Cortile.
Mio re che fai? Freme a la regia intorno
(Emira come Idaspe)
Rendi o signore libero il prence
Arasse! O ciel! / Ah che turbato ha il ciglio
(Emira rivela la sua identità)
Tu barbaro, tu piangi! E chi l'uccise?
T'inganni se credi spaventarmi
Ove son! Che m'avvenne! E vivo ancora!
Olà partite / Che vuoi d'un empio re
(Medarse crede che Emira sia Idaspe)
Luogo angusto e racchiuso nel castello destinato per carcere a Siroe.
Arasse non mentì, vive il mio bene
(Medarse crede che Emira sia Idaspe)
Non temete o custodi, il re m'invia
(Emira rivela la sua identità a Medarse)
No, più non sono Idaspe, Emira io sono
Gran piazza di Seleucia con veduta del palazzo reale e con apparato magnifico ordinato per la coronazione.
(mischia tra ribelli e le guardie reali, che fuggono; Cosroe cade)
Arrestatevi amici, il colpo è mio
Ferma Emira. Che fai? Padre, son teco
Io la serbai. Libero il prence io volli
Padre / Signor / Del mio fallir ti chiedo
(incoronazione di Siroe)