Francesco Cavalli, m'è convenuto impensatamente per vigoroso commando di chi devo obbedire terminar frettolosamente questo mio Eliogabalo parto legittimo della mia penna in tutto diverso di costumi, e d'azioni dall'altro, qual già due anni principiai a componere con diligente studio di formar un dramma adeguato al tuo genio.

Qualunque egli siasi, ti prego a gradirla col solito della tua benignità già da me sperimentata in tanti altri miei drammi passati. L'ammirabile musica del sign. Gio. Antonio Boretti romano; il virtuoso pennello del sign. Ippolito Mazarino; l'invenzione delle scene del sig. Gasparo Mauro ingegnero; la bizzarra disposizione negli abiti del sign. Orazio Franchi, e l'esquisitezza de' virtuosi, che la rappresentano, serviranno di rare qualità per coprirti in molte parti le mie debolezze. Non m'estenderò d'avvantaggio in protesti circa le voci, fato, destino, e simili essendomi già altre volte espresso di scherzar con la penna, e non equivocar nella fede. Va', vedi: benigno gradisci: e vivi felice.

Signori osservantissimi Lettore Argomento
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