Atto terzo

 

Scena prima

[Sala magnifica.]
Scipione e poi Lelio ed Ernando.

 Q 

Scipione

 
Recitativo

SCIPIONE

Miseri affetti miei!  

Tutte le vie d'onore

saranno chiuse all'amor mio?

 

<- Lelio, Ernando

LELIO

Scipione  

a privata udienza Ernando vedi,

secondo i cenni tuoi.

ERNANDO

Del vincitore

l'alta presenza onoro.

SCIPIONE

A cortesia

amistà corrisponda: accetta Ernando

la destra in pegno. Fortunato evento

pose tua figlia in mio poter.

ERNANDO

Già Lelio

tutto narrommi: dal tuo nobil core

spero sua libertà.

SCIPIONE

La sua bellezza

l'alma m'avvinse: in casto nodo io spero

ottenerla da te.

ERNANDO

Sì grande onore,

per mia sventura, troppo tardi è giunto.

La promisi a Lucejo

principe de' Celtiberi.

SCIPIONE

Ma questi

è nostro prigionier.

ERNANDO

Con la sua vita

la mia parola irrevocabil vive.

La mia vita, il mio regno

son tuoi, né per serbarli unqua io vorrei

mancare all'onor mio. Corso è l'impegno,

memore sino a morte animo grato

n'avrò.

SCIPIONE

Vanne, e ci pensa.

ERNANDO

Ho già pensato.

 
[N. 23 - Aria]

 N 

Tutta rea la vita umana  

saria sol brutale e vana

senza il freno dell'onor.

Dar parola, è dar sua fede:

e la lingua che la diede

fu ministra sol del cor.

(parte)

Ernando ->

 
Recitativo

SCIPIONE

Degni amici di Roma  

son questi Iberi. Il saguntino onore

sparso di tutti è nelle vene! Vanne,

qui conduci Lucejo

e Berenice, e a lui dirai, che deve

gir prigioniero al novo giorno a Roma.

LELIO

Esperienza, e senno

ai più ch'io possa consigliar. Fia tosto

eseguito il tuo cenno.

(parte)

Lelio ->

 
[N. 24 - Recitativo accompagnato]

 N 

SCIPIONE

Il poter quel che brami,    

il bramar quel che puoi

sono in tua forza, e tu goder non vuoi?

Della vita i diletti

non sono che momenti,

se brami... pensi... e speri,

fuggono come venti.

Chi meno gode, vive men. Virtute

è tormentosa opinion per cui

muor di sete il desire al fonte appresso.

Sì sì voglio... ma... no...torna in te stesso.

Puoi non usar tua forza,

puoi non voler, giusto perché tu puoi

posseder quel che vuoi.

Questo è un piacer che non avrai comune

co' bruti e co' tiranni.

Qual fama di virtù! Ma no. Per fama

ben oprar non si dée. Ben far verace

è quel ch'uom fa, perché al su' interno piace.

Oh fecondo pensier, sei generoso,

tu riporti, lo sento, il mio riposo.

(parte)

S

Scipione ->

 

Scena seconda

Lelio, Lucejo, in proprio abito, e Berenice e Guardie.

<- Lelio, Lucejo, Berenice, guardie

 
Recitativo

LELIO

In questo luogo o prence, ov'io dovrei  

renderti quel che tu a me desti, in questo

devo darti un annunzio aspro e funesto.

BERENICE

Numi! Che fia?

LUCEJO

L'alma ho maggior dei mali.

Di' pur.

LELIO

Prence, tu devi... ah!

LUCEJO

Da un romano

con sì lungo esitar, morte si noma?

LELIO

Gir prigioniero ero al nuovo giorno a Roma.

LUCEJO

Questo è più fier che morte.

BERENICE

No non andrai senza di me, mio bene.

Il dolore o la mano

l'alma mia scioglierà da sue catene.

Ti seguirò nud'ombra.

LUCEJO

Oh fida! Oh cara!

Di cieca gelosia perdon ti chiedo!

Oh compensati affanni miei! Deh resta,

deh vivi sì amorosa, e sì costante

alla memoria mia sola, e poi serba

serba a fato miglior tua nobil vita.

Amico un solo da te aspetto, un solo

segno di gratitudine infinita,

deh fa che cangi il vincitore in morte

l'aspra sentenza della mia partita.

 
[N. 25 - Aria]

 N 

Se mormora rivo o fronda,    

sussurrano venticelli,

di', che i sospir son quelli,

ho l'alma mia che viene,

mio bene, intorno a te.

Dia vita o morte il fato,

fian' ambe ugual tormento:

sarò sol consolato

pensando alla tua fé.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Lucejo, guardie ->

 
Recitativo

LELIO

Più resister non posso. Il cor si spezza.  

Se a sì teneri affetti,

se a lacrime sì belle

può resister Scipione, il cor romano

ei non ha, ch'esser dée grande ed umano.

(parte)

Lelio ->

 
[N. 26 - Recitativo accompagnato]

 N 

BERENICE

Ah! Scipion dove sei?  

Ascolta i pianti miei:

o rendimi il mio bene,

o avvinta in sue catene,

mandami seco, sì spietato vieni

saziati delle mie lagrime amare.

 

Scena terza

Scipione e detta.

<- Scipione

 
Recitativo

SCIPIONE

(Tenerezze del cor, cedo, son vinto.)  

BERENICE

Non dovevo sdegnarti,

ma non potevo amarti.

La rea sola son io; mortal sentenza

deh fa ch'io sola dal tuo labbro senta.

SCIPIONE

Bella non pianger più. Sarai contenta.

(parte)

Scipione ->

 
[N. 27 - Aria]

 N 

BERENICE

Già cessata è la procella  

e la calma tornerà.

E ne' rai d'amica stella

l'amor mio scintillerà.

Berenice ->

 
 

Scena quarta

Sala con trono.
Scipione assiso che riceve Ernando preceduto da Mori che portano vari presenti d'argento e d'oro.

 Q 

Scipione

<- Ernando, mori

 
[N. 28a – Sinfonia]

 N 

 
[N. 28b - Sinfonia]

 N 

 
Recitativo

ERNANDO

All'invitto proconsole romano,  

all'inclito Scipione, e al Campidoglio

offro tributo e pace.

SCIPIONE

In nome del senato

l'amiche offerte accetto,

e patrocinio ed amistà prometto.

ERNANDO

Queste ancorché inuguali al tuo gran merto

ricchezze accetta ancor: prezzo al riscatto

della mia figlia Berenice. Oh degno

cui tutto il mondo ceda,

rendimi della vita

il conforto migliore.

SCIPIONE

Venga la bella.

 

Scena quinta

Berenice e detti.

<- Berenice

 

ERNANDO

Oh dolce figlia!  

BERENICE

Oh genitore amato!

SCIPIONE

Libera sei: ma le ricchezze tutte

del mondo, prezzo eguale a te non sono:

ti rendo al caro genitore in dono.

BERENICE

Ho il cor da gioia oppresso.

ERNANDO

Vieni al paterno affettuoso amplesso.

Cortese vincitor, pregoti almeno

d'accettare in legger segno d'affetto

i nostri doni.

SCIPIONE

Accetto

le preziose offerte: ma in tuo volto

tutta non veggo scintillare ancora

l'anima lieta o Berenice.

BERENICE

È vero.

Troppo timida ancor l'alma paventa.

SCIPIONE

Spera, non sospirar, sarai contenta.

 
[N. 29 - Aria]

 N 

Gioia si speri sì,  

sol voglio in questo dì

letizia e pace.

Marte riposo avrà,

e lieto accenderà

amor la face.

(partono)

Scipione, Berenice, Ernando, mori ->

 
 

Scena sesta

Appartamento.
Lelio ed Armira.

 Q 

Lelio, Armira

 
Recitativo

LELIO

Tu d'Indibile figlia  

tanto amico a' Romani? E perché mai

tacermi il tuo natal?

ARMIRA

Bastante asilo

pareami aver nel tuo cortese affetto.

LELIO

In risponder così, mostri chi sei.

In piena libertate or vivi, ed io

rimango in tue catene.

ARMIRA

Qual Berenice, io non ho dato ancora

ad altri il cor.

LELIO

Se a fedeltà sincera

vorrai darne possesso...

ARMIRA

Amami, e spera.

(parte)

Armira ->

 
[N. 30 - Aria]

 N 

LELIO

Del debellar, la gloria,  

è il bel piacer d'amor,

sono del mio valor pregi immortali.

Del par con la vittoria

un corrisposto ardor

è il sommo del gioir, ch'è senza uguali.

(parte)

Lelio ->

 

Scena settima

Berenice e Lucejo.

<- Berenice, Lucejo

 
Recitativo

BERENICE

Dove o principe amato?  

LUCEJO

A te mio bene.

BERENICE

Veggoti al fianco il nobil ferro.

LUCEJO

Dianzi

per man di Lelio, Scipion me 'l rese,

ed a sé m'invitò.

BERENICE

La gioia intera

speriam da un cor generoso.

LUCEJO

Oh cara,

abbiasi il mondo tutto,

mi lasci del tuo cor libero il dono,

e il più felice io sono.

BERENICE

Anch'io dovea

senza vederti ire a Scipione, ma volli,

principe amato, rivederti pria.

Vo piena di lietissima speranza.

LUCEJO

Oh fida! Oh dolce? Oh cara anima mia.

 
[N. 31 - Aria]

 N 

BERENICE

Bella notte senza stelle  

chiaro sole senza rai

tu vedrai, non il mio core

senz'amore e senza te.

Mancheranno al mar le sponde,

mancheranno ai fiumi l'onde,

pria che manchi la mia fé.

(parte)

Berenice ->

 
Recitativo

LUCEJO

Squarciasi 'l fosco vel del mio sospetto,  

e qual fra nube il cui torbido seno

rompa e dilegui il vento,

veggo apparir più chiaro il ciel sereno.

 
[N. 32 - Aria]

 N 

Come al natio boschetto  

augel che vien dal mar

vola nell'arrivar,

l'anima mia così

impaziente già

se 'n vola al caro ben.

No più non è crudele

la bella mia fedele:

anima mia sì sì

vattene innanzi a me

posati nel bel sen.

(parte)

Lucejo ->

 

Scena ultima

Scipione, Lelio, Ernando, Armira, Berenice, e poi Lucejo.

<- Scipione, Lelio, Ernando, Armira, Berenice

 
[N. 33 - Arioso]

 N 

SCIPIONE

Dopo il nemico oppresso  

voglio esser di me stesso

più forte vincitor.

(ascende il trono)

 
Recitativo

 

Venga Lucejo...  

 

<- Lucejo

 

Prence,

vinto dai primi sguardi

arsi d'amor per la beltà che adori:

la trovo tua: vinco me stesso, e illesa

pronto a renderla io sono,

poiché d'ambedue noi fia degno il dono

premio da te si chiede

a Scipio e a Roma d'amicizia e fede.

Lelio all'illustre tuo scampo tentato

per l'amico Lucejo

tutta la lode io do d'animo grato.

Ernando, i doni tuoi

accettai per poter disporne poi:

seguano la vezzosa Berenice

al possesso del suo sposo felice.

LELIO

Oh magnanimo core!

ERNANDO

Oh virtù rara!

LUCEJO

Oh senza esempio anima grande!

BERENICE

Oh degno

d'esser fra i numi accolto!

 
[N. 34 - Recitativo accompagnato]

 N 

LUCEJO

In testimonio io chiamo  

Giove e gli eterni numi,

che la mia vita e il regno

a Scipione a Roma, in guerra e in pace, impegno.

 
[N. 35 - Duetto]

 N 

BERENICE E LUCEJO

Si fuggano i tormenti,  

si vengano i contenti

di bella fedeltà.

Non più crudel timore

il dolce dell'amore

amareggiar potrà.

 
Recitativo

SCIPIONE

Marte riposi, accenda amor la face  

sia questo un dì sol di letizia e pace.

 
[N. 36 - Coro]

 N 

CORO

Faran la gioia intera  

vittoria pace e amor.

E sia l'Iberia altera

d'un tanto vincitor.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Sala magnifica.

Scipione
 

Miseri affetti miei!

Scipione
<- Lelio, Ernando

Scipione a privata udienza

[N. 23 - Aria]

Scipione, Lelio
Ernando ->

Degni amici di Roma

Scipione
Lelio ->

[N. 24 - Recitativo accompagnato]

Il poter quel che brami

Scipione ->
<- Lelio, Lucejo, Berenice, guardie

In questo luogo o prence, ov'io dovrei

[N. 25 - Aria]

Lelio, Berenice
Lucejo, guardie ->

Più resister non posso. Il cor si spezza

Berenice
Lelio ->

[N. 26 - Recitativo accompagnato]

Ah! Scipion dove sei?

Berenice
<- Scipione

Tenerezze del cor, cedo, son vinto

Berenice
Scipione ->

[N. 27 - Aria]

Berenice ->

Sala con trono.

Scipione
 
Scipione
<- Ernando, mori

[N. 28a – Sinfonia]

[N. 28b - Sinfonia]

All'invitto proconsole romano

Scipione, Ernando, mori
<- Berenice

Oh dolce figlia! / Oh genitore amato!

[N. 29 - Aria]

Scipione, Berenice, Ernando, mori ->

Appartamento.

Lelio, Armira
 

Tu d'indibile figlia

Lelio
Armira ->

[N. 30 - Aria]

Lelio ->
<- Berenice, Lucejo

Dove o principe amato? / A te mio bene

[N. 31 - Aria]

Lucejo
Berenice ->

Squarciasi 'l fosco vel del mio sospetto

[N. 32 - Aria]

Lucejo ->
<- Scipione, Lelio, Ernando, Armira, Berenice

[N. 33 - Arioso]

Venga Lucejo... prence

Scipione, Lelio, Ernando, Armira, Berenice
<- Lucejo

[N. 34 - Recitativo accompagnato]

In testimonio io chiamo

[N. 35 - Duetto]

Berenice e Lucejo
Si fuggano i tormenti

Marte riposi, accenda amor la face

[N. 36 - Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ultima
Piazza con arco trionfale. Giardino. Porto con nave approdata. Appartamenti delle due prigioniere. Sala magnifica. Sala con trono. Appartamento.
[Ouverture] [N. 1 - Marcia] [N. 2 - Arioso] [N. 3 - Arioso] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Recitativo accompagnato] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Sinfonia] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Arioso] [N. 16a - Aria] [N. 16b - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Recitativo accompagnato] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Recitativo accompagnato] [N. 27 - Aria] [N. 28a – Sinfonia] [N. 28b - Sinfonia] [N. 29 - Aria] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Aria] [N. 33 - Arioso] [N. 34 - Recitativo accompagnato] [N. 35 - Duetto] [N. 36 - Coro]
Atto primo Atto secondo

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