Atto terzo

 

Scena prima

Scena come nell'atto secondo. Le tende sono tirate sui veroni del fondo. Una lucerna arde sulla tavola.
Il Doge entra dalla sinistra seguito da Gabriele, Paolo, Pietro, Senatori, Scudieri, Paggi ecc. ecc.

 Q 

(nessuno)

<- Simone, Gabriele, Paolo, Pietro, senatori, scudieri, paggi

 
[N. 17 - Coro d'introduzione]

 N 

 

SENATORI

Doge, a' tuoi passi è scorta  

il sol della vittoria;

fronda di nuova gloria

aggiungi ai colti allor.

POPOLO
(dalla piazza)

Fra i procellosi nembi

delle fraterne offese,

doge, per te s' accese

astro serenator.

 

SIMONE
(come Doge)

Brando guerrier nella mia destra splende;  

la vostra quel della giustizia impugni.

(poi a Gabriele)

Tu vieni al tempio, ove alla tua prodezza

degna mercé t' aspetta.

PIETRO
(a Paolo a parte)

Fa' cor, tutto disposi.

PAOLO

Alfin l'ora suonò della vendetta!...

 
(tutti, meno Paolo, escono dalla destra)

Simone, Gabriele, Pietro, senatori, scudieri, paggi ->

 

Scena seconda

Paolo, poi Fiesco dalla sinistra.

 

CORO
(interno)

Dal sommo delle sfere  

proteggili, o Signor;

di pace sien foriere

le nozze dell'amor.

 

PAOLO

Oh mio furor!... perduta io l'ho per sempre!...  

 
(apre la porta ed introduce Fiesco, cui dice)

<- Fiesco

 

 

Io la promessa tenni. ~ Ecco le stanze

del Doge... E i tuoi ch'esser dovean qui teco

ove sono?

FIESCO

No 'l so... Fuggìan...

PAOLO

Fuggiamo

noi pur...

FIESCO

Fuggir!...

PAOLO

Se complice alla morte

del Doge qui segnato esser tu vuoi?

FIESCO

La morte!... Che dicesti?...

PAOLO

Veleno ardente...

FIESCO

Infame!

PAOLO

Vendicati

siam tutti...

FIESCO

Orror!... va'... fuggi.

PAOLO

E tu?

FIESCO

Qui resto.

PAOLO

Io co' tuoi riederò.

 
(esce dalla sinistra)

Paolo ->

 

Scena terza

Fiesco solo.

 
[N. 18 - Scena e duetto Simone - Fiesco]

 N 

 

 

Simon non questa  

vendetta io chiesi ~ D'altra fine degno

eri... Al sospetto di cotanta infamia

saprà sottrarmi morte...

 
(si ritira sul fondo)
 

Scena quarta

Detto e Doge, seguìto da Pietro dalla destra.

<- Simone, Pietro

 

SIMONE
(come Doge)

M'ardon le tempia. ~ Un fuoco io sento  

serpeggiar per le vene... Alle marine

aure il veron dischiudi...

(Pietro alza le tende e si vede la piazza illuminata)

qual fulgore?

PIETRO

La tua vittoria il popolo festeggia.

SIMONE

Chi turbar degli estinti osa la pace?

E schernisce ai caduti?... Va' ~ comando ~

questa luce s'estingua.

 
(Pietro esce dalla sinistra)

Pietro ->

 

Scena quinta

Doge e Fiesco nel fondo.

 

SIMONE
(come Doge)

Oh refrigerio!... la marina brezza!...  

Il mare!... il mare!... quale in rimirarlo

di glorie e di sublimi rapimenti

mi si affaccian ricordi! ~ Il mare!... il mare!...

Perché in suo grembo non trovai la tomba?

FIESCO

(avvicinandosi)

Era meglio per te!

SIMONE

Chi osò inoltrarsi...

FIESCO

Chi te non teme...

SIMONE

(verso la destra chiamando)

Guardie?

FIESCO

Invan le appelli...

non son qui sgherri tuoi ~

m'ucciderai, ma pria m'odi...

SIMONE

Che vuoi?

 

FIESCO

Delle faci festanti al barlume  

cifre arcane, funebri vedrai! ~

Tua sentenza la mano del nume

sopra queste pareti vergò.

Di tua stella s'eclissano i rai;

la tua porpora in brani già cade;

vincitor fra le larve morrai

cui la tomba tua scure negò.

 
(i lumi cominciano a spegnersi nella piazza, per modo che allo spirare del Doge non ne arderà più alcuno)
 

SIMONE

Quale accento?  

FIESCO

Lo udisti un'altra volta.

SIMONE

Fia ver? ~ Risorgon dalle tombe i morti?

FIESCO

Non mi ravvisi tu?

SIMONE

Fiesco!...

FIESCO

Simone,

i morti ti salutano!

SIMONE

Gran dio!...

FIESCO

Compiuto alfin di quest'alma è il desio!

 

 

Come fantasima    

Fiesco t'appar,

antico oltraggio

a vendicar.

S

SIMONE

Di pace nunzio

Fiesco sarà,

suggella un angelo

nostra amistà.

 

FIESCO

Che dici?  

SIMONE

Un tempo il tuo perdon m'offristi...

FIESCO

Io?

SIMONE

Se a te l'orfanella concedea

che perduta per sempre allor piangea. ~

In Amelia Grimaldi a me fu resa,

e il nome porta della madre estinta.

FIESCO

Cielo!... perché mi splende il ver sì tardi?

SIMONE

Piangi!... Perché da me volgi gli sguardi?...

 

FIESCO

Piango, perché mi parla

in te del ciel la voce;

sento rampogna atroce

fin nella tua pietà.

SIMONE

Vien, ch'io ti stringa al petto,

o padre di Maria;

balsamo all'alma mia

il tuo perdon sarà.

 

FIESCO

Ahimè! morte sovrasta... un traditore

il velen t'apprestò.

SIMONE

Tutto favella,

il sento, a me d'eternità...

FIESCO

Crudele

fato!

SIMONE

Ella vien...

FIESCO

Maria...

SIMONE

Taci, non dirle...

Anco una volta benedirla voglio.

(s'abbandona sopra un seggiolone)

 

Scena ultima

Detti, Maria, Gabriele, Senatori, Paggi con torce, Scudieri, ecc. ecc.

<- Amelia, Gabriele, senatori, paggi, scudieri

 
[N. 19 - Scena e quartetto. Finale III]

 N 

 

AMELIA
(come Maria)

(vedendo Fiesco)

Chi veggo!...  

SIMONE
(come Doge)

Vien...

GABRIELE

(Fiesco!)

AMELIA
(a Fiesco)

Tu qui!

SIMONE

Deponi

la meraviglia. ~ In Fiesco il padre vedi

dell'ignota Maria, che ti die' vita.

AMELIA

Egli?... Fia ver?...

FIESCO

Maria!...

AMELIA

Oh gioia! Dunque

gli odii funesti han fine!...

SIMONE

Tutto finisce, o figlia...

AMELIA

Qual ferale

pensier t'attrista sì sereni istanti?

SIMONE

Maria, coraggio... A gran dolor t'appresta.

AMELIA
(a Gabriele)

Quali accenti! oh terror!

SIMONE

Per me l'estrema

ora suonò!

 
(sorpresa generale)
 

AMELIA E GABRIELE

Che parli?...

SIMONE

Ma l'eterno

in tue braccia, o Maria,

mi concede spirar...

AMELIA E GABRIELE

(cadendo a' pie' del Doge)

Possibil fia?...

 

SIMONE

(sorge, e imponendo sul loro capo le mani solleva gli occhi al cielo, e dice)  

Gran dio, li benedici

pietoso dall'empiro;

a lor del mio martiro

cangia le spine in fior.

S

AMELIA

No, non morrai, l'amore

vinca di morte il gelo,

risponderà dal cielo

pietade al mio dolor.

GABRIELE

O padre, o padre, il seno

furia mi squarcia atroce...

Come passò veloce

l'ora del lieto amor!

FIESCO

Ogni letizia in terra

è menzognero incanto,

d'interminato pianto

fonte è l'umano cor.

CORO

Sì ~ piange, piange è vero,

ognor la creatura;

s'avvolge la natura,

in manto di dolor!

 

SIMONE

T'appressa, o figlia... io spiro...

Stringi... il morente... al cor!...

 

CORO

Sì - piange, piange, è vero,

ognor la creatura;

s'avvolge la natura

in manto di dolor!

 

SIMONE

Senatori, sancite il voto estremo. ~  

 
(i senatori s'appressano)
 

 

Questo serto ducal la fronte cinga

di Gabriele Adorno. ~

Tu, Fiesco, compi il mio voler... Maria!

(spira)

 

AMELIA E GABRIELE

(s'inginocchiano davanti al cadavere)

O padre!...

FIESCO

(s'avvicina al verone circondato da' Senatori e Paggi che alzano le fiaccole):

Genovesi!... In Gabriele

Adorno il vostro doge or acclamate. ~

VOCI
(dalla piazza)

No. ~ Boccanegra!

FIESCO

È morto...

Pace per lui pregate!...

 
Esclamazione generale; lenti e gravi tocchi di campana; Fiesco e i Senatori s'inginocchiano; cade la tela.
 

Fine (Atto terzo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Scena come nell'atto secondo; le tende sono tirate sui veroni del fondo; una lucerna arde sulla tavola.

 
<- Simone, Gabriele, Paolo, Pietro, senatori, scudieri, paggi

[N. 17 - Coro d'introduzione]

Brando guerrier nella mia destra splende

Paolo
Simone, Gabriele, Pietro, senatori, scudieri, paggi ->

Oh mio furor! perduta io l'ho per sempre!

Paolo
<- Fiesco

Fiesco
Paolo ->

[N. 18 - Scena e duetto Simone - Fiesco]

Simon non questa vendetta io chiesi

(Fiesco si ritira sul fondo)

Fiesco
<- Simone, Pietro

M'ardon le tempia. Un fuoco io sento

Fiesco, Simone
Pietro ->

Oh refrigerio! la marina brezza!

Quale accento? / Lo udisti un'altra volta

Fiesco e Doge
Come fantasima

Che dici? / Un tempo il tuo perdon m'offristi

 

Fiesco, Simone
<- Amelia, Gabriele, senatori, paggi, scudieri

[N. 19 - Scena e quartetto. Finale III]

Chi veggo! / Vien / Fiesco! / Tu qui! / Deponi

Doge, Maria, Gabriele, Fiesco e Coro
Gran dio, li benedici

 

Senatori, sancite il voto estremo

(il Doge muore)

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena ultima
Una Piazza di Genova; nl fondo è la chiesa di San Lorenzo, che verrà poi illuminata internamente; a destra... Salotto di passaggio con porta nel fondo e largo poggiuolo, fuor del quale si vedrà la campagna ed... Di fronte è il porto con legni pavesati; più lontano a destra veggonsi colline con castelli e palazzi; a... Ricco salone; alla sinistra una porta che dà sul foro; vicino al proscenio un uscio nascosto; alla destra un... Scena come nell'atto secondo; le tende sono tirate sui veroni del fondo; una lucerna arde sulla tavola.
[N. 1 - Preludio] [N. 2 - Recitativo, racconto e coro d'introduzione] [N. 3 - Recitativo e romanza di Fiesco] [N. 4 - Recitativo e duetto Simone - Fiesco] [N. 5 - Scena e coro finale] [N. 6 - Scena e cavatina Amelia] [N. 7 - Duetto Amelia - Gabriele] [N. 8 - Duetto e giuramento Gabriele - Andrea] [N. 9 - Scena e duetto Doge - Amelia] [N. 10 - Scena e duetto Pietro - Paolo] [N. 11 - Finale I] [N. 12 - Scena e duetto Paolo - Andrea] [N. 13 - Scena ed aria] [N. 14 - Scena e duetto Amelia Gabriele] [N. 15 - Scena e sogno del Doge] [N. 16 - Scena, terzetto e coro. Finale II] [N. 17 - Coro d'introduzione] [N. 18 - Scena e duetto Simone - Fiesco] [N. 19 - Scena e quartetto. Finale III]
Prologo Atto primo Atto secondo

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