O jeunesse, printemps de la vie! | ||||
O printemps, jeunesse de l'année! | ||||
15 Aprile 1838. |
Il cortile della casa abitata da Musette a rue La Bruyère. |
Durand, facchini | ||
DURAND |
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(i facchini eseguiscono ed entrano nel magazzino che trovasi accanto allo scalone verso il fondo. Intanto giunge dall'androne, rientrando, un inquilino, tipo comico d'impiegato, con la moglie ed il bambino. Si fermano stupefatti a guardare la mobilia. - Durand li scorge e si avvicina a ciarlare) | facchini -> <- impiegato, moglie, bambino | |||
DURAND |
Ah! voi chiedete, è ver, che cosa è questo? Signor Ferrand! Questi son tutti i mobili di Musette, sapete, al terzo... quella signorina, capite!... Stufo e in collera il banchiere Alexis piantò la bella e avea ragione. ~ Un pittor (figuratevi) da tre mesi qui s'era messo terzo fra lei e lui. ~ Scenate ed improperi «Provvedetevi» ~ «Addio» ~ Parve uno scherzo ma i creditori han sequestrato i mobili. | |||
(mentre il portinaio parla è entrata un'altra inquilina dall'androne e si è messa in ascolto. È una vecchia vedova in cuffia che si tira dietro un cane. - Durand rivolgendosi la scorge e s'indirizza a lei) | <- signora Eulalia | |||
DURAND |
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L'IMPIEGATO |
Che storia! | |||
LA VECCHIA |
Che costumi! | |||
(gl'inquilini si avviano allo scalone. Durand li segue un poco) | ||||
DURAND |
Eh! son le lotte di certa gente; basta, vi saluto. Buona notte signori. | |||
GL'INQUILINI |
(salendo lo scalone) Buona notte. | |||
(essi salgono e scompaiono a destra. I facchini escono dal magazzino e vanno verso l'uscita a sinistra) | signora Eulalia, impiegato, moglie, bambino -> <- facchini | |||
DURAND |
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(uno dei facchini gli dà la chiave dell'appartamento) | ||||
DURAND |
Ah! la chiave, ~ mettiamola qui appesa. | |||
(i facchini escono. - Durand si avvia verso il casotto. Intanto si sentono scrosci di risa ed appaiono sotto l'androne Musette e Marcello a braccetto) | facchini -> <- Musette, Marcello | |||
MUSETTE |
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MARCELLO |
Che c'è? | |||
DURAND |
(a Musette tra il burbero e l'impacciato indicando Marcello) C'è... che a cagione... del signore i mobili viaggiano per l'asta. Il banchiere Alexis nel suo furore non paga più... | |||
MUSETTE |
(interrompendolo) Durand, capisco, basta. | |||
(Durand crollando le spalle entra nel suo casotto) | Durand -> | |||
MARCELLO |
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MUSETTE |
(ridendo) Bah, mi seccavano baci e mobili vecchi di sei mesi, ~ eccomi dunque alle correnti d'aria dal caldo alloggio ov'io per poco ascesi! | |||
MARCELLO |
(prendendole le mani) Non parlate così, Musette, uditemi. ~ | |||
MARCELLO Io non ho che una povera stanzetta fra i comignoli e il ciel e a voi la cedo ~ e in cambio qualche gaia canzonetta che allegri il nido mio solo vi chiedo. Le rondini all'udir voce novella muto faranno il chiaro inno canoro; in fin che tutte alla maggior sorella obbedienti assentiranno in coro. I nostri baci ed il giulivo canto l'eco della stanzetta riterrà nei dì che più non mi sarete accanto ivi l'anima sempre vi vedrà! | (♦) | |||
(la luna comincia a rischiarare le finestre del terzo piano e scende progressivamente) | ||||
MUSETTE |
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MARCELLO |
Ebbene? | |||
MUSETTE |
Accetto e vi son grata. (poi sciogliendosi con gaiezza) Occorrerà frattanto rimandare la festa! Che giorno è oggi? | |||
MARCELLO |
Il quindici d'aprile. | |||
MUSETTE |
(balzando) Oh! la mia testa... ma non siamo più in tempo. Gl'inviti han questa data. Fra poco gl'invitati saran qui. Del quartiere latino il fiore: artisti celebri e dame vere! Ahimè, dove riceverli? | |||
(Schaunard entra dall'androne preoccupato; fa per traversare in fretta la corte come per andare allo scalone e si ferma di botto scorgendoli) | <- Schaunard | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
(alzando la voce con ira comica) Per dio! Sempre un idealista sarai, non c'è che dire! Sei brillo? | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
Tu scherzi! Cento lire! Sai che vuol dir quest'oggi? | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTE |
(cade ridendo sul canapè) Come me! | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
Appunto. | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
Oh, brutta io dico! | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTE |
È quello che pensavamo! | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
E dove? | |||
SCHAUNARD |
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MUSETTE |
(battendo le mani) Che idea! | |||
SCHAUNARD |
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SCHAUNARD |
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(Rodolfo compare dall'androne) | <- Rodolfo | |||
MARCELLO |
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RODOLFO |
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SCHAUNARD |
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MUSETTE |
Con cinque lire venderebbe anche sé stesso. | |||
MARCELLO |
Cinque lire... presto a dire! | |||
(Rodolfo silenziosamente prende il mezzo della scena e lascia cadere un pezzo da cinque lire) | ||||
MUSETTE |
(raccogliendo la moneta) Oh! il bel canto armonioso! | |||
(Rodolfo lascia cadere ancora un pezzo da cinque lire) | ||||
MARCELLO |
(ridendo e raccogliendo a sua volta la moneta) E ripete anche la frase! | |||
(Rodolfo gitta in aria un dopo l'altro quattro pezzi da cinque lire che Musette e Marcello raccolgono stupiti. - La luna rischiara già le finestre del secondo piano) | ||||
SCHAUNARD |
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MUSETTE, MARCELLO E SCHAUNARD |
Di che sangue ognun si chiede rosse tal monete son! | |||
RODOLFO | ||||
(Musette, Schaunard e Marcello s'inchinano comicamente) | ||||
MUSETTE |
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MARCELLO |
(urlando) Durand! | |||
SCHAUNARD |
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RODOLFO |
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TUTTI |
Durand! | |||
DURAND |
<- Durand | |||
(i tre giovani lo afferrano e lo conducono sul davanti della scena) | ||||
RODOLFO |
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DURAND |
Ah! Bah! | |||
MUSETTE |
Gli amici soliti qui stassera aspettiamo. (indicando la corte) E qui voglio riceverli. | |||
MARCELLO, RODOLFO E SCHAUNARD |
Già, qui li riceviamo! | |||
DURAND |
Ah! Bah! | |||
RODOLFO |
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DURAND |
(protestando) Io non posso permettere. | |||
RODOLFO |
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DURAND |
(intascando il danaro) Lo posso... certamente. Per voi fo un sacrifizio. Ma se il padron mi scaccia... | |||
RODOLFO |
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(Durand ha un gesto di spavento. Rodolfo gli dà ancora uno scudo) | ||||
RODOLFO |
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DURAND |
Io volo. (esce correndo dal portone) | Durand -> | ||
MARCELLO |
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SCHAUNARD |
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(Marcello e Schaunard spingono il canapè che trovasi a destra del piano e lo mettono innanzi allo scalone a destra) | ||||
RODOLFO |
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(Marcello e Schaunard prendono il tavolo rotondo che è pure accanto al piano e lo mettono nel centro della scena in fondo. Intanto Rodolfo prende i due candelabri che sono per terra e li mette su questo tavolo quando Schaunard e Marcello l'hanno messo a posto) | ||||
RODOLFO |
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MARCELLO |
E là, mio tappezziere, (indicandogli il posto accanto al divano che han messo a destra) a destra, una poltrona. | |||
(Schaunard eseguisce) | ||||
MUSETTE |
(osservando) Sta bene. E pei rinfreschi? | |||
SCHAUNARD |
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(Rodolfo e Marcello prendono il tavolo con tappeto che trovasi a sinistra del piano e lo mettono innanzi alla pompa, poi Marcello prende il servizio di bicchieri che è sul piano e lo mette sullo stesso tavolo. Intanto sarà entrato uno speziale co' la moglie e due figlie per rincasare. Tutti si arrestano stralunati a contemplare la scena) | <- speziale con famiglia | |||
RODOLFO |
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SCHAUNARD |
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(le donne urlano impaurite e tutta la famiglia scappa infilando la scala di servizio. Marcello e Musette ridono) | speziale con famiglia -> | |||
MUSETTE |
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DURAND |
<- Durand | |||
RODOLFO |
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DURAND |
(gira intorno gli occhi senza capire) Al buffet? | |||
MARCELLO |
Che stordito! | |||
SCHAUNARD |
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DURAND |
(ridendo) Ah! capisco! | |||
SCHAUNARD |
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(Schaunard e Marcello entrano nel magazzino a cercare delle sedie ed escono subito) | Schaunard, Marcello -> <- Schaunard, Marcello | |||
DURAND |
(depone la bottiglia sul tavolo innanzi alla pompa. Poi prende seco il pacco delle candele e i due candelabri e li porta nel casotto come per prepararli e dopo poco esce coi due candelabri accesi e li depone sul tavolo in mezzo. Indi prende una scala e va ad accendere l'altro fanale accanto allo scalone e quello accanto alla scala di servizio) | |||
MUSETTE |
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RODOLFO |
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MUSETTE |
(rivolgendosi seccata) Il visconte? Ohimè! Egli mi dà sui nervi! | |||
RODOLFO |
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SCHAUNARD |
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(Rodolfo e Schaunard spiegano il tappeto che prendono dai lembi per metterlo innanzi al canapè a sinistra chiudendo così il passaggio a quelli che vengono dalla strada. Intanto dal portone arriva il Signore del primo piano, vecchio galante, tipo da capo d'ufficio in ritiro. Egli per passare vorrebbe attendere che mettano prima il tappeto ed intanto saluta cerimoniosamente Musette che s'inchina) | <- Signore | |||
SCHAUNARD |
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SIGNORE |
Oh! le pare? faccia. | |||
SCHAUNARD |
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SIGNORE |
Dopo lei! | |||
SCHAUNARD |
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SIGNORE |
Giammai! | |||
SCHAUNARD |
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SIGNORE |
(contemporaneamente avanza il piede per passare) Giacché me lo consente!... | |||
(Schaunard e Rodolfo vedendo che egli si decide a passare tirano il tappeto. Il Signore incespica e cade) | ||||
MUSETTE E MARCELLO |
(ridendo) Ah! Ah! | |||
SCHAUNARD E RODOLFO |
(rialzando il Signore) Si è fatto male? | |||
SIGNORE |
(salutando) No... mille grazie... niente. (si allontana zoppicando, sale il grande scalone e scompare) | Signore -> | ||
MUSETTE |
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MARCELLO |
Sono ai vostri ginocchi. | |||
RODOLFO |
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SCHAUNARD |
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(in questo momento i candelabri ed i fanali della corte sono già stati tutti accesi e la luna rischiara co' la sua piena luce tutta la scena e così fino alla fine dell'atto) | ||||
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(Musette siede sul canapè a destra; Marcello ai suoi piedi - Rodolfo sulla poltrona - Schaunard sul tavolo nel mezzo) | ||||
MUSETTE |
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DURAND |
(annunciando) La signorina Mimì e... | |||
<- Barbemuche, Mimì, Eufemia, Visconte Paolo | ||||
BARBEMUCHE |
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(insieme a Barbemuche entrano Mimì, Eufemia ed il Visconte Paolo) | ||||
MUSETTE |
(andando incontro alle donne) Alfin, bene arrivate! | |||
MIMÌ |
(bacia Musette) Musette! | |||
EUFEMIA |
(stordita) Nel cortile! | |||
BARBEMUCHE |
(guardando i mobili) Che veggo! Questa è bella. | |||
EUFEMIA |
(correndo per abbracciare Schaunard) Alessandro! | |||
(Schaunard evita l'abbraccio e la trae in disparte) | ||||
MIMÌ |
Ma spiegaci. | |||
MUSETTE |
Tutto. | |||
VISCONTE PAOLO |
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MUSETTE |
(ricambiando il saluto) Signore. (poi a Mimì) Figuratevi... (segue come raccontando co' la mimica) | |||
SCHAUNARD |
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EUFEMIA |
(tremante) Alessandro!... tu dubiti!... | |||
SCHAUNARD |
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DURAND |
(urla annunciando) Società dei pilastri dell'Odeon. | |||
MARCELLO |
(andando incontro) Entrate. | |||
La più grande varietà di tipi e di costumi si osserva nei vari gruppi che entrano in questo punto. Sono Boemi e Studenti che arrivano parte soli, parte accompagnati da Grisettes e da Lorettes. Tutti entrando allegramente fanno per precipitarsi allo scalone ma si arrestano sorpresi ed interdetti scorgendo Musette e gli altri. | <- boemi e studenti, grisettes e lorettes | |||
VOCI TRA LA FOLLA |
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MUSETTE |
(avanzandosi ridendo) È il salone d'estate! | |||
(risata rumorosa; poi scambio di saluti) | ||||
VOCI TRA LA FOLLA |
Che idea! ~ Che splendore! ~ Che bel colpo d'occhio in casa col cocchio ~ si può penetrar! Guardate, c'è il piano! ~ Ci sono i divani qui sino a domani ~ potremo danzar! | |||
SCHAUNARD |
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VOCI TRA LA FOLLA |
Fin sullo scalone sedere si può! Qui come una reggia fu tutto disposto. Persino la luna per noi scritturò! | |||
DURAND |
(urla annunciando ancora) Membri del Circolo dei bevitori d'acqua con le dame. | |||
(una frotta di giovanotti e donzelle arrivano rumorosamente. Risate e grida di sorpresa) | <- giovanotti, donzelle | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
Viva la Bohème! | |||
TUTTI |
Evviva. | |||
(Schaunard corre ai piano e lo apre mentre dice:) | ||||
SCHAUNARD |
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«La jeunesse n'a qu'un temps.» - Ronda delle Vie de Bohème di H. Murger. | ||||
CORO GENERALE l'avvenire un sogno appar. Vola via la giovinezza vogliam vivere ed amar. Ride amore; ai cari assalti piegan vinte le beltà squillan glorïosi ed alti gl'inni della breve età. Cogliam lesti la carezza che ci deve inebriar. Vola via la giovinezza vogliam vivere ed amar. Mai non ebber le donzelle da noi doni in gemme ed or; pure a noi vengon le belle via, da chi spende tesor, perché noi tutta l'ebbrezza dei verd'anni sappiam dar. Vola via la giovinezza vogliam vivere ed amar! | ||||
SCHAUNARD |
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VARIE VOCI |
Parli. | |||
SCHAUNARD |
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METÀ DEL CORO |
Silenzio! | |||
SCHAUNARD |
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(risata rumorosa) | ||||
SCHAUNARD |
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TUTTI |
(applaudendo) Evviva! | |||
SCHAUNARD |
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(voci fra gli invitati interrompendo: «Euh!...») | ||||
SCHAUNARD |
(♦) | |||
INVITATI |
(con gesti di spavento) Orrore! Orrore! | |||
SCHAUNARD |
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TUTTI |
Evviva! | |||
SCHAUNARD |
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TUTTI |
(ridendo) Bravo! | |||
RODOLFO |
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INVITATI |
Bravo! beviam! | |||
(Durand dietro l'ordine di Rodolfo è corso alla pompa, dimena furiosamente il manubrio e riempisce i bicchieri) | ||||
INVITATI |
(comprendendo) Ah! caspita! Che burla! Stiamo freschi! | |||
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SCHAUNARD |
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MARCELLO |
Già, spetta a voi, mia bella. | |||
MUSETTE |
(avanzandosi) Scegliete la canzone. | |||
MARCELLO |
Ebben, cantate quella che il valzer e l'amore in un poema inneggia; qui ognun la nuova ninfa de la danza vagheggia. È morto il minuetto! Al valzer dunque onore! | |||
«Sur la valse et l'amour devrait faire un poëme.» - A la mi-carême, Stanza V di A. Musset. | ||||
TUTTI |
Sì, sì, Musette, cantaci il valzer e l'amore. | |||
MUSETTE già le coppie inebriate son portate. E vagando ~ scivolando s'appressano, dileguano per ritornar come farfalle ai fior! Già lo sguardo è più languente: nella spira voluttuosa men ritrosa la persona ~ s'abbandona, e più veloci battono l'un contro l'altro i cuor! Così stretti nell'amplesso van sommesso ~ mormorando, l'uno a l'altra confidando i bei sogni d'avvenir! Fra le note della danza la speranza ~ batte l'ale. L'inno intanto agile sale fra i sorrisi all'avvenir. Ma le labbra più procaci chiaman baci ~ deliranti; già le coppie degli amanti cercan l'ombra ed il mister. E la danza va montando palpitando ~ fra l'ebbrezza, è nel ritmo una carezza che sconvolge ogni pensier. Ma già l'onda armoniosa cangia in dolce mormorìo, in fruscìo! Lievemente ~ dolcemente le coppie si dileguano e più lontano paiono vagar. È nell'aura voluttuosa un profumo d'armonia, di poesia, | ||||
(il Signore del primo piano in berretto di velluto e veste da camera appare alla finestra al fondo in faccia ed ascolta beato) | ||||
MUSETTE |
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TUTTI |
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RODOLFO |
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(Marcello bacia ridendo Musette) | ||||
SIGNORE |
Ma brava! | |||
TUTTI |
(volgendosi ridendo a guardarlo) Ah! Ah! | |||
SCHAUNARD |
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SIGNORE |
E come? Adesso! In codest'abito? | |||
SCHAUNARD |
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(Rodolfo e Schaunard salgono correndo lo scalone; il Signore scompare dalla finestra) | Rodolfo, Schaunard -> | |||
PARTE DEGL'INVITATI |
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| <- Schaunard, Rodolfo, Signore del primo piano Visconte Paolo -> | |||
(Schaunard muove al piano. - vari gruppi si formano ad ascoltare. - Schaunard preludia prima e poi comincia con comico sentimento:) | ||||
SCHAUNARD |
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PARTE DEGLI INVITATI |
(interrompendo) Azzurra! | |||
SCHAUNARD |
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ALTRI INVITATI |
(come i primi) Turchin! | |||
SCHAUNARD |
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TUTTI |
(urlando) Ahimè! non c'è più azzurro! Schaunard tutto il comprò! | |||
Risata generale. Schiamazzi. Alla finestra di destra al primo piano appaiono in veste da notte l'Impiegato e la Moglie, ed alle finestre del secondo in faccia tutta la famiglia dello speziale. | ||||
LO SPEZIALE E LA FAMIGLIA DEL SECONDO PIANO |
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INVITATI |
Silenzio, tacete! | |||
L'IMPIEGATO E LA MOGLIE DEL PRIMO PIANO |
Guardate che ardire! | |||
SCHAUNARD |
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LO SPEZIALE |
Ora chiamo la guardia! | |||
INVITATI |
(ridendo) Cospetto! | |||
LA VECCHIA VEDOVA |
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TUTTI |
Quaresima, a letto! | |||
VOCI DEI DOMESTICI |
Se non la smettete con questa baldoria faremo la storia ben presto cessar. | |||
VOCI TRA GL'INVITATI |
Che c'è? Si rivoltano le serve ed i cuochi! Suvvia, tra due fuochi conviene lottar! | |||
TUTTI |
(urlando a Schaunard) Schaunard, l'influenza riprendi più forte. | |||
DURAND |
(correndo a destra ed a sinistra per calmarli) Signori, prudenza! | |||
TUTTI |
L'influenza o la morte! | |||
VISCONTE PAOLO |
<- Visconte Paolo | |||
MIMÌ |
(uscendo) Morire mi sento! | |||
VISCONTE PAOLO |
Visconte Paolo, Mimì -> | |||
SCHAUNARD |
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MARCELLO |
(cingendo la vita di Musette) La danza ci allaccia resister non so! | |||
MUSETTE |
(ridendo) Ah! Ah! che gran ridere! Davvero una festa più gaia di questa nessuno ideò! | |||
VOCI |
Oh! Tregua ai proiettili! | |||
VOCI |
Cessate gli strilli! Son matti! son brilli! Vogliamo dormir. | |||
ALTRE VOCI |
La turba frenetica più strepita ed urla. Aspetta! - La burla facciamo finir. | |||
(in questo momento un sasso cade sul piano, Schaunard dà un balzo spaventato. - Scompiglio generale) | ||||
VOCI |
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VOCI |
Di scope levate armati scendiamo. | |||
VOCI |
Ebbene a pedate quaggiù vi pigliamo. | |||
VOCI |
~ Vedremo buffoni! ~ Vedrem chi è più forte! | |||
VOCI |
~ Venite cialtroni! | |||
VOCI |
~ Scendiam ne la corte. (molti spariscono dalle finestre minacciosi) | |||
LE DONNE |
~ Uuuh! fanno sul serio! ~ Dio mio che paura! | |||
GLI UOMINI |
(ridendo) ~ Da brave; or le pigliano a buona misura. | |||
MARCELLO |
Musette, svignarsela è meglio; partiamo. | |||
MUSETTE |
(chiamando Rodolfo) Rodolfo, seguiteci, scappiamo, scappiamo! | |||
RODOLFO |
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BARBEMUCHE |
Non saprei. | |||
SCHAUNARD |
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RODOLFO |
||||
DURAND |
(che sente queste parole) Ma se col Visconte nel cocchio partì! | |||
RODOLFO |
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MARCELLO |
(trascinandolo) Vieni. | |||
MUSETTE |
Calmatevi, l'avea preveduta! | |||
RODOLFO |
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(escono) | Rodolfo, Musette, Marcello, Schaunard, Eufemia -> | |||
INVITATI |
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(dalla scala di servizio e dallo scalone sbucano cuochi, camerieri, servi ed inquilini mezzo vestiti in costumi da notte e che brandiscono scope, bastoni, spiedi e mestole) | ||||
INVITATI |
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SERVI |
(minacciando) Uscite, per Bacco! | |||
INVITATI |
Volete pigliarvele? Boemi, all'attacco! | |||
Gl'Invitati si slanciano sugli altri gridando: Viva la Bohème. | ||||
Parapiglia generale. - Cala la tela. | ||||
Il cortile della casa abitata da Musette a rue La Bruyère.
(spostamento di mobili per la festa)
(Durand sistema candelabri e accende un fanale)
Qualcun / La signorina Mimì e...
(il Signore del primo piano appare alla finestra ed ascolta beato)
(il Signore scompare dalla finestra)
(alle finestre appaiono in veste da notte l'impiegato e la moglie, e la famiglia dello speziale)
(appare alla finestra la vecchia vedova in cuffia da notte)
(poco a poco le finestre si popolano di inquilini e servi)
(scompiglio generale)
(dalla scala di servizio e dallo scalone sbucano cuochi, camerieri, servi ed inquilini mezzo vestiti in costumi da notte che brandiscono scope, bastoni, spiedi e mestole)
(parapiglia generale)
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