Atto secondo

 

Scena prima

Galleria corrispondente al gabinetto del Tamerlano.
Tamerlano, ed Andronico.

 Q 

Tamerlano, Andronico

 
Recitativo

TAMERLANO

Amico, tengo un testimon fedele  

del vostro in mio favor felice impiego;

al fin col vostro mezzo

la mia grande nemica è già placata.

ANDRONICO

Come, signor, Asteria?

TAMERLANO

Sì, sarà mia, vostra mercé.

ANDRONICO

Ma il padre?

TAMERLANO

So che il superbo non v'assente ancora,

ma inutile è il suo assenso,

se in mio favor ho della figlia il core.

ANDRONICO

(Ecco alfine avverati i miei sospetti.)

TAMERLANO

Vi duol, che da altro labbro

abbia l'avviso? A voi

però la devo, e ho pena

non aver più come parervi grato.

ANDRONICO

Dopo un sì grande acquisto

l'avete ancor veduta?

TAMERLANO

Dée guidarla a momenti

Zaida, nelle mie stanze.

ANDRONICO

(Ed anche questo, oh ciel!) Ciò è noto al

padre?

TAMERLANO

Perché tante richieste?

Prence, attendete al vostro

già vicino Imeneo.

Irene, ch'accoglieste, è vostra sposa.

Vado a ordinar la pompa, e questo giorno

sarà di vostre e di mie faci adorno.

 
[N. 13 - Aria]

 N 

Bella gara che faranno  

coronati i nostri amori!

Io farò nel vostro grato,

e nel mio voi fortunato;

cangerem cori con cori.

(parte)

Tamerlano ->

 

Scena seconda

Asteria, ed Andronico.

<- Asteria

 
Recitativo

ASTERIA

(Qui l'infedel! Cogliamo  

delle nostre vendette almeno il frutto.)

ANDRONICO

Asteria, vi turbate? E che? Temete

portarvi forse, me presente, a un trono,

per cui fu così pronto il vostro voto?

ASTERIA

Non ho a temere nel portarmi a un soglio,

cui m'additaste poco fa il sentiero.

ANDRONICO

Ve lo additai, perché il fuggiste, o almeno

credei che no 'l bramaste;

ma è troppo luminoso

del Tamerlano il soglio per fuggirlo,

se poi l'offre un amante.

ASTERIA

Piano, Andronico, piano!

Non mi guida ambizione, o amore al trono.

Farò veder... (ma! Asteria, ove trascorri?)

Voi mi spingete al soglio, il dissi, e il dico;

e se voi non aveste o core o forza

per dichiararvi contro il mio nemico,

a odiarlo né men io son più tenuta.

ANDRONICO

Quando ciò sia, protesterò altamente

contro le chieste nozze,

mi griderò nemico

del Tamerlan, rifiuterò l'impero,

(entra Zaida e parla all'orecchio di Asteria)

alfin morrò, se il morir mio si brama.

ASTERIA

Non è più tempo: il Tamerlan mi chiama.

 
[N. 14 - Aria]

 N 

Non è più tempo, no,  

un altro stringerò,

sospiri invano.

Quest'è destin d'amor,

sovente il primo ha il cor,

l'altro la mano.

(parte)

Asteria ->

 

Scena terza

Andronico solo.

 
[N. 15 - Recitativo accompagnato]

 N 

 

Ah, no! dove trascorri, idolo mio?  

Torna a bear quest'alma!

Io ti perdon, perdona.

Ma che? Sorda a miei pianti,

sprezza l'ardor, che ho in seno?

Ah! disperato Andronico! Che pensi?

Perdesti Asteria, e perderai la vita!

Si vada a Baiazete. Ah! se l'altero

non oppon l'ira sua, più nulla spero,

 
[N. 16 - Aria]

 N 

Cerco in vano di placare  

l'idol mio, il mio bel Nume,

se le stelle a me fan guerra;

io comincio a disperare,

qual nocchier, che perde il lume,

quando ignota è a lui la terra.

(parte)

Andronico ->

 
 

Scena quarta

S'alza la tenda del gabinetto, e si vede a sedere nel mezzo il Tamerlano, ed Asteria da una parte sopra origlieri.
Tamerlano, Asteria, Leone, e poi Irene.

 Q 

Tamerlano, Asteria, Leone

 
Recitativo

LEONE

Signor, vergine illustre  

chiede accostarsi per Irene al soglio.

TAMERLANO

Venga colei, che invia

Irene a noi per esplorare i sensi;

legga in volto ad Asteria

il destin del mio trono, e la mia scusa.

 

<- Irene

IRENE

(La schiava assisa, e la regina in piedi?)

Signor: di Trabisonda

l'erede a voi...

TAMERLANO

Non t'inoltrar: m'è noto

ciò che pretende Irene.

IRENE

Non arrossite.

Tradir una reina,

per poi stender la destra ad una schiava?

Una schiava, che ancora

non si sa con qual cor venga sul trono?

TAMERLANO

Che più direbbe Irene?

IRENE

(E Irene io sono.)

E tu, superba donna,

il di cui gran retaggio è una catena,

sappi, che il soglio, a cui ti porti, è pria

dovuto a un'altra, e impara

dalla fé, che tradisce

il donator, a misurare il dono.

TAMERLANO

Donna, garristi assai; in te rispetto

sesso, beltade, e più d'Irene il nome.

Son reo, lo so, ma la discolpa è questa.

Al fin la cedo a un trono

non minore del mio; si plachi, e regni.

IRENE

Se non stringe la mano

del Tamerlan, ritornerà qual viene.

TAMERLANO

Fa' che mi spiaccia Asteria, e abbraccio Irene.

(parte)

Tamerlano ->

 

Scena quinta

Asteria, Irene, e Leone.

 

ASTERIA

Senti, chiunque tu sia, che a pro' d'Irene  

tanto finor dicesti:

conosci adesso il cor d'Asteria, e apprendi

che me non chiama al trono

o brama di regnar, o molle affetto.

Dille al fin, che non parta;

in pegno de' miei detti ecco la mano:

saprà Asteria spiacere al Tamerlano.

(parte)

Asteria ->

 

Scena sesta

Irene, e Leone.

 

IRENE

Gran cosa espone Asteria.  

LEONE

Ond'è, che al certo

maggiori ne ha in pensier.

IRENE

Alla tua fede,

Leon, mi raccomando.

LEONE

Così servo al monarca, e a Irene insieme.

IRENE

Non si perda di vista

quella schiava nemica, e risoluta.

LEONE

Cauto de' passi suoi seguirò l'orme.

IRENE

Felice me, se il soglio,

che ragione, o beltà sì mal difende,

gratitudine almen oggi mi rende.

 
[N. 17 - Aria]

 N 

Par che mi nasca in seno    

un raggio di speranza

a consolarmi il cor.

Ma non contenta è a pieno

del seno la costanza,

se l'agita il timor.

(parte)

S

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Irene ->

 
Recitativo

LEONE

Veggio da questi amori  

nascer strane vicende;

troppo Asteria è nemica,

molto il Tartaro è amante,

ed il core d'Irene è ognor costante.

 
[N. 18 - Aria]

 N 

Amor dà guerra e pace,  

dà pene e dà tormenti,

e poi, sordo ai lamenti,

gode di far penar.

Di lui l'ardente face

accende un cor sprezzato,

e poi che l'ha piagato

lo lascia abbandonar.

(parte)

Leone ->

 

Scena settima

Baiazete, ed Andronico.

Baiazete, Andronico

 
Recitativo

BAIAZETE

Dov'è mia figlia, Andronico?  

ANDRONICO

Sul trono.

BAIAZETE

Su qual trono?

ANDRONICO

Su quel del suo nemico.

BAIAZETE

Del Tamerlan?

ANDRONICO

Così no 'l fosse!

BAIAZETE

Ah, indegna.

E quando, e come? ahi, me tradito! parla!

ANDRONICO

Testè la vidi io stesso entrar la stanza

del tartaro; la guidi

vendetta o ambizïon, sale sul trono.

BAIAZETE

E tu, codardo amante,

che nemico potesti

farla scender dal mio, dal proprio soglio,

ad un altro non suo

non le sapesti attraversar la strada?

ANDRONICO

Dissi, gridai, ma chi non bada al padre,

più non ascolta un vilipeso amante.

BAIAZETE

Entriam, prence, seguiamla, e se non siamo

a tempo d'impedir che vada al trono,

o vuò che scenda, o Baiazete non sono.

 
[N. 19 - Aria]

 N 

A' suoi piedi padre esangue  

la superba mi vedrà;

se non ha

del mio sdegno e del mio sangue

o timore, o almen pietà.

(parte)

Baiazete ->

 

Scena ottava

Andronico solo.

 
Recitativo

 

Se Asteria mi tradisce, al certo io voglio  

darle quel cor in man, che tanto adora;

svenerò Tamerlano,

ucciderò me stesso, e al fin contenta

sarà l'empia crudel, che mi tormenta.

 
[N. 20 - Aria]

 N 

Più d'una tigre altero  

e perfido e severo

è il cor che ha in petto.

Empia disumanata

s'è d'ogni amor scordata,

e sol di crudeltà

ha ogn'or diletto.

(parte)

Andronico ->

 
 

Scena nona

Sala con trono.
Tamerlano, ed Asteria, poi Baiazete, e poi Andronico.

 Q 

Tamerlano, Asteria, alcune guardie, altre guardie

 
Recitativo

TAMERLANO

Al soglio, al soglio, o bella!  

ASTERIA

Signor, si fa mia legge il piacer vostro;

al soglio sì; (ma per svenarvi un mostro).

TAMERLANO

Porgi la destra!

ASTERIA

Eccola al cenno. (Ahi, pena!

se mi vedesse il padre?) Eccolo. Ahi vista!

 

<- Baiazete

BAIAZETE

Dove, Asteria?

TAMERLANO

E tu dove, o Baiazete?

BAIAZETE

Ad arrestar mia figlia.

TAMERLANO

Temerario! cotanto

ardisci, prigionier?

BAIAZETE

Le mie catene

non mi han tolto ragion sopra mia figlia.

TAMERLANO

Più tua figlia non è, mia sposa è Asteria.

BAIAZETE

Tua sposa? Non è vero;

degli Ottomani il sangue

non può accoppiarsi al sangue d'un pastore.

TAMERLANO

Infelice superbo

non sai, ch'io sono tuo signore ancora?

BAIAZETE

Eh! fortuna non toglie, o lieta, o avversa,

a te viltà di sangue, a me grandezza.

(ad Asteria)

Tu taci, temeraria, il tuo rossore

vendica già in gran parte il tuo delitto,

perfida, indegna figlia!

TAMERLANO

Olà! si taccia,

stanco son di tue furie,

e se il volto d'Asteria

non arrestasse il colpo,

ne porterebbe il capo tuo la pena.

BAIAZETE

Eccolo, via! che tardi? indarno speri

altrimenti placarmi.

ASTERIA

(Il cimento è funesto, o taccia, o parli.)

TAMERLANO

Ti vuò avvilito almen, se non placato.

 
(s'avvicinano guardie per piegare a terra Baiazete, il quale da sé stesso si getta a terra)
 

TAMERLANO

Olà! pieghisi a terra

il superbo ottomano,

e quell' ardito capo

mi serva di sgabello a girne al trono.

BAIAZETE

Non s'affatichi alcuno, eccomi io stesso

proteso a terra; ascendi, ascendi al trono;

teco v'ascenda Asteria,

e con crudele ed inaudito esempio

oggi si veda al soglio del nemico

sul capo al genitor passar la figlia.

 
(il Tamerlano prende per mano Asteria, e ponendo un piede sul collo a Baiazete vuol trascinarla sul trono)
 

TAMERLANO

Andiamo, Asteria!

ASTERIA

Ah! mio signor! Vi seguo,

ma non per questa via,

se mi volete sposa,

non mi vogliate almen disumanata;

sgombrisi quel sentiero, e vengo al soglio.

 

<- Andronico

ANDRONICO

(entra)  

A tempo giungo, ad osservar l'infida.

TAMERLANO

Sorgi!

BAIAZETE

No, poiché ingombro

alla superba almen la via del trono.

TAMERLANO

Sorgi, ti dico; olà!

 
(si avvicinano le guardie per levar Baiazete, il quale risorge adirato)
 

BAIAZETE

Perverse stelle!

TAMERLANO

Con intrepido guardo

rimira, Baiazete, qual sia tua figlia,

in onta ancora al tuo mal nato orgoglio.

ASTERIA

(guardando Baiazete, poi passando vicino ad Andronico)

Padre, perdon! (Saprai qual vado al soglio.)

Andronico, tu taci?

ANDRONICO

Dopo il padre non ha voce l'amante.

Che dite Baiazete? Colei vi sembra

quella, che così ben prima sapeva

finger amor per me, dover per voi?

BAIAZETE

Deh! Rivolgiamo altrove,

Andronico, le ciglia!

Colei di Baiazete no, non è figlia.

(volge la schiena al trono)

TAMERLANO

Andronico, è ormai tempo,

che il Tamerlano vi sia grato. Asteria

è mia per voi, per me sia vostra Irene

e con Irene l'uno e l'altro impero.

Or venga Irene a noi!

 

Scena decima

Irene, e detti.

<- Irene

 
[N. 21 - Recitativo accompagnato]

 N 

IRENE

E per lei vengo ad impegnar quel posto  

e promesso e dovuto. È già occupato?

Sei quella tu che non conduce al trono

o brama di regnar, o molle affetto?

ASTERIA

(Il rimprovero ancor non esce in vano.)

TAMERLANO

Ancor l'ardita qui? Ma dov'è Irene?

IRENE

Irene non verrà giammai se pria

sgombrato non rimira il trono e il letto.

TAMERLANO

Fa' che Asteria discenda, e abbraccio Irene.

IRENE

Io far scender Asteria? Ah! se il potessi!

Olà, chi di voi presta

a una tradita principessa il braccio

contro un'usurpatrice, e a pro' del giusto?

Baiazete? È suo padre.

Andronico? È sprezzato.

Il Tamerlano? È il reo: non trovo aiuto.

 
(Irene vuol partire, ma vien richiamata da Baiazete)
 

BAIAZETE

Fermati, oh donna, che a tuo pro' m'impegno;

o scenderà mia figlia, o non son padre.

Odi, perfida, e tu, fiero nemico,

mi lascia favellar, e ti protesto,

l'ultimo giorno che m'ascolti è questo.

ANDRONICO

Signor...

BAIAZETE

Lascia ch'io dica.

Asteria, che per figlia

non ti ravviso più, dimmi, sei quella

che giurò al Tamerlano odio e vendetta?

Tu del sangue ottoman? perfida, menti.

Dal tuo nemico amante

non ottenesti al genitor la morte,

per averne poi tu reina il merto?

Ecco il petto, ecco il capo, or via, che tardi?

Quest'ultimo ti resta

ancor di tuoi delitti.

ANDRONICO

(Sento struggersi l'alma.)

BAIAZETE

Disumanata. Un padre disperato

ti domanda la morte, e ti minaccia

e a pietade, o a timor ciò non ti muove?

Andiamo a mendicar la morte altrove!

ASTERIA

(si leva in piedi)

Padre: ferma!

TAMERLANO

Sì fiacca, Asteria, dunque,

che di grida impotenti il suon ti scuote?

ASTERIA

È mio padre che parla.

TAMERLANO

Io son tuo sposo.

ASTERIA

Non per anco; e di qua scender poss'io,

e non v'è padre, che il sentiero ingombri.

TAMERLANO

Scendivi dunque tosto! Chi vacilla

del Tamerlan sul trono,

è indegno di posarvi anche un momento.

IRENE E ANDRONICO

Asteria scende?

ASTERIA

Eccomi scesa...

TAMERLANO

Ah vile!

ASTERIA

Padre: troncasti ad un gran colpo il volo.

TAMERLANO

Tornate, temerari, ai vostri ceppi.

Cor che pospone a bassi affetti un regno,

di vagheggiarne lo splendore è indegno.

 
(il Tamerlano si leva in piedi per discender dal trono; Asteria lo ferma)
 

BAIAZETE

Andiamo.

ASTERIA

Tamerlan, non vi partite.

Ascolti ognun, e più di tutti fissa,

fissa in me gli occhi, o Tamerlan, e mira.

(Asteria pianta lo stile sugli scalini dei trono a piè di Tamerlano)

Quest'era il primo destinato amplesso

che portava fastosa Asteria al letto.

Giace, è vero, impotente a pie' del trono,

ma ancor in esso vagheggiar vi puoi

la mia illustre vendetta e i sdegni tuoi.

IRENE

Gran donna!

BAIAZETE

Oh illustre figlia!

ANDRONICO

Oh cor costante!

TAMERLANO

(scende furiosamente del trono)

Sdegni, ma di monarca

a torto offeso, e disperato amante.

Siano di mille armati

Asteria e Baiazete posti in difesa.

Io punir vuò con cento morti, e cento,

nel padre e nella figlia il tradimento.

 
[N. 22 - Terzetto]

 N 

 

Voglio strage.  

BAIAZETE

Eccoti il petto.

TAMERLANO

Voglio sangue.

ASTERIA

Eccoti il cor.

TAMERLANO

Morte a te.

BAIAZETE

Non mi spaventa.

TAMERLANO

Piaghe a te.

ASTERIA

Sarò contenta.

TAMERLANO

Per punire

armo il rigor.

BAIAZETE E ASTERIA

Per morire

avrem valor.

 
(parte Tamerlano con parte delle guardie)

Tamerlano, alcune guardie ->

 
Recitativo

ASTERIA

Padre, dimmi: son più l'indegna figlia?  

 
[N. 23 - Arietta]

 N 

BAIAZETE

No, il tuo sdegno mi placò,  

col tuo core e con il mio

più contento l'odierò.

 
(parte con alcune guardie)

Baiazete, altre guardie ->

 
Recitativo

ASTERIA

Andronico, son più l'infida amante?  

 
[N. 24 - Arietta]

 N 

ANDRONICO

No, che del tuo gran cor  

io sono l'offensor,

l'oltraggio io sono.

Se non ti placo pria,

mai della colpa mia

non vuò perdono.

(parte)

Andronico ->

 
Recitativo

ASTERIA

Amica, son quella superba donna?  

 
[N. 25 - Arietta]

 N 

IRENE

No, che sei tanto costante  

nella la fede a me promessa,

che a te fida ancor sarò.

S'or a me rendi l'amante,

avrai l'alma, e poi me stessa,

che seguirti ogn'or saprò.

(parte)

Irene ->

 
Recitativo

ASTERIA

Sì, sì, son vendicata,  

e se non ho al nemico

qual lo segnò il pensier, passato il petto

il mio acciaro però colpito ha il core,

e vi ha svenato quel funesto amore.

 
[N. 26 - Aria]

 N 

Se potessi un dì placare  

il mio fato sì crudele,

quanto mai sarei contenta!

Darei fine al sospirare,

stringerei chi m'è fedele,

fuggirei ciò che tormenta.

(parte)

Asteria ->

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Galleria corrispondente al gabinetto del Tamerlano.

Tamerlano, Andronico
 

Amico, tengo un testimon fedele

[N. 13 - Aria]

Andronico
Tamerlano ->
Andronico
<- Asteria

Qui l'infedel! Cogliamo

[N. 14 - Aria]

Andronico
Asteria ->

[N. 15 - Recitativo accompagnato]

Ah, no! dove trascorri, idolo mio?

[N. 16 - Aria]

Andronico ->

S'alza la tenda del gabinetto, e si vede a sedere nel mezzo il Tamerlano, ed Asteria da una parte sopra origlieri.

Tamerlano, Asteria, Leone
 

Signor, vergine illustre

Tamerlano, Asteria, Leone
<- Irene

Asteria, Leone, Irene
Tamerlano ->

Senti, chiunque tu sia, che a pro' d'Irene

Leone, Irene
Asteria ->

Gran cosa espone Asteria.

[N. 17 - Aria]

Leone
Irene ->

Veggio da questi amori

[N. 18 - Aria]

Leone ->
Baiazete, Andronico
 

Dov'è mia figlia, Andronico?

[N. 19 - Aria]

Andronico
Baiazete ->

Se Asteria mi tradisce, al certo io voglio

[N. 20 - Aria]

Andronico ->

Sala con trono.

Tamerlano, Asteria, alcune guardie, altre guardie
 

Al soglio, al soglio, o bella!

Tamerlano, Asteria, alcune guardie, altre guardie
<- Baiazete

Tamerlano, Asteria, alcune guardie, altre guardie, Baiazete
<- Andronico

A tempo giungo, ad osservar l'infida.

Tamerlano, Asteria, alcune guardie, altre guardie, Baiazete, Andronico
<- Irene

[N. 21 - Recitativo accompagnato]

E per lei vengo ad impegnar quel posto

[N. 22 - Terzetto]

Tamerlano, Baiazete e Asteria
Voglio strage
Asteria, altre guardie, Baiazete, Andronico, Irene
Tamerlano, alcune guardie ->

Padre, dimmi: son più l'indegna figlia?

[N. 23 - Arietta]

Asteria, Andronico, Irene
Baiazete, altre guardie ->

Andronico, son più l'infida amante?

[N. 24 - Arietta]

Asteria, Irene
Andronico ->

Amica, son quella superba donna?

[N. 25 - Arietta]

Asteria
Irene ->

Sì, sì, son vendicata

[N. 26 - Aria]

Asteria ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima
Cortile nel palazzo di Tamerlano, luogo dove sta imprigionato Baiazete. Appartamenti destinati a Baiazete ed Asteria nel palazzo del Tamerlano. Atrio nel palazzo di Tamerlano. Galleria corrispondente al gabinetto del Tamerlano. S'alza la tenda del gabinetto, e si vede a sedere nel mezzo il Tamerlano, ed Asteria... Sala con trono. Cortile del serraglio in cui sono custoditi Baiazete, ed Asteria. Salone imperiale apparecchiato per le mense di Tamerlano.
[Ouverture] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Recitativo] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Recitativo accompagnato] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Recitativo accompagnato] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Recitativo accompagnato] [N. 22 - Terzetto] [N. 23 - Arietta] [N. 24 - Arietta] [N. 25 - Arietta] [N. 26 - Aria] [N. 27a - Aria] [N. 27b - Aria] [N. 28 - Aria] [N. 29 - Duetto] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Aria] [N. 33 - Recitativo accompagnato] [N. 34 - Arioso e recitativo] [N. 35 - Recitativo accompagnato] [N. 36 - Aria] [N. 37 - Duetto] [N. 38 - Recitativo accompagnato] [N. 39 - Arioso] [N. 40 - Recitativo accompagnato] [N. 41 - Recitativo accompagnato] [N. 42 - Aria] [N. 43 - Duetto] [N. 44 - Coro finale]
Atto primo Atto terzo

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