Parte prima

 
[Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Galleria nel palazzo di Capellio.
A poco a poco si vanno radunando i Partigiani di Capellio.

 Q 

Capuleti

 
[N. 1 - Coro d'introduzione]

 N 

 

PARTE I

Aggiorna appena... ed eccoci  

surti innanzi l'alba e uniti.

PARTE II

Che fia? Frequenti e celeri

giunsero a noi gl'inviti:

TUTTO IL CORO

già cavalieri e militi

ingombran la città.

PARTE I

Alta cagion sollecito

così Capellio rende.

PARTE II

Forse improvviso turbine

sul capo ai guelfi or pende:

forse i Montecchi insorgono

a nuova nimistà!

 

TUTTO IL CORO

Peran gli audaci, ah! perano

quei ghibellin feroci!

Pria che le porte s'aprano

all'orde loro atroci,

sui Capuleti indomiti

Verona crollerà.

 

Scena seconda

Capellio, Tebaldo, Lorenzo, e detti.

<- Capellio, Tebaldo, Lorenzo

 
[N. 2 - Scena e cavatina]

 N 

 

TEBALDO

O di Capellio generosi amici,  

congiunti, difensori, è grave ed alta

la cagion che ne aduna oggi a consesso.

Prende Ezzelino istesso

all'ire nostre parte, e de' Montecchi

sostenitor si svela. Oste possente

ad assalirne invia... Duce ne viene

de' ghibellini il più aborrito e reo,

il più fiero.

CORO

Chi mai?

TEBALDO

Romeo.

CORO

Romeo!

CAPELLIO

Sì, quel Romeo, quel crudo

del mio figlio uccisor: egli, (fra voi

chi fia che il creda?) egli di pace ardisce

patti offerir, e ambasciator mandarne

a consigliarla a noi.

CORO

Pace! Signor!

CAPELLIO

Giammai.

LORENZO

Né udire il vuoi?

Utili forse e onesti

saranno i patti. A così lunghe gare

giova dar fine omai:

corse gonfio di sangue Adige assai.

CAPELLIO

Fu vendicato. Il mio soltanto è inulto:

chi lo versò respira. - E mai fortuna

non l'offerse a' miei sguardi... Ignoto a tutti,

poiché fanciul partia vagò Romeo

di terra in terra, ed in Verona istessa

ardì più volte penetrare ignoto.

TEBALDO

Rinvenirlo io saprò: ne feci il voto.

 

È serbata a questo acciaro    

del tuo sangue la vendetta:

l'ho giurato per Giulietta;

lo sa Italia, il ciel lo sa.

Tu d'un nodo a me sì caro

solo affretta il dolce istante;

ed il voto dell'amante

il consorte adempirà.

S

Sfondo schermo () ()

 

CAPELLIO

Sì; mi abbraccia. A te d'imene

fia l'altar sin d'oggi acceso.

LORENZO

Ciel! Sin d'oggi?

CAPELLIO

E donde viene

lo stupor che t'ha compreso?

LORENZO

Ah! signor, di febbre ardente...

mesta, afflitta, e ognor giacente...

ella... il sai... potria soltanto

irne a forza al sacro altar.

TEBALDO

Come! A forza!

CAPELLIO E CORO

E avrai tu il vanto

di por fine al suo penar.

 

TEBALDO

L'amo, ah! l'amo, e mi è più cara

più del sol che me rischiara;

è riposta, è viva in lei

ogni gioia del mio cor.

Ma se avesse il mio contento

a costarle un sol lamento,

ah! più tosto io sceglierei

mille giorni di dolor.

 

CAPELLIO

Non temer: tuoi dubbi acqueta:

la vedrai serena e lieta,

quando te del suo germano

stringa al sen vendicator.

LORENZO

(Ah! Giulietta! or fia svelato

questo arcano sciagurato:

ah! non v'ha potere umano

che ti plachi il genitor.)

Insieme

CORO

Nostro duce, e nostro scampo,

snuda il ferro, ed esci in campo:

di Giulietta sia la mano

degno premio al tuo valor.

 
[N. 3 - Recitativo, coro e cavatina]

 N 

 

CAPELLIO

Vanne, Lorenzo; e tu che il puoi, disponi  

Giulietta al rito: anzi che il sol tramonti

compiuto il voglio. Ella doman più lieta

fia che rallegri le paterne mura.

(Lorenzo vuol parlare: Capellio lo accomiata severamente)

 

Ubbidisci.

(Lorenzo parte)

Lorenzo ->

 

TEBALDO

Ah! Signor...  

CAPELLIO

Ti rassicura.

Sensi da' miei diversi

non può nutrir Giulietta; e a lei fia caro

come a noi tutti, il pro' guerrier che unisce

i suoi destini ai miei.

TEBALDO

Di tanto bene

mi persùade amor, e il cor propenso

a creder vero quel che più desia.

(suon di tromba)

CAPELLIO

Ma già ver noi s'invia  

il nemico orator. ~ Avvi fra voi

chi de' Montecchi alle proposte inchini?

TUTTI

Odio eterno ai Montecchi, ai ghibellini.

 

Scena terza

Romeo con séguito di Scudieri e detti.

<- Romeo, scudieri

 

ROMEO

Lieto del dolce incarco a cui mi elegge  

de' ghibellini il duce, io mi presento,

nobili guelfi, a voi. Lieto del pari

possa udirmi ciascun, poiché verace

favella io parlo d'amistade e pace.

TEBALDO

Chi fia che nei Montecchi

possa affidarsi mai?

CAPELLIO

Fu mille volte

pace fermata, e mille volta infranta.

ROMEO

Stassi in tua man che santa

e invïolabil sia. Pari in Verona

abbian seggio i Montecchi, e sia Giulietta

sposa a Romeo.

CAPELLIO

Sorge fra noi di sangue

fatal barriera, e non sarà mai tolta...

Giammai, lo giuro.

CORO

E il giuriam tutti.

ROMEO

Ascolta.

 

Se Romeo t'uccise un figlio,    

in battaglia a lui diè morte:

incolpar ne déi la sorte;

ei ne pianse, e piange ancor.

Deh! ti placa, e un altro figlio

troverai nel mio signor.

S

 

CAPELLIO

Riedi al campo, e di' allo stolto

che altro figlio io già trovai.

ROMEO

Come? e qual!

TEBALDO

Io.

ROMEO

Tu! (Che ascolto?)

Odi ancor...

CAPELLIO

Dicesti assai.

TEBALDO

Qui ciascuno ad una voce

guerra a voi gridando va.

CORO

Guerra a morte, guerra atroce!

ROMEO

Ostinati! e tal sarà.

La tremenda ultrice spada    

a brandir Romeo si appresta:

come folgore funesta,

mille morti apporterà.

Ma vi accusi al cielo irato

tanto sangue invan versato;

ma su voi ricada il pianto

che alla patria costerà.

S

Sfondo schermo () ()

 

TUTTI

Esci, audace: un dio soltanto

giudicar fra noi saprà.

 
(partono tutti)

Capellio, Tebaldo, Capuleti, Romeo, scudieri ->

 
 

Scena quarta

Gabinetto negli appartamenti di Giulietta.
Giulietta sola.

 Q 

Giulietta

 
[N. 4 - Recitativo e romanza]

 N 

 

 

Eccomi in lieta vesta... Eccomi adorna...  

Come vittima all'ara. ~ ~ Oh! almen potessi

qual vittima cader dall'ara al piede!

O nuzïali tede,

aborrite così, così fatali,

siate, ah! siate per me faci ferali. ~

Ardo... una vampa, un foco

tutta mi strugge.

(si affaccia alla finestra, e ritorna)

Un refrigerio ai venti

io chiedo invano. ~ ~ Ove se' tu, Romeo?

In qual terra t'aggiri?

Dove, dove invïarti i miei sospiri?

 

Oh! quante volte, oh! quante    

ti chiedo al ciel piangendo!

Con quale ardor t'attendo,

e inganno il mio desir!

Raggio del tuo sembiante

parmi il brillar del giorno:

l'aura che spira intorno

mi sembra un tuo respir.

(sede afflittissima)

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

Scena quinta

Lorenzo, Giulietta, indi Romeo.

<- Lorenzo

 
[N. 5 - Scena e duetto]

 N 

 

LORENZO

Propizia è l'ora. A non sperato bene  

si prepari quell'alma. ~

Giulietta!

GIULIETTA

Oh! mio Lorenzo!

(si getta nelle sue braccia)

LORENZO

(sostenendola)

Or via; ti calma.

GIULIETTA

Sarò tranquilla in breve,

appien tranquilla. A poco a poco io manco,

lentamente mi struggo... Ah! se un istante

rivedessi Romeo... Romeo potria

la fuggente arrestar anima mia.

LORENZO

Fa' cor, Giulietta... egli è in Verona...

GIULIETTA

Oh! Cielo!

Né a me lo guidi?

LORENZO

All'improvvisa gioia

reggerai tu?

GIULIETTA

Più che all'affanno.

LORENZO

Or dunque

ti prepara a vederlo: io te 'l guidai

per quel segreto, e a noi sol noto ingresso.

(apre un uscio segreto, e ne esce Romeo)

<- Romeo

 

ROMEO

Mia Giulietta!...  

GIULIETTA

(correndo a lui)

Ah!... Romeo!...

LORENZO

Parla sommesso.

(parte)

Lorenzo ->

 

Scena sesta

Romeo e Giulietta.

 

GIULIETTA

Io ti rivedo, oh! gioia!  

Sì, ti rivedo ancor.

ROMEO

O mia Giulietta!

Qual ti ritrovo io mai?

GIULIETTA

Priva di speme,

egra, languente, il vedi,

e vicina alla tomba. ~ ~ E tu qual riedi?

ROMEO

Infelice del pari, e stanco alfine

di questa vita travagliata e oscura,

non consolata mai da un tuo sorriso,

vengo, a morir deciso,

o a rapirti per sempre a' tuoi nemici. ~ ~

Meco fuggir déi tu.

GIULIETTA

Fuggir! che dici?

 

ROMEO

Sì, fuggire: a noi non resta  

altro scampo in danno estremo.

Miglior patria avrem di questa,

ciel migliore ovunque andremo:

d'ogni ben che un cor desia

a noi luogo amor terrà.

 

GIULIETTA

Ah! Romeo! Per me la terra

è ristretta in queste porte:

qui mi annoda, qui mi serra

un poter d'amor più forte.

Solo, ahi! solo all'alma mia

venir teco il ciel darà.

 

ROMEO

Che mai sento? E qual potere

è maggior per te d'amore?

GIULIETTA

Quello, ah! quello del dovere,

della legge e dell'onore.

ROMEO

Ah! crudel, d'onor ragioni

quando a me tu sei rapita?

Questa legge che mi opponi

è smentita dal tuo cuor.

Deh! t'arrendi a' preghi miei,

se ti cal della mia vita:

se fedele ancor mi sei,

non udir che il nostro amor.

Insieme

GIULIETTA

Ah! da me che più richiedi,

s'io t'immolo e core e vita?

Lascia almeno, almen concedi

un sol dritto al genitor.

Io morrò se mio non sei,

se ogni speme è a me rapita:

ma tu pure alcun mi déi

sacrifizio del tuo cor.

 
Odesi festiva musica da lontano.
 

ROMEO

Odi tu? L'altar funesto  

già s'infiora, già t'attende.

GIULIETTA

Fuggi, ah! fuggi.

ROMEO

Teco io resto.

GIULIETTA

Guai se il padre ti sorprende!

ROMEO

Ei mi sveni, o di mia mano

cada spento innanzi a te.

GIULIETTA
(supplichevole)

Ah! Romeo!

ROMEO

Mi preghi invano.

GIULIETTA

Ah! pietà, di te... di me.

ROMEO

Vieni ah! vieni, e in me riposa:

sei mio bene, sei mia sposa;

questo istante che perdiamo

più per noi non tornerà.

In tua mano è la mia sorte,

la mia vita, la mia morte...

Ah! non m'ami come io t'amo...

Ah! non hai di me pietà.

Insieme

GIULIETTA

Cedi, ah! cedi un sol momento

al mio duolo, al mio spavento:

siam perduti, estinti siamo,

se più cieco amor ti fa.

Deh! risparmia a questo core

maggior pena, orror maggiore...

Ah! se vivo è perché io t'amo...

Ah! l'amor con me morrà.

 
(vinto dalle preghiere di Giulietta Romeo si parte per l'uscio segreto; ella si allontana tremante)

Romeo, Giulietta ->

 

Fine (Parte prima)

Parte prima Parte seconda Parte terza Parte quarta

[Sinfonia]

Galleria nel palazzo di Capellio.

Capuleti
 

[N. 1 - Coro d'introduzione]

Capuleti
<- Capellio, Tebaldo, Lorenzo

[N. 2 - Scena e cavatina]

O di Capellio generosi amici

Tebaldo, Capellio, Lorenzo e Coro
È serbata a questo acciaro

[N. 3 - Recitativo, coro e cavatina]

Vanne, Lorenzo; e tu che il puoi, disponi

Capuleti, Capellio, Tebaldo
Lorenzo ->

Ah! Signor / Ti rassicura

(suon di tromba)

Ma già ver noi s'invia

Capuleti, Capellio, Tebaldo
<- Romeo, scudieri

Lieto del dolce incarco a cui mi elegge

Romeo, Capellio, Tebaldo e Coro
Se Romeo t'uccise un figlio
 
Capellio, Tebaldo, Capuleti, Romeo, scudieri ->

Gabinetto negli appartamenti di Giulietta.

Giulietta
 

[N. 4 - Recitativo e romanza]

Eccomi in lieta vesta... Eccomi adorna

Giulietta
<- Lorenzo

[N. 5 - Scena e duetto]

Propizia è l'ora. A non sperato bene

Giulietta, Lorenzo
<- Romeo

Mia Giulietta! / Ah!... Romeo

Giulietta, Romeo
Lorenzo ->

Io ti rivedo, oh! gioia!

(odesi festiva musica da lontano)

Romeo e Giulietta
Odi tu? L'altar funesto
Romeo, Giulietta ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta
Galleria nel palazzo di Capellio. Gabinetto negli appartamenti di Giulietta. Atrio interno del palazzo di Capellio; scalinata che mette a gallerie praticabili; veroni sulle gallerie che... Galleria nel palazzo di Capellio; segue la notte. Luogo remoto presso il palazzo di Capellio; in fondo, un grand'arco e una galleria. Recinto ove sorgono le tombe dei Capelletti.
[Sinfonia] [N. 1 - Coro d'introduzione] [N. 2 - Scena e cavatina] [N. 3 - Recitativo, coro e cavatina] [N. 4 - Recitativo e romanza] [N. 5 - Scena e duetto] [N. 6 - Coro] [N. 7 - Finale] [N. 8 - Introduzione, scena ed aria] [N. 9 - Scena e duetto] [N. 10 - Finale]
Parte seconda Parte terza Parte quarta

• • •

Testo PDF Ridotto