Atto primo

 

Scena prima

Salotto di passaggio con porta nel fondo e largo poggiuolo, fuor del quale si vedrà la campagna ed il golfo di Genova. Una porta a sinistra mette alle stanze interne, altra alla destra dà in vari saloni. Qualche tempo dopo l'alzata del sipario albeggia.
Amelia sola, seduta presso il poggiuolo.

 Q 

Amelia

 
[N. 6 - Scena e cavatina Amelia]

 N 

 

 

Come in quest'ora bruna    

sorridon gli astri e il mare!

Come s'unisce, o luna,

all'onda il tuo chiaror!...

Amante amplesso pare

di due verginei cor!

Ma gli astri e la marina

che pingono alla mente

dell'orfana meschina?...

La notte atra, crudel,

quando la pia morente

sclamò: ~ «ti guardi il ciel».

O altero ostel, soggiorno

di stirpe ancor più altera,

il tetto disadorno

non obliai per te!...

Solo in tua pompa austera

amor sorride a me...

(è giorno)

S

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Spuntò il giorno!... Ei non vien!... Forse sventura...  

Forse altro amor!... No, no 'l consenta iddio!...

L'alma me 'l dice!... Ei m'ama! È il fido mio.

 

GABRIELE
(voce lontana)

Cielo di stelle orbato,  

di fior vedovo prato,

è l'alma senza amor.

 

AMELIA

Ciel!... la sua voce!... È desso!...  

Ei s'avvicina!... oh gioia!...

Tutto m'arride l'universo adesso!...

 

GABRIELE
(più vicina)

Se manca il cor che t'ama,

non empiono tua brama

gemme, possanza, onor.

AMELIA

Il palpito deh frena,

o core innamorato,

in questo dì beato,

no, non vorrei morir.

Ad iride somiglia

la dolce sua parola,

che in terra puote sola

calmare i miei sospir.

 

Scena seconda

Detta e Gabriele dalla destra.

<- Gabriele

 
[N. 7 - Duetto Amelia - Gabriele]

 N 

 

AMELIA

Ti veggo alfin. ~ Perché sì tardi giungi?  

GABRIELE

Perdona, o core... I lunghi indugi miei

t'apprestano grandezza...

AMELIA

Pavento...

GABRIELE

Che?

AMELIA

L'arcano tuo conobbi...

a me il sepolcro appresti,

il patibolo a te!...

GABRIELE

Che pensi?

AMELIA

Io amo

Andrea qual padre, il sai;

pur m'atterrisce... In cupa

notte non vi mirai

sotto le tetre volte errar sovente

pensosi, irrequieti?

GABRIELE

Chi?

AMELIA

Tu, e Andrea,

e Lorenzino e gli altri...

GABRIELE

Ah taci... il vento

ai tiranni potria recar tai voci!

Parlan le mura... un delator s'asconde

ad ogni passo...

AMELIA

Tu tremi?...

GABRIELE

I funesti

fantasmi scaccia!

AMELIA

Fantasmi dicesti?

 

AMELIA

Vieni a mirar la cerula    

marina tremolante;

là Genova torreggia

sul talamo spumante;

là i tuoi nemici imperano,

vincerli indarno speri...

ripara i tuoi pensieri

al porto dell'amor.

S

GABRIELE

Angiol che dall'empireo

piegasti a terra l'ale,

e come faro sfolgori

sul tramite mortale,

non ricercar dell'odio

i funebri misteri;

ripara i tuoi pensieri

al porto dell'amor.

 

AMELIA

(s'appressa alla finestra)  

Ah!

GABRIELE

Che mai fia?

AMELIA

Vedi quell'uom?... qual ombra

ogni dì appar.

GABRIELE

(va alla finestra)

Forse un rival?...

 

Scena terza

Detti, un Servo ch'entra dalla destra, quindi Pietro dalla parte stessa.

<- Servo

 

SERVO

Del Doge  

un messagger di te chiede.

AMELIA

S'appressi.

 
(esce)

Servo ->

 

GABRIELE

Chi sia veder vogl'io...  

(va per uscire)

AMELIA

(fermandolo)

T'arresta.

 

<- Pietro

PIETRO

(inchinandosi ad Amelia)  

Il Doge

dalle cacce tornando di Savona

questa magion visitar brama.

AMELIA

Il puote.

 
(Pietro parte)

Pietro ->

 

Scena quarta

Gabriele ed Amelia.

 

GABRIELE

Il Doge qui?  

AMELIA

Mia destra a chieder viene.

GABRIELE

Per chi?

AMELIA

Pe 'l favorito suo. ~ D'Andrea

vola in cerca... Affrettatevi... prepara

il rito nuzïal… mi guida all'ara

 

AMELIA E GABRIELE

Sì, sì dell'ara il giubilo  

contrasti il fato avverso,

e tutto l'universo

io sfiderò con te.

Di casto amore il palpito

è del destin più forte;

vivranno oltre la morte

in noi l'amor, la fé.

 
(Amelia parte dalla sinistra)

Amelia ->

 

Scena quinta

Gabriele e Andrea.

<- Fiesco

 
(Gabriele va per uscire dalla destra e incontra Andrea)
 
[N. 8 - Duetto e giuramento Gabriele - Andrea]

 N 

 

GABRIELE

(Propizio giunge Andrea!)  

FIESCO
(come Andrea)

Sì mattutino

qui?

GABRIELE

A dirti...

FIESCO

Che ami Amelia.

GABRIELE

Tu che lei vegli con paterna cura

a nostre nozze assenti.

FIESCO

Se umil sua culla fosse?

GABRIELE

Umile! una Grimaldi?...

FIESCO

No ~ la figlia

del Grimaldi morì tra consacrate

vergini in Pisa. Un'orfana raccolta

nel chiostro il dì che fu d'Amelia estremo

ereditò sua cella...

GABRIELE

Ma come de' Grimaldi

anco il nome prendea?...

FIESCO

De' fuorusciti

perseguia le ricchezze il nuovo doge;

e la mentita Amelia alla rapace

man sottrarle potea. ~

GABRIELE

L'orfana adoro!

FIESCO

Di lei se' degno.

GABRIELE

A me fia dunque unita.

FIESCO

In terra e in ciel! ~ Ma non rallenti amore

la foga in te de' cittadini affetti.

 
(squillo di tromba)
 

GABRIELE

Il Doge vien. ~ Partiam. ~ Benché la fama

ti dica estinto, ei ravvisar potria

Fiesco in Andrea...

FIESCO

S'appressa ora fatale;

già noi de' guelfi aspetta

il convegno forier della vendetta.

 

GABRIELE

Paventa, o perfido  

Doge, paventa!...

D'un padre io vendico

l'ombra cruenta.

FIESCO

Paventa, o perfido

Doge, paventa!...

Mi chiede vindice

la figlia spenta.

 
(escono dal fondo)

Gabriele, Fiesco ->

 

Scena sesta

Il suono delle trombe s'avvicina ognor più, finché dalla destra entra il Doge seguito da Paolo, Pietro, Cacciatori, Guardie; Amelia viene dalla sinistra con alquante Damigelle.

<- Simone, Paolo, Pietro, cacciatori, guardie, Amelia, damigelle

 
[N. 9 - Scena e duetto Doge - Amelia]

 N 

 

SIMONE
(come Doge; a Paolo)

Il nuovo dì festivo

chiede presente alla cittade il doge. ~

Di qua partir convien.

PAOLO

Quando?

SIMONE

Allo squillo

dell'ora.

 
(ad un suo cenno il corteggio s'avvia dalla destra)
 

PAOLO

(guardando Amelia)

(Oh qual beltà!)

 
(ad un cenno d'Amelia le Damigelle rientrano a sinistra)

Paolo, Pietro, cacciatori, guardie, damigelle ->

 

Scena settima

Amelia e il Doge.

 

SIMONE
(come Doge)

Favella il Doge  

ad Amelia Grimaldi?

AMELIA

Così nomata sono.

SIMONE

E gli esuli fratelli tuoi non punge

desio di patria?

AMELIA

Possente... ma...

SIMONE

Intendo...

A me inchinarsi sdegnano i Grimaldi...

Così risponde a tanto orgoglio il Doge...

(le porge un foglio)

AMELIA

(leggendo)

Che veggo!... il lor perdono?

SIMONE

E denno a te della clemenza il dono.

 

 

Dinne, perché in quest'eremo    

tanta beltà chiudesti?

Del mondo mai le fulgide

lusinghe non piangesti?

Il tuo rossor me 'l dice...

S

AMELIA

T'inganni, io son felice...

SIMONE

Agli anni tuoi l'amore...

AMELIA

Ah mi leggesti in core!

Amo uno spirto angelico

che ardente mi riama...

Ma di me acceso, un perfido,

l'or dei Grimaldi brama...

SIMONE

Paolo!

AMELIA

Quel vil nomasti!...

E poiché perdonasti

ai non fratelli miei,

dirò chi son.

SIMONE

Chi sei?...

AMELIA

Orfanella il tetto umile

m'accogliea d'una meschina,

dove presso alla marina

sorge Pisa...

SIMONE

In Pisa tu?

AMELIA

Grave d'anni quella pia

era solo a me sostegno;

io provai del ciel lo sdegno,

involata ella mi fu.

Colla tremola sua mano

pinta effigie mi porgea,

le sembianze esser dicea

della madre ignota a me.

Mi baciò, mi benedisse,

levò al ciel, pregando, i rai...

Quante volte la chiamai

l'eco sol risposta diè.

SIMONE

(Se la speme, o ciel clemente,

ch'or sorride all'alma mia,

fosse sogno!... estinto io sia

della larva al disparir!)

AMELIA

Come tetro a me dolente

s'appressava l'avvenir!

SIMONE

Dinne... alcun là non vedesti?...

AMELIA

Uom di mar noi visitava...

SIMONE

E Giovanna si nomava

lei che i fati a te rapir?...

AMELIA

Sì.

 
(trae dal seno un ritratto, lo porge ad Amelia, che fa altrettanto)
 

SIMONE

E l'effigie non somiglia

questa?

AMELIA

Uguali son!...

SIMONE

Maria!...

AMELIA

Il mio nome!...

SIMONE

Sei mia figlia.

AMELIA

Io!...

SIMONE

M'abbraccia, o figlia mia.

AMELIA

Padre, padre il cor ti chiama!

Stringi al sen Maria che t'ama.

 

SIMONE

Figlia!... a tal nome palpito

qual se m'aprisse i cieli...

Un mondo d'ineffabili

letizie a me riveli;

qui un paradiso il tenero

padre ti schiuderà...

Di mia corona il raggio

aureola tua sarà.

 

AMELIA

Padre, vedrai la vigile

figlia a te sempre accanto;

nell'ora malinconica

asciugherò il tuo pianto...

Avrem gioie romite

note soltanto al ciel,

io la colomba mite

sarò del regio ostel.

 

SIMONE

Ma sì teneri affetti a me, bersaglio

a patrizio livor, mostrar non lice.

AMELIA

Io nel mistero ancor vivrò felice.

 
(accompagnata dal Doge fino alla soglia, entra nella stanza a sinistra)

Amelia ->

 

Scena ottava

Doge e Paolo dalla destra.

<- Paolo

 
[N. 10 - Scena e duetto Pietro - Paolo]

 N 

 

PAOLO

Che rispose?  

SIMONE
(come Doge)

Rinunzia ogni speranza.

PAOLO

Doge, no 'l posso!...

SIMONE

Il voglio.

 
(entra nella stanza di Amelia)

Simone ->

 

PAOLO

Il vuoi!... scordasti che mi devi il soglio?

 

Scena nona

Paolo e Pietro dalla destra.

<- Pietro

 

PIETRO

Che disse?  

PAOLO

A me negolla.

PIETRO

Che pensi tu?

PAOLO

Rapirla.

PIETRO

Come?

 

PAOLO

Sul lido a sera  

la troverai solinga.

Si tragga al mio naviglio;

di Lorenzin si rechi

alla magion.

PIETRO

S'ei nega?

PAOLO

Digli che so sue trame,

e presterammi aita...

Tu gran mercede avrai...

PIETRO

Ella sarà rapita.

 
(escono da opposte parti)

Paolo, Pietro ->

 
 
 

Scena decima

Di fronte è il porto con legni pavesati. Più lontano a destra veggonsi colline con castelli e palazzi. A destra e sinistra, ricchi fabbricati sostenuti da fughe d'archi con balconi ornati a festa, dai quali leggiadre donne assistono alla solennità. Nel fondo a destra è una larga via, a sinistra ampia scalea per cui salesi a grandioso palazzo; presso alla bocca d'opera è un palco riccamente addobbato. Si festeggia l'anniversaria ricordanza dell'incoronazione di Boccanegra.
All'alzar della tela la piazza è inondata da Popolo d'ogni ordine che lietamente vi si aggira, portando bandiere, palme, verdi rami, e cantando il seguente coro, finché giungono il Doge e la Corte.

 Q 

popolo, donne

 
[N. 11 - Finale I]

 N 

 

CORO I
(incontrandosi)

A festa!  

CORO II

A festa, o liguri...

TUTTI

Splende sereno il giorno!

Già cinque lustri corsero

che d' ogni gloria adorno

siede Simon sul trono!...

CORO I

A festa!

CORO II

Udite!

TUTTI

Un suono

di giubilo dal mar!...

 
(tutti vanno al mare)
 

CORO
(da lontano avvicinandosi)

Sull'arpe, sulle cetere

tempriam soavi accenti...

L'eco di tanto giubilo

portin sull'ale i venti...

(arriva una barca con giovanetto in festivi abbigliamenti)

Nembi di mirto e fiori

tra festeggianti cori

copran la terra e il mar.

Scendono a terra e vanno ad incontrare il Doge, che seguito dai Senatori, da Paolo, Pietro e dalla sua Corte viene dalla scalea e va a prender posto sul destinato palco, mentre il Popolo con entusiasmo lo accoglie, e le Dame dalle finestre agitano bianchi lini, e gettano fiori sul suo passaggio.

<- Simone, corte, senatori, Paolo, Pietro

 

CORO

Viva Simon!... di Genova  

amor, sostegno e gloria;

tu sei di guerra il fulmine,

il sol della vittoria!

Delle tue gesta il grido

al più remoto lido

va ripetendo il mar.

 
Il Doge seduto, compariscono Prigioni e Donne africane, che formano gruppi e danze di carattere, mentre si canta.

<- prigioni, donne africane

 

UOMINI

Prode guerrier, qui sfolgori  

ne' ludi il tuo valore.

DONNE

Intreccia, o figlia d'Africa,

la danza dell' amore...

TUTTI

Letizia di carole

agguagli i rai del sole

che scherzano col mar.

 
(la comune gioia è improvvisamente interrotta da grida)
 

VOCI
(interne)

Tradimento!  

CORO

Quai grida!...

VOCI
(interne e più presso)

Tradimento!

 

Scena undicesima

Detti e Gabriele ch'entra con pugnale sguainato, seguito da Fiesco e da alcuni Servi.

<- Gabriele, Fiesco, servi

 

SIMONE
(come Doge)

Chi sei tu che brandisci il pugnale?  

GABRIELE

Qui prorompo tua infamia a scoprir.

Accoglienza tradivi ospitale,

festi Amelia a' tuoi sgherri rapir.

SIMONE

Forsennato!

GABRIELE

M'oltraggi.

SIMONE

Tu menti.

GABRIELE

Osi Adorno nomar menzognero?

PIETRO
(a Gabriele, a parte)

Vien ~ l'impresa de' guelfi cimenti.

CORO
(tra loro)

Qual si svolge improvviso mistero!

SIMONE
(piano a Paolo)

Ov' è Amelia?

PAOLO
(piano al Doge)

No 'l so.

SIMONE
(c. s.)

La tua vita

pagherà, se lei tosto non rendi.

PAOLO
(c. s.)

Doge!...

SIMONE
(a Gabriele)

Tu, che la vergin difendi,

va'... t'assolvo...

GABRIELE

Rifiuto... qui sto;

e alla ligure gente t'accuso...

A me ardisci parlar di perdono?...

Un pirata s'asside sul trono...

Sì, costui vergin casta involò.

FIESCO
(come Andrea; piano a Gabriele)

Ah! sei perduto!

GABRIELE

Il Doge è infame...

FIESCO
(c. s. a Gabriele)

Cessa...

SIMONE

Folle!...

 

Scena dodicesima

Detti ed Amelia, che viene frettolosa dalla destra.

<- Amelia

 

AMELIA

Il Doge è innocente...  

TUTTI

Amelia!... dessa!

 

AMELIA
(fissando Gabriele)

(Egli è salvo!... oh ciel respiro!  

Lo perdea l'ardente affetto...

dal periglio il mio diletto

io col pianto involerò.)

SIMONE
(fissando Amelia)

(Ella è salva! alfin respiro!

Per due volte l'alma mia

sì bell'angelo smarria,

per due volte il ritrovò!)

GABRIELE
(fissando Amelia)

(Ella è salva! alfin respiro!

Come fulmine il mio brando

sulla fronte del nefando

rapitore piomberà.)

PAOLO E PIETRO
(tra loro)

(Ella è salva!... a sue promesse

fu Lorenzo mentitore!...

Maledetto traditore,

duro fio ne pagherà.)

FIESCO E CORO
(fra loro)

(Ella è salva!... ma chi osava

oltraggiar quel vergin fiore?

Maledetto il traditore!...

Per lui taccia in cor pietà).

 

SIMONE

Amelia, di' come tu fosti rapita,  

e come al periglio potesti campar?

 

AMELIA

Nell'ora soave, che all'estasi invita  

soletta me n' giva sul lito del mar.

Mi cingon tre sgherri, m'accoglie un naviglio...

CORO

Orror!...

AMELIA

Soffocati non valsero i gridi...

Io svenni, e al novello dischiuder del ciglio

Lorenzo in sue stanze presente mi vidi...

CORO

Lorenzo!

AMELIA

Mi vidi prigion dell' infame!

Io ben di quell'alma sapea la viltà.

Al doge, gli dissi, fien note tue trame,

se a me sull'istante non dai libertà.

Confuso di tema, mi schiuse le porte...

salvarmi 1'audace minaccia poteo...

CORO

Al vile Lorenzo la morte, la morte!

AMELIA

Non egli è di tanto misfatto il più reo;

io, salva, promisi serbargli la vita.

SIMONE

Ch'ei viva, ma tosto da Genova in bando.

GABRIELE

Or noma l' iniquo che t' ebbe rapita...

AMELIA

Al Doge dirollo...

CORO

A tutti...

SIMONE

Comando,

tacete!

TUTTI

Giustizia, giustizia tremenda,

gridiam palpitanti di sacro furor.

Del ciel, della terra l'anatema scenda

sul capo esecrato del vil traditor!

 

Fine (Atto primo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Salotto di passaggio con porta nel fondo e largo poggiuolo, fuor del quale si vedrà la campagna ed il golfo di Genova; una porta a sinistra mette alle stanze interne, altra alla destra dà in vari saloni; qualche tempo dopo l'alzata del sipario albeggia.

Amelia
 

[N. 6 - Scena e cavatina Amelia]

Spuntò il giorno! Ei non vien! Forse sventura

Gabriele, Amelia
Cielo di stelle orbato

Ciel!... la sua voce!... È desso!...

 
Amelia
<- Gabriele

[N. 7 - Duetto Amelia - Gabriele]

Ti veggo alfin. Perché sì tardi giungi?

Amelia e Gabriele
Vieni a mirar la cerula

Ah! / Che mai fia? / Vedi quell'uom?... qual ombra

Amelia, Gabriele
<- Servo

Del Doge un messagger

Amelia, Gabriele
Servo ->

Chi sia veder vogl'io...

Amelia, Gabriele
<- Pietro

Il Doge dalle cacce tornando

Amelia, Gabriele
Pietro ->

Il Doge qui? / Mia destra a chieder viene

Gabriele
Amelia ->
Gabriele
<- Fiesco

[N. 8 - Duetto e giuramento Gabriele - Andrea]

Propizio giunge Andrea! / Sì mattutino

(squillo di tromba)

Gabriele e Andrea
Paventa, o perfido
Gabriele, Fiesco ->
<- Simone, Paolo, Pietro, cacciatori, guardie, Amelia, damigelle

[N. 9 - Scena e duetto Doge - Amelia]

Simone, Amelia
Paolo, Pietro, cacciatori, guardie, damigelle ->

Favella il Doge ad Amelia Grimaldi?

Simone
Amelia ->
Simone
<- Paolo

[N. 10 - Scena e duetto Pietro - Paolo]

Che rispose? / Rinunzia ogni speranza

Paolo
Simone ->

Paolo
<- Pietro

Che disse? / A me negolla

Paolo, Pietro
Sul lido a sera
Paolo, Pietro ->

Di fronte è il porto con legni pavesati; più lontano a destra veggonsi colline con castelli e palazzi; a destra e sinistra, ricchi fabbricati sostenuti da fughe d'archi con balconi ornati a festa; nel fondo a destra è una larga via, a sinistra ampia scalea per cui salesi a grandioso palazzo; presso alla bocca d'opera è un palco riccamente addobbato.

popolo, donne
 

[N. 11 - Finale I]

popolo, donne
<- Simone, corte, senatori, Paolo, Pietro
popolo, donne, Simone, corte, senatori, Paolo, Pietro
<- prigioni, donne africane

(grida improvvise)

Tradimento! / Quai grida! / Tradimento!

popolo, donne, Simone, corte, senatori, Paolo, Pietro, prigioni, donne africane
<- Gabriele, Fiesco, servi

Chi sei tu che brandisci il pugnale?

popolo, donne, Simone, corte, senatori, Paolo, Pietro, prigioni, donne africane, Gabriele, Fiesco, servi
<- Amelia

Il Doge è innocente / Amelia! dessa!

Amelia, Doge, Gabriele, Paolo, Pietro, Andrea e Coro
Egli è salvo! oh ciel respiro!

Amelia, di' come tu fosti rapita

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima
Una Piazza di Genova; nl fondo è la chiesa di San Lorenzo, che verrà poi illuminata internamente; a destra... Salotto di passaggio con porta nel fondo e largo poggiuolo, fuor del quale si vedrà la campagna ed... Di fronte è il porto con legni pavesati; più lontano a destra veggonsi colline con castelli e palazzi; a... Ricco salone; alla sinistra una porta che dà sul foro; vicino al proscenio un uscio nascosto; alla destra un... Scena come nell'atto secondo; le tende sono tirate sui veroni del fondo; una lucerna arde sulla tavola.
[N. 1 - Preludio] [N. 2 - Recitativo, racconto e coro d'introduzione] [N. 3 - Recitativo e romanza di Fiesco] [N. 4 - Recitativo e duetto Simone - Fiesco] [N. 5 - Scena e coro finale] [N. 6 - Scena e cavatina Amelia] [N. 7 - Duetto Amelia - Gabriele] [N. 8 - Duetto e giuramento Gabriele - Andrea] [N. 9 - Scena e duetto Doge - Amelia] [N. 10 - Scena e duetto Pietro - Paolo] [N. 11 - Finale I] [N. 12 - Scena e duetto Paolo - Andrea] [N. 13 - Scena ed aria] [N. 14 - Scena e duetto Amelia Gabriele] [N. 15 - Scena e sogno del Doge] [N. 16 - Scena, terzetto e coro. Finale II] [N. 17 - Coro d'introduzione] [N. 18 - Scena e duetto Simone - Fiesco] [N. 19 - Scena e quartetto. Finale III]
Prologo Atto secondo Atto terzo

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Testo PDF Ridotto