Al nome glorioso di vv. ss. illustrissime, che non meno de' Pompei, e de' Traiani coll'erezione di sontuosi teatri, e con la protezione de' virtuosi si fanno conoscer nel mondo per veri mecenati delle muse, dedico questo debil parto della mia penna, la quale non temerà giammai il precipizio degl'Icari, quando sarà assistita dal sole luminoso della loro sublime protezione, sperando di non incontrar le cadute, mentre è stata sollevata al merito di poterle servire. Supplico in tanto vv. ss. illustriss. ad aggradire questo riverente olocausto della mia antica devozione, e continuata osservanza da me professata, posso dir da che io nacqui all'eccellentiss. loro casa, bastandomi per sommo di gloria il poter pregiarmi d'esser per tutta mia vita.
Di vv. ss. illustriss.
Venezia li 10 Genaro 1667
Aurelio Aureli